La protostella Herbig-Haro 797 in Perseo: l'immagine del telescopio spaziale James Webb

La protostella Herbig-Haro 797 in Perseo: l'immagine del telescopio spaziale James Webb

Nell'ultima immagine rilasciata dal telescopio spaziale James Webb c'è la protostella Herbig-Haro 797 (HH 797) che si trova a 1000 anni luce dalla Terra nella costellazione di Perseo. Queste le informazioni disponibili.

di pubblicata il , alle 20:10 nel canale Scienza e tecnologia
NASAESA
 

Nelle ultime notizie legate al telescopio spaziale James Webb abbiamo scritto di analisi relative a pianeti extrasolari o a dischi protoplanetari mentre ancora prima il soggetto delle immagini del nuovo strumento scientifico era il centro della nostra galassia. Nell'immagine rilasciata in queste ore e catturata dal JWST invece il soggetto è la protostella Herbig-Haro 797 (o HH 797).

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Non la prima volta che scriviamo di un oggetto classificato come Herbig-Haro legato a Webb. Era già successo nel caso di Herbig-Haro 211 (HH 211) e di Herbig-Haro 46/47. Questi oggetti sono sempre particolarmente belli anche esteticamente nelle immagini catturate grazie al nuovo telescopio spaziale ma ovviamente ci sono anche ricadute scientifiche che i ricercatori utilizzano per una migliore comprensione dell'Universo. Questo è quello che sappiamo nel caso di Herbig-Haro 797 (o HH 797).

Il telescopio spaziale James Webb e Herbig-Haro 797

Questa protostella si trova nella costellazione di Perseo a circa 1000 anni luce di distanza dalla Terra. L'immagine copre 2,42 x 2,34 arcominuti ed è stata catturata grazie a NIRCam che rileva nel vicino infrarosso. Sono stati impiegati diversi filtri che comprendono quelli per le lunghezze d'onda di 1,64 µm (per l'ossido ferroso), 1,5 µm, 2,12 µm (per l'idrogeno molecolare), 2,1 µm (per il metano), 3,23 µm (per l'idrogeno molecolare), 3,35 µm (per gli idrocarburi policiclici aromatici), 4,6 µm (per il monossido di carbonio) e 4,7 µm (per l'idrogeno molecolare).

Il telescopio spaziale James Webb è stato impiegato per rilevare le caratteristiche di questo oggetto classificato come Herbig-Haro e che riguardano zone che circondano protostelle (quindi stelle in formazione e decisamente molto giovani). In particolare le strutture vengono modellate da venti stellari e getti di gas generati proprio dalla giovane stella che si scontrano a loro volta con polvere e gas che si trovano nelle vicinanze e che vengono colpiti ad alta velocità.

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Nel caso di Herbig-Haro 797, la stella si trova nella zona inferiore nell'immagine e si trova vicino all'ammasso stellare aperto chiamato IC 348. Nella zona superiore potrebbero invece essere presenti altre due protostelle che creano scenografiche emissioni visibili nell'infrarosso grazie al JWST.

Le potenzialità del telescopio spaziale James Webb vengono esaltate grazie al fatto che le protostelle solitamente sono avvolte da una coltre di gas e polveri che non sono penetrabili (o lo sono difficilmente) nello spettro visibile. Invece nell'infrarosso si può avere una visione migliore. In particolare gli scienziati, grazie ai filtri impiegati, hanno potuto anche rilevare molecole come monossido di carbonio e idrogeno molecolare.

Come in altri casi, il JWST non è stato il primo strumento a osservare Herbig-Haro 797 (o HH 797) ma sicuramente consente di avere una comprensione più chiara degli eventi in questa zona di cielo. Per capire meglio la "tridimensionalità" dell'immagine bisogna considerare che il gas e polvere che forma una struttura orizzontale vede la parte destra allontanarsi rispetto alla Terra mentre a sinistra è più vicino al nostro Pianeta (una caratteristica conosciuta grazie allo "spostamento verso il rosso" o redshift). L'analisi realizzabile grazie a Webb ha consentito di mostrare deflussi all'interno di quella che sembravano essere un'unica corrente. L'ESA ha rilasciato anche l'immagine ad alta risoluzione con una dimensione di 119 MB.

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