La NASA contatta Voyager 2 con l'antenna del Deep Space Network aggiornata

La NASA ha impiegato l'antenna del Deep Space Network che si trova a Canberra (Australia) per contattare la sonda Voyager 2 che si trova a oltre 18 miliardi di chilometri. Una buona notizia visti i lavori in corso sul sistema di comunicazione.
di Mattia Speroni pubblicata il 03 Novembre 2020, alle 19:11 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Come "dialogare" con una sonda spaziale che si trova a milioni di chilometri dalla Terra? Ovviamente sfruttando le antenne del Deep Space Network (DSN) della NASA! Ma anche queste componenti hanno bisogno di manutenzione e aggiornamenti e così contattare Voyager 2 è diventato un po' più complicato in questi mesi.
Voyager 2 e la fondamentale antenna di Canberra
La pandemia ha complicato le operazioni di manutenzione e sostituzione delle varie componenti dell'antenna da ben 70 metri che si trova a Canberra (Australia). Ora, secondo quanto riportato dalla NASA, dovremmo essere vicini alla loro conclusione.
I nuovi sistemi dell'antenna comprendono due nuovi trasmettitori radio (uno di quelli presenti è in attività da oltre 47 anni). Sono poi stati apportate modifiche e aggiornamenti ai sistemi di condizionamento, alle sezioni di alimentazione e ad altri sistemi accessori.
Come scritto dall'agenzia spaziale "l'unica antenna radio in grado di comandare la navicella spaziale che ha 43 anni è offline da Marzo poiché ha ricevuto nuovo hardware, ma i lavori sono sulla buona strada per concludersi a Febbraio".
Nonostante siano ancora in corso i lavori però, si è voluto comunque inviare dei comandi a Voyager 2 dopo che gli ultimi furono inviati a metà Marzo 2020. Sia l'invio che la ricezione della risposta da parte della sonda sono avvenuti correttamente permettendo così di fare un passo in avanti per stabilire di nuovo una connettività stabile. In particolare, la ricezione dei messaggi da parte della sonda era comunque possibile sfruttando altri sistemi (tre antenne da 34 metri che si trovano sempre a Canberra), ma non il loro invio.
Gli aggiornamenti della DSS43 serviranno anche per altre missioni
L'antenna di Canberra è classificata come Deep Space Station 43 e il suo ruolo è fondamentale per missioni così lontane. Come scritto sopra poi, nel caso di Voyager 2 si tratta anche dell'unica in grado di inviare i messaggi nella sua direzione e con la giusta potenza.
Del resto dialogare con Voyager 2 non è semplice considerando che si trova a ben 18,8 miliardi di chilometri dalla Terra. Per via della traiettoria iniziale, la sonda poi è direzionata a sud rispetto al nostro Pianeta e quindi non è possibile contattarla con le antenne di Madrid e Goldstone (California). Per l'upload le comunicazioni avvengono in banda S mentre il download avviene in banda X.
Il sistema della DSS43 ha iniziato a operare nel 1972 e ha subito una serie di aggiornamenti nel corso della sua storia. Per esempio la parabola dell'antenna inizialmente era di 64 metri ma poi è stata ampliata fino ai 70 metri attuali.
L'importanza strategica del sito ha imposto gli aggiornamenti per permettere di continuare a operare, non solo per Voyager 2. Infatti DSS43 potrà essere utile per il rover marziano Perseverance ma anche per le missioni Artemis. In ottica futura è quindi fondamentale che questo sistema possa operare correttamente ancora per diverso tempo.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBellissimo quel lungometraggio di Star Trek ... non puoi immaginare quante volte l'ho visto per quanto mi piace ...
basta una ricerca su wiki, usa un rtg...
Questo giusto per sottolineare quanto comunque le cose siano appese ad un filo anche se estremamente precise.
perché un filo?
è la confutazione della teoria sulla piattezza della Terra.
a meno che non contenga l'ipotesi del "fronte retro"...
il che, vedendo i soggetti, non risulterebbe neppure peregrina
la possibilità che l'abbiano formulata.
:-)
Edit: Marko mi ha anticipato di un soffio.
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