La NASA annuncia i contratti per il lander lunare dopo la missione Artemis III

La NASA annuncia i contratti per il lander lunare dopo la missione Artemis III

La NASA ha annunciato il valore dei contratti per lo sviluppo di un lander lunare da parte di società come Blue Origin e SpaceX che potranno servire dopo la missione Artemis III. Con queste tecnologie si guarderà anche in direzione di Marte.

di pubblicata il , alle 17:23 nel canale Scienza e tecnologia
Blue OriginSpaceXNASA
 

La vicenda che vede Blue Origin attaccare la NASA per l'assegnazione dell'appalto del lander lunare di Artemis III a SpaceX non si è ancora conclusa (attualmente c'è un blocco del finanziamento in atto per il bando NextSTEP-2 Appendix H). Mentre il procedimento prosegue la sua strada, si guarda a ciò che verrà dopo perché, a differenza delle missioni Apollo, questa volta si vuole andare sulla Luna "per restarci".

lander lunare

Per questo, come già annunciato in passato, oltre alle prime due missioni che impiegheranno un lander lunare (una di test senza equipaggio e una con equipaggio per il nuovo allunaggio) in futuro ci sarà bisogno di molte altre missioni. Certo, far parte del nuovo ritorno sul nostro satellite avrà un impatto elevato a livello mediatico, ma non sarà di certo la fine dell'esplorazione.

La NASA assegna i contratti per lo sviluppo di un lander lunare dopo Artemis III

Nella giornata di ieri la NASA ha annunciato di aver selezionato cinque società statunitensi per permettere la realizzazione di unità in grado di supportare il programma lunare Artemis. Lo scopo dei contratti è quello di finanziare lo sviluppo di lander lunari con equipaggio umano che siano sostenibili economicamente ma anche sotto il punto di vista tecnico.

Non si tratta quindi di qualcosa inerente direttamente al bando NextSTEP-2 Appendix H ma invece fa riferimento a quello NextSTEP-2 Appendix N (annunciato a Luglio). I contratti hanno un valore complessivo di 146 milioni di dollari con una durata di 15 mesi. Le società coinvolte sono:

  • Blue Origin (25,6 milioni di dollari)
  • Dynetics (40,8 milioni di dollari)
  • Lockheed Martin (35,2 milioni di dollari)
  • Northrop Grumman (34,8 milioni di dollari)
  • SpaceX (9,4 milioni di dollari)

Come si può notare in questo caso, a differenza del precedente bando, non ci sarà un National Team. Lockheed Martin, Northrop Grumman e Blue Origin parteciperanno come tre società distinte. Anche in questo caso a ricevere meno fondi di tutti è stata SpaceX che non arriva a 10 milioni di dollari, meno di un quarto di quanto assegnato a Dynetics.

blue origin

Ancora una volta i partecipanti sono chiamati a sviluppare un lander lunare che rispetti vari parametri come prestazioni, design, standard di costruzione, requisiti di garanzia della missione, interfacce e la sicurezza. Viene inoltre specificato che bisognerà eseguire dei test sui componenti critici.

La NASA ha anche sottolineato come, grazie a questo genere di contratti, potrà diventare un "semplice" cliente delle aziende private coinvolte. Questo consentirà, per esempio, di "strappare" contratti meno onerosi (e quindi con le poche risorse a disposizione, concentrarsi su obiettivi diversi). Inoltre le tecnologie sviluppate per la Luna potrebbero fornire la base per le prossime missioni umane verso Marte.

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