La capsula Boeing CST-100 Starliner è in rotta verso la ISS, nonostante un problema

La capsula Boeing CST-100 Starliner è in rotta verso la ISS, nonostante un problema

Finalmente, dopo mesi di attesa, la capsula Boeing CST-100 Starliner è in rotta verso la ISS per la missione senza equipaggio OFT-2. Il lancio è stato un successo nonostante un problema a due motori del modulo di servizio.

di pubblicata il , alle 11:55 nel canale Scienza e tecnologia
BoeingNASA
 

Dopo mesi di attesa, finalmente nella nottata appena trascorsa, la capsula Boeing CST-100 Starliner è partita in direzione della Stazione Spaziale Internazionale. Questo potrebbe essere l'ultimo test senza equipaggio prima della prova con astronauti a bordo. Una situazione analoga era avvenuta anche per Crew Dragon di SpaceX (missione Demo-2).

Si tratta di un momento fondamentale sia per Boeing Space sia per la NASA. L'agenzia spaziale statunitense vuole avere un'opzione di backup nel caso ci fosse un grave problema alle capsule di SpaceX. Così facendo si potrà evitare di dover chiedere aiuto a Roscosmos/Russia permettendo quindi di "lanciare astronauti statunitensi da suolo statunitense". Dopo la fine del programma Space Shuttle e prima che nel 2020 venisse approvata la capsula Crew Dragon, l'unico modo per raggiungere la ISS era quello di affidarsi alle capsule Soyuz.

In una situazione geopolitica come quella attuale chiedere aiuto alla Russia sarebbe un gesto con ripercussioni difficili da stimare anche se le due potenze stanno cercando di tenere la collaborazione per la Stazione Spaziale Internazionale nella maniera più salda possibile (nonostante le sanzioni internazionali).

Il lancio della navicella Boeing CST-100 Starliner verso la ISS

La partenza della capsula di Boeing è avvenuto quando in Italia erano le 0:54 di oggi, 20 maggio. Il lancio è avvenuto dallo Space Launch Complex 41 a Cape Canaveral con un razzo Atlas V di ULA e, come ricordato dalla società, è il 150° lancio di un vettore da parte della United Launch Alliance con il 100% di successo e il 93° lancio di un razzo Atlas V (che è in via di dismissione per lasciare posto ai nuovi Vulcan).

boeing starliner

Un quarto d'ora dopo il lancio, il secondo stadio (Centaur in configurazione a due motori), si è separato dalla navicella Boeing CST-100 Starliner con quest'ultima che ha effettuato un'accensione dei suoi motori per circa 40" per posizionarsi in un'orbita che le consentirà nelle prossime ore di raggiungere la ISS (circa 30 minuti dopo il lancio). Proprio in questa fase si è verificato un problema.

Secondo quanto riportato, dopo un secondo dall'accensione, uno dei motori del modulo di servizio si è spento con il software che automaticamente ha acceso un secondo motore di backup. Quest'ultimo si è fermato dopo 25" anziché terminare l'operazione (al 40° secondo) facendo accendere un terzo motore che ha completato la manovra di inserimento orbitale. Complessivamente ci sono quattro gruppi di motori OMAC (orbital maneuvering and attitude control) con tre motori per ciascun gruppo.

In generale non si tratterebbe dello stesso problema che aveva causato il blocco del lancio della missione OFT-2 (Orbital Flight Test 2) lo scorso anno. In quel caso la causa era da ricercarsi in un design delle valvole e nelle condizioni climatiche. Il tetrossido di diazoto, utilizzato come ossidante, aveva reagito con l'umidità atmosferica creando acido nitrico che aveva corroso parte dei sistemi. Per evitare problemi in futuro ci sarà un aggiornamento completo del design così da evitare ulteriori inconvenienti.

Boeing guarda alla ISS e a Orbital Reef

Nonostante questi problemi, la navicella è attualmente funzionante e in rotta corretta verso la ISS dove dovrebbe effettuare il docking nelle prossime ore (intorno all'1:10 del 21 maggio, ora italiana). Gli ingegneri stanno verificando le cause di queste anomalie. Questi motori non saranno impiegati nella fase di avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale e quindi non dovrebbero rappresentare un rischio ulteriore.

boeing starliner

Se tutto andrà come previsto, la capsula Boeing CST-100 Starliner dovrebbe rimanere attraccata alla ISS per quattro o cinque giorni. Qui gli astronauti potranno scaricare il contenuto (esperimenti e generi di vario tipo dal peso di 220 kg) e caricare ciò che dovrà rientrare sulla Terra (270 kg).

A differenza delle capsule per voli orbitali o lunari utilizzate dagli USA in passato, questa navicella non ammarerà ma atterrerà nella zona di White Sands Space Harbor nel Nuovo Messico. Come nel caso di Crew Dragon, le specifiche riportano la possibilità di riutilizzo fino a dieci volte prima di dover impiegare una nuova unità (questo dovrebbe ridurre i costi di servizio). All'interno c'è poi spazio per ben sette astronauti o per il carico utile.

Oltre a rifornire la ISS e portare astronauti a bordo (e ritorno), Boeing Space punta a impiegare la nuova Boeing CST-100 Starliner per i viaggi verso la stazione spaziale commerciale Orbital Reef in corso di sviluppo e costruzione da parte di Blue Origin e Sierra Nevada. Questo dovrebbe consentire al progetto di essere impiegato anche dopo la fine della vita operativa della ISS (nel 2031).

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2 Commenti
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marcram20 Maggio 2022, 12:32 #1
Ultimo test senza equipaggio... problemi a 2 motori... non vorrei essere l'equipaggio del prossimo test...
frankie20 Maggio 2022, 12:56 #2
Non sono io a dirlo, ma la boeing, ultimamente ha grossi problemi di affidabilità.

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