L'Ufficio Brevetti USA conferma: l'IA non può essere titolare di brevetto
Un "inventore" può essere solamente una persona fisica, che però può sfruttare l'intelligenza artificiale nel processo creativo
di Andrea Bai pubblicata il 14 Febbraio 2024, alle 17:01 nel canale Scienza e tecnologiaL'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti d'America (USPTO - United States Patent and Trademark Office) ha affermato che i sistemi di intelligenza artificiale non possono essere titolari di brevetto e quindi indicati come inventori, anche se gli esserei umani posso usare questi strumenti nel processo di creazione e dichiarare il loro uso nel momento in cui avanzano una richiesta di brevetto: è quanto emerge dalla pubblicazione delle linee guida aggiornate dopo che l'USPTO ha trascorso un periodo di "ascolto" per raccogliere pareri e opinioni da parte del pubblico.
Le linee guida stabiliscono quindi che i sistemi di intelligenza artificiale e altre "persone non fisiche" non possono avere il titolo di inventore nella richiesta di brevetto, ma che possono essere utilizzate nel processo di invenzione. In ogni caso l'apporto umano deve essere un "contributo significativo" alla creazione dell'invenzione e pertanto una persona che chieda ad un sistema IA di creare qualcosa non rende inventore ne l'una ne l'altro.
L'USPTO precisa però che il "contributo significativo" potrebbe essere anche il modo in cui la persona elabora una specifica richiesta all'IA per ottenere una soluzione ad un problema ma insiste sul fatto che supervisionare o disporre di un'intelligenza artificiale che crea cose non consente di depositare un brevetto.
L'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti d'America aveva stabilito nel 2020 che solamente "gli esseri umani naturali" possono avanzare richiesta di brevetto: la decisione era stata adottata dopo aver respinto una petizione del ricercatore Stephen Thaler, che in una domanda di brevetto aveva indicato DABUS, un'IA da lui creata, come inventore.
Nei mesi passati anche la Corte Suprema del Regno Unito aveva emesso una sentenza simile, respingendo anch'essa una richiesta dello stesso Thaler che sta cercando di ottenere riconoscimento presentando la propria domanda in varie giurisdizioni.
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