L'ammasso di galassie El Gordo visto dal telescopio spaziale James Webb

Continua l'esplorazione dell'Universo lontano grazie alle capacità del telescopio spaziale James Webb. L'ultimo soggetto a essere stato ripreso è l'ammasso di galassie conosciuto come El Gordo che si trova a poco meno di 8 miliardi di anni luce.
di Mattia Speroni pubblicata il 02 Agosto 2023, alle 18:16 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Poco fa abbiamo pubblicato una notizia riguardante la galassia irregolare NGC 6822 vista dal telescopio spaziale James Webb. Il nuovo strumento scientifico sta continuando le sue operazioni catturando oggetti celesti vicini e lontani (sia all'interno del Sistema Solare che nell'Universo Primordiale). Una delle ultime novità riguarda l'ammasso di galassie conosciuto come El Gordo che si trova a circa 7,6 miliardi di anni luce dalla Terra.
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L'immagine mostra moltissime galassie lontane con alcune particolarità che lo strumento nel vicino infrarosso NIRCam è riuscito a catturare per permettere agli scienziati di scrivere nuovi articoli. In particolare, grazie ai dati ricavati da questa immagine del JWST è stato possibile scrivere ben quattro articoli scientifici differenti (e altri potrebbero arrivare in futuro). Questo è quello che sappiamo.
Il telescopio spaziale James Webb e l'ammasso di galassie di El Gordo
Come scritto sopra, la nuova immagine catturata dal JWST ha come obiettivo l'ammasso di galassie di El Gordo e in particolare le galassie più lontane che sono distorte a causa della gravità che modifica il tessuto spazio-temporale. All'interno dell'ammasso si trovano centinaia di galassie e si trattava dell'ammasso più massiccio esistente quando l'Universo aveva "solo" 6,2 miliardi di anni.
Grazie all'azione di El Gordo è possibile sfruttare l'effetto della lente gravitazionale che, pur distorcendo gli oggetti che si trovano ancora più distanti, permette di avere informazioni molto importanti su oggetti molto distanti e "anziani". Come spiegato da Brenda Frye (dell'Università dell'Arizona e co-relatrice di uno degli studi) "le lenti di El Gordo aumentano la luminosità e ingrandiscono le dimensioni delle galassie lontane. Questo effetto lente fornisce una finestra unica sull'Universo distante".
Contrassegnata con A è la La Flaca, contrassegnata con B El Anzuelo
Nell'immagine del telescopio spaziale James Webb di El Gordo si può anche notare quello che sembra un arco di colore rosso che è stato soprannominato "l'amo" (o El Anzuelo) a causa proprio della sua forma. La luce di questa galassia deformata ha impiegato ben 10,6 miliardi di anni luce per raggiungere il JWST e si trova dietro El Gordo. Come spiegato, la colorazione rossa è legata sia alla polvere della quale è composta, sia al redshift.
Nonostante l'evidente deformazione, è stato possibile capire che la galassia ha una forma discoidale con diametro di 26 anni luce (la Via Lattea è circa 105.700 anni luce). Sempre grazie ai dati estrapolati è stato possibile capire che la formazione stellare era in fase calante nella zona centrale.
Quello che sembra invece un artefatto a forma di linea è invece un'altra galassia distorta e chiamata La Flaca. La luce di questa galassia ha impiegato 11 miliardi di anni per raggiungere i sensori del JWST. In una galassia vicina, sempre distorta, è stato poi possibile individuare una gigante rossa che ha preso il nome di Quyllur. Questa stella è la prima gigante rossa singola trovata a oltre un miliardo di anni luce dalla Terra.
All'interno dell'immagine di El Gordo c'è poi un ammasso di galassie formatosi circa 12,1 miliardi di anni fa. Potrebbe poi esserci un altro ammasso di galassie sempre nell'Universo primordiale che però dovrà essere confermato da ulteriori osservazioni.
Sono poi presenti alcune galassie ultradiffuse, dove la densità stellare è bassa (come intuibile dal nome). Grazie alle potenzialità del JWST è possibile rilevare questo genere di oggetti celesti anche a distanze considerevoli (7,2 miliardi di anni luce).
Secondo i dati, l'immagine è stata catturata il 29 luglio 2022 ma solamente ora è stata resa disponibile (contestualmente agli studi). NIRCam del telescopio spaziale James Webb ha impiegato i filtri F115W, F150W, F200W, F277W, F356W e F444W assegnando i colori blu, verde e rosso. L'ESA ha reso disponibile l'immagine alla massima risoluzione con una dimensione di circa 21 MB.
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