Il telescopio spaziale James Webb osserva sistema protoplanetario che orbita intorno a Beta Pictoris

Il telescopio spaziale James Webb osserva sistema protoplanetario che orbita intorno a Beta Pictoris

Un disco di polveri e gas che orbita attorno alla stella Beta Pictoris è stato osservato dal telescopio spaziale James Webb. Qui è stata osservata una formazione mai vista in precedenza che ha le sembianze di una coda di gatto.

di pubblicata il , alle 16:38 nel canale Scienza e tecnologia
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Continuano le osservazioni del telescopio spaziale James Webb e, dopo quelle relative a una nana bruna e alle aurore generate dall'emissione del metano l'attenzione è rivolta a un sistema protoplanetario già noto dagli anni '80, ma che continua a incuriosire gli scienziati. Questo sistema orbita attorno alla stella chiamata Beta Pictoris e presenta due dischi di gas e polveri che le ruotano attorno (ma non sullo stesso piano).

I dischi sono formati anche da asteroidi, meteoriti e piani in formazione in un movimento caotico che porterà nel corso del tempo alla creazione di strutture ben più definite (pianeti). Beta Pictoris si trova a 63 anni luce di distanza dalla Terra ed è stato osservato in passato da altri telescopi, come Hubble. Nel caso del telescopio spaziale James Webb invece sono stati impiegati NIRCam e MIRI, rispettivamente per il vicino e il medio infrarosso. Queste sono le ultime novità.

Il telescopio spaziale James Webb e il sistema protoplanetario di Beta Pictoris

Come scritto, sono presenti due dischi di polveri e gas, con uno principale e uno secondario leggermente inclinato rispetto al primo. Inoltre è stata rilevata per la prima volta un'altra struttura che ricorda la "coda di un gatto" e che emerge dal secondo disco di polveri.

Isabel Rebollido (ricercatrice dell'ESA) ha dichiarato che "Beta Pictoris è il disco di detriti che ha tutto: ha una stella molto luminosa, una stella molto vicina che possiamo studiare molto bene. Mentre ci sono state osservazioni precedenti dal suolo in questo intervallo di lunghezza d'onda, non avevano la sensibilità e la risoluzione spaziale che ora abbiamo con Webb, quindi non hanno rilevato questa caratteristica".

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Questa nuova struttura non era evidente con NIRCam (vicino infrarosso) mentre invece risalta con MIRI (medio infrarosso) sfruttando i filtri F1550C e F2300C rispettivamente a 15,5µm e 23 µm. Stando ai dati raccolti sia il disco secondario che la "coda del gatto" sono più caldi del disco principale e probabilmente con una tonalità più scura. Questo materiale potrebbe essere assimilabile a quello che costituisce asteroidi e comete del Sistema Solare.

Cosa abbia portato alla formazione della nuova struttura non è chiaro. I dati del telescopio spaziale James Webb hanno fatto propendere a un formazione recente (circa 100 anni fa) e si pensa possa essere una collisione di grandi dimensioni con la polvere che inizia a seguire la rotazione orbitale ma poi pian piano si diffonde anche a causa del vento stellare.

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I dati dei modelli impiegati dagli scienziati indicano che questa "coda di gatto" è costituita da tanto materiale quanto un asteroide della fascia principale distribuito in uno spazio di 16 miliardi di chilometri ed è quindi poco denso.

Christopher Stark (Goddard Space Flight Center della NASA) ha dichiarato “la caratteristica della coda del gatto è molto insolita e riprodurre la curvatura con un modello dinamico è stata difficile. Il nostro modello richiede che la polvere possa essere espulsa dal sistema estremamente rapidamente, il che suggerisce ancora una volta di materiale refrattario organico. [...] La nostra ricerca suggerisce che il sistema Beta Pictoris potrebbe essere ancora più attivo e caotico di quanto avessimo pensato in precedenza".

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