Il telescopio spaziale Hubble ha nuovamente un problema ed è in ''modalità sicura''

Se il telescopio spaziale James Webb (JWST) è all'inizio della sua vita operativa a 1,5 milioni di km dalla Terra e ha ancora molto da mostrarci, il telescopio spaziale Hubble, a circa 500 km di quota, ha ormai una carriera pluridecennale e, come altri strumenti esposti alle problematiche dello Spazio e al passare del tempo, sta accusando via via una serie di problemi. Con il ritiro degli Space Shuttle e con l'ultima missione di riparazione e aggiornamento avvenuta a maggio 2009 (STS-125) il telescopio ha fatto fronte a diversi problemi via via risolti ma che ne fanno un sistema "in bilico". Anche il decadimento orbitale è un altro problema al quale HST deve far fronte.

Negli scorsi giorni è stato annunciato che uno dei giroscopi di Hubble ha avuto un problema e attualmente il telescopio è in modalità sicura (o "safe mode"). In particolare si legge che il telescopio spaziale Hubble avrebbe riscontrato inizialmente il problema il 19 novembre ma gli ingegneri sarebbero riusciti a ripristinare le osservazioni il 20 novembre. Il 21 novembre il problema si sarebbe ripresentato ma era stato corretto subito. Successivamente lo stesso guasto si sarebbe presentato il 23 novembre e da allora sarebbe attiva la modalità sicura. Tutti gli altri sistemi, compresi gli strumenti scientifici, sono in buona salute ma gli ingegneri sono comunque al lavoro per ripristinare le condizioni.

Uno dei suoi tre giroscopi ancora funzionanti avrebbe iniziato a dare letture che sono apparse errate e quindi in automatico è stata attivata la modalità sicura. Grazie ai sistemi ridondanti il telescopio spaziale Hubble potrebbe lavorare anche con un singolo giroscopio ma la NASA preferisce risolvere il problema e avere margini maggiori.

Proprio durante la missione dello Space Shuttle nel 2009 erano stati installati sei nuovi giroscopi che hanno via via smesso di funzionare arrivando ai tre dei nostri giorni (dei quali due attualmente effettivamente attivi e uno fuori uso).

Jared Isaacman, miliardario che effettuerà le missioni Polaris in collaborazione con SpaceX, ha dichiarato di essere pronto a eseguire una missione per riportare Hubble a una quota più alta permettendogli di continuare la ricercare scientifica per anni e non è escluso che possa essere eseguita anche una missione di manutenzione con un'attività extraveicolare grazie a una capsula Crew Dragon. In particolare la prima parte, dedicata a modificare l'orbita di HST, è stata presa in seria considerazione dalla NASA ma ancora non ufficialmente approvata. Addirittura si pensa anche alla possibilità di utilizzare Starship per riportare il telescopio sulla Terra per esporlo in un museo quando effettivamente non sarà più utile (ma questa è attualmente più una speranza che un'idea concreta, per quanto possibile).