ESA ARIEL: il nuovo satellite per conoscere gli esopianeti sarà realizzato da Airbus

ESA ARIEL: il nuovo satellite per conoscere gli esopianeti sarà realizzato da Airbus

ESA ARIEL è una missione che si prefigge di aumentare la nostra conoscenza degli esopianeti nell'Universo. Il suo lancio è previsto nel 2029 a bordo di un razzo Ariane 6 e in queste ore è stato siglato il contratto per la costruzione.

di pubblicata il , alle 16:04 nel canale Scienza e tecnologia
ESAAirbus
 

La ricerca di esopianeti sta diventando sempre più una priorità nei progetti di sviluppo delle agenzie spaziali di tutto il Mondo. Stimare quanti ce ne siano, quali sono le loro caratteristiche e vederne la formazione permette agli scienziati di conoscere meglio anche il Sistema Solare e la Terra nella sua forma passata. Grazie ai dati poi potrebbe essere possibile capire quali sono quelli più adatti alla vita e quindi ancora più interessanti dal punto di vista scientifico.

esa ariel

Per questo sono in orbita diversi satelliti con lo scopo di scandagliare l'Universo alla ricerca dei segnali intorno a stelle lontane. A queste unità si aggiungerà in futuro anche ESA ARIEL (acronimo di Atmospheric Remote-sensing Infrared Exoplanet Large-survey) che sarà costruita da Airbus.

ESA ARIEL: alla ricerca degli esopianeti

In queste ore è stata annunciata la firma del contratto (del valore di 200 milioni di euro) tra ESA e Airbus per la costruzione del satellite ARIEL. Lo scopo principale di questa missione sarà quello di studiare la composizione degli esopianeti, la loro formazione e la loro evoluzione. Questo satellite si unirà ad altri osservatori orbitali come Cheops, JWST e Plato per permettere una conoscenza sempre più approfondita di questi oggetti.

esa ariel

In particolare Cheops (lanciato sul finire del 2019) si occupa della caratterizzazione di pianeti delle dimensioni comprese tra quelle della Terra e di Nettuno. JWST (quasi pronto al lancio del 22 Dicembre) invece potrà studiare la loro atmosfera attraverso il transito di fronte alla loro stella o con imaging diretto. Plato (che sarà lanciato nel 2026) si dedicherà ai pianeti terrestri in orbita intorno a stelle simili al Sole caratterizzandole al contempo.

esopianeti

Tornando invece a ESA ARIEL, grazie agli strumenti di bordo potrà effettuare analisi degli elementi chimici presenti nell'atmosfera degli esopianeti. Il suo obiettivo sono un campione di 1000 oggetti già identificati che però devono essere studiati più nel dettaglio per avere un'idea migliore delle loro caratteristiche. Questo satellite impiegherà le lunghezze d'onda del visibile e dell'infrarosso.

Il lancio di ESA ARIEL è previsto nel 2029 a bordo di un razzo Ariane 6 (che dovrebbe vedere il suo primo lancio nel 2022). Il posizionamento orbitale sarà simile a quello del JWST nel secondo punto di Lagrange a 1,5 milioni di km dalla Terra. Secondo quanto riportato, le misurazioni di un singolo sistema pianeta-stella potranno essere comprese tra 10 ore e 3 giorni. La durata della missione dovrebbe essere di quattro anni (con una missione estesa di altri due anni).

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