Elon Musk e le dichiarazioni su SpaceX Starship allo IAC 23: nessuna novità eclatante
Durante l'International Astronautical Congress 23 di Baku, Elon Musk ha fatto alcune dichiarazioni sui progressi di SpaceX Starship e le sue ambizioni per il futuro del razzo spaziale. Nessuna novità eclatante e molte speranze.
di Mattia Speroni pubblicata il 10 Ottobre 2023, alle 20:07 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Come sappiamo il secondo tentativo di lancio del grande razzo spaziale completamente riutilizzabile Starship, di SpaceX, non potrà essere effettuato finché l'FAA non rilascerà la licenza modificata. Questo potrà accadere solamente quando anche il Fish and Wildlife Service (FWS) approverà le modifiche all'Orbital Launch Mount (OLM) con l'integrazione del nuovo deflettore di fiamma. Per questo, allo stato attuale, non è possibile definire con certezza quando il lancio avverrà.
Sfumata la finestra di settembre, la società di Elon Musk continua l'esecuzione di test e la costruzione delle nuove unità pronte per i futuri voli. La società sta lavorando su più fronti per quanto riguarda lo sviluppo di Starship considerando che Ship 25 è stata completata e ha già eseguito cinque test criogenici, uno spin test dei motori e uno static fire. Super Heavy Booster 9 ha invece visto tre test criogenici, due spin test e due static fire. Sempre a Boca Chica è attualmente presente un'unità di test per la versione modificata che servirà come lander lunare. Una squadra potrebbe essere al lavoro sull'allestimento degli interni così da velocizzare il lavoro in vista di Artemis III (prevista per il 2025 ma che probabilmente sarà posticipata). Elon Musk ha partecipato negli scorsi giorni allo IAC 23 di Baku dove ha parlato dei progressi di Starship.
SpaceX Starship: nessuna novità rilevante da Elon Musk
Durante la videochiamata all'International Astronautical Congress Elon Musk ha parlato di Starship, pur non rilasciando dichiarazioni veramente sensazionali. Tra le più interessanti c'è quella legata alle tempistiche di lancio dei satelliti grazie al nuovo razzo spaziale riutilizzabile. Secondo Musk ci potrebbe volere circa un anno prima che SpaceX possa condurre questo genere di operazioni.
Bisogna considerare diversi fattori tra i quali il fatto che, come in altre occasioni, anche in questa potrebbe intervenire quello che viene scherzosamente definito "Elon-Time" ossia fissare obiettivi e roadmap difficilmente realizzabili nelle tempistiche dichiarate ma con un certo margine di ritardo.
I primi satelliti che saranno lanciati dovrebbero essere quelli della megacostellazione Starlink, attualmente giunti alla seconda generazione e che saranno ulteriormente evoluti con la terza generazione nei prossimi mesi (ma che potranno essere lanciati solo da Starship). Questa scelta permetterà da un lato di non rischiare (eccessivamente) carichi utili di clienti paganti ma anche di ampliare, se il lancio andrà bene, la costellazione.
Sempre stando a Musk l'immissione in orbita di satelliti Starlink potrebbe avvenire anche nel caso SpaceX non sia ancora pronta a recuperare i due stadi, velocizzando le tempistiche previste. Non è chiaro come saranno i satelliti di terza generazione. Potrebbero essere la denominazione dei satelliti di seconda generazione ma adatti per essere lanciati con Starship piuttosto che con Falcon 9 (questi ultimi sono più piccoli e con massa minore).
Tra le difficoltà che Musk prevede per lo sviluppo di Starship ci saranno proprio il rientro e il recupero degli stati. Questi passaggi non saranno visibili nel secondo test orbitale, anche se tutto dovesse andare al meglio. Nel secondo test orbitale ci si concentrerà sul raggiungimento della separazione degli stati con il nuovo sistema dell'hot staging.
Nelle scorse settimane il nuovo anello superiore di Super Heavy è stato smontato più volte per eseguire alcuni lavori, non meglio precisati, sulla sommità del grande primo stadio. L'hot staging consentirà di aumentare ulteriormente il carico utile trasportabile in orbita senza modifiche sostanziali al progetto.
Sempre parlando durante la videochiamata e in risposta alle domande dell'intervistatore, Musk ha dichiarato che si aspetta la prima Starship sul suolo di Marte entro tre o quattro anni. Nel 2017, sempre durante un'intervista allo IAC, questa aspettativa era per il 2022 (cosa ovviamente poi non realizzatasi). In generale è improbabile che effettivamente vedremo una Starship su Marte in tre o quattro anni. Il progetto è pensato più che altro per missioni in LEO o al più verso la Luna. Per arrivare fino a Marte bisognerà un più ampio redesign e nuove tecnologie.
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