Coradia iLint, il primo treno a idrogeno in Germania e presto anche in Italia
Il treno a idrogeno Coradia iLint entra definitivamente in servizio sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude: 14 treni regionali Alstom andranno gradualmente a sostituire 15 treni diesel.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Agosto 2022, alle 15:31 nel canale Scienza e tecnologiaAlstom
Coradia iLint, il primo treno a idrogeno al mondo realizzato da Alstom, ha raggiunto un altro traguardo importante: sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, 14 treni regionali hanno preso servizio nel trasporto passeggeri. Si tratta di un ulteriore passo avanti dopo i due treni entrati in servizio nel 2018.
Il treno che emette soltanto vapore e acqua condensata va quindi considerato maturo a tutti gli effetti. "La mobilità a emissioni zero è uno degli obiettivi principali a garanzia di un futuro sostenibile e Alstom punta a diventare leader mondiale nei sistemi a propulsione alternativa per veicoli ferroviari. Il Coradia iLint, il primo treno a idrogeno al mondo, testimonia il nostro preciso impegno per una mobilità green abbinata a una tecnologia all’avanguardia. Siamo molto orgogliosi di poter includere questa tecnologia nel funzionamento di serie come parte di un’anteprima mondiale in collaborazione con i nostri straordinari partner" ha affermato Henri Poupart-Lafarge, CEO e presidente del consiglio di amministrazione di Alstom.

Alstom ha siglato attualmente quattro contratti per treni regionali alimentati a celle a combustibile a idrogeno. Due di essi in Germania: il primo per 14 treni Coradia iLint nella regione della Bassa Sassonia e il secondo per 27 treni Coradia iLint nell'area metropolitana di Francoforte.
Il terzo contratto coinvolge invece l'Italia, per la quale Alstom sta fabbricando 6 treni a idrogeno Coradia Stream da utilizzare nella regione Lombardia, con l'opzione di ulteriori 8 veicoli, mentre il quarto è di matrice francese e prevede 12 treni a idrogeno Coradia Polyvalent condivisi tra quattro diverse regioni del Paese. Inoltre il Coradia iLint è stato testato con successo in Austria, nei Paesi Bassi, in Polonia e Svezia, solo per citarne alcuni.
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I 14 treni regionali Alstom andranno gradualmente a sostituire 15 treni diesel con un notevole miglioramento in termini ambientali: un chilogrammo di idrogeno sostituisce circa 4,5 litri di combustibile diesel.
I treni verranno riforniti quotidianamente e H24 presso la stazione di Linde, dove sono situati sessantaquattro serbatoi ad alta pressione da 500 bar per una capacità totale di 1800 kg, sei compressori a idrogeno e due pompe del combustibile. "Grazie a un'autonomia di 1000 km, le diverse unità Alstom del modello Coradia iLint a emissioni zero possono operare tutto il giorno con un solo serbatoio d'idrogeno sulla rete evb", sottolinea Alstom. Sulla rete di evb, il treno viaggia a velocità comprese tra 80 e 120 riuscendo a raggiungere la velocità massima di 140 km/h.













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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCioè come farà ad arrivare a rifornire i treni sulla linea?
Chiedo per un amico che non lo trova ne dal benzinaio, ne alla colonnina.
Ricordo che l'idrogeno è un vettore energetico: si trasforma una forma di energia in idrogeno e poi l'idrogeno viene trasformato in un'altra forma di energia. In questo processo si perde molta energia per strada.
Per adesso l'idrogeno verrà prodotto dal metano soprattutto se se ne userà molto, in piccole quantità si potranno usare quelle derivanti da sottoprodotti di processi chimici oppure dal biometano, ma per grandi quantità occorrerà usare il metano.
In futuro quando le rinnovabili produrranno molto di più di adesso (il 50% dei consumi è elettrico di cui le rinnovabili sono una frazione, soprattutto il fv, correggetemi se sbaglio), si potrà usare l'idrolisi magari con nuovi catalizzatori oltre il platino.
Come il 95%dell'idrogeno prodotto nel mondo
Ricordo che l'idrogeno è un vettore energetico: si trasforma una forma di energia in idrogeno e poi l'idrogeno viene trasformato in un'altra forma di energia. In questo processo si perde molta energia per strada.
Per adesso l'idrogeno verrà prodotto dal metano soprattutto se se ne userà molto, in piccole quantità si potranno usare quelle derivanti da sottoprodotti di processi chimici oppure dal biometano, ma per grandi quantità occorrerà usare il metano.
In futuro quando le rinnovabili produrranno molto di più di adesso (il 50% dei consumi è elettrico di cui le rinnovabili sono una frazione, soprattutto il fv, correggetemi se sbaglio), si potrà usare l'idrolisi magari con nuovi catalizzatori oltre il platino.
Che senso ha trasformare il metano in idrogeno?
Tanto vale usare direttamente il metano.
Un giorno quando avremo energia rinnovabile in abbondanza potremo parlarne di elettrolisi e idrogeno verde, ad oggi è solo energia sprecata.
Tanto vale usare direttamente il metano.
Un giorno quando avremo energia rinnovabile in abbondanza potremo parlarne di elettrolisi e idrogeno verde, ad oggi è solo energia sprecata.
Ha senso perché le rinnovabili producono energia elettrica e quindi occorre elettrificare tutto il nostro sistema. In questo modo i surplus di produzione che già adesso ci sono non vanno a destabilizzare la rete elettrica ma possono essere assorbiti da sistemi di elettrolisi. Man mano che installiamo più sistemi di produzione rinnovabile dell'energia elettrica e più possiamo immagazzinare energia non attraverso le batterie (che è un grosso spreco) ma attraverso l'idrogeno (che è un diverso spreco di energia). Si chiama elettrificazione dei trasporti.
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