FNM: ecco il progetto per convertire all'idrogeno la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo

FNM: ecco il progetto per convertire all'idrogeno la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo

Si tratta di una linea non elettrificata, servita al momento tdalle storiche automotrici ALn 668 con motore diesel: il progetto è quello di sostituire i treni a combustibili fossili con quelli elettrici alimentati da celle a combustibile all'idrogeno, creando nel contempo l'infrastruttura necessaria per la produzione in loco dell'idrogeno.

di pubblicata il , alle 10:21 nel canale Scienza e tecnologia
 

Il futuro della mobilità a minor impatto ambientale passa dall'idrogeno. Dopo gli annunci di Snam, arriva ora un altro importante progetto che riguarda l'Italia. H2iseO racchiude nel suo nome tutto il progetto: rendere a impatto zero la linea ferroviaria che collega Brescia a Edolo, passando per il lago d'Iseo. Si tratta di una linea non elettrificata, servita al momento dalle storiche automotrici ALn 668 con motore diesel: il progetto è quello di sostituire i treni a combustibili fossili con quelli elettrici alimentati da celle a combustibile all'idrogeno, creando nel contempo l'infrastruttura necessaria per la produzione in loco dell'idrogeno.

Dal diesel all'idrogeno

L'ALn 668.145, in livrea Trenord, ritratta in uscita dalla stazione di Iseo mentre espleta il Regionale 1069 Breno-Brescia. Fonte: Wikipedia

Il Consiglio di Amministrazione di FNM ha deliberato l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8. L’investimento è stato preliminarmente stimato in oltre 160 milioni. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023 e saranno affidati, tramite locazione, a Trenord .

Il treno iLint a idrogeno già attivo in Bassa Sassonia

I nuovi treni alimentati ad idrogeno sono sviluppati sulla base della piattaforma Alstom Coradia Stream e sono in larga misura identici ai treni Donizetti già in uso a Trenord. Questo è stato un punto fondamentale nella decisione di acquisto da parte di FNM, in quanto consente di ridurre i tempi di consegna e apre a possibili sinergie in ambito manutentivo.

Il treno Donizetti

Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato da FNM a Iseo tra il 2021 e il 2023. Sorgerà nell’area del Deposito di Trenord dove attualmente viene effettuato il rifornimento dei treni diesel. Il progetto prevede due passaggi: il primo vedrà la produzione e l'utilizzo del cosiddetto idrogeno blu, che deriva da prodotti fossili, per poi passare invece all'idrogeno verde, prodotto per elettrolisi, la cui produzione può fare affidamento anche sulle fonti rinnovabili.

Nelle prime fasi del progetto è quindi previsto il ricorso alla tecnologia Steam Methane Reforming (SMR), da metano/biometano, con cattura e stoccaggio della CO2 prodotta, per la produzione di “idrogeno blu”. Entro il 2025 saranno inoltre realizzati uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi (cosiddetto idrogeno verde) lungo il tracciato della ferrovia, in partnership con operatori energetici, anche se per questo secondo passaggio sono ancora in fase di definizione gli accordi con gli operatori.

L'infrastruttura di produzione e distribuzione dell'idrogeno potrà essere poi un tassello fondamentale per la decarbonizzazione anche del trasporto locale. FNMAutoservizi (società al 100% di FNM) ha in previsione l'acquisto di 40 mezzi a fuel cell per il trasporto locale su gomma. Inoltre è prevista la possibilità di aprire l'approvvigionamento di idrogeno anche a realtà private e a quelle della logistica e della movimentazione merci. Sebino e Valcamonica si apprestano quindi a diventare la prima Hydrogen Valley italiana, un importante banco di prova per studiare la fattibilità dei progetti di conversione delle attuali tecnologie di trasporto basate su combustibili fossili, verso tecnologie a minore impatto ambientale.

6 Commenti
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Marko_00127 Novembre 2020, 11:06 #1
mi pareva che nel 2019 fosse famosa per fregarsene dei suoi utenti
"poveri" costringendoli a ritardi, cancellazioni e condizioni di viaggio
non certamente europei.
pipperon27 Novembre 2020, 11:29 #2
wow quante bustarelle idrogenate!

Dunque prendiamo un treno e decidiamo di farlo funzionare anziche con un carburantte che "costa" 10 con il suo reforming (20) e decidiamo poi di comprimerlo per farcelo stare sul treno (40).

In pratica non ci importa di inquinamento, CO2, prezzo.

Come dire un carburante che ormai viene considerato costoso persino per le missioni spaziali viene considerato ottimale per i pendolari.

Sara' per questo che i treni in italia sono sporchi, costosi, irregolari e complessi da prendere/comprare?
Alfhw27 Novembre 2020, 13:29 #3
Originariamente inviato da: pipperon
wow quante bustarelle idrogenate!

Dunque prendiamo un treno e decidiamo di farlo funzionare anziche con un carburantte che "costa" 10 con il suo reforming (20) e decidiamo poi di comprimerlo per farcelo stare sul treno (40).

In pratica non ci importa di inquinamento, CO2, prezzo.

Come dire un carburante che ormai viene considerato costoso persino per le missioni spaziali viene considerato ottimale per i pendolari.

Sara' per questo che i treni in italia sono sporchi, costosi, irregolari e complessi da prendere/comprare?


E' quello che mi stavo chiedendo anch'io. Trasformare petrolio in idrogeno è costoso e con l'elettrolisi è pure costoso con un rendimento che credo sia del 50%... Poi lo devi anche stoccare in serbatoi che vanno costruiti e messi in sicurezza, poi ci vogliono sistemi di rifornimento appositi per l'idrogeno. E infine devi comprare treni speciali a idrogeno.
Non sono un esperto ma non costerebbe meno elettrificare le linee usando i treni elettrici già esistenti? Magari quelli usati presi dalle linee principali.
E in caso di incidente con grave deragliamento non sono pericolosi quei serbatoi pieni di idrogeno? Va bene che a pressione atmosferica l'idrogeno diventa subito un gas leggero però...
!fazz27 Novembre 2020, 14:28 #4
Originariamente inviato da: Alfhw
E' quello che mi stavo chiedendo anch'io. Trasformare petrolio in idrogeno è costoso e con l'elettrolisi è pure costoso con un rendimento che credo sia del 50%... Poi lo devi anche stoccare in serbatoi che vanno costruiti e messi in sicurezza, poi ci vogliono sistemi di rifornimento appositi per l'idrogeno. E infine devi comprare treni speciali a idrogeno.
Non sono un esperto ma non costerebbe meno elettrificare le linee usando i treni elettrici già esistenti? Magari quelli usati presi dalle linee principali.
E in caso di incidente con grave deragliamento non sono pericolosi quei serbatoi pieni di idrogeno? Va bene che a pressione atmosferica l'idrogeno diventa subito un gas leggero però...


la soluzione più economica sicuramente è fare le motrici a metano (alla fine anche adesso le motrici sono elettriche con generatore diesel a bordo) se si installa un generatore a metano (alternativo o a turbina) si ottiene lo stesso risultato dell'impianto ad idrogeno con generazione di idrogeno da metano ad una frazione del costo
zappy27 Novembre 2020, 14:46 #5
concordo con chi dice che costerebbe meno fare treno direttamente a metano o anche elettrificare la linea...

probabilmente è marketing, o come detto da altri gireranno un bel po' di bustarelle ad amici e parenti....
mpippo7712 Dicembre 2020, 00:23 #6
L'operazione avrebbe un senso dal punto di vista ambientale se si effettuasse la cattura ed utilizzo della CO2 sviluppata dal reforming del metano per produrre idrogeno. Resta il fatto che costerebbe molto meno utilizzare piuttosto treni a batterie realizzando l'elettrificazione (parziale) della sola stazione di Edolo (visto che Brescia lo è già in modo da effetuare la ricarica delle batterie semplicemente alzando il pantografo in stazione a treno fermo per fine corsa a Edolo e a Brescia. In alternativa basterebbe elettrificare la tratta Iseo-Brescia (che non ha problemi di sagoma) e lasciare il funzionamento a diesel la tratta Iseo-Edolo, meno trafficata e più problematica per l'elettrificazione, impiegando i treni ibridi diesel/elettrici come già fanno sulla Ivrea-Aosta o a batteria.

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