Boeing CST-100 Starliner: un successo solo a metà!

Boeing CST-100 Starliner è la nuova capsula per il trasporto di equipaggi (astronauti) verso la ISS! Un problema nella prima parte della missione ha portato al mancato aggancio alla ISS, ma l'atterraggio invece è stato un successo.
di Mattia Speroni pubblicata il 23 Dicembre 2019, alle 11:21 nel canale Scienza e tecnologiaNASABoeing
Nonostante i successi di SpaceX (con qualche inghippo) e di altre missioni spaziali, bisogna ricordare che tutto ciò che ha a che fare con lo Spazio è estremamente complesso e delicato. A questo servono i test. Il test Boeing CST-100 Starliner non è andato come previsto, ma è stato un insuccesso?
Boeing CST-100 Starliner: cosa è andato storto?
Sicuramente non tutto è andato come sarebbe dovuto andare. Infatti la capsula (che dovrebbe trasportare gli astronauti) Boeing CST-100 Starliner non ha raggiunto la ISS. Il problema è legato all'orologio di bordo che consente ai computer di sapere il "tempo della missione". Le informazioni ricevute dal razzo alla capsula non erano corrette non facendo accendere i propulsori quando sarebbe stato necessario.
Ma non solo! La sfortuna ha voluto che nonostante la NASA abbia provato a correggere il problema, Boeing CST-100 Starliner si trovava in una zona dove non c'era segnale. Quest'ultimo è arrivato solamente dopo circa 7 minuti facendo poi bruciare troppo carburante per poter raggiungere la ISS.
Questo ha portato un cambiamento nella strategia operativa. Niente più ISS ma quantomeno mantenimento di un'orbita stabile e successivo atterraggio. Quest'ultimo è avvenuto correttamente nel deserto di White Sands in New Mexico, con i paracadute che si sono dispiegati correttamente così come il sistema di assorbimento dell'urto finale.
La NASA ha comunque tenuto a precisare che non tutto è andato male! Infatti sono stati raggiunti diversi obiettivi della missione:
- Primo razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) con possibilità di trasporto astronauti
- Verificati i propulsori della capsula Boeing
- Comunicazioni corrette Spazio-Spazio
- Corretto allineamento della capsula tramite sistema di navigazione
- Testato il sistema di docking
- Convalidati i sistemi di controllo ambientale e di supporto vitale
- Completato uplink tra ISS e Starliner
Certo, un completo successo avrebbe permesso alla NASA di essere più sicura sul suo futuro per l'invio di esseri umani sulla ISS. Infatti ora e ancora per un po' di tempo sarà necessario pagare molti milioni di dollari ai russi per questa possibilità. Si tratta di qualcosa che l'agenzia e il governo statunitense però vorrebbero evitare.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info2 posti per la MKS (ISS), 1 su Soyuz MS-17 e 1 su Soyuz MS-18
i compagni americani li avrebbero forse voluti gratis?
intanto continuano ad acquistare gli RD-180 (ad ora ne hanno già acquistati 119)
magari aspettando gli RD-171MV (che consentirà il lancio in orbita
di 20-30 tonnellate di carico utile - previsto per la fine 2021).
le serie tv (tipo all usa mankind) fanno male
Oltre a tutto il discorso sul regime di favoreggiamento concesso anticoncorrenzialmente alla Boeing (che finirà poi in un costo-per-sedile maggiore di quello per la Soyuz, altro che risparmio...), abbiamo la fase dei test, con concessioni e "chiusure di occhi" che ai concorrenti non verrebbero minimamente permessi.
Per arrivare quindi al momento del lancio, con un problema di sincronizzazione, un problema software che avrebbero potuto e dovuto testare tramite simulatore, e non si sarebbe proprio dovuto presentare durante questo test "reale".
La fanno passare per un'inezia, e invece è una mancanza grave. E il tutto si concluderà, probabilmente, con un "il test è stato un successo, l'attracco alla ISS non era vincolante..."
Considerando questo, e le recenti disavventure di Boeing, io avrei sinceramente paura se fossi uno dei suoi astronauti-collaudatori...
2 posti per la MKS (ISS), 1 su Soyuz MS-17 e 1 su Soyuz MS-18
i compagni americani li avrebbero forse voluti gratis?
intanto continuano ad acquistare gli RD-180 (ad ora ne hanno già acquistati 119)
magari aspettando gli RD-171MV (che consentirà il lancio in orbita
di 20-30 tonnellate di carico utile - previsto per la fine 2021).
le serie tv (tipo all usa mankind) fanno male
Vulcan userà i BE-4 di Blue Origins.
L'uso di hardware russo è ormai un capitolo chiuso.
Tutti i vettori di nuova generazione in sviluppo negli USA superano abbondantemente le 20 tonnellate di payload per l'orbita bassa.
Al massimo un "test a vuoto" in orbita, se proprio si vuol essere di manica larga.
Senza contare che il problema che hanno avuto riguarda uno dei componenti hardware/software più critici
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