Blue Origin si prepara all'hot fire test del razzo spaziale riutilizzabile New Glenn

Negli scorsi giorni la società statunitense Blue Origin ha spostato il grande razzo spaziale riutilizzabile New Glenn dal suo hangar vicino al Launch Complex 36 per raggiungere il pad di lancio in vista dell'hot fire test.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Novembre 2024, alle 22:05 nel canale Scienza e tecnologiaBlue Origin
Negli scorsi giorni avevamo scritto di come Blue Origin (insieme a SpaceX) riceverà dalla NASA un aggiornamento del contratto per future missioni cargo che consegneranno carichi utili di grandi dimensioni sulla superficie della Luna. Nel frattempo la società di Jeff Bezos ha anche completato la missione suborbitale NS-28, con il razzo New Shepard, portando a oltre 100 km di quota sei persone. Ancora più atteso è però l'imminente hot fire test del razzo spaziale New Glenn che segnerà il primo lancio orbitale della società e un traguardo finalmente raggiunto, dopo anni di ritardo dalla concorrenza più agguerrita.
Nel corso degli ultimi mesi Blue Origin ha realizzato sia mockup per i test dei sistemi di terra e le procedure ma ha anche lavorato all'hardware che sarà utilizzato per la prima missione vera e propria, attesa ancora entro la fine del 2024, anche se la probabilità che il lancio slitti all'inizio del 2025 è decisamente alta. Attualmente il razzo spaziale New Glenn si trova al pad di lancio LC-36 della Cape Canaveral Space Force Station (Florida) e nelle prossime settimane accenderà per la prima volta i 7 motori BE-4 che si trovano alla base del primo stadio. Allo stato attuale la società non ha ancora annunciato un giorno preciso per il test e se ci sarà uno streaming live della prova.
Questo razzo spaziale è alto 98 metri e punta a essere riutilizzabile per quanto riguarda il primo stadio con il rientro sulla droneship chiamata Jacklyn (in onore della madre di Jeff Bezos). A settembre era stato eseguito lo static fire del secondo stadio GS2 che ha visto l'accensione di 2 motori BE-3U (una versione modificata dei BE-3PM utilizzati da New Shepard) ottimizzati per il vuoto per circa 15". Successivamente il primo e il secondo stadio sono stati uniti e sono stati installati anche i fairing e le alette direzionali nella parte alta del primo stadio. Il razzo è mantenuto in posizione da una struttura in acciaio dal peso di 726 tonnellate che comprende anche dei blocchi per dare maggiore stabilità durante l'hot fire test e in caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli.
A causa dei ritardi e delle possibili complicazioni del lancio di un nuovo razzo spaziale la NASA ha deciso di non lanciare la missione ESCAPADE verso Marte con questa unità quanto piuttosto con un lancio nella primavera del 2025. Blue Origin ha quindi scelto di lanciare il suo veicolo di trasferimento orbitale (OTV) Blue Ring ma non è chiaro se questo primo lancio, NG-1, avrà a bordo satelliti della missione DarkSky-1 (DS-1) per il Dipartimento della Difesa o altri carichi utili.
Il primo stadio di questo vettore potrà essere riutilizzato fino a 25 volte, nei piani di Blue Origin, abbattendo i costi operativi e cercando di rimanere concorrenziale rispetto a SpaceX. La società potrà anche lanciare i satelliti Project Kuiper di Amazon oltre ai propri lander lunari delle future missioni Artemis verso la Luna.
Una buona notizia è che la società ha siglato un contratto con AST SpaceMobile per il lancio di satelliti per la comunicazione Internet proprio con il razzo spaziale New Glenn. I satelliti BlueBird Block 2 saranno posizionati in orbita bassa terrestre (LEO) e saranno concorrenti di Starlink di SpaceX e della tecnologia Direct to Cell così da connettere comuni smartphone e altri dispositivi alla Rete senza impiegare le classiche reti cellulari.
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