Anthropic: tra un anno i dipendenti virtuali AI saranno realtà nelle aziende

Anthropic prevede che entro un anno i dipendenti virtuali alimentati da intelligenza artificiale inizieranno a operare nelle reti aziendali. Una rivoluzione che impone alle imprese di ripensare radicalmente le strategie di cybersecurity per evitare gravi vulnerabilità
di Andrea Bai pubblicata il 23 Aprile 2025, alle 15:01 nel canale SicurezzaAnthropic
Jason Clinton, Chief Information Security Officer di Anthropic, ha dichiarato in un’intervista esclusiva ad Axios che i dipendenti virtuali animati da intelligenza artificiale arriveranno nelle reti aziendali già nel corso del prossimo anno. Si tratta di un cambio di paradigma epocale, che rappresenta nuove opportunità per l'innovazione, ma anche sfide e rischi per la sicurezza tecnologica.
Laddove gli agenti IA attuali sono fondamentalmente limitati a compiti programmabili e ben definiti, come può essere ad esempio la risposta automatica a segnalazioni di phishing o altri indicatori di minacce, i futuri dipendenti virtuali avranno un livello di autonomia nettamente superiore: queste entità digitali disporranno di una propria “memoria”, di ruoli ben definiti all’interno dell’azienda e persino di account e password aziendali personali, elementi che li renderanno molto più simili a veri e propri colleghi umani rispetto agli agenti AI tradizionali.
Appare immediatamente chiaro come la gestione delle identità di questi "dipendenti virtuali" implichi una profonda revisione delle strategie di cybersecurity. Nell'intervista, Clinton sottolinea che "in questo nuovo mondo ci sono moltissimi problemi di sicurezza che non abbiamo ancora risolto e che dovremo affrontare". Un tema dibattuto è la gestione della responsabilità qualora un dipendente IA, operativo per settimane, dovesse compiere azioni dannose come, ad esempio, compromettere i sistemi dove viene testato e integrato il nuovo codice prima del rilascio.

Anthropic, dal canto suo, si assume due responsabilità chiave per affrontare queste sfide: la prima è sottoporre i modelli Claude a test approfonditi per garantirne la resistenza agli attacchi informatici, la seconda è monitorare costantemente le problematiche di sicurezza e intervenire per mitigare i rischi di abuso da parte di attori malevoli.
Clinton osserva che gli amministratori di rete sono già oggi in difficoltà nel monitorare quali account abbiano accesso a diversi sistemi e nel difendersi da attacchi che sfruttano credenziali di dipendenti rivendute sul dark web. L’introduzione di dipendenti virtuali rischia di aggravare ulteriormente questa complessità, rendendo ancora più difficile la gestione e la protezione degli accessi.
Clinton prevede che la sicurezza dei dipendenti virtuali rappresenterà una delle principali aree di investimento per le aziende IA nei prossimi anni: al momento sono già in fase di sviluppo soluzioni che consentono di tracciare in modo dettagliato le attività degli account dei lavoratori virtuali e strumenti per creare nuovi sistemi di classificazione degli account, più adatti a gestire le identità digitali autonome e a rilevare eventuali attività sospette non riconducibili ad una traccia umana.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoio piuttosto credo che nessuno abbia ben capito cosa sta per accadere.
Le IA, per quanto intelligenti e versatili, saranno sempre dei servizi gestiti da terzi e mai esseri indipendenti che possano avere responsabilità dirette su azioni intraprese IMHO
Detto questo vado a fare due chiacchiere con Jira e Confluence (due gran figli di Atlassian se me lo permettete) perché mi stalkerizzano con tutte le notifiche che mi mandano ;-)
Anche io ho questo timore... Aumentare al massimo la produttività e l'efficienza del lavoro anche nel terziario avanzato sostituendo gli umani con Bot AI, distruggendo il reddito da lavoro.
Io da mò che lo dico...
Stiamo andando inesorabilmente sempre più allo sbando !!!
Ma la cosa più preoccupante è che la maggior parte delle persone ne sono felici
Ora le cose sono due, o gli allarmi erano e sono infondati, oppure c'è qualcosa di rilevante che non torna.
Poi ci n questi giorni ho avuto a che fare con l'assistenza AliExpress, naturalmente usano bot IA e non è semplice risolvere un problema,bisogna rispiegare diverse volte alla IA le cose a volte,quando un umano avrebbe già afferrato dove sta il problema invece di girarci intorno parecchie volte.
La "deficienza artificiale" ha ancora strada da fare, ma quella umana la conosciamo fin troppo bene e l'affrontiamo quotidianamente
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