Dell Concept Luna è il notebook che vorrebbe Greta Thunberg: sostenibile e riparabile

Dell ha ideato "Concept Luna", un proof-of-concept di portatile facile da riparare, basato su componenti riutilizzabili e pensato per ridurre drasticamente l'impronta di carbonio totale rispetto ai laptop attuali.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Dicembre 2021, alle 09:11 nel canale PortatiliDell Technologies
Da tempo Dell Technologies ha intrapreso, come altre realtà, un percorso verso la sostenibilità delle proprie operazioni e dei prodotti finali. L'inquinamento legato alla tecnologia, il cosiddetto e-waste, è un problema di enorme portata in un mondo sempre più informatizzato.
Ed è per affrontare questo problema che l'azienda statunitense sta lavorando su "Concept Luna", un prototipo di notebook sviluppato in collaborazione con Intel che esplora "idee di design rivoluzionarie" per rendere i componenti immediatamente accessibili, rimpiazzabili e riusabili. L'obiettivo è quello di ridurre l'uso di risorse e perseguire una cosiddetta "economia circolare dei materiali".
Trattandosi di un concept, Luna "non è stato pensato per essere prodotto e venduto, ma per vedere cos'è possibile fare. Se tutte le idee fossero realizzate, potremmo aspettarci una riduzione stimata del 50% nell'impronta totale di carbonio del prodotto rispetto a oggi".
Quali sono queste idee rivoluzionarie? Dell ha lavorato su modi per aumentare l'efficienza energetica, sperimentando con nuovi materiali che hanno una minore impronta di carbonio. La motherboard, uno dei componenti più energivori da produrre, è stata ad esempio ridotta in dimensioni di circa del 75% e il numero di componenti contenuto di circa il 20%. In questo modo l'impatto inquinante della produzione della motherboard dovrebbe scendere del 50%.
"Abbiamo riconsiderato completamente il layout dei componenti interni - riposizionando la motherboard più piccola sulla cover superiore per avvicinarla a una superficie maggiore esposta all'aria esterna più fresca. Questo, insieme al fatto di separarla dall'unità di carica della batteria nella base, porta a una distribuzione passiva del calore migliore e potrebbe eliminare totalmente la necessità di una ventola".
Tali efficienze dovrebbero abbassare la richiesta energetica complessiva, consentendo di installare batterie più piccole con celle a ciclo profondo sufficienti a garantire un'autonomia giornaliera. Un altro elemento riguarda lo chassis del notebook, lavorato utilizzando energia idroelettrica e adottando una struttura stampata che richiede meno energia e produce scarti minimi.
Dell ha anche ridotto il numero di viti necessarie per accedere ai componenti interni, passando da centinaia a solo quattro, riducendo il tempo per le riparazioni (per smontare, riparare e rimontare i componenti chiave) di circa 1,5 ore. L'assemblaggio della zona del poggiapolsi è stato curato per renderne più semplice la riparazione e il riutilizzo. I meccanismi della tastiera, inoltre, consentono una separazione semplice e pulita dagli altri componenti e semplificano il riciclaggio.
Infine, Dell ha pensato a un nuovo circuito stampato (PCB) a base biologica, realizzato con fibra di lino e un polimero solubile in acqua come collante. La fibra di lino sostituisce i tradizionali laminati plastici e il polimero può per l'appunto dissolversi con l'acqua, permettendo così di separare facilmente metalli e componenti dalle schede.
Al momento non è dato sapere quando vedremo un portatile in commercio basato sui dettami di Concept Luna, tuttavia alcuni di questi concetti dovrebbero essere implementati nei laptop consumer di Dell entro il 2030.
Idee regalo,
perché perdere tempo e rischiare di sbagliare?
REGALA
UN BUONO AMAZON!
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFare un notebook con una cover posteriore removibile che lascia esposta la sheda logica per intero rendendo pratico e semplice un aggiornamento o una riparazione non è mirabolante fantascienza ma la cosa più semplice da fare.
1- basta tornare indietro di qualche decennio e smettere di intergare tutto e fisso nei pc: la batteria era rimovibile, ram e schede facilemte accessibili
2- le tastiere (dove spesso ci va il vostro caffè
3- questione calore e ventole: se ci sono processori (oggi) che fanno tutto con 15W (anche meno) la ventola è risicata; non è cmq eliminabile se non rendendo il portatile un dissipatore in sé, quindi i materiali non possono essere "plastica" e di conseguenza non saranno "economici"
4-cosa vuol dire abbiamo ridotto la mainboard del 75% ?? tecnologia e dimensioni vanno insieme, oggi un raspberry fa cose impensabili e l'energia richiesta è frazioni dei processiori passati...così continuerà, non è un concept è già così
5- inutile dire mirabolanti frasi sullo stampaggio del chassis, la plastica si stampa a 250° e questa temperatura è da raggiongere con qualsiasi metodo si voglia, fare idroelettrico non vuol dire essere ecologici perchè dubito che le fabbriche di chassis siano tutte vicine a centrali idroelettriche o che si possano costruire accoppiate.
dovrebbero scegliere invece un metodo modulare standard:
forme tutte uguali per case, schede madri, accessori e batterie.
se domani voglio più ram cambio la DDR ma se volessi tenermi il pc e cambiare processore? con il modulare si potrebbe fare.
forme tutte uguali per case, schede madri, accessori e batterie.
se domani voglio più ram cambio la DDR ma se volessi tenermi il pc e cambiare processore? con il modulare si potrebbe fare.
Questo è oggettivamente parecchio più complicato da fare anche limitante dal punto di vista progettuale.
Per come la vedo già la possibilità di smontare facilmente e rimpiazzare pezzi facilmente è tanta roba.
...ammazza oh, "siete feroci" con questi commenti sulla povera Greta...
Vabbè era un "povera" non in senso economico.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".