Powermat, alimentazione ad induzione magnetica

Una azienda israeliana propone un sistema di alimentazione ad induzione magnetica. Presto installato in uno dei più prestigiosi hotel di New York
di Andrea Bai pubblicata il 24 Luglio 2008, alle 14:54 nel canale PerifericheCi è capitato qualche volta, sulle pagine di Hardware Upgrade, di trattare di nuove tecnologie che permettessero di poter disporre della cosiddetta "alimentazione wireless", ovvero di un modo per utilizzare o ricaricare i dispositivi elettronici di cui si fa abitualmente uso senza le noie di mille carcabatterie differenti e la necessità di disporre di altrettante prese di corrente.
Una società israeliana, Powermat, sembra essere pronta a portare sul mercato a breve un'incarnazione di una di queste tecnologie. La realtà, sorta nel 2006, ha infatti recentemente annunciato una serie di "superfici" che, grazie ai principi dell'accoppiamento induttivo, permettono di ricaricare dispositivi elettronici come cellulari, player MP3 e anche notebook semplicemente ponendo questi ultimi in prossimità di esse.
Queste superfici, chiamate "Mat", emettono un campo magnetico generato da una bobina incorporata in esse e che viene rilevato da un piccolo ricevitore che deve essere collegato ai dispositivi elettronici. I Mat sono progettati per poter essere personalizzabili e scalabili, in modo tale da poter essere realizzati secondo diverse esigenze.
Nel Mat si trova una unità di elaborazione e una matrice di bobine, che possono essere attivate in modo indipendente per "inviare" l'alimentazione ad uno specifico dispositivo. L'unità di elaborazione si occupa di capire quale bobina deve essere attivata, grazie ad una scansione di eventuali ricevitori presenti nelle vicinanze.
Qualora un ricevitore venga rilevato, si avvia un'interazione che porta innanzitutto all'identificazione dello stesso per poi passare a determinare la quantità di energia necessaria ed infine all'attivazione della specifica bobina per trasferire l'alimentazione richiesta. Ogni bobina può operare simultaneamente con le altre, dando modo così di poter alimentare più dispositivi differenti nello stesso momento. Quando il dispositivo, con il suo ricevitore, viene portato fuori dal raggio d'azione del Mat il traferimento si interrompe automaticamente.
Powermat ha inoltre annunciato che l'hotel Loews Regency di New York sarà il primo ad adottare la tecnologia Powermat all'interno del proprio business center ed eventualmente ad espandere l'installazione in futuro in caso di necessità.
Non sono ancora disponibili informazioni riguardanti un'eventuale commercializzazione
diretta al pubblico, sebbene Powemat assicuri che tutti i dispositivi hanno
già ottenuto l'autorizzazione tecnica per poter operare ed essere commercializzati
in Europa, Stati Uniti e Giappone.
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi sicuro è comoda ma poco efficiente dal punto di vista del risparmio energetico: ci vuole una maggiore quantità di corrente per raggiungere la carica di un dispositivo con questo sistema!
Di sicuro è comoda ma poco efficiente dal punto di vista del risparmio energetico: ci vuole una maggiore quantità di corrente per raggiungere la carica di un dispositivo con questo sistema!
Da quello che si era capito al tempo, 'e ne' piu' ne meno quello che fa un comune trasformatore oggiogiorno: per cui, stesso impatto 'salutare' e stessa efficenza.
La comodita', al tepo, era di evitare di avere 12 caricabatterie diversi per 12 oggetti: il che non sarebbe affatto una brutta cosa.......
Per quel che ricordo per le performace, occorre verificare quanta energia si disperde in calore, e quanta si disperde nell'ambiente.
Certo, comodo è comodo e, se le potenze in gioco sono basse, non credo ci sia notevole inquinamento elettromagnetico, dannoso per l'uomo (se non ricordo male l'intensità di campo diminuisce con il quadrato della distanza).
Hanno scoperto l'acqua calda
É da tempo che esistono i rasoi elettrici senza contatto.Tali rasoi una volta inseriti nella sede, perturbano un campo magnetico di bassissima intensità a frequenze basse. Il carica batterie si accende e alza il campo magnetico, permettendo un effetto trasformatore.
Le perdite sono inferiori alle perdite da trasformatore, in quanto non c'è l'effetto dell'isteresi magnetica. Il trasferimento di potenza è effettivamente ridotto (servono tempi abbastanza lunghi per la carica).
L'effetiva inefficenza è che è necessario tenere acceso sempre il caricabatterie.... (quindi consuma poco, ma continuatamente...)
Se è così i rischi per la salute sono praticamente nulli, e l'efficienza energetica è di oltre il 90%
Per quanto riguarda il fatto di non avere molti caricabatteria la notizia dice che c'è un ricevitore da collegare all'apparecchiatura da ricaricare, quindi il problema degli spinotti diversi continua a rimanere.
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