Mountain Makalu Max: nuovo mouse gaming che punta su personalizzazione e prestazioni

Mountain Makalu Max: nuovo mouse gaming che punta su personalizzazione e prestazioni

Abbiamo provato il nuovo mouse gaming di Mountain, una giovane azienda tedesca che punta a specializzarsi nelle periferiche per il gioco concentrandosi soprattutto sulla personalizzazione e le prestazioni

di pubblicata il , alle 15:05 nel canale Periferiche
Mountain
 

Mountain è una giovane azienda che si occupa di periferiche per giocatori che abbiamo già incontrato nei casi della tastiera modulare Mountain Everest e del leggerissimo mouse Makalu 67. Ora, ha deciso di rinnovare quest'ultimo, sostituendo la struttura aperta con un case più tradizionale e conferendogli nuovi aspetti legati alla personalizzazione, con impugnature laterali intercambiabili e la possibilità di regolare il peso. Il tutto non rinunciando a una confezione accattivante, come avevamo visto anche con le periferiche Mountain precedenti.

Mountain Makalu Max

Le nostre prove con Mountain Makalu Max hanno restituito sensazioni positive. Non è una periferica leggerissima, anzi è piuttosto stabile sulla superficie d'appoggio, mentre il feedback dei due pulsanti centrali è solido e piuttosto rumoroso. Dà la sensazione di possedere un peso aggiuntivo nella parte centrale, il che gli conferisce molta stabilità (e questo anche senza installare i pesetti inclusi nella confezione). Il risultato è che durante le sessioni di gioco abbiamo avuto la sensazione che le immagini di gioco fossero in qualche modo rallentate, il che è dipeso proprio dal maggiore livello di controllo che questa impostazione conferisce.

Parliamo di un mouse che dispone di connessione cablata o wireless usando la tecnologia 2,4 GHz RF. Dopo aver realizzato qualche test di latenza, abbiamo riscontrato differenze trascurabili tra le due modalità di connessione, mentre il cavo intrecciato incluso nella confezione è decisamente flessibile: giocare con il cavo, insomma, restituisce sensazioni molto simili alla modalità wireless.

Mountain Makalu Max

Il mouse di Mountain usa un sensore di tipo PixArt PAW3370 con sensibilità massima di 19 mila DPI. Si tratta di una soluzione molto comune su periferiche di gioco con questo tipo di caratteristiche. Le sue specifiche parlano di una velocità di tracciamento di 400ips, accelerazione massima di 50g e distanza di sollevamento tra 1 e 2 millimetri. Il consumo del sensore si attesta su 1,5 mA. Gli switch sono di tipo Kailh GM 8.0, testati per 80 milioni di attuazioni. Inoltre, Mountain Makalu Max sfoggia un'aggressiva illuminazione RGB modificabile tramite il software (e completamente disabilitabile, se si vuole). Otto pulsanti personalizzabili si trovano su questo mouse, mentre sull'impugnatura sinistra troviamo anche il DPI Sniper, il quale riduce in maniera consistente la sensibilità in modo da consentire movimenti più ampi e più precisi quando si abilita l'ironsight di un'arma. Sul dorso del mouse troviamo anche il pulsante per la configurazione al volo dei DPI con quattro LED (identici a quelli che abbiamo trovato sul Makalu 67) che suggeriscono all'utente quale impostazione in quel momento è abilitata.

Mountain Makalu Max

Ma la caratteristica più appariscente di questa nuova soluzione Mountain riguarda la possibilità di intercambiare le impugnature laterali. La configurazione di default viene definita "Core", ed è quella maggiormente indirizzata ai giocatori. Tuttavia, le impugnature supplementari conferiscono uno spazio per poter appoggiare il pollice, l'anulare e il mignolo in modo da poterli spostare insieme alla periferica, insieme a una superficie gommata per migliorare il grip. Le impugnature laterali possono essere facilmente sostituite grazie alla presenza di magneti, che le ancorano saldamente e le attraggono nel momento della sostituzione.

Mountain Makalu Max

Naturalmente, l'impostazione secondaria è pensata per gli usi più professionali e da ufficio, quando è richiesto l'uso del mouse per svariate ore ed è necessaria un'impugnatura più rilassata. Mountain, infatti, intende indirizzare questo mouse a tutti i possibili usi, non solamente di tipo gaming. Le impugnature della configurazione "Core", invece, sono più rigide e sottili.

Mountain Makalu Max

Le impugnature laterali non sono l'unico aspetto di personalizzazione fisica di questo mouse. Sotto alla periferica, infatti, si possono incastrare tre diversi dischi, anch'essi inclusi nella confezione. Troviamo, infatti, un'apposita rientranza con un piccolo spazio per una facile estrazione dei dischi. Nella confezione se ne trovano tre e differiscono tra di loro per il numero di aperture: abbiamo il disco senza aperture, quello con due e quello con tre, i quali pesano rispettivamente 10,6, 8,4 e 6,6 grammi. Aumentare il peso della periferica ne cambia considerevolmente il feedback per il giocatore. Con il peso da 10,6 grammi, infatti, abbiamo un mouse ancora più pesante e resistente al movimento, il che ne aumenta ancora di più la stabilità.

Mountain Makalu Max

Nel recente periodo assistiamo a una tendenza per la quale i mouse da gioco diventano sempre più leggeri e agili negli spostamenti. Il Makalu Max, invece, persegue un'impostazione quasi diametralmente opposta: è stato progettato infatti per garantire stabilità e precisione nel controllo, prima di ogni altra cosa. E questo si può ulteriormente esasperare con l'installazione dei dischi di cui abbiamo parlato. Che questo tipo di effetto sia assolutamente voluto è confermato anche dalla rotella stessa, la quale restituisce una sensazione di resistenza all'azionamento.

Per quanto riguarda la connessione wireless, avviene tramite un piccolo dongle incluso nella confezione, dove vi è anche un adattatore da USB-A a USB-C. Quest'ultimo è pensato per poter accorciare il più possibile la distanza tra periferica e dongle qualora la prima si venisse a trovare a distanze importanti rispetto alle porte USB del computer. Per abilitare la connessione wireless, inoltre, bisogna spostare nella posizione corrispondente lo switch che si trova sulla superficie inferiore del mouse. L'autonomia della batteria in modalità wireless si aggira sulle 80 ore.

Mountain Makalu Max

Chi ha usato le periferiche Mountain, inoltre, solitamente parla bene del suo software che, in ossequio al resto della terminologia adottata dall'azienda, si chiama Base Camp. Questo mette a disposizione varie tipi di impostazioni, con la possibilità di creare 5 profili e memorizzarli nella memoria on board del mopuse. Si possono configurare le assegnazioni di tutti i pulsanti del mouse e creare macro in maniera veloce e facile. Non manca la possibilità di personalizzare la distanza di sollevamento e l'angle snapping, così come l'illuminazione con 5 preset disponibili.

Mountain Makalu Max

Ma è la seguente la schermata più interessante, dove l'utente può regolare in maniera granulare il polling rate, la sensibilità, il tempo di risposta dei pulsanti e la velocità con cui viene trasmesso al computer il segnale nel caso del doppio click. Molto interessanti anche le impostazioni per prevenire il consumo della batteria con connessione wireless, anche perché non sono sempre disponibili con i mouse con specifiche simili. Soft Sleep spegne i LED sul mouse, ma mantiene comunque acceso quest'ultimo e quindi sempre pronto all'uso. Deep Sleep, invece, lo spegne completamente, e questo richiede la pressione di uno dei suoi pulsanti per l'accensione, oltre ad attendere qualche attimo prima che torni ad essere operativo. Ci sono poi 5 livelli di DPI configurabili, poi selezionabili tramite il pulsante centrale di cui abbiamo prima parlato. Detto questo, bisogna aggiungere anche che Base Camp non è assolutamente obbligatorio: si possono portare con sé le impostazioni grazie alla memoria interna al mouse, mentre quasi tutte le regolazioni sono impartibili anche fisicamente sulla periferica.

Mountain Makalu Max

Per quanto riguarda il test sulle latenze, Mountain Makalu Max si è comportato bene sia in modalità wired che in wireless, con valori allineati a quelli fatti registrare dalle migliori periferiche del settore.

Mountain Makalu Max

Abbiamo provato Makalu Max insieme al tappetino Nunatak, fornito sempre da Mountain. Questo è realizzato in superficie morbida con una base in gomma antiscivolo e rivestimento idrorepellente. È, inoltre, disponibile nelle misure media e XL.

Mountain Makalu Max

Per concludere, Mountain Makalu Max è sicuramente basato su un'idea molto diversa, quasi diametralmente opposta, rispetto al precedente mouse Makalu dell'azienda. Quest'ultimo si chiama Makalu 67 proprio per trasmettere il peso contenuto della periferica, ovvero di 67 grammi. Il Makalu Max, invece, pesa 115 grammi, senza i pesi aggiuntivi, e questo è subito evidente dopo pochi minuti di utilizzo. Punta su stabilità e precisione di controllo, conferendo sensazioni molto diverse rispetto ai mouse gaming ultraleggeri che vanno per la maggiore nel recente periodo.

Mountain Makalu Max

Si tratta, pertanto, di scelte soggettive, ma non si può certo dire che Mountain non abbia messo attenzione nella realizzazione di questa periferica. Si può personalizzare nel peso (con il disco più pesante, come abbiamo visto, diventa quasi arcigno) e nelle impugnature laterali, con la superficie per far riposare il mignolo che può essere utile quando il mouse viene utilizzato in ufficio. L'illuminazione RGB è aggressiva, ma si può disabilitare, mentre il software Base Camp, come abbiamo visto, è senz'altro di buona fattura.

Makalu Max è disponibile all'acquisto a partire da questa settimana al prezzo di 89,99 euro. Si tratta di un prezzo leggermente più alto rispetto a quello a cui vengono venduti mouse gaming con caratteristiche similiar, giustificato dalle opzioni di personalizzazione. Makalu Max si può comprare sul sito di Mountain.

1 Commenti
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Baskerville8716 Maggio 2023, 17:42 #1
Sembra uno di quei plasticoni cinesi da 5 euro, scelta interessante mettere l'illuminazione proprio dove viene coperta dalla mano, saranno stupidi gli altri produttori che la mettono sui lati o sul tasto centrale.

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