Light Loop, il nuovo dissipatore a liquido AIO di be quiet! al debutto

Dopo esserci mostrato al COMPUTEX, Light Loop di be quiet! raggiunge il mercato. Il nuovo dissipatore ad aria si distingue per la testata originale completamente illuminata da LED ARGB. Abbiamo provato il modello da 360 mm, registrando ottime prestazioni di raffreddamento.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Settembre 2024, alle 17:51 nel canale PerifericheBe quiet!
Abbiamo provato il nuovo dissipatore a liquido di be quiet!, il Light Loop. L'avevamo visto al COMPUTEX di Taipei qualche mese fa e ora la società tedesca l'ha portato finalmente sul mercato, a un prezzo di 129,90 euro per la versione da 240 mm e 159,90 euro per quella da 360 mm nella colorazione nera, mentre quella bianca richiede un esborso maggiore di 5 euro per entrambi i modelli.
La società ci ha inviato proprio quest'ultima incarnazione, la cui scatola contiene tutto ciò che serve per rendere operativo il dissipatore, che lo dobbiate installare su piattaforma Intel o AMD. Noi l'abbiamo provato con su una scheda madre ASUS ROG Maximus Z790 Dark Hero, con un Core i9-14900K.
Nella scatola troviamo radiatore con tubi sleevati flessibili da 40 cm. Il radiatore, spesso 2,7 cm, è dotato di una porta per il refill del liquido - c'è una bottiglia di refrigerante in bundle. Ci sono poi tre ventole Light Wings LX PWM, due nel caso acquistiate la versione da 240 mm.
A colpire sul Light Loop è la testata, con un blocco ARGB dal look non convenzionale, un modo per l'azienda di abbracciare ulteriormente i LED (il tutto gestibile dai software canonici dei produttori di motherboard) dopo i primi timidi approcci del passato. A noi non dispiace questo look, ma chiaramente ognuno ha i suoi gusti.
Nella scatola c'è tutto ciò che serve per installare il Light Loop su piattaforme Intel LGA 1700, 1200, 1150, 1151 e 1155, ma non dimentichiamoci che potrete usare il dissipatore anche sulle future schede madri LGA 1851 di Intel, quelle con i chipset della serie 800. Sul fronte AMD, invece, piena compatibilità con le motherboard socket AM4 e AM5, quindi generazioni e generazioni di CPU. Nel bundle non manca anche un piccolo tubetto di pasta termica per la prima installazione; la pasta termica non è pre-applicata come su altre soluzioni.
A completare il tutto c'è un hub ARGB-PWM che permette di sincronizzare fino a 6 componenti ARGB e ventole PWM. Da ogni Light Wings LX PWM partono infatti due cavi, uno i LED e uno per il funzionamento della stessa: nel nostro caso abbiamo da sistemare 6 cavi. Ovviamente, li abbiamo collegati all'hub. Dalla testata partono invece altri due cavi, da inserire nei rispettivi connettori sulla motherboard.
Insomma, sulla scheda si occupano due connettori per i LED ARGB e due connettori per le ventole, ma il numero di cavi che va all'hub è importante. Per un buon cable management, be quiet! ha inserito anche delle fascette, ma chiaramente non possiamo che ribadire quando detto in passato, ovvero che ci piacerebbe che soluzioni come Corsair iCUE LINK prendessero piede, liberandoci sempre più dalla gestione fantasiosa dei cavi. È un problema di molte soluzioni, non vogliamo accusare be quiet! che almeno fornisce un hub, ma senza dubbio è un'area che consigliamo di valutare un miglioramento futuro. L'hub si può ancorare, con appositi adesivi, dietro al vassoio della motherboard affinché non sia in vista.
Raccontato un po' il dissipatore, non ci è restato che provarlo. L'abbiamo fatto con il re dell'offerta Intel, il Core i9-14900K, il quale in condizioni standard può raggiungere un carico di 250W, non pochi. Un valore che supera la gamma AMD, anche quella Ryzen 9000, e quindi se ben gestito può farci dire che il Light Loop da 360 mm non teme nessuna CPU sul mercato.
Messo alla prova con il test multi-core di Cinebench 2024 e un carico gaming (Metro Exodus) a 1080p e dettagli High, il 14900K ha sempre operato con temperature più che buone. Veniamo da una serie di aggiornamenti di firmware delle motherboard Intel LGA 1700, a causa dell'ormai noto problema dell'instabilità delle CPU Raptor Lake.
Crediamo sia per questo motivo che vediamo un clock un pelino più basso e ballerino rispetto ad altri dissipatori provati in passato, quando di instabilità ancora non si parlava. A ogni modo, nulla di così drammatico da influire sulle prestazioni.
Tanto in un carico di lavoro multi-core esigente quanto nel gaming, emerge chiaramente la capacità del Light Loop da 360 mm di poter gestire molto bene anche le CPU più esigenti, con temperature operative contenute - per il tipo di CPU - che permettono anche di fare un po' di OC a chi lo desiderasse.
Un aspetto ulteriormente apprezzabile di questo dissipatore riguarda la rumorosità, che abbiamo riscontrato essere praticamente inudibile al desktop e piuttosto contenuta in regime di carico con Cinebench 2024 multi-core. Non sarà quindi il dissipatore AIO di be quiet! il componente più chiassoso della vostra configurazione, possiamo assicurarvelo.
Il Light Loop 360mm è in conclusione un ottimo dissipatore, può gestire qualsiasi CPU mainstream sul mercato e lo fa in modo piacevole per l'udito. Il suo look ci piace, ma come sempre è una questione di gusti personali. Il prezzo non è dei più bassi per un dissipatore a liquido da 360 mm, 160€ sono quasi il doppio di Arctic Freezer III, ma non è nemmeno altissimo considerato l'hub e la completezza del bundle. Un neo, se vogliamo, è rappresentato dai tanti cavi che partono dalle ventole e che si aggiungono a quelli della testata: non vediamo l'ora che il settore partorisca uno standard per rendere il cable management un "problema" del passato.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRispetto alla precedente generazione dei Liquid Freezer III di Arctic Cooler, la ventola sul gruppo pompa è stata maggiorata di ben 2 cm e in più sono stati resi disponibili separatamente i connettori di regolazione e monitoraggio della velocità della pompa, della velocità della ventola sul gruppo pompa e della velocità di rotazione delle ventole del radiatore (nei freezer II era disponibile un solo connettore e quindi era impossibile monitorare o regolare la velocità dei singoli elementi del sistema di raffreddamento).
E' disponibile anche un kit opzionale per adattare i Liquid Freezer III di Arctic Cooler per i socket Intel LGA 1007
I Liquid Freezer III di Arctic Cooler sono stati progettati e resi disponibili inizialmente solo ed esclusivamente per per i processori su socket Intel LGA1700 e i socket AMD AM4/AM5
Con il Kit opzionale (costa circa 9 euro) reso disponibile successivamente da Arctic Cooler è ora possibile installare i Liquid Freezer III anche sui socket Intel di precedenti generazioni (LGA1200 e LGA115X)
Se usi un 240 allora tantovale un normale dissipatore ad aria.
Sono passato ad un Thermalright 420 sul 9950X, con tamb ~20° e PBO ON, per 260W riesco a tenerlo a 80°... ed in OC a 290W, sui 90°.
Zen5 fa sballare il metro di confronto dei sistemi di dissipazione.
Allego screen giusto per dimostrare il 9950X a CB24... >2400, 251W per <80°. (qui)
Se usi un 240 allora tanto vale un normale dissipatore ad aria.
Si infatti nel mio PC ho montato un 360, comunque sistemi AIO a liquido senza una ventola sul gruppo pompa secondo me non raffreddano più di tanto rispetto ad un ottimo radiatore con ventola, soprattutto con cpu di fascia alta ad elevate prestazioni e questo indipendentemente dalla grandezza del radiatore, delle ventole e del numero di ventole
La potenza massima che il processore può erogare oggi più che mai dipende molto anche dalla temperatura e in particolare dalla temperatura dei VRM che alimentano il processore, quindi se non raffreddi bene il gruppo pompa e i dissipatori passivi montati sui VRM che sono montati nelle immediate vicinanze del socket del processore non potrai mai ottenere il massimo delle prestazioni che il processore potrebbe offrire, una ventola sul gruppo pompa fa la differenza perché ventila tutta l'area attorno al processore
Mi viene da ridere vedendo nell'articolo i grafici della temperatura in funzione del tempo con il processore stressato dal benchmark di Cinebench ... il mio PC si mantiene sotto i 70 °C in condizioni elaborative di full load sia eseguendo rendering fotorealistici in Blender (con il rendering impostato a carico del processore e non della scheda grafica) e sia eseguendo il benchmark di Cinebench e questo indipendentemente se è inverno estate autunno o primavera, in condizioni non di full load si mantiene sotto i 40°C, tutto questo con l'AIO di Arctic Cooler
Liquid Freezer III montato con l'apposito kit sul processore intel i9 9900K
Prima di tutto montato su quale processore?
Se il processore che hai è un top di gamma in full load con il tuo classico radiatore con ventola lavori fisso a 90° che è una temperatura abbastanza elevata per i più recenti processori Intel che sopportano al massimo 100 °C
Peggio ancora se hai un AMD Ryzen che tollera una temperatura massima di 95 °C ... Con il radiatore che hai non riusciresti nemmeno a sfruttare tutta la potenza elaborativa che ti potrebbe offrire il processore che possiedi
Le chiacchiere stanno a zero, è ampiamente dimostrato e assodato che i sistemi a liquido
sono i sistemi più efficaci ed efficienti per raffreddare i processori soprattutto i top di gamma con moltiplicatore sbloccato
Se puoi mostraci dei test con cinebench o blender a lavoro in condizioni di full load scrivendo anche le specifiche del tuo PC
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