ATX12VO, la specifica che cambierà gli alimentatori

La specifica ATX12VO cambierà il volto degli alimentatori, meno complessi e costosi. Un passaggio necessario per migliorare ulteriormente l'efficienza, specie in modalità idle, quella in cui i PC passano più tempo.
di Manolo De Agostini pubblicata il 12 Marzo 2020, alle 12:01 nel canale PerifericheIntel
Si chiama ATX12VO la nuova specifica che cambierà gli alimentatori e, in parte, anche le motherboard. A cambiare saranno per primi gli alimentatori integrati nei PC preassemblati dagli OEM, ma la trasformazione dovrebbe - il condizionale per ora è d'obbligo - l'intero mercato. Un interessante articolo in merito è apparso su PC World nei giorni scorsi.
ATX12VO è una specifica messa a punto da Intel per rispettare le normative governative che puntano a migliorare l'efficienza degli alimentatori, in particolare in idle. Cosa succederà concretamente? Gli alimentatori perderanno il controllo di alcuni canali di tensione (precisamente +3,3 V e 5 V e -12 V e +5 VSB) che si sposteranno sulle motherboard.
La specifica ATX12VO, attualmente, è maggiormente diretta agli OEM, i produttori di PC preassemblati, ma non è da escludere che arriverà anche sui componenti cosiddetti "fai dai te" (do it yourself, DIY). Nell'immediato però niente paura, non assisteremo a un rimpiazzo della specifica ATX12V.
La rimozione dei canali citati comporterà un rinnovamento del classico connettore ATX a 24 pin che conosciamo da decenni, con il passaggio a una soluzione più piccola 10 pin. Il tema dell'efficienza è importante in particolare in idle, ossia le situazioni di carico minimo o nullo, dove i PC passano più tempo. Ed è proprio in tale frangente che si verifica la maggiore perdita di efficienza dovuta alla conversione AC-DC, con un'efficienza che scende fino al 50-60%. Passando a un singolo canale, le perdite legate alla conversione possono essere minimizzate, arrivando fino al 75% di efficienza.
Crediti immagine: PCWorld.com
Per quanto concerne le leggi, in California dal luglio 2021 entrerà in vigore una norma che richiederà per l'appunto consumi molto più bassi in idle. Il trasbordo dei canali "incriminati" sulle motherboard permetterà di rispettare le nuove linee guida, portando ad alimentatori meno costosi da produrre. Al tempo stesso si salvaguarderà la compatibilità con alcuni prodotti esistenti. I 5V sono ancora molto usati ad esempio per gli SSD, le porte USB e tutta l'illuminazione RGB.
Il lato negativo è che le motherboard potrebbero non solo costare di più, ma ci saranno anche altre problematiche legate alla maggiore occupazione del PCB, al raffreddamento e altro. Stando a quanto riportato da PC World, i produttori di motherboard non sembrano troppo preoccupati da ATX12VO.
Un produttore non meglio identificato ritiene che una motherboard capace di controllare tutti e tre i canali potrebbe rappresentare un bene, in quanto sarà in grado di monitorare e calcolare meglio il consumo energetico e ridurre il rischio di picchi anomali. Allo stesso tempo il controllo locale dei canali a 5 e 3,3 volt potrebbe essere dinamico, con potenziali benefici per dispositivi sensibili come porte USB e controller audio. Infine, potrebbe garantire una protezione da sovracorrente e sovratensione.
Il lato negativo di questa transizione è un maggior numero di componenti sulla scheda madre, un PCB più grande e con più strati, il che significa maggiore complessità e costi in crescita – che ovviamente si rifletteranno sul prezzo finale, almeno inizialmente, per poi scemare con il tempo e la produzione in volumi. Inoltre, anche la dissipazione del calore potrebbe diventare un problema.
Non è chiaro quando i primi prodotti conformi alla specifica ATX12VO raggiungeranno il mercato. Intel ha dichiarato che starà agli OEM introdurre l'hardware quando sarà pronto. Per quanto riguarda l'hardware venduto al dettaglio, la situazione sembra al momento in un vicolo cieco: "gli OEM non vogliono rilasciare prodotti ATX12VO per il mercato del fai da te fino a quando non ci sono schede madri che supporteranno la specifica. I produttori di schede madri non vogliono creare prodotti finché i produttori di alimentatori non li supporteranno", si legge su PC World. Un circolo vizioso.
La specifica ATX12VO contempla comunque un connettore EPS12V ausiliario qualora servisse maggiore energia rispetto a quella garantita dal singolo connettore a 10 pin. Da capire come si potranno collegare i prodotti alimentati via SATA, che oggi si collegano direttamente all'alimentatore, e altri dispositivi. "Su un sistema ATX12VO", scrive PC World "dovreste prima collegare un cavo di alimentazione alla scheda madre e poi all'unità. La specifica consente fino a sei connettori di alimentazione, ma spetta al produttore della scheda madre determinare quanti connettori di alimentazione fornire".
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAumenterà la complessità dei PCB con conseguenti maggiori rischi di rottura e gestione termica.
Alimentatori di questo genere, magari non con questo specifico connettore ma solo 12V, ci sono già nei pc compatti preassemblati di vari produttori. C'è anche chi per la fascia desktop office economica usa direttamente hardware da notebook per cui l'alimentatore è il classico brick da 19V.
Ma risparmiare il 50% quando il PC è in idle e consuma una manciata di watt???
Anche il led dello standby del televisore per qualche milionata finisce per ciucciare la produzione di una centrale elettrica.
Anche il led dello standby del televisore per qualche milionata finisce per ciucciare la produzione di una centrale elettrica.
Non sono convintissimo, sprecare soldi e risorse per ingegnerizzare e creare nuovi prodotti che andranno affinati nel tempo, oltre a generare nuova spazzatura elettronica, solo per limare decimi di watt.
Cominciare a inquinare meno da settori più promettenti e con margini migliori pare brutto?
Sembrano le mie colleghe dell'ufficio che vanno in paranoia perché lasciano i caricatelefoni attaccati alla rete elettrica, mentre in reparto presse da stampa da molti Kw rimangono accese e inutilizzate o poco utilizzate per 1/2 giornata.
Che poi buona parte del tempo i PC desktop stiano in idle è tutto da vedere.
Per le cavolate io sinceramente uso il mio muletto ( notebook ) e/o il cellulare, se accendo il mio PC desktop ovviamente è perchè devo fare qualcosa che richiede potenza.
Sul circuito di un alimentatore oltre alla qualità costruttiva generale ovviamente, cerco una bassa dispersione termica a parità di carico, carichi limite in fanless mode sempre più elevati così da evitare l'accumulo di polvere ( mica per il rumore che è nullo nella maggior parte dei prodotti di qualità anche con ventola in azione ) e la longevità visto che ne cambio uno ogni decade.
Di risparmiare qualche wattino in idle frega nulla.
Al massimo potevano puntare sulla compattezza con standard SFX con specifiche migliori ma sta roba se la possono tenere.
si, il ciarpame trovi a 20€.... roba che non mi fiderei manco ad attaccarci un set di lampadine di natale
anyway, non funzionerà se non per gli oem....
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