La nuova legge sul clima della UE nasconde delle insidie chiamate e-fuel

Gli atti delegati sono atti legislativi tecnici che il Parlamento Europeo ha delegato alla Commissione Europea, per meglio gestire la negoziazione di norme unitarie fra i membri del Parlamento europeo, ma questo ha dato modo ai lobbisti del settore di prendere parte al tavolo decisionale
di Giulia Favetti pubblicata il 01 Ottobre 2022, alle 16:01 nel canale MercatoLa Commissione ha proposto obiettivi che richiederanno di aumentare la produzione di RFNBO, ovvero combustibili rinnovabili di origine non biologica, oltre a idrogeno e combustibili verdi, fissando al contempo obiettivi per il loro utilizzo nel settore dei trasporti. Ad esempio, per decarbonizzare il settore dell'aviazione, la Commissione ha proposto di imporre l'uso di e-kerosene alle compagnie aeree e se quest’ultimo si qualificasse come RFNBO, i produttori sarebbero certi di vendere il proprio prodotto.
La direttiva sulle energie rinnovabili è ragionevolmente chiara sul fatto che l'idrogeno o gli e-combustibili siano qualificabili come RFNBO solo se prodotti con fonti rinnovabili aggiuntive; in altre parole i produttori di combustibili non possono fare affidamento sulle rinnovabili esistenti,ma devono implementare o finanziare nuova capacità eolica e solare (ad esempio stipulando un contratto di acquisto di energia).
Benchè sia una decisione positiva, le cose si complicano molto quando l'elettricità rinnovabile proviene dalla rete, dove anche carbone e gas, oltre al nucleare, concorrono a produrla: a tale proposito la Commissione europea ha proposto una serie di regole per garantire che gli RFNBO siano prodotti solo quando l'eolico o il solare stia effettivamente generando elettricità, ma l'industria dell'idrogeno e degli e-combustibili è riuscita a minare il modo in cui l'atto delegato applica questo principio di addizionalità; a seguito di un ripensamento dell'ultimo minuto, la Commissione ha deciso di esentare tutta la produzione di idrogeno e di e-combustibili che inizierà prima del 2027 dal dover contribuire con più energie rinnovabili alla rete, e questa esenzione durerà finché queste unità continueranno a funzionare. In aggiunta, la Commissione ha raddoppiato l'obiettivo del 2030 per l'idrogeno e gli e- combustibili, in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, ma le dieci milioni di tonnellate di idrogeno verde da produrre nell'UE richiederanno più di tutta l'energia eolica onshore e offshore che l’Unione Europea genera attualmente, fra l'altro in un momento estremamente delicato, con il prezzo dell’energia elettrica alle stelle e famiglie ed imprese faticano a pagare le bollette.
Deviare gran parte dell'energia eolica e solare esistente lontano dal loro uso più efficiente, destinandola alla produzione di idrogeno ed e-fuels, secondo alcuni analisti, non è una mossa lungimirante, soprattutto considerato che per far fronte alla carenza che le energie rinnovabili non saranno in grado di soddisfare sarà in gran parte necessario ricorrere a centrali elettriche per lo più alimentate a gas.
In questo contesto ha preso la parola la Transport Environment (T&E), Federazione europea per i trasporti e l'ambiente, chiedendo una certa flessibilità durante la fase iniziale dell’industria dell’idrogeno, ma così facendo le early mover, cioè le aziende più veloci nel fiutare opportunità di guadagno, si ritroverebbero ad avere ampi sussidi e elevati margini di vendita potendo solamente fornire idrogeno ed e-combustibili "greenwashed" anziché "verdi", perché non avrebbero alcun obbligo di investire nello sviluppo delle rinnovabili.
10 Commenti
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inoltre va ricordato che se la smettessimo di fare i talebani del verde potremmo già ridurre l'inquinamento di molto senza fare nessuna fatica ma eliminando le soglie di etanolo e biodiesel nei combustibili.. soglie introdotte solo per impedire ai combustibili fossili di ridurre le emissioni a favore delle auto a pile.
altrimenti sai che bello vedere auto a benzina che tutto d'un colpo dimezzano le emissioni ?
cerchiamo di risolvere i problemi reali e non di lamentarci che esistono gli e-fuel
il testo dell'articolo poi.. "Devia GRAN PARTE dell'energia eolica e solare" per gli e-fuel ?
ma è un articolo o è una propaganda scadente ?
ricordo a chi scrive questo articolo che l'anno scorso la germania ha dovuto usare carbone per colpa delle rinnovabili inaffidabili e quest'anno, prima della guerra, era stato posticipato lo stop delle centrali a carbone per lo stesso motivo..
senza parlare della carenza di acqua che ha causato un crollo in Italia del green .. o della cronica mancanza di vento che sta riducendo l'eolico da 3 anni ormai.
cerchiamo anche di essere realistici e ragionare che serve un buon mix per evitare problemi come questo (esacerbato dalla russia ma preesistente visto che il problema è partito ad inizio 2021 ed era palese a tutti da settembre 2021)
con tutti gli incentivi dati al green senza senso (i famosi conti energia tanto per citarne uno.. sistemi che hanno affossato le industrie italiane per anni..) qualche soldino per gli e-fuel visto l'immenso parco circolante non sono male..
p.s. stiamo riaccendendo anche in Italia 5 centrali a carbone per far fronte alla carenza di metano e ai problemi delle rinnovabili.. gli e-fuel non incidono niente oggi sulle scelte di energia e incideranno poco anche in futuro.. prega che invece si investa sull'idrogeno se vogliamo continuare a scrivere cretinate sui forum o altrimenti l'energia elettrica di sera verrà razionata prima o poi..
Manca solo che la UE si auto strangola per compensare le emissioni di CO2 della guerra in Ucraina... Anni di strazio ecologista e poi 2 bombe ben piazzate inquinano per anni... gasdotto docet...
L’Italia per anni ha incentivato l’uso della legna per scaldare le case e tutt’ora lo sta facendo.. se si parla di ecologia bisognerebbe ricordare L’ ipocrisia di incentivare la produzione di polveri sottili da combustione di legna (prima fonte in Europa) eppure si punta il dito su altro.
Questa cosa dell’ ecologia solo in Europa sta devastando il nostro modo di vivere senza portare nessun beneficio pratico visto i danni ambientali che servono per il cambiamento..
Si fa finta che montare pannelli in Europa sia ecologico perchè si chiudono entrambi gli occhi su come vengono prodotti in Cina..
Cina che anche quest’anno aumenta l’inquinamento di più di quando l’Europa lo riduca in 5 anni..
Non parliamo dei danni della guerra che hanno spinto il puffs a bruciare metano in aria libera per mesi e che tutt’ora fa.. o all’incendio mio dei boschi siberiani.. o ad altri disastri ecologici di quest’anno sparsi per tutto il globo ma che poso interessano ai finti ecologisti che chiudono gli occhi in Europa
L’Italia per anni ha incentivato l’uso della legna per scaldare le case e tutt’ora lo sta facendo.. se si parla di ecologia bisognerebbe ricordare L’ ipocrisia di incentivare la produzione di polveri sottili da combustione di legna (prima fonte in Europa) eppure si punta il dito su altro.
Si ma se permetti, chissene delle polveri sottili.. il vero problema sono i gas serra.
Se la gente ha preferito fare "investimenti" stupidi in SUV, paccottiglia tecnologica e altre cavolate per anni invece che pensare a investire nel FV, si arriva ad un punto in cui chi ha ben investito soffrirà poco questo inverno. Tutti gli altri... faranno la fine della cicala.
Ci si lamenta di come l'EU abbia per anni comprato gas dalla Russia, ma ogni singolo cittadino non ha fatto niente per invertire questa tendenza.. Se un governo vede il consumo di gas aumentare anno dopo anno, cosa sarà costretto a fare? Continuare a comprare sempre più gas da chi lo vende a meno..
sono quelle che respiri ogni giorno ogni metro che fai a piedi
senza nemmeno scomodare i grandi centri città
senza nemmeno scomodare i grandi centri città
Allora bisogna spegnere i riscaldamenti,chiudere le industrie e smettere di produrre energia elettrica.. Ti piace?
senza nemmeno scomodare i grandi centri città
La sfida è la transizione energetica verso fonti sostenibili e rinnovabili. Le polveri sottili in questo discorso non c'entrano niente. Quello è un altro problema che si affronta diversamente.
E il fv non aiuterà la transizione sarà solo il prossimo “metano” che dovremo sistemare fra 20 anni o poco più
Il problema di questo periodo è che non si è fatto niente negli ultimi trent'anni per cambiare qualcosa. E' stato troppo comodo andare avanti con il gas economico che veniva dall'est. Senza pensare al fatto che tutte le fonti legate agli idrocarburi sono intrinsecamente foriere di guerre. E' così da oltre cent'anni.
L'unica soluzione a lungo termine è quella di svincolarsi il più presto da esse.
Nel breve e medio periodo "sarà pianto e stridor di denti".
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