Corsair vuole quotarsi al NASDAQ, ecco una IPO da 100 milioni di dollari

Corsair vuole quotarsi al NASDAQ, ecco una IPO da 100 milioni di dollari

Corsair ha presentato alla SEC la documentazione necessaria in vista di un ingresso nel paniere del NASDAQ. L'IPO è valutata circa 100 milioni di dollari.

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Mercato
Corsair
 

Corsair Gaming, il noto produttore di hardware e periferiche dedicate agli appassionati di videogiochi, ha presentato alla SEC i primi documenti per una IPO, ossia un'offerta pubblica iniziale per l'acquisto di titoli con l'obiettivo di quotarsi sul mercato. L'obiettivo di prezzo iniziale è 100 milioni di dollari e l'azienda punta a entrare nel NASDAQ con il simbolo CRSR. A darne notizia il quotidiano economico Forbes.

Fondata nel 1994, Corsair ha ampliato anno dopo anno la propria offerta, un tempo vincolata alla vendita di memorie sul mercato server. Dopodiché vi è stato l'ingresso nei primi anni 2000 nel settore consumer, con moduli dedicati agli appassionati di overclock. In seguito, visti anche i margini risicati di quel mercato, l'azienda ha lavorato per creare un ecosistema completo di prodotti, dagli alimentatori ai mouse, fino ad arrivare alle tastiere e alle cuffie. Corsair ha inoltre operato alcune acquisizioni, tra cui quella di Elgato Gaming che l'ha portata a diventare un punto di riferimento per gli streamer.

La documentazione di Corsair riporta che l'azienda ha venduto 190 milioni di prodotti per gaming e streaming dal 1998 a oggi e di questi oltre 85 milioni sono stati venduti negli ultimi cinque anni. Anche se Corsair vende in modo diretto tramite il proprio sito, nella IPO si citano alcuni fattori di rischio come la sua dipendenza dalle vendite su Amazon, che quest'anno hanno pesato per il 26,8% del fatturato di 1,3 miliardi generato.

Corsair è attualmente nelle mani di EagleTree Capital, che ne detiene una quota di maggioranza dopo l'acquisto per 525 milioni nel 2017. Quest'anno l'azienda statunitense ha raggiunto finora un utile netto di 31,3 milioni a dispetto di una perdita di 26,7 milioni fatta registrare nello stesso periodo dello scorso anno.

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