Big Tech e "spezzatino"? Idea che non piace al Commissario europeo per la concorrenza

Le grandi aziende del panorama tecnologico e del web sono finite, ormai è noto, sotto l'attento scrutinio delle autorità antitrust sia un USA sia in Europa, con la prima delle due che da diverso tempo ormai non nasconde la possibilità di imporre operazioni di cosiddetto "spezzatino", cioè la separazione delle divisioni verticali delle varie aziende qualora si ravvisasse una concentrazione di interessi in diversi settori del mercato.
E' però recentissima, in queste ore, la dichiarazione del Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager, che ha messo in guardia sulla possibilità di effettuare operazioni di questo genere. Si tratta di una posizione a tratti soprendente poiché proprio Vestager ha negli ultimi anni guidato in maniera perentoria indagini antitrust nei confronti di aziende come Apple, Google e Amazon.
Attenzione allo "spezzatino" delle big tech: può avere conseguenze impreviste
Nel corso di un dibattito avente come tema il futuro della regolamentazione del web all'interno dei confini dell'Unione, Vestager ha avvertito che seppur la strada dello "spezzatino" potrebbe essere percorribile secondo l'attuale legislazione dell'Unione Europea, le conseguenze di questa decisione potrebbero essere importanti e impreviste. Le prime di queste potrebbero essere battaglie giudiziarie estenuanti tra le società stesse e i regolatori europei.
"Non penso che si tratti di qualcosa che dovrebbe essere messo sul piatto in questa legislazione, e penso che vi sia da prestare molta attenzione a quel tipo di soluzione perché vi dovrebbe essere la certezza di come funzionerebbe effettivamente" ha dichiarato Vestager.
Vestager è una delle principali mani attualmente al lavoro per stilare una nuova legge sui servizi digitali. Si tratta di un impianto legislativo che ha lo scopo di introdurre nuove norme aggressive verso le grandi aziende tecnologiche, come ad esempio l'obbligo di condividere dati con i concorrenti ed evitare preferenze alle app e ai servizi di un'azienda specifica.
La sorprendente posizione di Vestager ha causato qualche dissenso tra alcuni degli altri funzionari europei come ad esempio Thierry Berton, Commissario per il mercato interno, il quale non ha mai nascosto la propria intenzione di imporre, in determinate circostanze, la divisione dei grandi colossi della tecnologia.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDetto ciò il rischio che l'Europa venga "cannibalizzata" dalla potenza USA per combattere la potenza Cina è più che concreto. Quindi, si alleati degli USA ma alleati, non animali da cortile (o peggio da macello), in tal senso bisogna stare attenti perché le pressioni politiche che queste aziende possono fare sono enormi.
Guardate alla BREXIT come ad un modo con cui gli USA indeboliscono l'Europa e non scordatevi della tecnologia ARM, che casualmente sta diventato target per acquisizione da parte di Aziende USA.
Se l'Europa non si riprende da un punto di vista tecnologico, rischiamo di fare la fine del Medio Oriente o peggio dell'Africa.
tipo che non si ricordino di te quando finisci il mandato?
Detto ciò il rischio che l'Europa venga "cannibalizzata" dalla potenza USA per combattere la potenza Cina è più che concreto. Quindi, si alleati degli USA ma alleati, non animali da cortile (o peggio da macello), in tal senso bisogna stare attenti perché le pressioni politiche che queste aziende possono fare sono enormi.
Guardate alla BREXIT come ad un modo con cui gli USA indeboliscono l'Europa e non scordatevi della tecnologia ARM, che casualmente sta diventato target per acquisizione da parte di Aziende USA.
Se l'Europa non si riprende da un punto di vista tecnologico, rischiamo di fare la fine del Medio Oriente o peggio dell'Africa.
Mi trovi pienamente d'accordo. Penso che l'Europa debba fare molto di più dal punto di vista tecnologico per rendersi indipendente dai capricci di USA e Cina, da cui attualmente siamo totalmente dipendenti. Spero altresì, come dici, che questa crisi che stiamo vivendo serva a rafforzare ulteriormente il progetto europeo; il rischio è, di contro, che ci sia un indebolimento eccessivo. Incrociamo le dita.
(e cerchiamo di evitare di aggirare il regolamento, per cui magari scriviamo "stupidaggini" al posto di altri termini più... coloriti
Europa unita solo a livello che ne so...di difesa. PUNTO.
Ognuno poi padrone a casa propria.
Non è che ora fuori ci sono le colonne d'ercole.
Il problema è la classe politica ormai venduta al soldo della finanza. Tutto qui. Vanno cambiati loro, [U]fino alle radici[/U].
Per quanto riguarda lo spezzatino e le patate, basta un po' di regolamentazione da intrusioni esterne. Il problema ripeto è chi comanda che va cambiato prima di subito (tutti nessuno escluso).
Europa unita solo a livello che ne so...di difesa. PUNTO.
Ognuno poi padrone a casa propria.
).
un conto è pesare per 500-600 milioni di persone come mercato unico vs usa e cina, un conto è pesare come 60 mln di persone, di uno stato come il nostro che, francamente, è uno stato ormai fallito, tenuto a galla proprio dall'europa.
Perché ste cose adesso colpiscono i big della tecnologia, un domani colpiranno i grandi gruppi dell'automobile, che sempre più spesso tendono a fondersi.
Europa unita solo a livello che ne so...di difesa. PUNTO.
Ognuno poi padrone a casa propria.
Concordo pienamente.
Personalmente ho pochissima fiducia in Francia e Germania, mi dà l'idea che abbiano piani tutt'altro che vantaggiosi per noi, per quanto riguarda le nostre risorse. La Francia cerca di portarci via pezzi di paese e non ha ben chiaro il concetto di sovranità nazionale, la Germania invece è un avvoltoio che cerca di fare la spesa con lo sconto da un negozio che vorrebbe far fallire (vedi Grecia, anche).
Dal mio punto di vista sarebbe più vantaggiosa un'alleanza con pochi paesi scelti piuttosto che un'alleanza a 360° senza se e senza ma. Nell'ultimo secolo hanno fatto di più per l'Europa Stati Uniti e UK (descritti come mostri dai lacchè europeisti) piuttosto che Francia e Germania, laddove quest'ultima ha soltanto mostrato mire espansionistiche ai danni dei paesi alleati...
Le leggi sul conflitto di interessi non è che vincolino a vita, probabilmente in ambito europeo è previsto che per un anno o periodi simili non possa lavorare per aziende private, ma dopo questo periodo può andare dove vuole senza infrangere alcuna legge...e ci mancherebbe altro.
Purtroppo, se il lato etico non può essere guidato, non rimane altro che affidarsi alle normative, e queste non possono essere troppo penalizzanti nella libertà di un individuo di andare a lavorare dove e come riesce, passato un certo periodo.
Il problema esiste a tutti i livelli, le clausole contrattuali sono più o meno dure, alcune aziende, specie tedesche per la mia esperienza, preferiscono pagarti per un anno o più a stare a casa, piuttosto che farti passare subito alla concorrenza. Forse si potrebbe utilizzare qualche stratagemma del genere anche per i livelli altissimi UE. Altre soluzioni non ne avrei
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".