ARM potrebbe tagliare fino al 15% della sua forza lavoro mentre prepara lo sbarco in Borsa

La britannica ARM vuole presentarsi più snella all'appuntamento con la IPO al NASDAQ dopo il fallito tentativo di acquisizione da parte di NVIDIA. L'azienda britannica potrebbe tagliare fino al 15% della sua forza di lavoro, anche se molti non saranno ingegneri.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Marzo 2022, alle 07:11 nel canale MercatoARM
La britannica ARM ha intenzione di ridurre la sua forza lavoro globale fino al 15%, lasciando a casa quindi quasi 1000 dei suoi 6500 dipendenti, tremila dei quali nel Regno Unito. L'intenzione è trapelata in un memorandum interno firmato dal nuovo AD Rene Hass, ed è stata successivamente confermata da un portavoce al The Guardian.
L'operazione, che stando alle indiscrezioni non dovrebbe interessare in modo massiccio il comparto ingegneristico (preservando quindi la roadmap), arriva a circa un mese di distanza dall'affossamento della proposta di acquisizione di NVIDIA, operazione interrotta a causa delle sfide normative che hanno impedito il completamento di una transazione fortemente osteggiata dall'industria tecnologica.
ARM è ritenuta la "Svizzera dei semiconduttori", un'azienda neutrale che realizza architetture e le concede in licenza, consentendo ad altri (come Apple, Samsung e molte altre) di usarle così come sono oppure di modificarle a piacere: il passaggio nelle mani di NVIDIA avrebbe, a detta di molti, messo a serio rischio la neutralità dell'azienda britannica generando un forte squilibrio della concorrenza.
"ARM riesamina continuamente il proprio piano aziendale per garantire che l'azienda abbia il giusto equilibrio tra opportunità e disciplina dei costi. Sfortunatamente, questo processo include anche una proposta di revisione della forza lavoro globale di ARM", ha dichiarato un portavoce. Se il processo andrà avanti, la maggior parte dei licenziamenti interesserà il personale nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Il taglio potrebbe essere strettamente correlato alla IPO (offerta pubblica di acquisto, ossia la quotazione sui mercati borsistici) che la giapponese SoftBank (casa madre di ARM) sta preparando dopo che l'operazione di NVIDIA è definitivamente tramontata (e dalla quale ARM ha comunque incassato 1,25 miliardi di dollari). ARM intende quotarsi al NASDAQ negli Stati Uniti.
ARM, un consorzio per il dopo NVIDIA? Intel pronta a parteciparvi
"ARM è tra i più importanti fornitori di lavori tecnologici di alta qualità nel Regno Unito. Queste ultime notizie scuoteranno migliaia di dipendenti di ARM preoccupati per il loro lavoro. Abbiamo sempre saputo che c'era un rischio, una volta fallita la vendita a NVIDIA, di una ristrutturazione o di un taglio dei costi. Abbiamo urgente bisogno di un intervento del governo per proteggere i posti di lavoro e la spesa britannica in ricerca e sviluppo", ha dichiarato Mike Clancy, leader dell'unione sindacale Prospect.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFosse arrivata Nvidia e avesse sistemato la questione costi/ricavi tutti si sarebbero lamentati della cosa.
Quindi meglio una ARM "svizzera" e morente ma che sforna qualcosina di nuovo ogni anno che tanto va bene uguale se è disponibile a tutti allo stesso modo piuttosto che una ARM viva e fiorente che sforna roba avanzata ma per la quale poi bisogna pagare di più.
Incredibile come questa politica faccia fiorire aziende vampiro mentre le menti che partoriscono tutto sono costretti a tagliare i posti di lavoro.
Ma non vi preoccupate, va bene così, la "svizzera dei microprocessori" è salva, nessuno potrà cambiare per i prossimi dieci anni il metodo di accaparramento delle licenze.
Visivamente e nella fretta io ho letto questo...vi prego ditemi che è successo anche a qualcuno di voi...
Fosse arrivata Nvidia e avesse sistemato la questione costi/ricavi tutti si sarebbero lamentati della cosa.
Quindi meglio una ARM "svizzera" e morente ma che sforna qualcosina di nuovo ogni anno che tanto va bene uguale se è disponibile a tutti allo stesso modo piuttosto che una ARM viva e fiorente che sforna roba avanzata ma per la quale poi bisogna pagare di più.
Incredibile come questa politica faccia fiorire aziende vampiro mentre le menti che partoriscono tutto sono costretti a tagliare i posti di lavoro.
Ma non vi preoccupate, va bene così, la "svizzera dei microprocessori" è salva, nessuno potrà cambiare per i prossimi dieci anni il metodo di accaparramento delle licenze.
Il problema non sono gli introiti di ARM, ma il fatto di doversi rendere più accattivanti per gli investitori diminuendo il più possibile i costi operativi per preparare l'ingresso in borsa...
Sicuramente questi licenziamenti ci sarebbero stati anche nel post acquisizione Nvidia
Sicuramente questi licenziamenti ci sarebbero stati anche nel post acquisizione Nvidia
Quindi è evidente che l'azienda così come è messa non è accattivante... eppure Nvidia la voleva per 40 miliardi!
Ricavi e costi operativi sono due voci legate una all'altra e concorrono al margine netto.
Se ho ricavi di sceicco e i costi operativi sono un po' più alti, me ne frego alla grande, viceversa se i costi operativi si mangiano buona parte di quei ricavi lasciando le briciole come margine netto, capisci bene che devi dare una sforbiciata se vuoi apparire accattivante.
E indovina un po' qual è la voce che determina i ricavi in ARM?
E indovina un po' perché le aziende vampiro non volevano che Nvidia si prendesse ARM?
Per due motivi:
1. aumento del costo di licenza (perché oggettivamente il margine di ARM è una inezia con questa politica di svendita a tutti)
2. aumento della concorrenza. Nvidia non si sarebbe fermata a fare chippetti per mobile e basta ma roba ben più avanzata. Quale sarebbe stato il valore di Qualcomm e della sua (inutile) succursale di customizzazione delle CPU nel mercato mobile con un chip fatto meglio già alla fonte? O cosa sarebbero valsi gli investimenti di Google/MS/Amazon se Nvidia si fosse presentata con una offerta PER TUTTI, e sottolineo per tutti, compresi chi non ha un centro di R&D, di chip fatti meglio dei loro anche per il mercato server?
Capito perché si sono opposti tutti all'acquisto di ARM da parte di Nvidia tranne proprio, guarda caso, le aziende minori che non hanno questi centri di R&D e avrebbero avuto vantaggi anche se le licenze fossero costate qualcosa di più?
Ricavi e costi operativi sono due voci legate una all'altra e concorrono al margine netto.
Se ho ricavi di sceicco e i costi operativi sono un po' più alti, me ne frego alla grande, viceversa se i costi operativi si mangiano buona parte di quei ricavi lasciando le briciole come margine netto, capisci bene che devi dare una sforbiciata se vuoi apparire accattivante.
E indovina un po' qual è la voce che determina i ricavi in ARM?
E indovina un po' perché le aziende vampiro non volevano che Nvidia si prendesse ARM?
Per due motivi:
1. aumento del costo di licenza (perché oggettivamente il margine di ARM è una inezia con questa politica di svendita a tutti)
2. aumento della concorrenza. Nvidia non si sarebbe fermata a fare chippetti per mobile e basta ma roba ben più avanzata. Quale sarebbe stato il valore di Qualcomm e della sua (inutile) succursale di customizzazione delle CPU nel mercato mobile con un chip fatto meglio già alla fonte? O cosa sarebbero valsi gli investimenti di Google/MS/Amazon se Nvidia si fosse presentata con una offerta PER TUTTI, e sottolineo per tutti, compresi chi non ha un centro di R&D, di chip fatti meglio dei loro anche per il mercato server?
Capito perché si sono opposti tutti all'acquisto di ARM da parte di Nvidia tranne proprio, guarda caso, le aziende minori che non hanno questi centri di R&D e avrebbero avuto vantaggi anche se le licenze fossero costate qualcosa di più?
Non credo sia una questione di licenze ecc, c'è semplicemente la volontà politica di mantenere un'azienda di un settore strategico in Europa.
Se NVIDIA avesse acquistato arm e avesse alzato i prezzi delle licenze, l'azienda avrebbe virato su altre tecnologie che stanno lentamente prendendo piede come ad esempio RISC-V
Edit: per la questione dei tagli, non è detto che sia relativo agli introiti, semplicemente la Borsa è un modo scollegato dalla realtà ed un'azienda può perdere anche molto valore semplicemente perchè non ha raggiunto alcuni obbiettivi prefissati dagli analisti, anche se comunque guadagna vagonate di soldi
Se NVIDIA avesse acquistato arm e avesse alzato i prezzi delle licenze, l'azienda avrebbe virato su altre tecnologie che stanno lentamente prendendo piede come ad esempio RISC-V
L'aumento dei prezzi delle licenze ovviamente è limitato a questo fatto: che si possa trovare una alternativa.
Ma oggi con tutto il bene che si può avere per RISC-V non è una alternativa valida ad ARM.
Questo è vero per aziende già quotate il cui valore è relativo a promesse di guadagni futuri, che se poi non sono veri fa perdere valore.
Ma per una azienda che deve ancora quotarsi tagliare il personale significa avere già la certezza di non poter promettere migliori guadagni futuri con la politica usata fino ad ora e che è necessario fare qualche taglio alle spese perché i conti risultino un po' migliori, almeno nel breve periodo (la gente tagliata suppongo che qualcosa facesse, quindi nel lungo periodo va verificato l'impatto della loro assenza oltre al risparmio del loro salario a fine anno).
Quindi si è passato da una situazione in cui l'azienda sarebbe potuta fiorire (con un investimento da 40 miliardi di un privato) ad una situazione in cui l'azienda deve tagliare posti di lavoro per apparire profittevole ad mercato pubblico, a cui non interessa minimamente cosa e come opera, basta che alla fine dell'anno i ricavi siano > di quelli dell'anno scorso, e come hai detto tu, in linea con il mercato, altrimenti perde valore comunque (vedi Intel per esempio).
La "Svizzera" dei chip deve essere anche cheap, altrimenti non è un affare per i vampiri.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".