Qimonda avvia la cessione dei macchinari
Senza aver trovato investitori interessati a risollevarne le sorti, Qimonda avvia le procedure di liquidazione e rivende stabilimenti e macchinari precedentemente destinati alla produzione
di Andrea Bai pubblicata il 09 Luglio 2009, alle 08:57 nel canale Memorie
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFosse un'azienda tessile il dubbio ci sta, ma nell'alta tecnologia il paradigma è diverso.
Anche negli USA le leggi ambientali sono lasche, perchè nn delocalizzare lì?
Il fatto è che qimonda aveva le attività ad alto valore aggiunto a Dresda perchè lì c'è un distretto e gode di ottime infrastrutture e capitale umano unite a generosi incentivi, mentre quelle a basso valore aggiunto sono in portogallo. Ergo, se stavano in Germania è perchè conveniva e se sono falliti è perchè non han più ragione di essere, non perchè erano paladini dei diritti umani travolti dalla spietatezza dei mercati globalizzati.
Non capisco come si possa essere così ingenui.
E' facile giocare ad armi impari, soprattutto se in oriente sei sottopagato e la questione ambientale non esiste.
Ma non è solo questo che fa la differenza: da noi occidentali (in europa sopratutto) la tutela della salute dei lavoratori, e degli utenti finali incide pesantemente sui costi.
Quello che mi rammarica però è sopratutto il fatto che il governo tedesco abbia portato una manovra decisa sul settore auto (non strategico gia nell'immediato futuro) ed abbia lasciato morire un'azienda impegnata in un settore estremamente importante e strategico gia adesso.
Che poi a chi mi dice che con la Opel rimanevano a casa migliaia di lavoratori dico anche che l'Europa oltre ad avere una sudditanza energetica, gia adesso inizia a manifestare una grande sudditanza tecnologica.
Fosse un'azienda tessile il dubbio ci sta, ma nell'alta tecnologia il paradigma è diverso.
Anche negli USA le leggi ambientali sono lasche, perchè nn delocalizzare lì?
Il fatto è che qimonda aveva le attività ad alto valore aggiunto a Dresda perchè lì c'è un distretto e gode di ottime infrastrutture e capitale umano unite a generosi incentivi, mentre quelle a basso valore aggiunto sono in portogallo. Ergo, se stavano in Germania è perchè conveniva e se sono falliti è perchè non han più ragione di essere, non perchè erano paladini dei diritti umani travolti dalla spietatezza dei mercati globalizzati.
Non capisco come si possa essere così ingenui.
Guarda che l'energia che viene impiegata per far andare le fabbriche inquinano più delle fabbriche stesse, e poi nessuno vuol difendere qimonda come azienda paladina dei diritti, quanto piuttosto condannare la politica dei governi europei che non vedono ad un palmo oltre il proprio naso.
Per la produzione di semiconduttori il costo della mano d'opera è marginale rispetto a tutti gli altri (Ormai questo avviene in quasi tutti i settori, dato l'elevato grado di automazione di tutti i settori).
Purtroppo l'europa si è trasformata in un ingranaggio secondario del sistema globale, e in troppi settori si muove obbligata dai settori portanti.
I costi di produzione non erano poi fuori dal mercato: lo erano i prodotti!
Volevo essere i primi del mercato per volumi, ma si sono dovuti scontrare con Samsung e Hynix!
Se invece avessero solo puntato a prodotti di nicchia con alto valore aggiunto sarebbero ancora vivi
I costi di produzione non erano poi fuori dal mercato: lo erano i prodotti!
Volevo essere i primi del mercato per volumi, ma si sono dovuti scontrare con Samsung e Hynix!
Se invece avessero solo puntato a prodotti di nicchia con alto valore aggiunto sarebbero ancora vivi
Ti do ragione nell'inserire quella della cattiva gestione (o politica aziendale) in una delle cause ( e forse la principale) del fallimento, ma anche in opel c'è stata una pessima gestione, eppure è ancora lì (probabilmente verra smembrata in meno di un anno dopo il suo acquisto) grazie agli interventi statali.
Fine ot
Inoltre dovete considerare che la maggior parte delle aziende che hanno fabbriche in oriente non delocalizzano un bel niente, sono orientali (Samsung, TSMC, UMC etc. etc.). E' come accusare la Hyundai di mettere fabbriche in Corea perché costa di meno la manodopera.
Dovete inoltre tenere conto che per più di un anno le DDR2 sono state vendute sottocosto, quindi le aziende che hanno il core business nelle memorie flash, o in memorie che non siano di tipo consumer non hanno avuto eccessivi problemi, mentre quelle che producevano esclusivamente RAM hanno sofferto una concorrenza spietatissima. Quimonda sarebbe potuta sopravvivere con un aiuto statale, in quanto al momento del fallimento i prezzi erano appena tornati alla pari con il costo ed avevano praticamente il monopolio delle GDDR5, purtroppo così non è stato; spero solo che gli operai riescano a trovare presto un altro impiego, in quanto non ho dubbi che i manager siano già seduti in almeno un altro paio di CDA.
PS: Tutto questo IMHO
E cosi un produttore di qualità e che non è migrato verso i paradisi della manodopera è fallito miseramente... che schifo.
Sono profondamente sdegnato..
Se avesse chiuso le tre fabbriche in occidente e le avesse sostituite con altre tre in oriente (assieme alle tre gia esistenti) ora non saremmo qui a parlarne..
Quoto.
Il discorso è sicuramente complesso però mi sento di essere solidale con un tipo di "economia etica" che per ora rimane utopistica e che hai sottinteso tu.
Bisogna rivedere le regole planetarie sia di mercato che puramente macroeconomiche: in questo sono daccordo con Tremonti.
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