Recensione Zenfone 11 Ultra: il flagship ASUS ritorna a essere un 'padellone'

Recensione Zenfone 11 Ultra: il flagship ASUS ritorna a essere un 'padellone'

Zenfone 11 Ultra ha tantissime qualità interessanti, fra cui potenza da vendere, un display di primissimo livello, un comparto audio potente e prestazioni di connettività fra le migliori della categoria. Manca però dell'esclusività del predecessore, che in un settore composto da "padelloni" si distingueva per le sue dimensioni compatte. Abbiamo provato il nuovo flagship ASUS, e in questa recensione vi raccontiamo com'è andata.

di pubblicato il nel canale Telefonia
ASUSZenfone
 

Con Zenfone 11 Ultra cambia tutto e, come spesso accade con ogni rivoluzione, ci saranno utenti entusiasti e utenti delusi. La serie Zenfone, che nelle ultime generazioni si è contraddistinta per i suoi dispositivi compatti (rarità, ormai, fra gli smartphone top di gamma), quest'anno si compone di un unico cellulare. E, come lo abbiamo già definito in occasione dell'annuncio ufficiale, l'unico modello della famiglia - almeno per il momento - è un "padellone".

Lo smartphone di ASUS somiglia in maniera particolarmente evidente a ROG Phone 8, differenziandosi principalmente per il design più sobrio e sfruttabile. Se il flagship della serie ROG Phone strizza infatti l'occhiolino al pubblico dei gamer, anche se quest'anno l'estetica è stata resa un po' più tranquilla, il modello della serie Zenfone estende a un pubblico più ampio le qualità principali di ROG Phone 8, in un device che può essere però utilizzato in qualsiasi contesto.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Con i suoi LED RGB che possono fare capolino non appena lo si tira fuori dalla tasca o dalla borsa, ROG Phone 8 non è certamente un dispositivo per tutti e per tutti gli ambienti. ASUS Zenfone 11 Ultra è semplicemente una sua versione più "tranquilla", priva di molte delle caratteristiche legate al gaming e con un software più snello e votato all'uso quotidiano dello smartphone. Differentemente dai suoi predecessori, però, non è uno smartphone compatto.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Questo smartphone non si distingue più fra la pletora di smartphone flagship che si possono trovare in circolazione, il che può essere sia un bene, sia un male. Gli utenti alla ricerca di uno smartphone compatto dovranno considerare altri produttori, e in ogni caso è sostanzialmente impossibile trovare un dispositivo sotto i 6 pollici con caratteristiche simili. È chiaro che il mercato sia andato ormai in una direzione completamente opposta rispetto ai device compatti, con le soluzioni in fascia alta che vanno ben oltre i 6 pollici, senza considerare i quasi 8 pollici che possono essere raggiunti comodamente dai pieghevoli di ultima generazione.

Fra le caratteristiche tecniche del nuovo Zenfone 11 Ultra il focus è chiaramente sulle prestazioni massime, insieme all'implementazione dell'ormai immancabile intelligenza artificiale e l'impegno verso la sostenibilità.

Il display passa dai 5,92 pollici dell'AMOLED di Zenfone 10 ai 6,78 pollici dell'AMOLED LTPO del nuovo modello, con refresh rate fino a 144Hz, HDR10, luminosità di picco di 2500 nits e un rapporto schermo/corpo del 94%. Un pannello ampio e avanzato, attorno al quale ruota il design di Zenfone 11 Ultra, realizzato con materiali in parte riciclati per il display, lo chassis in alluminio e il packaging. Il nuovo flagship è disponibile in quattro nuove colorazioni ispirate a paesaggi naturali: Skyline Blue, Eternal Black, Misty Grey e Desert Sand.

ASUS ha dotato il suo top di gamma dell'ultima piattaforma mobile Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, abbinata a un massimo di 16GB di RAM LPDDR5X e fino a 512GB di storage UFS 4.0. Un hardware certamente muscolare alimentato da una generosa batteria da 5500mAh, che promette un'autonomia migliorata del 26,5% rispetto al predecessore nonostante il display più ampio (e che quindi consuma più energia). Supporta la ricarica rapida HyperCharge da 65W (rispetto ai 30W del predecessore) e la ricarica wireless Qi da 15W.

Il comparto fotografico è un altro punto di forza, con Zenfone 11 Ultra che può beneficiare del maggiore spazio a disposizione per integrare un modulo aggiuntivo al posteriore. Dietro, infatti, troviamo tre fotocamere: la principale da 50MP con stabilizzatore gimbal ibrido a 6 assi di terza generazione, un ultra grandangolo abbinato a un sensore da 13MP e, infine, un teleobiettivo stabilizzato OIS da 32MP con zoom ottico 3x. La fotocamera frontale usa invece un sensore RGBW da 32MP con pixel binning. Non ci sono grandi stravolgimenti nei vari moduli rispetto allo scorso anno, ad eccezione del teleobiettivo posteriore.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

L'intelligenza artificiale svolge un ruolo cruciale nell'esperienza utente, con funzioni come l'AI Call Translator per la traduzione istantanea del parlato, l'AI Wallpaper per creare sfondi personalizzati, l'AI Transcript per trascrizioni accurate di file audio e video, e modalità fotografiche avanzate abilitate dall'IA come AI Portrait Video e HyperClarity. Inoltre, ASUS ha integrato strumenti di connettività evoluti come GlideX per eseguire lo streaming delle app del telefono sui PC, mirroring dello schermo e il trasferimento di file tramite Phone Link.

Specifiche tecniche

ASUS Zenfone 11 Ultra
ASUS Zenfone 10
OS (al lancio)
Android 14
Android 13 con ZenUI 9
Processore
Snapdragon 8 Gen 3 (4-nm)
1 x Cortex-X4 @ 3,3 GHz
3 x Cortex-A720 @ 3,2 GHz
3 x Cortex-A720 @ 3,0 GHz
2 x Cortex-A520 @ 2,3 GHz
Snapdragon 8 Gen 2 (4-nm)
1 x Cortex-X3 @ 3,2 GHz
4 x Cortex-A715 @ 2,8 GHz
3 x Cortex-A510 @ 2,0 GHz
RAM
12 o 16 GB LPDDR5X
8 o 16 GB LPDDR5X
Storage
256/512 GB UFS 4.0
Non espandibili
128/256/512 GB UFS 4.0
Non espandibili
Display

6,78" AMOLED
1080 x 2400 pixel (388 PPI)
144Hz, HDR10
Gorilla Glass Victus 2
Supporto Always-on display

5,92" AMOLED
1080 x 2400 pixel (525 PPI)
144Hz, HDR10+
Gorilla Glass Victus
Supporto Always-on display

Fotocamere posteriori

Wide: 50 MP 1/1,56" f/1.9 stabilizzatore OIS gimbal ibrido a 6 assi
Ultra wide: 13 MP f/2.2, 120˚, AF
Tele: 32 MP f/2.4, 65mm (zoom 3x), OIS

Wide: 50 MP 1/1,56" f/1.9 stabilizzatore gimbal ibrido a 6 assi
Ultra wide: 13 MP f/2.2, 120˚, AF

Fotocamera frontale

32 MP, f/2.5 RGBW

32 MP, f/2.5 RGBW

Registrazione video

8K@24fps
4K@30/60/120fps
1080p@30/60/240fps

8K@24fps
4K@30/60/120fps
1080p@30/60/240fps

Connessioni

5G / 4G LTE-A
Wi-Fi 7
Bluetooth 5.4
NFC
Dual SIM (Nano-SIM)
USB Type-C
Jack audio 3.5mm

5G / 4G LTE-A
Wi-Fi 7
Bluetooth 5.3
NFC
Dual SIM (Nano-SIM)
USB Type-C
Jack audio 3.5mm

Audio

DAC 32-bit/384kHz

DAC 32-bit/384kHz

Sicurezza

Sensore d'impronte ottico sotto al display

Sensore d'impronte laterale

Batteria

5500 mAh
Ricarica rapida 65W
Ricarica wireless 15W
Ricarica inversa 10W

4.300 mAh
Ricarica rapida 30W
Ricarica wireless 15W

Dimensioni
163,8 x 76,8 x 8,9 mm
146,5 x 68,1 x 9,4 mm
Peso
224 grammi
172 grammi

ASUS Zenfone 11 Ultra prezzo

In Italia, il nuovo top di gamma ASUS è disponibile a partire da 999€ per la variante da 12/256GB e 1099€ per quella da 16/512GB.

  • ASUS Zenfone 11 Ultra 12/256GB: 999€
  • ASUS Zenfone 11 Ultra 16/512GB:1099€

La dotazione è piuttosto scarna, come ormai avviene su tutti i flagship, o quasi: non c'è un caricabatterie nella dotazione originale (l'acquirente deve acquistarlo separatamente), ma solo il cavo per la ricarica. C'è comunque una cover abbastanza leggera, utile per chi intende proteggere lo smartphone da urti e cadute, senza appesantire troppo il device, che di per sé non è proprio un peso piuma.

Design ed esperienza d'uso

Il nuovo Zenfone 11 Ultra di ASUS si presenta con un design sobrio ed elegante, caratteristica che ne abilita l'uso in ambienti professionali rispetto a ROG Phone 8. Nonostante l'estetica minimalista, comunque, ASUS ha voluto imprimere un tocco distintivo con una leggera trama geometrica sulla scocca posteriore, ispirata al logo per l'anniversario.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

A catturare maggiormente l'attenzione è però il grande riquadro rettangolare molto sporgente che racchiude il comparto fotografico, con angoli arrotondati che provano ad alleggerirne l'estetica. In realtà, però, il grosso modulo fotografico sul retro risulta un po' sgraziato rispetto al resto della scocca opaca ed elegante, e rende lo smartphone instabile quando viene utilizzato su un piano.

La backcover invece è riuscitissima, con la sua finitura opaca in vetro che appare gradevole e non tende ad attrarre impronte e macchie come su altri modelli con finitura lucida. Il vetro morbido al tatto offre inoltre una buona aderenza, ed è disponibile in quattro colorazioni: Skyline Blue, Eternal Black, Misty Grey e Desert Sand. Il modello da noi in prova è la variante Misty Grey, una tonalità delicata e poco appariscente, adatta per tutti i tipi di utenti e fasce di età.

La parte frontale rispecchia lo stile minimalista, con un ampio display piatto e cornici davvero molto sottili su tutti i lati. ASUS dichiara di averle ridotte rispetto a Zenfone 10, inclusa quella superiore che ospita solo una piccola fessura per l'altoparlante, senza sensori o LED di notifica visibili esternamente. Il rapporto schermo/corpo raggiunge in questo modo un eccellente 94%. Il foro per la fotocamera frontale è di dimensioni molto ridotte, mentre ASUS ha dichiarato che il vetro frontale (un Gorilla Glass Victus 2) è stato ricavato con il 22% di materiale riciclato. Il sensore di impronte è ottico, sotto il display, ed è accurato e reattivo come ci si aspetterebbe da un top di gamma.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Ottima la robustezza percepita dello smartphone, che è anche certificato con grado di protezione IP68 contro acqua e polvere. Le dimensioni generose di Zenfone 11 Ultra rendono inevitabilmente più impegnativo l'utilizzo con una sola mano rispetto al modello precedente, e anche la comodità nel trasporto non è comparabile. ASUS si è semplicemente adeguata alle mode del momento, quindi chi è abituato a usare dispositivi di questa fascia di mercato non troverà nulla di diverso con Zenfone 11 Ultra. A nostro avviso i 224 grammi del nuovo modello sono tanti, è vero, ma non eccessivi e l'uso risulta relativamente agevole anche dopo lunghe sessioni.

Sullo smartphone è installato nativamente Android 14, che verrà aggiornato - a detta del produttore - con almeno due major update e quattro anni di patch di sicurezza. L'interfaccia utente, chiamata ZenUI, non prevede nessuno degli orpelli presenti sulla linea ROG Phone (fra le funzioni di gioco rimane solo Game Genie, con statistiche in tempo reale, scorciatoie rapide e perfino la possibilità di mappare i controlli su mouse e tastiera collegati), ma si basa su una versione personalizzata con modifiche mirate da parte di ASUS. Di default il Centro notifiche è molto diverso dalla stock Android (e meno elegante, a nostro avviso), ma si può ripristinare la grafica "Pure Google" dalle Impostazioni.


Centro notifiche e azioni rapide separate, nella grafica di default della ZenUI


Le altre modalità presenti, fra cui quella "stock" di Android

Nel complesso, l'esperienza d'uso rimane sufficientemente pulita e vicina ad Android nella sua veste nativa, con ASUS che ha aggiunto prevalentemente funzioni utili e ben implementate. Poche le app aggiuntive al primo avvio, fra cui strumenti utili per la gestione dei file o per "clonare" i dati dallo smartphone precedente al primo avvio. Nelle impostazioni è poi presente Gestione Mobile, un manager che consente di pulire la RAM durante l'uso del device, o di accedere a opzioni per la privacy e la sicurezza.

Abbiamo poi la funzione Twin Apps, che consente di eseguire due istanze separate della stessa applicazione, particolarmente utile per gestire più account di servizi di messaggistica o social quando non previsti sull'app stessa. Lo "Strumento bordo" permette invece di utilizzare le app in finestre flottanti, adattandosi dinamicamente al contesto d'uso con opzioni mirate come Video Genie per la riproduzione in background di contenuti multimediali. Non manca la possibilità di aprire due app contemporaneamente in modalità split screen.

Un po' sotto tono, a nostro avviso, le funzionalità di intelligenza artificiale che abbiamo citato poco sopra nell'articolo, le quali non cambiano in maniera profonda l'esperienza d'uso tipica dello smartphone. L'aspetto positivo è che tutte le elaborazioni avvengono nel dispositivo, quindi la privacy dell'utente è preservata e le prestazioni non dipendono dalla qualità della connessione internet in quel momento.

Il comparto audio di Zenfone 11 Ultra utilizza speaker stereo di nuova generazione, più grandi del 25% e capaci di garantire una resa di ottimo livello anche per quanto riguarda il volume. L'effetto stereo è inoltre abbastanza convincente, ovviamente in relazione alle dimensioni del dispositivo, nonostante la disposizione non simmetrica degli altoparlanti. La connettività è ai massimi livelli: sono presenti il supporto alle reti 5G dual SIM, un adattatore Wi-Fi 7 tri-banda velocissimo durante la nostra prova e il supporto al Bluetooth 5.4 con codec aptX di ultima generazione.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

La chicca è la presenza del jack audio da 3.5mm, ormai merce rara sui top di gamma, per la connessione di cuffie tradizionali (non USB) e gestione dell'audio Hi-Res.

Lo smartphone offre inoltre un equalizzatore DIRAC, il supporto al virtual surround e l'ottimizzazione Snapdragon Sound per un'esperienza personalizzata con ogni tipo di contenuto. La porta USB-C integrata permette il collegamento di dispositivi esterni con velocità fino a 5Gbps ed è presente anche il modulo NFC per i pagamenti digitali o per il pairing rapido di dispositivi esterni.

Le prestazioni di Zenfone 11 Ultra sono molto elevate, con il sistema operativo che è sempre fluido e reattivo, anche in sessioni di utilizzo molto intense con multitasking spinto. È praticamente impossibile vedere questo smartphone arrancare, ed è anche e soprattutto merito della presenza di Snapdragon 8 Gen 3 sotto la scocca. Il SoC di Qualcomm prevede un core Cortex-X4 principale spinto fino a 3,3GHz, affiancato a tre core Cortex-A720 a 3,20GHz, due Cortex-A720 a 3,00GHz e una coppia di core Cortex-A520 a 2.30GHz. Il comparto grafico si affida invece alla GPU Adreno 750, la migliore GPU del momento su Android. Sono, poi, molto generosi tutti i tagli di memoria proposti da ASUS: 12 o 16GB di RAM LPDDR5X abbinati rispettivamente a 256 o 512GB di storage UFS 4.0 molto veloce. Il nostro modello in prova è con configurazione da 16/512GB.

I benchmark confermano le potenzialità di Zenfone 11 Ultra, a partire dai test sulla CPU dove si posiziona ai vertici delle attuali soluzioni Android, fino ad arrivare a quelli relativi alla GPU. Ottimi anche i punteggi generali su AnTuTu, ai vertici della categoria Android, anche se i risultati più elevati si registrano abilitando la Modalità Prestazioni (nei grafici di seguito la indichiamo con la lettera P). Facendolo, però, si assiste a un chiaro surriscaldamento nella parte posteriore dello smartphone quando vengono avviate app e giochi che spingono ai limiti l'hardware. Con il profilo "dinamico", invece, questo avviene in maniera molto meno percepibile, ma le prestazioni vengono ridotte in maniera significativa (nell'uso di tutti i giorni, tuttavia, non si percepiscono differenze).

Benchmark

Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

3D Mark Wild Life Extreme

Punteggio finale

CPDT Benchmark

Scrittura sequenziale

CPDT Benchmark

Lettura sequenziale

CPDT Benchmark

Memory copy

Antutu 10

Punteggio

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core

Geekbench 6

Multi-Core

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Onscreen

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)

GFX Bench 5

Car Chase - Onscreen

GFX Bench 5

Car Chase - Offscreen (1080p)

Google Octane 2.0

Octane Score

Speedometer 2.0

Test via browser

Display

Su questo smartphone troviamo, come già detto, un ottimo AMOLED LTPO da 6,78 pollici, le stesse dimensioni del pannello montato sulla serie ROG Phone 8. La risoluzione è invariata (2400x1080 pixel) ma, nonostante le somiglianze, il display non sembra essere lo stesso utilizzato sui dispositivi da gioco. Il refresh rate raggiunge massimo i 144Hz, contro i 165Hz dei ROG Phone. Secondo i dati ufficializzati dal produttore, dovrebbe raggiungere una luminosità di picco di 2.500 nits, con una luminosità tipica di 1.600 nits.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Il refresh rate massimo di 144Hz è inoltre disponibile solo per i giochi e le app abilitate tramite l'interfaccia Game Genie. Per l'uso quotidiano, il limite è invece fissato a 120Hz fra le tre modalità disponibili: 60Hz fissa, 120Hz fissa e una modalità Auto che scala dinamicamente da 5Hz a 120Hz in base al contesto, ottimizzando i consumi. Zenfone 11 Ultra vanta la certificazione Widevine L1 che gli permette di riprodurre contenuti in risoluzione FullHD su piattaforme di streaming come Netflix e supporta via hardware le decodifiche HDR10, HDR10+ e HLG.

Nei nostri test in laboratorio abbiamo rilevato numeri molto vicini a quelli dichiarati da ASUS: Zenfone 11 Ultra ha infatti raggiunto i 2403 nits con una superficie dello schermo attiva al 15%, mentre con schermata tutta bianca ha sfoderato un valore (ottimo) di 1640 nits. Sono numeri eccezionali: se nel primo caso il valore è leggermente inferiore rispetto a Galaxy S24 Ultra (attuale punto di riferimento del mercato), nel secondo caso Zenfone 11 Ultra ha fatto addirittura meglio. Grazie alla presenza di un display OLED, che può offrire valori eccellenti per quanto riguarda il rapporto di contrasto, la visibilità garantita da Zenfone 11 Ultra è straordinaria in qualsiasi frangente, anche in ambienti esterni molto luminosi.

Luminanza

Area 15%

Luminanza

Area 100%

Per quanto riguarda la gestione cromatica, ASUS offre diverse modalità predefinite, configurabili in quanto a temperatura colore attraverso un comodo slider:

  • Ottimale: offre livelli di saturazione massima fedeli allo standard DCI-P3, ma con un punto di bianco configurato a circa 7500°K
  • Naturale: al solito, ASUS spaccia per "Naturale" la modalità meno naturale di tutte. Le saturazioni massime sono più estese rispetto allo standard, con un'immagine più piacevole ma anche meno fedele. Anche in questo caso il punto di bianco è freddo.
  • Cinematic: la più precista per quanto riguarda gli standard cinematografici. Saturazioni e punto di bianco sono fedeli rispetto al riferimento.
  • Standard: una calibrazione che estende la saturazione massima delle varie tonalità ai limiti dello standard sRGB, meno esteso rispetto al P3.

C'è anche un profilo personalizzabile, in cui l'utente può scegliere la saturazione massima attraverso, però, un solo slider per tutti i toni.

Modalità Cinematic

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.90%132.87%
. DCI P3 D6597.36%97.95%
. Adobe RGB87.21%98.50%
. BT.202070.25%70.27%

Bilanciamento RGB

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic

Curva di Gamma SDR

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

DeltaE - Macbeth Color Checker

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic

Modalità Naturale

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Naturale
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.709100.00%144.45%
. DCI P3 D65100.00%106.48%
. Adobe RGB92.81%107.08%
. BT.202076.38%76.39%

Bilanciamento RGB

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Naturale

Curva di Gamma SDR

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Naturale
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

DeltaE - Macbeth Color Checker

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Naturale

Abbiamo preso come riferimento per le nostre analisi la modalità più precisa, Cinematic, e quella più estesa in termini di saturazioni massime, Naturale. Le differenze nella rappresentazione delle immagini non sono poi così marcate, ad eccezione del punto di bianco che è chiaramente più freddo con la modalità Naturale, mentre con la modalità Cinematic viene seguito in maniera abbastanza precisa il riferimento. La modalità Naturale offre un triangolo di gamut con dimensioni del 106,5% rispetto al riferimento (rispetto al 98% della modalità Cinematic), ma le saturazioni intermedie sono ben gestite e la fedeltà cromatica è molto buona in entrambe le modalità. Il DeltaE medio è di circa 2 con la modalità Cinematic, 2,6 con la modalità Naturale. Entrambe le modalità presentano una curva di gamma un po' più marcata rispetto al riferimento, con immagini che appaiono più contrastate rispetto alla sorgente originale.

Riproduzione HDR

Curva di Gamma HDR

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic (HDR)
. Luminanza misurata
. Gamma SMPTE2084 HDR
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic (HDR)
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.86%133.91%
. DCI P3 D6598.26%98.72%
. Adobe RGB87.33%99.27%
. BT.202070.81%70.82%

Bilanciamento RGB

ASUS Zenfone 11 Ultra - Modalità Cinematic (HDR)

La riproduzione HDR di Zenfone 11 Ultra è di molto alto, anche grazie ai 1634 nits di luminanza di picco come valore al clipping, raggiunto dal 90% del bianco in poi. Con la modalità Cinematic si ottiene poi un bilanciamento del bianco molto corretto, e un triangolo di gamut vedele con una copertura del 98%. Buona la fedeltà cromatica in generale, con i contenuti ad ampia gamma dinamica, in relazione alla media della categoria. In definitiva, insomma, quello di ASUS Zenfone 11 Ultra è un display di primissima categoria, sia in termini di luminosità massima espressa nelle diverse circostanze, sia in termini di riproduzione cromatica.

Durata della batteria

Le dimensioni e il peso aumentati rendono Zenfone 11 Ultra molto meno maneggevole rispetto al suo predecessore. Questa caratteristica, però, ha permesso al produttore di integrare una generosa batteria da 5.500 mAh, che garantisce un'autonomia di ottimo livello nonostante la presenza del display più ampio. Nel nostro test "overall" di autonomia, che prevede una sessione di navigazione web con attività come lo streaming video o che richiedono l'uso intensivo di CPU e GPU, lo smartphone ha resistito per 720 minuti, dopo aver impostato la luminosità a 200 nits. Si tratta di un'ottimo valore, alla stregua dei migliori smartphone con questo test.

Autonomia

Test Overall

Nell'uso di tutti i giorni, Zenfone 11 Ultra resiste tranquillamente a una giornata mediamente intensa, e può inoltre beneficiare di tempi di idle più lunghi del suo predecessore, oltre che di una tecnologia di ricarica più efficace. ASUS ha implementato la tecnologia proprietaria HyperCharge da 65W, basata sugli standard PD e PPS.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Nella confezione non è incluso il caricabatteria, come già scritto, ma con un qualsiasi alimentatore certificato è possibile ricaricare completamente la batteria in circa 40 minuti, ed è supportata anche la ricarica wireless Qi fino a 15W. Se si volesse utilizzare la batteria integrata per ricaricare dispositivi esterni, inoltre, è possibile sfruttare la ricarica inversa.

Fotocamera

Il setup delle fotocamere posteriori di Zenfone 11 Ultra riprende in larga parte quello dei dispositivi della serie ROG Phone 8. Il sensore principale da 50MP con stabilizzazione gimbal OIS è affiancato da un teleobiettivo da 32MP con zoom ottico 3x e stabilizzazione OIS, e da una fotocamera ultra-grandangolare da 13MP a fuoco fisso.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Quest'ultima monta una lente free-form per ridurre le distorsioni ai bordi, mentre la selfie camera da 32MP RGBW, così come la ultra-wide, non dispone dell'autofocus. La fotocamera principale può registrare video anche in 8K a 24fps.

  • Grandangolare: Sony IMX890 50 MP f/1.9 con stabilizzatore gimbal OIS (Hybrid Gimbal Stabilizer 3.0 a 6 assi).
    • Registrazione video: 8K@24fps o 4K@60fps
  • Ultra grandangolare: OmniVision ov13b 13 MP f/2.2.
    • Registrazione video: 4K@30fps
  • Teleobiettivo: OmniVision ov32c 32 MP f/2.4, OIS.
    • Registrazione video: FullHD@60fps
  • Fotocamera frontale: OmniVision ov8856 32 MP f/2.0
    • Registrazione video: FullHD@30fps

L'interfaccia della fotocamera deriva da quella dei modelli della linea ROG Phone, e le funzionalità non mancano. Fra le funzionalità chiave abbiamo una modalità Notte con due opzioni di esposizione regolabili e la possibilità di scattare in modalità Pro con pieno controllo manuale su bilanciamento del bianco, esposizione, ISO, velocità otturatore e messa a fuoco con peaking. La modalità Pro è presente anche per i video, che include ìuna funzione di zoom graduale toccando l'area desiderata e il passaggio fluido tra le diverse fotocamere durante le riprese.

Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali

Principale


Ultra wide


Zoom 2x ibrido


Zoom 3x


Principale


Ultra wide


Zoom 3x


Principale


Principale con modalità Notte


Principale con flash LED


Modalità ritratto 1x e 2x


Selfie senza e con modalità ritratto

In condizioni di buona luce, la fotocamera principale cattura scatti complessivamente validi, con un buon livello di dettaglio anche se non ai livelli dei migliori camera phone. Lo stesso vale per gamma dinamica e contrasto, e i colori appaiono naturali e ben bilanciati. L'elaborazione delle immagini potrebbe risultare a tratti fin troppo evidente, con gli artefatti tipici delle maschere di contrasto più spinte che conferiscono un aspetto leggermente innaturale (soprattutto se si ingrandiscono le foto). I ritratti sono di qualità discreta, anche se non eccellono nella separazione del soggetto dallo sfondo nei contesti più difficili.

Il teleobiettivo con zoom ottico 3x scatta a 8MP con un ottimo livello di dettaglio, colori fedeli e buona corrispondenza con la fotocamera principale. Sono presenti alcuni artefatti di rumore e oversharpening anche in questo caso, con la gamma dinamica del sensore che è chiaramente inferiore rispetto alla principale. Lo zoom può essere spinto fino a 30x anche se, nonostante l'implementazine dell'IA, si può notare che si tratta di un ingrandimento digitale. La ultra-grandangolare da 13MP offre scatti nella media per questa tipologia di fotocamere su smartphone. Tende a presentare immagini leggermente più scure rispetto alla principale, con una saturazione talvolta marcata dei colori,

In condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera principale si comporta egregiamente, preservando un'ottima quantità di dettaglio con un'elaborazione che riesce ad evitare la presenza di rumore. La modalità Notte, sfruttabile su tutti i moduli posteriori, offre un ulteriore miglioramento a costo di tempi di scatto più lunghi, mentre teleobiettivo e ultragrandangolare, come da tradizione, soffrono maggiormente gli ambienti meno luminosi.

Lato video, Zenfone 11 Ultra può registrare fino a 8K a 24fps con la principale, 4K a 30fps con la ultra-grandangolare e 1080p a 60fps con il tele. I filmati sono di buona qualità, specie con la principale grazie alla stabilizzazione a 6 assi che garantisce riprese abbastanza stabili anche in movimento.

Considerazioni finali

Con le sue specifiche tecniche di alto profilo, Zenfone 11 Ultra di ASUS si colloca in una fascia di mercato premium, con un listino di partenza di 999€ per la variante da 12/256GB, che sale a 1099€ per il taglio 16/512GB. Un posizionamento in linea con altri modelli di smartphone che integrano caratteristiche tecniche simili.

Non c'è più l'esclusività del form factor compatto, quindi il flagship taiwanese si scontra con dispositivi come OnePlus 12 o anche Galaxy S24 e Galaxy S24+, o ancora i Pixel 8 Pro di Google. Ognuno fra questi dispositivi ha delle caratteristiche peculiari, e Zenfone 11 Ultra può inserirsi fra di questi vantando un'esperienza d'uso complessiva di ottimo livello.

Lo smartphone di ASUS si presenta come una soluzione solida e ben costruita, con un'esperienza utente curata e piacevolmente essenziale. Le uniche critiche riguardano l'assenza del caricabatteria dalla confezione e un sistema di raffreddamento forse non all'altezza di Snapdragon 8 Gen 3, che porta al surriscaldamento e al conseguente throttling quando viene messo sotto sforzo in maniera massiccia.

Recensione ASUS Zenfone 11 Ultra

Sono invece tanti i punti di merito: display AMOLED luminoso di ottima qualità, lunga autonomia, setup audio di qualità, prestazioni elevate e un comparto imaging abbastanza versatile anche se non all'altezza di altri competitor. Insomma, un pacchetto completo per uno smartphone sempre molto affidabile, ma che forse manca di quella spinta commerciale di cui altri brand concorrenti possono beneficiare in questo segmento di mercato.

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^