Micron riceverà 6,1 miliardi di dollari di sussidi dal CHIPS Act americano

Micron riceverà 6,1 miliardi di dollari di sussidi dal CHIPS Act americano

Anche Micron si prepara a ricevere i sussidi nell'ambito del CHIPS Act statunitense: 6,1 miliardi di sostegno per potenziare la ricerca e sviluppo e costruire nuovi impianti produttivi per le memorie, il tutto disseminato tra l'Idaho e lo stato di New York.

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Memorie
Micron
 

Dopo Intel, TSMC e Samsung anche Micron ha annunciato di aver siglato un accordo preliminare non vincolante che le permetterà di ricevere 6,1 miliardi di dollari di sussidi diretti nell'ambito del CHIPS and Science Act statunitense per supportare la costruzione dei nuovi impianti produttivi in Idaho e New York.

La società statunitense che produce memorie DRAM, HBM e NAND flash (è l'unica realtà a stelle e strisce a farlo) ha annunciato investimenti per 50 miliardi di dollari qui al 2030. "Queste sovvenzioni e ulteriori incentivi statali e locali sosterranno la costruzione di uno stabilimento per la produzione di memorie all'avanguardia da collocare insieme all'attuale impianto di ricerca e sviluppo all'avanguardia a Boise, Idaho, e la costruzione di due stabilimenti di memoria all'avanguardia a Clay, New York".

Gli investimenti annunciati rappresentano il primo passo verso la visione di Micron di un centro di ricerca e sviluppo e produzione all'avanguardia a Boise, Idaho, e di un complesso produttivo formato da quattro stabilimenti a Clay, New York, da costruire in oltre 20 anni con potenziali investimenti per un totale di 125 miliardi di dollari.

Oltre ai sussidi, Micron prevede di beneficiare del credito d'imposta sugli investimenti del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che fornisce un credito del 25% per investimenti di capitale qualificati. Lo Stato di New York, inoltre, ha messo a disposizione fino a 5,5 miliardi di dollari in incentivi per tutta la durata del progetto, compreso un credito d'imposta del 5% su investimenti di capitale qualificati e il 7,5% dei costi ammissibili della manodopera.

Micron prevede che gli impianti produttivi creeranno circa 75.000 posti di lavoro in oltre 20 anni e "rafforzeranno la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti, promuovendo l'innovazione e la concorrenza americana negli anni a venire". Per l'Idaho si parla di 2.000 posti di lavoro diretti in Micron, 4.500 posti di lavoro nell'edilizia e 15.000 posti di lavoro indiretti. A New York, invece, gli investimenti creeranno 9.000 posti di lavoro diretti in Micron, 4.500 posti di lavoro nell'edilizia e 40.000 posti di lavoro indiretti.

7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Kuriosone26 Aprile 2024, 19:33 #1
Ma quanti soldi stampano gli USA !!!
Okkau26 Aprile 2024, 20:33 #2
Originariamente inviato da: Kuriosone
Ma quanti soldi stampano gli USA !!!



Prima o poi faranno il botto.
ilariovs26 Aprile 2024, 20:59 #3
Com'era quella storia DEL LIBBEROOO MERCATO?

Ma per cortesia.
LMCH27 Aprile 2024, 01:55 #4
Originariamente inviato da: ilariovs
Com'era quella storia DEL LIBBEROOO MERCATO?

Ma per cortesia.


Il libero mercato va in secondo piano quando ci sono di mezzo politica ed obiettivi strategici a lungo termine.
Warlord83227 Aprile 2024, 09:16 #5
il chips act insieme alla nuova robotica e alla i.a. glielo metterà nel didietro alla cina (e pure all'india) una nazione con un miliardo e mezzo di persone che ha vissuto di rendita per anni con costi di manovalanza bassissimi producendo quasi tutto per l'occidente.
nei prossimi 5 anni la storia cambierà e in Cina torneranno ad andare in bicicletta.
la Russia poi, farà la fine che merita.
tuttodigitale28 Aprile 2024, 12:19 #6
Originariamente inviato da: Warlord832
il chips act insieme alla nuova robotica e alla i.a. glielo metterà nel didietro alla cina (e pure all'india) una nazione con un miliardo e mezzo di persone che ha vissuto di rendita per anni con costi di manovalanza bassissimi producendo quasi tutto per l'occidente.
nei prossimi 5 anni la storia cambierà e in Cina torneranno ad andare in bicicletta.
la Russia poi, farà la fine che merita.


Nel mondo parallelo al suo, le cose sono un poco differenti
Darkon28 Aprile 2024, 13:24 #7
Originariamente inviato da: Kuriosone
Ma quanti soldi stampano gli USA !!!


Tecnicamente non è tanto quanti soldi o quanto debito hanno ma il rapporto con il PIL oltre che la qualità del debito.

Ad esempio:

Stati Uniti: Il rapporto debito pubblico/PIL degli Stati Uniti per il 2024 è del 129%.
Italia: Il rapporto debito pubblico/PIL dell’Italia per il 2024 è del 139,2%.

Paradossalmente potrebbe sembrare che tutto sommano non siamo così distanti. In realtà mentre il debito pubblico USA è produttivo e quindi hanno prospettive e progetti funzionali come quello nella news; il nostro debito pubblico è in gran parte investito nell'assistenzialismo a pioggia e quel poco che investiamo in impresa è investito malissimo in imprese decotte vedi Alitalia, FIAT e prossimamente ILVA e compagnia bella.

Originariamente inviato da: Warlord832
il chips act insieme alla nuova robotica e alla i.a. glielo metterà nel didietro alla cina (e pure all'india) una nazione con un miliardo e mezzo di persone che ha vissuto di rendita per anni con costi di manovalanza bassissimi producendo quasi tutto per l'occidente.
nei prossimi 5 anni la storia cambierà e in Cina torneranno ad andare in bicicletta.
la Russia poi, farà la fine che merita.


Mi sembra uno scenario abbastanza surreale. La Cina esporta tanto ma è un mercato fortemente interconnesso al nostro così come India e Russia nonostante tutto quello che è accaduto. Messa in altre parole le nostre economie si reggono anche su quello che LORO ci comprano e non soltanto su quello che noi compriamo da loro.
Se anche con la robotica potessimo fare a meno totalmente di loro (cosa per altro tutta da dimostrare) non ci meriterebbe mai farlo. Semmai essere meno dipendenti e diminuirne un po' la forza ma certamente non arrivare a scenari apocalittici come quelli che descrivi.

Anche perché scenari del genere quasi sicuramente finirebbero col provocare guerre e India e Cina non sono esattamente come l'Iraq.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^