SoftBank potrebbe acquisire Ampere Computing per 6,5 miliardi di dollari

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il fondo nipponico SoftBank sarebbe in trattative avanzate per acquisire Ampere Computing, progettista di chip basati su core Arm custom per datacenter.

Le prime indiscrezioni risalgono a settembre, quando si vociferava di una possibile acquisizione di Ampere da parte di un colosso del settore. Lo "squalo" in questione sarebbe SoftBank, già in possesso della maggioranza della britannica Arm.

L'holding finanziaria giapponese starebbe cercando di chiudere la trattativa a 6,5 miliardi di dollari, debiti inclusi. Ampere Computing vede tra i suoi finanziatori la società di private equity Carlyle Group, ma soprattutto Oracle, che l'anno scorso disse di avere il 29% di Ampere e di poter esercitare opzioni di investimento future per ottenere il controllo della società.

L'acquisto di Ampere da parte di SoftBank, secondo le indiscrezioni, potrebbe essere annunciato nel corso delle prossime settimane - se non ci saranno ritardi o ripensamenti. Ampere potrebbe essere funzionale a un'integrazione con Arm, che da tempo accarezza l'idea di offrire ai propri clienti non solo progetti, ma prodotti praticamente completi. Non sono però chiari i piani di SoftBank, e se potrebbero esserci sinergie o un'unione in piena regola con Arm.

Lo scorso agosto, Ampere ha aggiornato la sua roadmap introducendo AmpereOne Aurora, un processore con 512 core Arm custom, supporto per HBM e acceleratori di IA integrati. Secondo l'azienda, non solo offrirà elevate prestazioni, ma sarà anche più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle soluzioni concorrenti.