Sam Altman: un piano da 7000 miliardi di dollari per il futuro dell'intelligenza artificiale?

Sam Altman: un piano da 7000 miliardi di dollari per il futuro dell'intelligenza artificiale?

Secondo il WSJ, il CEO di OpenAI sarebbe in trattative con molti investitori per raccogliere fondi per un'iniziativa tecnologica volta a potenziare la produzione mondiale di chip per l'intelligenza artificiale. Il progetto richiederebbe tra 5 e 7 mila miliardi di dollari.

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Processori
OpenAI
 

Continuano le indiscrezioni sugli sforzi di Sam Altman, CEO di OpenAI, per sostenere la produzione di semiconduttori (e tutto quello che le ruota attorno) dedicati al mondo dell'intelligenza artificiale.

Secondo il Wall Street Journal, che segue quanto riportato nelle scorse settimane da Bloomberg, Sam Altman starebbe parlando con società che producono semiconduttori e investitori di capitali, tra cui il governo degli Emirati Arabi Uniti, per un'iniziativa senza precedenti attorno all'intelligenza artificiale.

Altman vorrebbe raccogliere dai 5 ai 7 trilioni di dollari, cioè fino a 7000 miliardi di dollari, al fine di assicurare al mondo una produzione di chip per l'IA adeguata a soddisfare le necessità non solo di OpenAI ma anche del resto del comparto - ormai tutte le Big Tech sono coinvolte nell'addestramento di grandi modelli linguistici come ChatGPT e non solo.

Nessuna società tecnologica, per quanto grande, può mettere insieme da sola una cifra simile (superiore alla capitalizzazione di mercato di Apple e Microsoft messe insieme), quindi l'iniziativa di Altman sembra andare nella direzione di creare una coalizione fatta di società di chip, del settore dell'energia, investitori privati e statali al fine di immettere nel sistema i fondi necessari a costruire rapidamente nuovi impianti per la produzione di chip destinati all'IA. Il tutto senza dimenticare un altro capitolo strettamente correlato, quello dell'energia, un altro tema che Altman ha sollevato in quel di Davos.

I fondi messi a disposizione dalla partnership tra OpenAI, investitori, produttori di chip e fornitori di energia permetterebbero di costruire fonderie gestite dai produttori di chip come TSMC, Samsung e Intel. Gran parte dello sforzo potrebbe essere finanziato a debito, ma le discussioni sono nelle fasi iniziali.

Interrogata in merito, OpenAI ha risposto al Wall Street Journal di aver "avuto discussioni produttive sull'aumento delle infrastrutture globali e delle catene di fornitura per chip, energia e datacenter, che sono cruciali per l'intelligenza artificiale e altri settori che fanno affidamento su di essi. Continueremo a tenere informato il governo degli Stati Uniti data l'importanza delle priorità nazionali e non vediamo l'ora di condividere maggiori dettagli in un secondo momento".

10 Commenti
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harlock1009 Febbraio 2024, 10:14 #1
7000 miliardi? Sono tipo 2 volte e mezzo il debito pubblico italiano.
inited09 Febbraio 2024, 11:11 #2
Se costa così tantonon può essere di beneficio non restituendo niente di concreto. L'anno scorso gli NFT hanno ultimato una parabola paragonabile rivelandosi per la truffa che erano e convertendosi in nulla, qualche anno prima era stato il mondo delle criptovalute e delle blockchain a rivelare di consumare soldi e risorse per un valore immaginario, l'IA su cui buffoni come Altman vorrebbe altri investissero, ovvero dessero loro soldi ee li rassicurassero sul proprio ego, è sulla stessa strada perché è il prodotto della stessa mentalità.
uazzamerican09 Febbraio 2024, 11:50 #3
Per quanto cerchi di sforzarmi non riesco a comprendere il vero motivo per cui questa persona si sforzi cosi tanto in questa direzione (a parte pagare il mutuo di casa sua ovviamente, raigone più che valida, ma di sicuro non sufficiente).

Lo capirò tra qualche anno, comer profetizzato da Bill Gates, probabilmente.
Mo4209 Febbraio 2024, 11:55 #4
Originariamente inviato da: inited
Se costa così tantonon può essere di beneficio non restituendo niente di concreto. L'anno scorso gli NFT hanno ultimato una parabola paragonabile rivelandosi per la truffa che erano e convertendosi in nulla, qualche anno prima era stato il mondo delle criptovalute e delle blockchain a rivelare di consumare soldi e risorse per un valore immaginario, l'IA su cui buffoni come Altman vorrebbe altri investissero, ovvero dessero loro soldi ee li rassicurassero sul proprio ego, è sulla stessa strada perché è il prodotto della stessa mentalità.


La penso in maniera molto simile, ma qui il discorso è un po' più complicato. L'IA instaura un rapporto di dipendenza con chi ne fa uso a livello professionale. Aziende e privati che ne traggono vantaggio economico sotto forma di risparmio temporale possono potenzialmente basare le loro strategie commerciali sulla presenza stessa dell'IA nella loro catena produttiva. Tecnicamente, ci troviamo dinanzi ad un'inflazione strumentale, dove, in assenza di regolamentazioni efficaci, ci si dovrà allineare su scala globale ad una nuova condizione sociale predominante, un po' come furono le automobili per carrozze e cavalli. Di certo non sarà la realtà che molti si aspettavano di dover affrontare, e in egual modo non sarà la migliore delle realtà possibili, ma purtroppo la strada è già segnata. E non ci resta che piangere.
alfredaino09 Febbraio 2024, 15:29 #5
Originariamente inviato da: inited
Se costa così tantonon può essere di beneficio non restituendo niente di concreto. L'anno scorso gli NFT hanno ultimato una parabola paragonabile rivelandosi per la truffa che erano e convertendosi in nulla, qualche anno prima era stato il mondo delle criptovalute e delle blockchain a rivelare di consumare soldi e risorse per un valore immaginario, l'IA su cui buffoni come Altman vorrebbe altri investissero, ovvero dessero loro soldi ee li rassicurassero sul proprio ego, è sulla stessa strada perché è il prodotto della stessa mentalità.


D'accordo. Sono sistemi per fregare i soldi ai fessi e farli passare ai presunti furbi.
Darkon09 Febbraio 2024, 15:37 #6
Originariamente inviato da: Mo42
La penso in maniera molto simile, ma qui il discorso è un po' più complicato. L'IA instaura un rapporto di dipendenza con chi ne fa uso a livello professionale. Aziende e privati che ne traggono vantaggio economico sotto forma di risparmio temporale possono potenzialmente basare le loro strategie commerciali sulla presenza stessa dell'IA nella loro catena produttiva. Tecnicamente, ci troviamo dinanzi ad un'inflazione strumentale, dove, in assenza di regolamentazioni efficaci, ci si dovrà allineare su scala globale ad una nuova condizione sociale predominante, un po' come furono le automobili per carrozze e cavalli. Di certo non sarà la realtà che molti si aspettavano di dover affrontare, e in egual modo non sarà la migliore delle realtà possibili, ma purtroppo la strada è già segnata. E non ci resta che piangere.


Quoto te ma in risposta a molti... qua non si sta parlando dell'IA come chatGPT ma di un investimento nella ricerca di una IA vera. Si cerca di creare una singolarità che faccia nascere una intelligenza vera. Pienamente autocosciente.

È un attimino diverso da quello che state dicendo che invece è pressappoco una IA come chatGPT che interagisce e fa tante cose ma sempre e solo su input umano e comunque non ha alcuna reale autocoscienza di se così come non è in grado di fare niente da sola.

Alcuni filosofi parlano di questo tipo di IA come la creazione di una nuova specie e rappresenterebbe per l'umanità un balzo tecnologico immenso e dal valore incalcolabile.
LMCH09 Febbraio 2024, 20:40 #7
Sembra un classico culto del cargo in versione aziendale.
Alla fine ci saranno un sacco di investitori che resteranno bruciati perchè convinti da tizi come Altman che l'AI "vera" è a portata di mano e che basta investire di più in potenza computazionale per arrivare all'obiettivo.
Mo4209 Febbraio 2024, 20:58 #8
Originariamente inviato da: Darkon
Quoto te ma in risposta a molti... qua non si sta parlando dell'IA come chatGPT ma di un investimento nella ricerca di una IA vera. Si cerca di creare una singolarità che faccia nascere una intelligenza vera. Pienamente autocosciente.

È un attimino diverso da quello che state dicendo che invece è pressappoco una IA come chatGPT che interagisce e fa tante cose ma sempre e solo su input umano e comunque non ha alcuna reale autocoscienza di se così come non è in grado di fare niente da sola.

Alcuni filosofi parlano di questo tipo di IA come la creazione di una nuova specie e rappresenterebbe per l'umanità un balzo tecnologico immenso e dal valore incalcolabile.


Rispetto il tuo pensiero, ma non lo condivido.
nosio11 Febbraio 2024, 08:55 #9
Originariamente inviato da: Darkon
Quoto te ma in risposta a molti... qua non si sta parlando dell'IA come chatGPT ma di un investimento nella ricerca di una IA vera. Si cerca di creare una singolarità che faccia nascere una intelligenza vera. Pienamente autocosciente.

È un attimino diverso da quello che state dicendo che invece è pressappoco una IA come chatGPT che interagisce e fa tante cose ma sempre e solo su input umano e comunque non ha alcuna reale autocoscienza di se così come non è in grado di fare niente da sola.

Alcuni filosofi parlano di questo tipo di IA come la creazione di una nuova specie e rappresenterebbe per l'umanità un balzo tecnologico immenso e dal valore incalcolabile.


no, qui si parla di costruire impianti, con le tecnologie odierne e che produrranno tecnologie altrettanto odierne per creare gli stessi chip di oggi, ma dedicati alla AI.... nulla di così trascendentale.

il fatto è che si stanno scoprendo i piedi...
stanno pian piano facendo capire che il vero mercato delle AI non è l'HW, non è il SW, ma i dati su cui alleni le AI; i database.

serviranno database accuratamente verificati per la loro veridicità per allenare AI che offrano una realistica risposta.
tutti immaginano oggi le AI come il computer di startrek o 2001 Odissea nello spazio, un nerd capace di tutto, basta chiedergli qualcosa, ma la realtà è che oggi "chiaccherare" con chatGTP è come chiaccherare con il più tordo dei troll della rete, perchè i suoi algoritmi sono stati allenati su dati dalla rete, in cui il 90% di quello che c'è di "sano" è semplicemente una bufala...

ma senza HW nemmeno quel mercato di compravendita di database "buoni" può nascere e quindi far fare soldi a questo tipo di aziende, prima che qualche legge vieti loro di depredare l'intero genere umano della propria privacy...
quindi perchè non rendere l'HW accessibile a tutti, così il successivo bisogno saranno i dati?

hanno solo fretta di fare soldi, perchè quelli che hanno fatto fare nell'ultimo periodo, grazie all'enorme marketing operato negli ultimi 2 anni da alcuni sugli argomenti di AI (così tanto che non passa giorno in cui non leggi almeno una notizia su un qualsiasi argomento inerente all'AI, anche sui quotidiani generalistici) sono andati a pochi, ossia a quei pochi che producono i chip.
e loro non producono chip.
pachainti12 Febbraio 2024, 07:11 #10
Originariamente inviato da: Darkon
Quoto te ma in risposta a molti... qua non si sta parlando dell'IA come chatGPT ma di un investimento nella ricerca di una IA vera. Si cerca di creare una singolarità che faccia nascere una intelligenza vera. Pienamente autocosciente.

È un attimino diverso da quello che state dicendo che invece è pressappoco una IA come chatGPT che interagisce e fa tante cose ma sempre e solo su input umano e comunque non ha alcuna reale autocoscienza di se così come non è in grado di fare niente da sola.

Alcuni filosofi parlano di questo tipo di IA come la creazione di una nuova specie e rappresenterebbe per l'umanità un balzo tecnologico immenso e dal valore incalcolabile.


Il settore dell'IA esiste ormai da circa 70 anni e il settore più utilizzato l'IA sub simbolica con il machine learning da circa 40-50 anni mentre il deep learning ulteriore specializzazione del precedente da 10-15 anni.
Per come funziona il machine learning, non produrrà mai qualcosa di intelligente e di pensante poiché si basa sull'apprendimento induttivo da esempi e non sulla deduzione logica del ragionamento, sono all'estremità opposta rispetto al metodo scientifico e alla produzione di nuova conoscenza.
Inoltre, supponendo di accontentarci del machine learning e suoi derivati, ci scontriamo con un limite teorico fondamentale dato dalla complessità degli algoritmi che è sempre elevata. Spesso gli algoritmi sono di tipo NP completo e anche per operazioni banali almeno cubici o superiori. Questo rende qualunque problema di dimensioni reali intrattabile anche per supercomputer, occorre accontentarsi di trovare soluzioni sub ottime.
Visto che il famoso problema P=NP è anche un problema del millennio, perché non investire tutti questi soldi nella ricerca di base e vedere se sia possibile un avanzamento? Oppure visto che per i computer quantistici Shor ha dimostrato che alcuni problemi, come quello della fattorizzazione intera, risolvibili con algoritmi con complessità NP possono essere ridotti a P, perché non investire tali cifre folli in tale direzione?
La risposta è semplice, chi investe non è interessato all'avanzamento della conoscenza, ma solo a riempire il portafoglio e per questo non interessano a nessuno le risposte ai quesiti precedenti in quanto non sono direttamente rivendibili. Tuttavia, esse potrebbero portare a un vero progresso, non solo nel settore IA, ma in tutta l'informatica.

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