PC-1: il nuovo focus per VIA Technology

Il mercato dell'informatica spinge verso una massiccia penetrazione in quelle regioni del mondo non ancora toccate dall'evoluzione digitale. La ricetta di VIA ha il nome di PC-1
di Paolo Corsini pubblicata il 11 Febbraio 2005, alle 17:38 nel canale Processori
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGuarda che in India non muoiono tutti di fame...a Bangalore ci sono moltissime aziende informatiche e in quel paese hanno ingegneri informatici che l'Italia si sogna.. idem in Cina..queste due nazioni tra 50-60 anni saranno più ricche di paesi come la francia e la germania...occhio agli stereotipi sui paesi poveri...che sono altri (somalia, congo etc..)
l'informatizzazione di questi paesi quindi non è un vezzo di via ma una reale possibilità..
pensa se i paesi del sud-est asiatico avessero avuto un sistema informativo efficiente e una rete di rilevazione sismica collegata da "internet"....pensi che avrebbero avuto 240000 morti?
l'India ha poco a cui spartire con la Cina, molto poco, salvo la delocalizzazione.
Gli indiani che sn spiccatamente portati verso tutte quelle materie matematiche ( e quindi anche l'Informatica, che piaccia o no), spesso, anzi quasi sempre, emigrano per fare fortuna accademica e poi forse tornano.
A fronte di qlc macchia sicuramente molto industrializzata ed avanzata ci sn milioni di persone che vivono sotto la soglia della povertà e fanno parte del 4° mondo.
Anche in Cina, sì ci sn tutti i grossi centri, le zone intorno a Taiwan e tipicamente tutta la parte orientale...ci dimentichiamo però di quelle regioni sconfinate dove vivono mln di persone ancora in un regime di sopravvivenza, grazie ad economie basate quasi esclusivamente sui prodotti della terra ( riso ecc.)
Non è tutto oro quel che luccica...si sbaglia a stereotipare da un lato ma contrapponendosi diametralmente si rischia di fare lo stesso errore.
Guarda che in India non muoiono tutti di fame...a Bangalore ci sono moltissime aziende informatiche e in quel paese hanno ingegneri informatici che l'Italia si sogna.. idem in Cina..queste due nazioni tra 50-60 anni saranno più ricche di paesi come la francia e la germania...occhio agli stereotipi sui paesi poveri...che sono altri (somalia, congo etc..)
l'informatizzazione di questi paesi quindi non è un vezzo di via ma una reale possibilità..
pensa se i paesi del sud-est asiatico avessero avuto un sistema informativo efficiente e una rete di rilevazione sismica collegata da "internet"....pensi che avrebbero avuto 240000 morti?
effettivamente avrebbero bisogno di ben altro che il PC...
e invece, anche il Terzo Mondo ha bisogno di apparecchi tecnologici...magari meno perfomanti, magari più spartani, magari più "andanti" qualitativamente rispetto agli standard del mondo occidentale...
ma occorrono perchè di scuole, magari poche, ma ne esistono anche in IRAQ, in Burundi e in Madagascar, e un pc se ben sfruttato, è un validissimo strumento didattico e di comunicazione, e proprio i paesi meno sviluppati hanno la massima convenienza a investire nell' istruzione dei loro figli...
l'India ha poco a cui spartire con la Cina, molto poco, salvo la delocalizzazione.
Gli indiani che sn spiccatamente portati verso tutte quelle materie matematiche ( e quindi anche l'Informatica, che piaccia o no), spesso, anzi quasi sempre, emigrano per fare fortuna accademica e poi forse tornano.
A fronte di qlc macchia sicuramente molto industrializzata ed avanzata ci sn milioni di persone che vivono sotto la soglia della povertà e fanno parte del 4° mondo.
Anche in Cina, sì ci sn tutti i grossi centri, le zone intorno a Taiwan e tipicamente tutta la parte orientale...ci dimentichiamo però di quelle regioni sconfinate dove vivono mln di persone ancora in un regime di sopravvivenza, grazie ad economie basate quasi esclusivamente sui prodotti della terra ( riso ecc.)
Non è tutto oro quel che luccica...si sbaglia a stereotipare da un lato ma contrapponendosi diametralmente si rischia di fare lo stesso errore.
è vero quello che dici, ma forse hai travisato il mio discorso..infatti io ho parlato di Bangalore e mica di tutta l'india, lì ci sono numerosissime aziende che assumono gli ingegneri informatici "in loco" e non per l'esportazione..ovvio che poi gli indiani capaci emigrano anche in america e in europa...
....le zone industrializzate della cina sono quelle orientali nelle zone economiche cosidette "speciali" ...quello che volevo contestare è l'idea di paesi che non necessitano di prodotti informatici....mentre sono fondamentali per lo sviluppo del paese...tra l'altro non soltanto via sta scoprendo questo mercato, ma anche amd...e altre aziende...la lenovo è cinese e si è comprata ibm...altri sono i paesi poveri e senza relativa speranza..
sbagli a definirli quarto mondo: il quarto mondo è il ciad, il congo, sierra leone, somalia..paesi senza istituzioni politiche, senza speranza di sviluppo, nè futuro...cosa che non sono nè L'India nè la Cina
è vero quello che dici, ma forse hai travisato il mio discorso..infatti io ho parlato di Bangalore e mica di tutta l'india, lì ci sono numerosissime aziende che assumono gli ingegneri informatici "in loco" e non per l'esportazione..ovvio che poi gli indiani capaci emigrano anche in america e in europa...è
n credo di averlo travisato...hai scritto che in India n tutti muoiono di fame ( diamine ci mancherebbe), ma si stà parlando di uno Stato che conta quasi gli stessi abitanti della Cina che cmq ha i suoi problemi nonostante la rapida ascesa, ma è molto ma molto meno sviluppato.
Siccome qlc mese fà alla notizia dell'ennesima delocalizzazione ci sn stati i soliti discorsi "ah in italia come stiamo male, come siamo sfortunati, non ci fila ness1", volevo solo precisare che l'India non è l'Eden, nemmeno informatico ed anticipare notazioni qualunquiste di quel tipo ( che n sn le tue chiaramente)
assolutamente vero, ma io non mi sn affatto soffermato su questo aspetto
diciamo che in realtà, le grosse multinazionali hanno "scoperto" questi Paesi da molto + tempo, siamo noi che focalizziamo la nostra attenzione solo ora, anche grazie a fenomeni come la globalizzazione...tutti praticano outsourcing per tagliare drasticamente sui costi di produzione/manutenzione ed è ovvio che importanto know-how e tecnologia ed investimenti in zone - avanzate e tutto sommato abb "vergini", se l'humus è sufficientemente buono ( vedi la predisposizione degli indiani verso la matematica) si possono in pochi anni creare dei veri e propri piccoli miracoli economici.
tecnicamente non se l'è comprata ( solo il reparto PC), ma l'accordo è di + ampio respiro, la Lenovo acquisisce la quota di maggioranza nella partecipazione azionaria di un segmento dell'IBM che però guadagna nll'avere un partnership estremamente forte e conosciuto in Oriente, rientrando finanziariamente da un buco di un mld e + di dollari: uno scambio +ttosto alla pari.
il problema è che difficilmente esiste un paese povero...esiste un paese la cui larga maggioranza di abitanti è povera e questa è l'India ed è anche la Cina, anche perchè da soli coprono quasi il 50% della popolazione mondiale e certo non si possono fare raffronti con altri stati quali la Sierra Leone, la Liberia, Etiopia o Somalia.
ti ripeto...non si possono utilizzare categorie di questo genere, così facilmente per uno Stato: la geografia mondiale è suddivisa in zone a maggior o minor sviluppo, ma se uno Stato è grande in termini di estensioni e demografia 50-100 volte un altro, capisci bene che non posso affermare nè che sia industrializzato nè che sia da 4° mondo; ed infatti nel primo post non ho affatto detto che la Cina e l'India sn da 4° mondo, ma se mln e mln di persone vivono con meno di un dollaro al giorno di certo non posso considerarle parte di una realtà che naviga a gonfie vele verso un futuro migliore.
E tra un pò ci sarà il 3x2 in Iran e Corea del Nord....
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