Intel, Pat Gelsinger esce di scena: il CEO si ritira, chi lo sostituirà?

Intel ha annunciato il pensionamento del CEO Pat Gelsinger. L'AD lascia immediatamente la carica. Intel ha nominato due dirigenti senior, David Zinsner e Michelle Johnston Holthaus, come co-amministratori delegati ad interim.
di Manolo De Agostini pubblicata il 02 Dicembre 2024, alle 15:31 nel canale ProcessoriIntel
Intel ha annunciato che il CEO Pat Gelsinger si è ritirato dall'azienda e si è dimesso dal Consiglio di amministrazione, con decorrenza dal 1° dicembre 2024. Intel ha nominato due dirigenti senior, David Zinsner e Michelle Johnston Holthaus, come co-amministratori delegati ad interim mentre il CdA conduce la ricerca per un nuovo CEO.
Zinsner è vicepresidente esecutivo e direttore finanziario, mentre Holthaus è stata nominata di recente come CEO di Intel Products, sotto cui ricadono il Client Computing Group (CCG), il Data Center and AI Group (DCAI) e il Network and Edge Group (NEX).
Frank Yeary, presidente indipendente del Consiglio di amministrazione di Intel, diventerà presidente esecutivo ad interim durante il periodo di transizione. La struttura di Intel Foundry, invece, rimane invariata. "Il consiglio ha formato un comitato di ricerca e lavorerà con diligenza e rapidità per trovare un successore permanente di Gelsinger", si legge in una nota.
Frank Yeary, nella stessa nota, ha espresso un ringraziamento a Pat Gelsinger per i "molti anni di servizio e dedizione a Intel nel corso di una lunga carriera", ma ha anche fatto intendere come il piano di rilancio di Intel varato da Galsinger nel 2021 sul fronte produttivo, con l'impegno a rendere Intel un produttore di semiconduttori per conto terzi come TSMC, non sia andato come pronosticato.
"Sebbene abbiamo fatto progressi significativi nel riacquistare competitività nella produzione e nel costruire le capacità per essere una fonderia di livello mondiale, sappiamo di avere ancora molto lavoro da fare in azienda e ci impegniamo a ripristinare la fiducia degli investitori", recita Yeary. "Come Consiglio di amministrazione, sappiamo prima di tutto che dobbiamo mettere il nostro gruppo di prodotti al centro di tutto ciò che facciamo. I nostri clienti ce lo chiedono e noi lo faremo".
"In definitiva, il ritorno alla leadership di processo è fondamentale per la leadership di prodotto e rimarremo concentrati su questa missione, guidando al contempo una maggiore efficienza e una migliore redditività".
Tra le priorità di Intel, che nell'ultimo trimestre ha perso 16,6 miliardi di dollari, c'è la necessità di "semplificare e rafforzare il nostro portafoglio prodotti e migliorare le nostre capacità di produzione e fonderia, ottimizzando al contempo le nostre spese operative e il capitale. Stiamo lavorando per creare un'Intel più snella, semplice e agile", continua la nota.
"Guidare Intel è stato l'onore della mia vita: questo gruppo di persone è tra i migliori e i più brillanti del settore e sono onorato di chiamare ognuno di loro un collega. Oggi è, ovviamente, agrodolce perché questa azienda è stata la mia vita per la maggior parte della mia carriera lavorativa", ha affermato Gelsigner.
"Posso guardare indietro con orgoglio a tutto ciò che abbiamo realizzato insieme. È stato un anno impegnativo per tutti noi, perché abbiamo preso decisioni difficili ma necessarie per posizionare Intel per le attuali dinamiche di mercato. Sarò eternamente grato ai tanti colleghi in tutto il mondo con cui ho lavorato come parte della famiglia Intel", ha aggiunto l'ex AD, entrato in Intel nel 1979 fino a diventarne infine il primo direttore tecnologico (CTO), come riportammo in un profilo il giorno della sua nomina ufficiale.
Al momento, il pensionamento Gelsinger ha il sapore di un modo "gentile" per comunicare il licenziamento del CEO e il disconoscimento della sua strategia, da cui però il comunicato stampa emesso non prende le distanze in modo netto. Di certo, però, qualcuno doveva pagare per l'attuale andamento dell'azienda, nuda di fronte al boom dell'intelligenza artificiale e con un piano per le fonderie troppo dispendioso e dai ritorni non certi.
Nei mesi scorsi si è parlato di un interessamento di Qualcomm verso un'acquisizione globale, ma a quanto pare è stato accantonato, anche se non si possono escludere ritorni di fiamma o altri sviluppi, soprattutto in questo momento in cui il trono di Intel è vacante.
60 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopero' e' assurdo, Tavares lascia stellantis e si vocifera pure con buonuscita da 100 milioni di euro
pero' e' assurdo, Tavares lascia stellantis e si vocifera pure con buonuscita da 100 milioni di euro
Il mondo ormai funziona alla rovescia ... chi si ricorda cosa era successo ai dirigenti di Autostrade per l'Italia dopo il crollo del ponte Morandi?
Tanto sarà difficile fare peggio. (spero).
Comunque sia, venendo ad Intel e al suo ex CEO, c'è da constatare che in questi ultimi due anni non ne ha azzeccata una. Invece di rilanciare il brand il suo piano in questi quasi 3 anni si è dimostrato davvero poco incisivo e con quasi nessun miglioramento a livello tecnologico, sopratutto per quanto riguarda le fonderie e gli altri siti di produzione che continuano ad essere una palla al piede per Intel.
L'aborto del processo produttivo 20A e il 18A che arriverà nei PC, a quanto pare, a fine 2025 senza ancora nulla sapere sulle rese, testimoniano una certa " immobilità " da parte di Intel che non è ancora riuscita ad attrarre clienti per i suoi processi avanzati.
Troppo poco Pat, troppo tardi...
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Gelsinger "portava male" sotto questo punto di vista.
Anzi sotto ogni punto di vista e da qualsivoglia angolazione.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".