Tim Cook non corregge Trump: il CEO di Apple al centro delle polemiche

Tim Cook non corregge Trump: il CEO di Apple al centro delle polemiche

Il presidente USA parla dell'apertura di un nuovo stabilimento produttivo, che in realtà è in funzione dal 2013. L'atteggiamento remissivo di Cook non è piaciuto ad una parte dell'opinione pubblica americana che ha criticato aspramente il CEO di Apple

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Apple
Apple
 

Si è consumata nei giorni scorsi una piccola vicenda curiosa che sta causando a Tim Cook, CEO di Apple, qualche piccolo grattacapo in termini d'immagine. Nel corso della giornata di mercoledì 20 novembre il presidente USA Donald Trump e Cook hanno fatto visita ad uno stabilimento situato ad Austin, in Texas: si tratta della fabbrica che si occupa della produzione ed assemblaggio dei sistemi desktop Mac Pro e presso il quale verranno prodotti anche i Mac Pro di nuova generazione, come la stessa Apple ha confermato qualche settimana fa (ne abbiamo parlato in questa notizia).

Durante le consuete dichiarazioni di circostanza dinnanzi alla stampa Trump ha affermato: "Vediamo l'avvio di uno stabilimento molto potente e importante. Chiunque segua la mia campagna sa che parlerei sempre di Apple, che vorrei vederla costruire stabilimenti negli Stati Uniti. E questo è quel che sta accadendo".

Lo stabilimento di Austin non è però nulla di nuovo ed è operativo sin dal 2013, e in realtà non è nemmeno di Apple: la fabbrica è di Flex (Flextronics) che da anni è produttore contrattista per la Mela. In occasione della dichiarazione di Trump, il CEO di Apple è parso perplesso, ma non ha comunque apportato alcuna precisazione, limitandosi a ringraziare il Presidente ed il suo staff.

Esiste la possibilità che al momento Cook non avesse chiaramente idea di cosa stesse parlando Trump, anche perché Apple ha recentemente annunciato l'apertura di un nuovo campus (non produttivo) in Texas e quindi l'impressione era che il presidente si stesse riferendo a quello. Ma Trump ha successivamente reiterato su Twitter: "Oggi ho inaugurato un importante stabilimento produttivo di Apple in Texas, che riporterà in America posti di lavoro ad alto valore". E anche in questo caso da Apple o da Cook non è arrivata nessuna precisazione.

La vicenda non è passata inosservata all'opinione pubblica americana. Il New York Times, in particolare, ha pubblicato un articolo nel quale osserva: "Il momento è stato parte di un bizzarro pomeriggio in Texas, dove il presidente ha sfruttato uno stabilimento operativo da 6 anni come prova del successo dei suoi tre anni di presidenza nel riportare posti di lavoro negli Stati Uniti. E ha illustrato la complicata posizione in cui si trovano Cook e altri dirigenti d'azienda con questo presidente, obbligati a presenziare in silenzio quando egli talvolta espone elementi fuorvianti sul loro operato".

John Gruber, noto commentatore di tutto ciò che gravita attorno all'universo Apple, si è mostrato invece più critico, sostenendo che il comportamento di Cook appare come un sostegno implicito a Trump e alla sua rielezione: "Sembra che le politiche commerciali di Trump siano state un bene per Apple e che Cook lo supporti". Sulla stessa linea i commenti della giornalista Kara Swisher e di altri opinionisti, investitori, imprenditori e attivisti americani.

Insomma, una parte dell'opinione pubblica americana non ha per nulla gradito l'atteggiamento remissivo che Cook ha tenuto in questa circostanza, criticando aspramente il fatto che, in questo modo, egli e l'azienda di cui è a capo (che per altro promuove valori e culture distanti dall'impostazione ideologica di Trump) si prestano ad essere strumentalizzati all'interno di una campagna elettorale portata avanti anche con palesi dichiarazioni mendaci.

41 Commenti
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demon7722 Novembre 2019, 16:18 #1
Polemica de che?
Cook sarà giustamente nello status "ma lascia parlare sto coglione" che si mette a correggere le stronzate che dice non la smette più.
Masamune22 Novembre 2019, 16:23 #2
Secondo me cook si è morso la lingua pensando: "è inutile battibeccare con gli idioti: ti portano al loro livello e comunque ti battono per esperienza".
è la stessa tecnica che adotto io quando il grnade capo dice cazzate.
tanto far notare gli errori ai superiori egocentrici e spocchiosi porta solo guai.
giuliop22 Novembre 2019, 16:37 #3
Ormai ogni scusa è buona per far polemica, e se non c’è scusa si fa di tutto per crearla.
Sputafuoco Bill22 Novembre 2019, 16:38 #4
NYT ed i rabbiosi odiatori non sanno più cosa inventarsi contro Trump per oscurare i suoi storici successi economici con i migliori numeri da 51 anni.

1-La fabbrica è stata potenziata.
2-Sono previste subito 5.000 nuove assunzioni e fino a 15.000 nei prossimi anni.
3-Presto saranno avviati i lavori per il nuovo Campus sempre in Texas per 1 miliardo di dollari.
4-Dato che le politiche fiscali e commerciali di Trump hanno avvantaggiato Apple, perché Cook dovrebbe osteggiare il presidente? Solo perché non piace al NYT?

Continuate ad arrampicarvi sugli specchi.
amd-novello22 Novembre 2019, 16:47 #5
"John Gruber, noto commentatore di tutto ciò che gravita attorno all'universo Apple, si è mostrato invece più critico, sostenendo che il comportamento di Cook appare come un sostegno implicito a Trump e alla sua rielezione: "Sembra che le politiche commerciali di Trump siano state un bene per Apple e che Cook lo supporti". Sulla stessa linea i commenti della giornalista Kara Swisher e di altri opinionisti, investitori, imprenditori e attivisti americani."


sarebbe scemo se non lo supportasse

il cognome Gruber deve annebbiare la mente
Gnubbolo22 Novembre 2019, 18:00 #6
classico giornaliero clickbait antitrump, non c'è da aspettarsi nulla di diverso quando il 90% dei media americani è in mano ai libdem.
pabloski22 Novembre 2019, 18:14 #7
Originariamente inviato da: amd-novello
sarebbe scemo se non lo supportasse

il cognome Gruber deve annebbiare la mente


Ma infatti. Questi odiatori e sparaballe di professione, trovano modo di fare polemica sempre e comunque.

Se i risultati ottenuti da Trump portano acqua al mulino di Apple, perchè diavolo Cook non lo dovrebbe supportare?

Secondo la loro logica, dovrebbe invece supportare Hillary, Obama and friends? A costo di perderci?

Cioè siamo all'assurdo logico. Ovviamente tutto questo non vale se si supporta il candidato "sinistro" radical chic. In quel caso è tutto bello, profumato, eco, Thunberg-like, ecc...

Io lo dico da anni ormai. Il fascismo è tornato, ma indossa la camicia rossa. Per quanto questi maggiordomi degli oligarchi finanziari possano essere considerati socialisti/comunisti.
amd-novello22 Novembre 2019, 18:20 #8
perchè loro fanno equivalere il "non spalarm merda ogni giorno su una persona" col "supporti tutto quello che fa e lo voti pure"

le nuance intermedie non sono contemplate
fracama8722 Novembre 2019, 18:49 #9
Cioè siamo all'assurdo logico. Ovviamente tutto questo non vale se si supporta il candidato "sinistro" radical chic. In quel caso è tutto bello, profumato, eco, Thunberg-like, ecc...

Io lo dico da anni ormai. Il fascismo è tornato, ma indossa la camicia rossa. Per quanto questi maggiordomi degli oligarchi finanziari possano essere considerati socialisti/comunisti.


Mi ricorda un po' chi da del radical chic a chiunque osi muovere una critica a uno dei peggiori presidenti della storia degli stati uniti. Che quasi faceva scoppiare una guerra nucleare.
Che da una parte promette ai curdi di proteggerli e poi li tradisce.
Che mette in crisi i difficili accordi con l'Iran. Mentre favorisce l'Arabia Saudita vera destabilizzatrice del medio oriente...

Tanto per citare i suoi "record".

E per mascherare il proprio fascismo danno del fascista a chiunque voglia resistere e abbia l'ardire di obbiettare.

E a essere maggiordomo degli oligarchi finanziari è proprio Trump e la gente come lui.
Che abbassa le tasse AI più ricchi e abbassa le risorse per i più poveri.

Ci sono i liberisti è vero. Poi ci sono gli IPER liberisti come lui.
domthewizard22 Novembre 2019, 19:00 #10
se agli americani stanno sulle balle le gaffe di trump, vediamo se vogliono fare cambio con giggino di maio

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