L'Apple Watch ti dice anche quando morirai

Apple Watch ha il difficile compito di rimpolpare le vendite di una categoria di prodotto che non è mai decollata, quella degli smartwatch. Atteso per il prossimo mese di marzo e probabile successo annunciato secondo gli analisti, molti sviluppatori stanno cercando di farsi avanti in modo da non arrivare impreparati al lancio, offrendo la propria applicazione sullo store già al day one.

Fra questi Rehabstudio, società alla base di Life Clock, app che si basa sulle attitudini dell'utente per calcolarne l'aspettativa di vita. Life Clock ci offrirà un quadrante grazie al quale potremo visualizzare un conto alla rovescia che condurrà alla nostra dipartita una volta arrivato al fatidico zero. Un'idea simpatica che comunque ha lo scopo di sensibilizzarci sulle piccole cose che facciamo e sul loro impatto sulla nostra salute.

Il motivo di fondo è pertanto lo stesso dell'orologio ed è strettamente legato al fitness, incoraggiando l'utente a compiere determinate azioni per prolungare - e non solo migliorare - la propria permanenza sull'amata Terra. La nostra aspettativa di vita infatti aumenterà di una manciata di minuti quando parteciperemo ad attività "salutari", ma diminuirà quando verranno immesse nel sistema azioni negative per il nostro organismo.

L'assunto su cui si basa il semplice algoritmo di Life Clock è più o meno questo: esercitandoci o mangiando pasti nutrienti vivremo più a lungo, invece moriremo prima dormendo poco o fumando sigarette. Apple Watch sarà rilasciato il mese prossimo e non sappiamo ancora se gli utenti saranno in grado di aggiungere ulteriori quadranti, oltre a quelli installati nativamente. Non sappiamo se pertanto quello di Life Clock sarà impostabile come orologio predefinito, o se sarà esclusivamente utilizzabile come app tradizionale.