E-tattoo: arriva il tatuaggio elettronico che misura lo stress sul lavoro

Un team dell’Università del Texas ha sviluppato un tatuaggio elettronico temporaneo che monitora in tempo reale lo stress mentale. Sarà applicato in settori critici come aviazione, medicina e formazione, con costi contenuti e massima discrezione.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 30 Maggio 2025, alle 10:38 nel canale Scienza e tecnologiaUn minuscolo tatuaggio temporaneo applicato sulla fronte, in grado di monitorare i segnali elettrici del cervello e degli occhi, potrebbe presto rivoluzionare il modo in cui misuriamo e gestiamo lo stress mentale, soprattutto nei contesti lavorativi più critici. È questa la promessa dell’e-tattoo, la nuova frontiera dei wearable sviluppata da un team di ricercatori dell’Università del Texas ad Austin guidato dall’ingegnera Nanshu Lu. Me vediamo nel dettaglio come funziona.
E-tattoo: il tatuaggio elettronico che misura lo stress sul lavoro
La tecnologia alla base dell’e-tattoo nasce da una sfida nota nel mondo della neuroscienza: l’elettroencefalografia (EEG), lo standard per la misurazione dell’attività cerebrale, richiede dispositivi ingombranti, cappucci pieni di fili e gel conduttivi, rendendo difficile l’utilizzo fuori dagli ambienti clinici. L’e-tattoo, invece, è un cerotto ultrasottile, flessibile e wireless che si applica direttamente sulla fronte, combinando le funzioni di EEG e di elettrooculografia (EOG), cioè la misurazione dei movimenti oculari.
Il sistema, testato su sei volontari, è composto da chip e batteria per un costo di circa 200 dollari, mentre i sensori monouso costano circa 20 dollari ciascuno. Una cifra irrisoria se si pensa che un sistema EEG tradizionale può superare i 20.000 dollari.
Durante i test, i partecipanti hanno affrontato prove di memoria sempre più difficili: l’e-tattoo ha rilevato in tempo reale i cambiamenti nell’attività cerebrale, segnalando quando il carico cognitivo aumentava o subentrava la fatica mentale. I dati raccolti sono stati poi elaborati da un modello informatico, in grado di stimare il livello di stress e prevedere eventuali cali di attenzione.
Le potenzialità di questa tecnologia sono enormi. “Potrebbe monitorare la fatica cognitiva di piloti, autisti o chirurghi, dove una distrazione può essere fatale. Ma anche supportare l’apprendimento personalizzato, la gestione dello stress o sistemi di allerta precoce nei lavori a rischio”, spiega Lu. Il tutto con una vestibilità superiore rispetto a cerchietti o cappucci, soprattutto in ambienti dinamici o dove si indossano caschi.
Non mancano però i limiti. Al momento il tatuaggio funziona solo su pelle senza peli, quindi principalmente sulla fronte. L’obiettivo dei ricercatori è estendere la tecnologia anche al cuoio capelluto, magari integrando sensori wireless a inchiostro. Un’altra sfida è aumentare la copertura senza sacrificare il comfort. E, naturalmente, sarà fondamentale validare l’efficacia del dispositivo in contesti reali, fuori dal laboratorio.
Per quanto riguarda la privacy, il team sta lavorando per integrare capacità di calcolo direttamente sul tatuaggio, così da elaborare i dati in locale senza trasmetterli a server esterni, proteggendo così l’utente.
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