Google Gemini potrebbe arrivare su iPhone, iPad e Mac entro fine anno

Apple si prepara a integrare molteplici servizi di intelligenza artificiale nei suoi sistemi operativi, con Google Gemini che potrebbe essere il primo a fare compagnia a ChatGPT di OpenAI. L'obiettivo è offrire all'utente diverse opzioni IA, mantenendo al contempo un focus sulla privacy.
di Nino Grasso pubblicata il 01 Luglio 2024, alle 12:31 nel canale AppleAppleGoogleGeminiiOSiPadOSmacOS
Dopo un primo periodo di silenzio, Apple sta compiendo mosse audaci, fra le più interessanti, nel campo dell'intelligenza artificiale. Dopo l'annuncio dell'integrazione di ChatGPT di OpenAI nei suoi sistemi operativi durante la WWDC 2024, emerge ora che l'azienda di Cupertino intende ampliare presto le sue partnership nel campo dell'IA.
Gemini su Android
A scriverlo è l'affidabile Mark Gurman di Bloomberg, che ha precisato come Apple stia lavorando per integrare Google Gemini, il chatbot IA di Google, all'interno di iOS entro la fine dell'anno. Come già dichiarato dalla stessa azienda, la Mela vuole adottare un approccio multi-piattaforma per l'intelligenza artificiale, offrendo agli utenti una varietà di opzioni con diverse specificità per soddisfare le loro esigenze.
Entro fine anno arriverà Gemini sui dispositivi Apple?
Google Gemini si affiancherebbe a ChatGPT nei sistemi Apple, creando un ecosistema IA flessibile all'interno delle diverse categorie di dispositivi. Questa strategia permetterebbe di sfruttare le migliori caratteristiche di entrambi i servizi, potenzialmente migliorando l'esperienza complessiva nell'utilizzo dell'IA su iOS, iPadOS e macOS. È importante notare che l'integrazione di servizi di terze parti non comprometterà gli sforzi interni nel campo dell'intelligenza artificiale generativa.
L'azienda continuerà a utilizzare le proprie funzionalità di "Apple Intelligence" per gestire le query più semplici degli utenti, riservando l'uso di servizi esterni come ChatGPT e potenzialmente Gemini per le richieste più complesse. L'aspetto interessante nell'approccio di Apple è il riconoscimento, da parte dell'azienda, della necessità di collaborare con leader del settore per offrire le migliori soluzioni possibili ai propri utenti. Allo stesso tempo, la Mela intende mantenere un certo grado di controllo sull'esperienza utente, utilizzando le proprie tecnologie per le attività di base.
Oltre a Google e OpenAI, si vocifera che Apple stia anche esplorando una collaborazione con Anthropic, un'altra azienda molto interessante nel campo dell'IA con il suo Claude nelle diverse versioni. Non tutti i tentativi di partnership, però, sono stati fruttuosi per l'azienda di Cupertino. Nonostante alcune discussioni iniziali, sembra che Apple non procederà con l'integrazione del chatbot Llama di Meta nei suoi dispositivi per via delle presunte preoccupazioni di Apple riguardo alle pratiche sulla privacy di Meta.
L'azienda sembra preferire partnership con aziende che condividono i suoi valori negli ambiti della privacy e della sicurezza degli utenti. Le nuove feature IA sono previste per l'autunno, con il rilascio di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia. La promessa di poter utilizzare ChatGPT per analizzare documenti e foto, generare contenuti testuali e creare immagini contestualmente rilevanti direttamente all'interno del sistema operativo è certamente allettante, ma poter scegliere la tecnologia con cui farlo porterebbe una grande libertà negli OS della Mela, espandendo enormemente le funzionalità legate all'IA.
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