Apple ha appena venduto l'iPhone numero 2 miliardi, ed è (anche) grazie a Steve Jobs
Con Tim Cook Apple non è più la stessa azienda che ha lasciato Steve Jobs, ma il successo degli iPhone dipende ancora oggi dal suo co-fondatore e dalla sua "vision"
di Nino Grasso pubblicata il 23 Settembre 2021, alle 13:01 nel canale AppleAppleiPhone
Secondo un nuovo report di Horace Dediu di Asymco Apple ha di recente venduto il suo iPhone numero 2 miliardi e, sebbene sia oggi una realtà molto diversa da quella che ha lasciato Steve Jobs, l'impronta del co-fondatore della Mela è ancora presente e forte, anche su iPhone 13.
Dediu sottolinea come in questi ultimi anni la Apple di Tim Cook si sia allontanata da uno dei principi chiave seguiti dall'azienda dopo il ritorno di Jobs nel 1997: la semplificazione della line-up di prodotti.
L'aneddoto del ritorno di Jobs in Apple, dopo l'abbandono voluto dai vertici dirigenziali, è famoso: in qualità di nuovo CEO ad interim ha infatti subito rimosso dall'inventario aziendale tanti dei Mac proposti in vendita, puntando a offrire semplicemente un solo desktop e un solo notebook per il mercato consumer, e un solo desktop e un solo notebook per quello professionale. Basti vedere la line-up attuale dei soli iPhone per capire quanto sia lontana da quell'approccio la nuova Apple di Tim Cook: fra iPhone SE a 400 dollari e iPhone 13 Pro Max da 1TB a circa 1600 dollari c'è un abisso in termini di prezzi sia di numero di modelli intermedi.
2 miliardi di iPhone venduti senza troppi squilli di tromba
Apple non ha annunciato il raggiungimento del traguardo dei 2 miliardi di smartphone, e secondo Dediu questo non è successo per due motivi: il primo è che l'azienda non dichiara più i numeri di vendita del melafonino, il secondo è che "quando i numeri diventano così importanti si va verso una sorta di desensibilizzazione". Ricordiamo infatti che ad annunciare il traguardo del primo miliardo di iPhone venduto era stata proprio la Mela, in via ufficiale.
Secondo l'analista, inoltre, alla base di questo successo c'è comunque un altro dei principi più famosi della Apple di Jobs: "La gente non sa cosa vuole, finché non glielo mostri", diceva l'imprenditore americano. iPhone 13, secondo l'analista, è un'ottima incarnazione di questo principio: oggi non è difficile trovare uno smartphone di buona qualità a un ottimo prezzo (a tal proposito vi consigliamo la nostra guida ai migliori smartphone top di gamma), ma Apple ha analizzato le tendenze che vanno per la maggiore proponendo qualcosa in più proprio negli ambiti che contano.
Con il nuovo comparto fotografico orientato prevalentemente sui video, Apple stuzzica le attenzioni della "nuova generazione di influencer su YouTube, Instagram e TikTok", o aspiranti tali, mettendo nelle mani di gente comune uno "strumento straordinario per compiere un lavoro altrettanto straordinario". Il tutto portando le prestazioni, le feature e la competizione in generale, ogni anno, a un livello ancora inesplorato sui dispositivi "sufficientemente validi" venduti a prezzi inferiori. Dediu chiude così la sua disamina: "Quello che rende l'iPhone, e forse Apple tutta, speciali è che sembra siano in grado di consegnare prodotti che nessuno chiede, ma che tutti poi vogliono".
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