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Old 22-02-2008, 11:57   #141
pietro84
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Ci sono da dire alcune cose:

1) Veltroni che dice "andremo da soli" e poi si allea con l'IdV non mi sembra troppo coerente (anche se poi l'IdV si scioglierà nel gruppo parlamentare del PD).

2) Veltroni non è stato corretto perchè aveva detto espressamente che i Radicali potevano accettare le stesse condizioni trattate con Di Pietro, mentre poi il PD ha "imposto" la non presentazione del simbolo dei Radicali e l'inserimento di esponenti Radicali nelle liste del PD. Mentre a Di Pietro è stato riservato un trattamento diverso... pur essendo il suo partito sostanzialmente una farsa (che ha contribuito anche a portare in parlamento De Gregorio nella passata legislatura). Tra l'altro Di Pietro non riesce neanche a parlare in italiano... ah e ricordiamo anche che Di Pietro ha premuto per votare con l'ATTUALE legge elettorale

3) Temo che una manciata di Radicali non basterà a smuovere il livello culturale stagnante della parte cattolica del PD.
1) Correre da soli vuol dire: (a) senza la sinistra radicale e (b.) allearsi con chi sottoscriva il programma del pd e sia disposto a formare un unico gruppo parlamentare.

2)? Veltroni ha sempre detto che solo il simbolo di Di Pietro sarebbe comparso. qual è la fonte della tua notizia?

3)la Binetti è un esponente di secondo piano del PD, solo in questi giorni se ne parla tanto ma prima non si sentiva mai.
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"la scelta giusta non è sempre la più saggia,ma è quella che non porta con sè rimpianti" . pietro84
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Old 22-02-2008, 12:03   #142
street
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1) Correre da soli vuol dire: (a) senza la sinistra radicale e (b.) allearsi con chi sottoscriva il programma del pd e sia disposto a formare un unico gruppo parlamentare.
cioé, correre da soli in compagnia

Però non capisco, non poteva dire allora "stavolta facciamo una coalizione in cui decidiamo noi a priori la linea di governo, chi vuole si allea"?

La sostanza non cambia. la ventilata novità (e purtroppo dall' altra parte é pari situazione) é solo un termine nuovo, ma la sostanza che é quella che conta non mi sembra cambiata di molto.
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Le mie foto su flickr|VENDO CANON Eos 550D
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Old 22-02-2008, 12:05   #143
ekerazha
 
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1) Correre da soli vuol dire: (a) senza la sinistra radicale e (b.) allearsi con chi sottoscriva il programma del pd e sia disposto a formare un unico gruppo parlamentare.
Sì, questo è quello che ha detto a posteriori per giustificare l'alleanza, dopo la propaganda dell'"andiamo da soli". Comunque anche i Radicali avrebbero accettato le stesse condizioni come già detto, ma alla fine ha fatto l'alleanza solo con l'IdV. Pure il "Partito Socialista" non è la sinistra "massimalista" (anche se in quest'ultimo caso c'è da vedere se avrebbero accettato di confluire nell'unico gruppo parlamentare... cosa che i Radicali avrebbero fatto).

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2)? Veltroni ha sempre detto che solo il simbolo di Di Pietro sarebbe comparso. qual è la fonte della tua notizia?
La fonte della mia notizia sono le mie orecchie a Porta a Porta (il giorno dopo che è stato ospite Berlusconi c'è stato ospite Veltroni). Veltroni aveva detto esplicitamente che i Radicali potevano accettare le stesse condizioni offerte a Di Pietro. Tra l'altro anche se non lo avesse detto (ma lo ha detto ) non vedo per quale motivo ci sia questa strada preferenziale per il partito-farsa di Di Pietro.

Quote:
3)la Binetti è un esponente di secondo piano del PD, solo in questi giorni se ne parla tanto ma prima non si sentiva mai.
La Binetti ahimè non è l'unico elemento del genere.
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Old 22-02-2008, 12:40   #144
pietro84
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Originariamente inviato da street Guarda i messaggi
cioé, correre da soli in compagnia

Però non capisco, non poteva dire allora "stavolta facciamo una coalizione in cui decidiamo noi a priori la linea di governo, chi vuole si allea"?

La sostanza non cambia. la ventilata novità (e purtroppo dall' altra parte é pari situazione) é solo un termine nuovo, ma la sostanza che é quella che conta non mi sembra cambiata di molto.
ma come no?
-la sinistra radicale è fuori
-i socialisti sono fuori
-mastella è fuori
-Dini & co sono fuori
cioè tutti quelli che ricattavano sono stati messi fuori.
-il PD è un partito unico e non la federazione di vari partiti
-Non saranno candidati i condannati
-Non saranno candidati i parlamentari che hanno fatto più di tre legislatute tranne qualche eccezione (Prodi,Amato,Visco,De Mita non si sono ricandidati per esempio i primi tre sono stati d'accordo, l'ultimo no ma è positivo)
-E' stato fatto spazio ai giovani (presentati come capolista)
....

tanti elementi di novità ci sono dai, non fate finta di non saperlo; si vede anche dal fatto che il PDL tenta goffamente di inseguire le scelte del PD.
Fini addirittura continua a ripetere che non vanno candidati i condannati
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Old 22-02-2008, 12:43   #145
pietro84
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La fonte della mia notizia sono le mie orecchie a Porta a Porta (il giorno dopo che è stato ospite Berlusconi c'è stato ospite Veltroni). Veltroni aveva detto esplicitamente che i Radicali potevano accettare le stesse condizioni offerte a Di Pietro. Tra l'altro anche se non lo avesse detto (ma lo ha detto ) non vedo per quale motivo ci sia questa strada preferenziale per il partito-farsa di Di Pietro.


La Binetti ahimè non è l'unico elemento del genere.
anch'io l'ho visto porta a porta e non mi risulta ciò, anzi mi pare di aver sentito che l'unico simbolo sarebbe stato quello di IDV. cmq non posso avere la certezza assoluta.
La Binetti non è l'unica ma l'ala estremista cattolica è una piccola minoranza, ad esempio Bindi , che fappartiene all'area cattolica è d'accordo con le riforme riguardanti i diritti civili e lo è stata anche durante il governo Prodi.
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Old 22-02-2008, 12:48   #146
ekerazha
 
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Originariamente inviato da pietro84 Guarda i messaggi
anch'io l'ho visto porta a porta e non mi risulta ciò, anzi mi pare di aver sentito che l'unico simbolo sarebbe stato quello di IDV. cmq non posso avere la certezza assoluta.
Ti assicuro che l'ha detto... mi ricordo anche che era stato in risposta ad una precisa domanda di Vespa: se riesci a trovare la registrazione guardala.

Quote:
La Binetti non è l'unica ma l'ala estremista cattolica è una piccola minoranza, ad esempio Bindi , che fappartiene all'area cattolica è d'accordo con le riforme riguardanti i diritti civili e lo è stata anche durante il governo Prodi.
Sì la Bindi è una persona di buon senso, anche se le sue presunte riforme (come quella sui "DICO"... o come avevano deciso poi di chiamarli) era un ammasso di compromessi quasi senza valore...... comunque almeno ci ha provato.
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Old 22-02-2008, 12:54   #147
Fritz!
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Il sondaggio su Repubblica.it da il 70% d'accordo con l'accordo tra PD e radicali...

Segno che la stragrande maggioranza degli elettori PD accolgono positivamente l'entrata dei radicali nel PD

Mi pare che anche qua sul forum, il 90% delle critiche venga da chi non ha comunque nessuna intenzione di votare PD
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Old 22-02-2008, 14:55   #148
REN88
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Originariamente inviato da jumpermax Guarda i messaggi
Basarsi integralmente su fonti rinnovabili invece è possibilissimo. Basta farsi due conti per capirlo: l'irraggiamento medio annuo in italia è circa 1000kWh/m^2 e un pannello fotovoltaico rende circa il 10%. il consumo in Italia di energia elettrica è di circa 337458 GWh annui, che diviso 100 kWh/m^2 ci da circa 3374 km^2, siamo attorno all'1% della superficie nazionale. Riceviamo insomma dal sole molta più energia di quanta non ne consumiamo,tanto che buona parte dei consumi domestici potrebbe essere direttamente fornita da impianti fotovoltaici integrati negli edifici. Se quindi non abbiamo tapezzato l'italia di pannelli solari è perché i costi di produzione di energia elettrica fotovoltaica sono (per ora) troppo elevati, discorso analogo si poteva fare un decennio fa per l'eolico. Il dato di fatto però e che i costi di queste due fonti di energia sono in continua caduta, tant'è che è prevedibile un'esplosione del mercato. Il trend di crescita dell'eolico di questi ultimi 10 anni da solo è abbastanza chiaro

la capacità installata sta crescendo esponenzialmente, raddoppiando circa ogn i quattro anni. Il nucleare per contro è fermo. http://en.wikipedia.org/wiki/Economi...r_power_plants
La questione qua, al di la dei problemi di dismissione di queste centrali sta nei lunghissimi tempi di costruzione e nel notevole costo iniziale, costo a cui poi va aggiunto quello del combustibile che varia ovviamente a seconda del costo di estrazione e della domanda. Impensabile di risolvere i problemi energetici da qua a 10 anni col nucleare, nell'immediato non è certo la soluzione. Poi sulla carta uno si può fare tutti i conti che gli pare e sostenere che l'energia prodotta costerebbe 3cent a kw... il mercato dice cifre un tantino diverse.
Qua ad esempio c'è uno studio del dipartimento di energia USA
http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/pdf/0484(2006).pdf
per eolico e nucleare il costo in dollari a MWh è rispettivamente di circa 55.8$ e 59.3$ Considerati i tempi io direi che ci sono poche alternative....
Allora siamo un pò OT in ogni caso vorrei dire che i calcoli che fai sono un pò fantasiosi...magari fosse come dici...vivremmo in un mondo perfetto.

guarda qui:

"Per sostituire con il fotovoltaico il 50% della produzione elettrica nazionale da fonti fossili sarebbe necessario installare 120 GW fotovoltaici (con un impegno economico non inferiore a 700 miliardi di euro), a fronte di una potenza fotovoltaica attualmente installata nel mondo inferiore a 5 GW. Installando in Italia una potenza fotovoltaica pari a quella installata in tutto il mondo, non conseguiremmo neanche il 4% degli obiettivi del Protocollo di Kyoto!

Sostituire con l’eolico il 50% della produzione elettrica nazionale da fonti fossili significherebbe installare 80 GW di turbine eoliche, ovvero 80.000 turbine (una ogni 4 kmq del territorio nazionale). Appare evidente il carattere utopico di questa soluzione (che, ad ogni modo, richiederebbe un investimento non inferiore a 80 miliardi di euro). In Germania, il paese che più di tutti al mondo ha scommesso nell’eolico, i 18 GW eolici – oltre il 15% della potenza elettrica installata – producono meno del 5% del fabbisogno elettrico tedesco.(che ricordo possiede già 17 centrali nucleari)

Per sostituire il 50% della produzione elettrica nazionale da fonti fossili basterebbe installare 10 reattori del tipo di quelli attualmente in costruzione in Francia o in Finlandia, con un investimento complessivo inferiore a 35 miliardi di euro. Avere 10 reattori nucleari ci metterebbe in linea con gli altri Paesi in Europa (la Svizzera ne ha 5, la Spagna 9, la Svezia 11, la Germania 17, la Gran Bretagna 27, la Francia 58) e consentirebbe all’Italia di produrre da fonte nucleare una quota del proprio fabbisogno elettrico pari alla media europea (circa 30%). (fonte: progetto Galileo 2001)

"

Fonte: Progetto Galileo 2001 ovvero questi qui:

Renato Angelo RICCI, Presidente

Giorgio SALVINI, Presidente Onorario
Umberto VERONESI, Presidente Onorario

Franco BATTAGLIA, Vice Presidente Vicario
Carlo BERNARDINI, Vice Presidente
Tullio REGGE, Vice Presidente
Umberto TIRELLI, Vice Presidente

Angela ROSATI, Segretario Generale

Silvio GARATTINI, Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”
Gian Tommaso SCARASCIA MUGNOZZA, Professore Emerito di Genetica Agraria, Comitato Nazionale Biotecnologie
Giorgio TRENTA, Presidente Associazione Italiana di Radioprotezione Medica
Paolo VECCHIA, Presidente ICNIRP

Stefano AGOSTEO, Ordinario di Strumentazioni nucleari, Politecnico di Milano
Alessandro BAILINI, Ingegnere Nucleare, Politecnico di Milano
Claudia BALDINI, Vice Presidente Associazione Bioetica di Ravenna
Lanfranco BELLONI, Ricercatore di Fisica, Università di Milano
Argeo BENCO, Fisico, già Presidente Associazione Italiana di Radioprotezione
Alessandro BETTINI, Ordinario di Fisica Generale, Università di Padova
Giuseppe BLASI, Architetto, Presidente Associazione ProgettAmbiente
Mirko BRESSANELLI, Ingegneria Nucleare, Politecnico di Milano
Tullio BRESSANI, Ordinario di Fisica Sperimentale, Università di Torino
Giovanni CARBONI, Ordinario di Fisica Generale, Università di Roma-Tor Vergata
Diego CATTANEO, Ingegnere Elettronico, Politecnico di Milano
Arrigo CIGNA, già ricercatore ENEA
Leopoldo CONTE, Ordinario di Fisica Medica, già Presidente Associazione Italiana di Fisica Medica
Leone CORRADI DELL’ACQUA, Ordinario di Scienza delle Costruzioni, Politecnico di Milano
Guido FANO, già Ordinario di Metodi Matematici della Fisica, Università di Bologna
Rodolfo FEDERICO, Ordinario di Fisiologia Vegetale, Università di Roma-Tre
Gianni FOCHI, Professore di Chimica, Scuola Normale Superiore di Pisa
Paolo FORNACIARI, Ingegnere, Presidente Comitato Italiano Rilancio del Nucleare
Renato GIUSSANI, Ingegnere, Direttore MIND
Roberto HABEL, Comitato di Presidenza, Società Italiana di Fisica
Alberto LANZAVECCHIA, Economista, Università di Parma
Carlo LOMBARDI, Membro del Comitato Scientifico ENEA
Lelio LUZZI, Ricercatore Impianti Nucleari, Politecnico di Milano
Giorgio MOLINARI, Ordinario di Elettrotecnica, Università di Genova
Stefano MONTI, Ingegnere nucleare, ENEA
Giovanni V. PALLOTTINO, Ordinario di Elettronica, Università di Roma-La Sapienza
Matteo PASSONI, Ingegnere Nucleare, Politecnico di Milano
Ernesto PEDROCCHI, Ordinario di Energetica, Politecnico di Milano
Carlo PELANDA, Docente di Politica ed Economia Internazionale, University of Georgia, Athens GA, USA
Aulo PERINI, Medico Radioprotezionista
Guido PIZZELLA, Ordinario di Fisica, Università di Roma-Tor Vergata
Norberto POGNA, Dirigente di ricerca, CRA-Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura
Francesca QUERCIA, Geologo, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente
Niccolò RIGHETTI, Ingegnere Nucleare
Alceste RILLI, Ingegnere nucleare, AIN
Roberto ROSA, Fisico Nucleare
Valeria RUSSO, Ingegnere Nucleare, Politecnico di Milano
Francesco SALA, Ordinario di Botanica e Direttore Orti Botanici, Università di Milano
Sandro SANDRI, Fisico
Alberto SILVESTRI, Ingegnere nucleare, ENEA
Giorgio SIMEOLI, CNR
Elena SOETJE BALDINI, Segretario Associazione Bioetica di Ravenna
Ugo SPEZIA, Ingegnere nucleare, Segretario Generale AIN
Carlo STAGNARO, Direttore Ecologia di Mercato, Istituto “Bruno Leoni”
Francesco TROIANI, Fisico, ENEA
Roberto VACCA, Ingegnere, Scrittore
Giulio VALLI, Ingegnere nucleare, ENEA
Vincenzo VAROLI, Ordinario di Elettronica Industriale, Politecnico di Milano
Franco VELONÀ, Ingegnere nucleare, Politecnico di Bari




Le fonti rinnovabili allo stato attuale sono una illusione questo non lo dico io, è scritto nei libri di termodinamica,chimica nucleare,fisica......Libri che i Verdi,Bonino e analoghi partiti non leggono...

Quote:
la capacità installata sta crescendo esponenzialmente, raddoppiando circa ogn i quattro anni. Il nucleare per contro è fermo. http://en.wikipedia.org/wiki/Economi...r_power_plants
La questione qua, al di la dei problemi di dismissione di queste centrali sta nei lunghissimi tempi di costruzione e nel notevole costo iniziale, costo a cui poi va aggiunto quello del combustibile che varia ovviamente a seconda del costo di estrazione e della domanda. Impensabile di risolvere i problemi energetici da qua a 10 anni col nucleare, nell'immediato non è certo la soluzione. Poi sulla carta uno si può fare tutti i conti che gli pare e sostenere che l'energia prodotta costerebbe 3cent a kw... il mercato dice cifre un tantino diverse.
Qua ad esempio c'è uno studio del dipartimento di energia USA
http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/pdf/0484(2006).pdf
per eolico e nucleare il costo in dollari a MWh è rispettivamente di circa 55.8$ e 59.3$ Considerati i tempi io direi che ci sono poche alternative....
La storia che il nucleare è fermo è una falsità, è Un'altra voce che spesso insistentemente arriva sui mezzi di informazione...per smentire questa voce basta andare sui siti internazionali che monitorano la costruzione di impianti nucleari, e si vede che sono in costruzione decine di nuovi impianti, soprattutto in Asia, ma anche in Europa (Finlandia, Romania e anche in Slovacchia e Bulgaria dove le sta costruendo la nostra Enel). E nei paesi dove è “politicamente scorretto” dirlo apertamente, di soppiatto si potenziano quasi fino al raddoppio gli impianti esistenti (Spagna o UK e anche USA per esempio) Se poi si considera la Cina.....


Un altro punto importante è il tempo di costruzione..! In korea e Giappone le costruiscono in 3 anni e mezzo non capisco perchè in Italia non potremmo fare lo stesso. 10 anni per la costruzione di una centrale sono tempi che appartengono al passato.

Poi c'è il problema maggiore delle rinnovabili, ovvero la modularità dell'energia che rappresenta il problema PIU' GRANDE per le fonti rinnovabili.(Oltre al fatto che gli impianti fotovoltaici durano molto meno rispetto uno nucleare)

Secondo il mio parere bisogna raggiungere un mix di fonti nucleare incluso.

Se ti interessa l'argomento ti consiglio di leggere le notizie e i commenti di questo sito www.archivionucleare.com





Per quanto riguarda i costi vedo che non hai letto il documento dell'università di Pisa che ho linkato prima ti scrivo le conclusioni:
"Come si è visto nel corso della trattazione è emerso che il costo dell'energia elettrica prodotta per via nucleare si aggirerà, anche adottando le ipotesi più pessimistiche, attorno ai 3 eurocents/kWh. Ricordiamo che il costo medio di generazione dell’energia in Italia si è aggirato nel I trimestre del 2005 sui 6,88 eurocents/kWh [2], per un costo totale37 di oltre 10 eurocent/kWh. Del resto il prezzo del barile di petrolio ha raggiunto la soglia degli 80 $/barile38, quadruplicando il suo prezzo negli ultimi dieci anni (e superando quindi il massimo storico39 di 75,6 $/barile del 1980 in occasione della guerra Iran-Iraq40 [16]) . Fatto questo sicuramente molto penalizzante per il nostro Paese, poiché l’Italia dipende all’82% dalle importazioni dall’estero, e, come già detto, in media il prezzo dell’energia elettrica è ben più elevato rispetto alla media europea, proprio a causa di un eccessivo sbilanciamento verso i combustibili più costosi in assoluto e passibili di pericolosi rialzi (petrolio e gas naturale). Un rapido aumento del prezzo delle fonti fossili porta inevitabilmente ad un sensibile aumento del prezzo dell’energia così prodotta, dal momento che la maggiore spesa si ha proprio nell’acquisto dei combustibili; viceversa l’uranio viene oggi estratto da giacimenti molto concentrati a 20 $/kg. Le riserve così accertate ammontano a 4,4 milioni di tonnellate; ma pagandolo 170 $/kg si hanno a disposizione 145 milioni di tonnellate. A 1˙000 $/kg si potrebbe estrarre uranio dall’acqua del mare (dove ci sono 20 miliardi di tonnellate di uranio), anche in questo ipotetico caso il prezzo resterebbe paragonabile a quello delle fonti fossili [3]. Sicuramente subiamo oggi, fatti alla mano, il frutto delle dissennate scelte in termini di politica energetica attuate negli ultimi 15 anni, soprattutto sotto la spinta dei presunti movimenti ecologisti (che in passato, quando il petrolio costava attorno ai 15 dollari a barile hanno sostenuto che, oltretutto, la fonte nucleare fosse anche antieconomica; anche quando il barile è arrivato alla soglia degli 80 $ hanno continuato a dire la stessa cosa!). Dalle considerazioni sopra riportate, risulta evidente la convenienza dell'opzione nucleare. E' pertanto improcrastinabile una pianificazione energetica nel nostro Paese, che contempli una adeguata diversificazione delle fonti, fra le quali il ricorso all’energia nucleare con reattori di IV generazione [18]; diversamente corriamo il serio rischio di "rimanere al buio ed al freddo" in un futuro non troppo lontano e di non raggiungere mai quella competitività da ogni parte politica indicata come indispensabile per non soccombere. Con buona pace, inoltre, degli obbiettivi di Kyoto dall’Italia particolarmente sponsorizzati.
"

Vorrei Chiudere con i dati della "ecologica" centrale termoelettrica di Porto Tolle:

Porto Tolle (RO), 1600MW di potenza (come una centrale nucleare)
Massa prodotta di CO2: 462 kg/s, pari a 10,2 MILIONI DI TONNELLATE l'anno.
Una centrale nucleare in media produce solo 3m^3 di scorie l'anno.

Ciao
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Old 23-02-2008, 11:15   #149
greasedman
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guarda qui:
Franco Battaglia&ProgettoGalileo, due nomi due garanzie...

Intanto che lui cucina dati e scrive cazzate al soldo dei peggio figuri del giornalismo italiano, tutti i paesi del resto d'europa investono a mani basse sull'eolico.

Forse non si rende conto (o forse sì) di che cosa significa il 9-10% del fabisogno dell spagna, o il 7-8% del fabbisogno della gramania, prima anzione del continente e terza potenza economica mondiale, in parte anche grazie al fatto che il mercato dell'energia se lo sviluppa in casa.
E sopratutto non tiene in considerazione l'aspetto economico, che è ben lungi dal poter essere sintetizzato alla sua maniera.


Comunque quel grafico li sopra è vecchio, il consuntivo del 2007 è andato ben oltre le pur ottimistiche aspettative del wwea.
greasedman è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-02-2008, 11:38   #150
zerothehero
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Quotone su Ren88....ma poi si vuole l'eolico?
Che lo si costruisca....in Italia i presidenti di regione stanno bloccando tutto, persino i parchi eolici off-shore..
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We are the flame and darkness fears us !
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Old 23-02-2008, 11:46   #151
REN88
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Franco Battaglia&ProgettoGalileo, due nomi due garanzie...

Intanto che lui cucina dati e scrive cazzate al soldo dei peggio figuri del giornalismo italiano, tutti i paesi del resto d'europa investono a mani basse sull'eolico.

Forse non si rende conto (o forse sì) di che cosa significa il 9-10% del fabisogno dell spagna, o il 7-8% del fabbisogno della gramania, prima anzione del continente e terza potenza economica mondiale, in parte anche grazie al fatto che il mercato dell'energia se lo sviluppa in casa.
E sopratutto non tiene in considerazione l'aspetto economico, che è ben lungi dal poter essere sintetizzato alla sua maniera.


Comunque quel grafico li sopra è vecchio, il consuntivo del 2007 è andato ben oltre le pur ottimistiche aspettative del wwea.
ma scusa parli di Germania quando proprio lo stato tedesco ha 17 centrali nucleari? Il traguardo che ha raggiunto è ottimo (grazie anche al fatto che sono andati i verdi al governo) ma è proprio dovuto al fatto che ha già un approvigionamento energetico niente male! Ma in ogni caso vuoi paragonare il vento in germania con quello che abbiamo in Italia?

La Spagna IDEM! Ne ha 9! L'italia invece non ne ha nessuna e importa energia dalla Francia che ne ha più di 50....

Ripeto che l'eolico allo stato attuale non è la soluzione per i nostri problemi...ma un ottima fonte da incentivare in futuro...
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Old 23-02-2008, 12:25   #152
greasedman
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ma scusa parli di Germania quando proprio lo stato tedesco ha 17 centrali nucleari?
Sì, parlo della Germania perchè ha deciso di uscire dal nucleare e ha già iniziato, nonchè perchè l'avevi tirata in ballo tu prima.

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La Spagna IDEM!
Anche la spagna completerà la sua uscita dal nucleare nel 2014.



comunque siamo ot
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Old 23-02-2008, 12:34   #153
REN88
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Sì, parlo della Germania perchè ha deciso di uscire dal nucleare e ha già iniziato, nonchè perchè l'avevi tirata in ballo tu prima.


Anche la spagna completerà la sua uscita dal nucleare nel 2014.



comunque siamo ot
Ma hai idea di quante cose possono cambiare in 6 anni? Stesso discorso x la Germania... Ci sono mille fattori....! Qui DEVO sottolineare la differenza tra L'italia e la Germania/Spagna.... NOI SIAMO IN EMERGENZA...! Importiamo il 20% dell'energia dall'estero e ne produciamo poco meno del 70% con combustibili fossili e il restante con l'idroelettrico... il solare ed eolico non arrivano al punto percentuale. Questo dovrebbe far capire a chiunque che le emergenze non si combattono con il solare e l'eolico...!

Scusami ma ora devo andare... (tra 3 settimane ho gli esami di Fisica Chimica Informatica e Statistica....fammi studià un pò Ok?? )

Ciao!
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Old 23-02-2008, 12:57   #154
marcuz22
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grande Walter che corre da solo
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Old 23-02-2008, 13:13   #155
generals
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Binetti: «No a Veronesi ministro»
La senatrice teodem: «Candidatura a due facce. Anche lui rispetti la carta dei valori». Veltroni: «Serve una sintesi»

Paola Binetti (tam Tam)
ROMA - Prima l'ingresso dei radicali nel Pd. Poi la scelta di Umberto Veronesi come capolista al Senato in Lombardia. E infine la proposta di Marco Pannella di inserire anche Silvio Viale, medico sostenitore della pillola Ru486. Scelte (e ipotes) accolte con qualche scetticismo dalla componente cattolica del Partito Democratico. Tanto che gli ex popolari puntano ad una sorta di "bilanciamento", cercando nomi validi, esterni ai partiti ma pur sempre cattolici, da inserire nelle liste.

«RISPETTARE IL CODICE ETICO» - Intanto, la senatrice teodem Paola Binetti chiarisce - in un'intervista al "Giornale" - che «chiunque si candidi con il Pd deve rispettare la carta dei valori, il codice etico, il programma». E Veronesi? «È una medaglia a due facce - risponde la senatrice -. In lui c'è tanto dell'uomo di cura quanto dell'uomo che ha assunto posizioni in netto contrasto con la cultura cattolica». E se qualcuno lo proponesse come ministro della Salute? «È una posizione che non prendo nemmeno in considerazione».

GASPARRI: FOGLIA DI FICO - Affermazioni che hanno già provocato reazioni nello schieramento opposto. «Ma che altro deve succedere perché la Binetti si renda conto che il suo ruolo nel Pd è quello della foglia di fico che dovrebbe ingannare i cattolici? - si chiede Maurizio Gasparri di An. - Il partito di Veltroni con radicali e abortisti di ogni tipo fa una scelta contro la vita, per la droga e contro la famiglia. I cattolici non hanno spazio e peso con Veltroni. Che fa traffici economici con i radicali e contrabbanda per giovani una serie di figli di papà, di ricconi e di raccomandati rai. I giovani veri non sono i miliardari e le fidanzatine eccellenti. Veltroni sarà travolto dal nulla in cui da sempre naviga. Mentre dalla Binetti più che interviste polemiche ci aspettiamo che sbatta la porta prima di essere ridotta a velina della Bonino».

CESA - Dello stesso avviso è Lorenzo Cesa: «Lancio una proposta alla senatrice Binetti. Perché non si candida nell'Udc? Forse troverebbe la casa giusta» afferma il segretario dell'Udc. «La Binetti e Luigi Bobba rappresentano in quell'ambiente un po' di più il mondo che vogliamo rappresentare, per questo dico a loro che stare in un contenitore dove ci sono i Radicali, dove c'è il professore Umberto Veronesi, e lo dico con tutto il rispetto, che la pensano in maniera del tutto diversa da loro, forse è più opportuno che vengano nella loro casa, nell'Udc, che è la casa dei moderati».

VELTRONI: SERVE UNA SINTESI - Alla Binetti si rivolge lo stesso Veltroni. «Bisogna fare una sintesi delle diverse culture - spiega il segretario del Pd - la politica è esattamente il luogo della mediazione e della sintesi. I partiti moderni sono così».


23 febbraio 2008
CVD
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Old 25-02-2008, 15:31   #156
EarendilSI
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Pd-Radicali, scintille tra Bonino e Bindi
Famiglia cristiana sul patto: "Un pasticcio"

Veltroni presenta il programma del Pd ma l'attenzione viene catturata dall'accesa polemica tra Emma Bonino e Rosy Bindi. La Bindi attacca a testa bassa i Radicali: "Se sono coerenti non dovrebbero firmare e non dovrebbero candidarsi" con il Pd. A stretto giro di posta arriva la risposta della Bonino. "L’intervista della Bindi mi stupisce, la attribuisco ad un dato di pressione a cui lei è probabilmente sottoposta. Se vuole dire che avrebbe preferito liste radicali collegate al Pd si sarebbe potuta spendere in quel senso, cosa che non ha fatto. Ciò che trovo stupefacente è quando lei dice sì a Bonino in quanto ministro e non in quanto radicale".

Bindi: "Se coerenti resterebbero fuori" La Bindi nell'intervista alla Stampa che ha innescato la polemica aveva puntualizzato che il programma del Pd non è soggetto a modifiche: "A proposito di testamento biologico, diritti dei conviventi, 194, sono scritte alcune cose e sono stati messi punti e virgole pesanti. Non è che se uno si candida con noi può permettersi di firmare quel documento e il giorno dopo in parlamento presenta robe che non hanno niente a che fare con quanto stabilito". A proposito della diversià di posizioni interne al Pd come quelle tra una Emma Bonino e una Paola Binetti, invita tutti a "limitarsi perché la forza del Pd dev’essere la logica opposta a quella dell’Unione dove uno compensava l’altro alzando la voce in una confusione generale che era la sola percepita dagli italiani". Il ministro della famiglia aveva però ribadito di non volere una corrente dei cattolici democratici nel Pd e, sulla difesa della 194 fatta dalla federazione degli ordini dei medici, sostiene che il Pd "rispetta l’autonomia dei professionisti della medicina, della scienza e della ricerca" e che la presa di posizione dei medici dimostra che sarebbe meglio "tenere fuori dalla campagna elettorale temi cos importanti e delicati per la vita delle persone".

La critica di Famiglia cristiana "Pasticcio veltroniano in salsa pannelliana": si intitola così un editoriale del numero di 'Famiglia cristiana' in uscita mercoledi. "I cattolici che hanno deciso di fare politica nel Partito democratico - scrive il settimanale dei Paolini - giudicano severamente la scelta di Veltroni di imbarcare nelle liste i radicali di Marco Pannella e di Emma Bonino e si pongono pure qualche dubbio circa la scelta di candidare a Milano il professor Umberto Veronesi, autore di una sorta di manifesto per la "libera scelta di morire", cioè l’eutanasia, anche se lui ha detto che si occuperà solo di migliorare la sanità in Italia. I radicali hanno una concezione confessionale della loro identità. Ogni scelta, ogni nome ha valore simbolico. La squadra di candidati, negoziata con Walter Veltroni, ha una forte fisionomia radicale, connotata su battaglie che, come ha detto Emma Bonino, 'non si interrompono affatto'.

"È facile dire quali siano: aborto, eutanasia, depenalizzazione della droga. E poi c’è l’abolizione del Concordato e dell’8 per mille, e sopra ogni cosa un’ideologia libertaria, in salsa pannelliana, alternativa alla storia e ai principi etici, economici e sociali di questo Paese. Basta ascoltare Radio radicale dove quasi ogni giorno sono costantemente attaccati e messi alla berlina Papa, Chiesa e i valori cattolici". "Lo stesso padre Bartolomeo Sorge, direttore di Aggiornamenti sociali, ha definito l’accordo un errore, perché non si può conciliare la cultura dei radicali con il Pd", ricorda Famiglia cristiana. Avrebbe ragione Beppe Fioroni, che invita a non preoccuparsi della pattuglia di radicali nelle liste del Pd, se si potesse esercitare il voto di preferenza.

"Ma siccome le liste sono bloccate un candidato o un altro fa la differenza, perché comporta da parte del partito l’assunzione di un progetto ideologico. Per questo occorre più chiarezza per rendere lineare il rapporto tra chi vota e chi chiede di essere votato. Nel Pd i cattolici non hanno intenzione di dar vita a una corrente confessionale. Chiedono però chiarezza sull’antropologia e i valori di riferimento".
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=243902
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