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#101 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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#102 | |||
Moderatrice
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Vatican City *DILIGO TE COTIDIE MAGIS* «Set me as a seal on your heart, as a seal on your arm: for love is strong as death and jealousy is cruel as the grave.»
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![]() Il rapporto suddetto, oltretutto (e come ho già detto) stima che un aumento ci possa essere in futuro e che possa non essere stato ancora evidente perché è passato ancora troppo poco tempo e pertanto si consiglia di proseguire la sorveglianza medica della popolazione coinvolta. Proprio grazie a tale sorveglianza, inoltre, è stato scoperto un aumento significativo di incidenza e mortalità delle malattie del sistema cardiocircolatorio, e anche in questo caso è stata consigliato un attento approfondimento (si pensa che lo stress al quale sono state sottoposte queste povere persone possa aver causato il fenomeno). Naturalmente entrambi i dati (tumori/leucemie e malattie cardiocircolatorie) sono da pesare con attenzione perché già solo il fatto di effettuare un monitoraggio così attento (screening almeno annuale su tutti!) introduce un problema nel momento in cui si confronta con i "dati standard" (che potrebbero restituire risultati inferiori semplicemente perché non tutti i casi reali sono stati diagnosticati). Infine, fare stime di rischio per le piccole dosi (e quindi fare previsioni) è difficile: le statistiche che abbiamo sono "figlie" di Hiroshima e Nagasaki (più qualche altro gruppo di grandi irraggiati, ad esempio per partiche mediche a base di radiazioni ritenute sicure molto tempo fa) e l'estrapolazione alle piccole dosi si basa su assunzioni teoriche che possono anche indurre errori notevoli. Insomma: non resta che aspettare. Ad ogni modo, tutto questo per dire che gli studi "ufficiali" non mi sembrano affatto faziosi o fatti coi piedi. Quote:
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«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
How you have fallen from heaven, O star of the morning, son of the dawn! You have been cut down to the earth, You who have weakened the nations! (Isaiah 14:12) |
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#103 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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2) Si l'azienda può fallire e qualcuno può rilevare la centrale pagandola per quanto vale che è proporzionale ovviamente alla sua durata di vita. Al di sotto di un certo valore però i costi di smaltimento potrebbero essere più alti dei ricavi. Quindi chi se ne fa carico me lo spieghi? Te lo dico io come funziona: nel caso di un'azienda normale si chiude e lo stabile va all'asta o resta invenduto, andando in rovina. Che facciamo con una centrale? la lasciamo andare in rovina? te lo dico io cosa facciamo: una bella manovra finanziaria per pagare le spese di chiusura. |
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#104 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 3398
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Poi per "attivo" ovviamente intendo che genera utili al netto dell'ammortamento dell'investimento iniziale e dei vari costi, non quando è stato superato il punto di payback. ![]() |
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#105 | |||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Livorno
Messaggi: 6661
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Anzi, la cosa forse più odiosa è che TUTTI gli Italiani TI pagano gli incentivi, senza averne NULLA in cambio. Quote:
Il fatto è che non basta creare la richiesta di materiali per far sorgere l'industria, perché a volte mancano proprio i presupposti. In Italia non abbiamo le grandi realtà chimiche e siderurgiche per creare aziende industriali fotovoltaiche ed eoliche, quindi per forza dobbiamo partire da un passo indietro. E se mancano queste realtà, la ricerca la fai altrove, cioè nelle università, ottenendo sviluppo e personale qualificato. Quote:
Le scorie vengono gestite a livello statale, è vero, ma non gratis: i privati versano un contributo caricato sul costo finale dell'unità di energia. Quote:
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Se dello smaltimento se ne occupa lo Stato questo non rende meno libero il mercato, perché il fatto che sia di gestione statale non significa che sia qualcosa a fondo perduto, ma solo che il problema è affrontato in maniera centrale e quindi più razionale ed efficiente. E lo Stato non opera gratis, quindi la libertà del mercato non viene pregiudicata. Anzi, sicuramente i produttori di energia termoelettrica sono anche avvantaggiati, perché le loro scorie semplicemente le disperdono per aria e non devono più preoccuparsene. In ogni caso questo non esclude, anche se non mi risultano realtà a riguardo, che ci possano essere enti privati di gestione di scorie nucleari anche ad alta attività, così come oggi ci sono gli enti privati per la gestione dei RSU. Quote:
Non si tratta di progetti assurdi, del tipo la scommessa che tra 100 anni avremo tutti macchine volanti. Si tratta di realtà che sono già dietro l'angolo. Cosa sarebbe un'idiozia, scusa? E che c'entra Zaia? Quote:
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Bravissima e condivido. Quote:
![]() Non devi fare solo la somma monetaria di quello che hai venduto e paragonarlo con quello che hai speso. L'attivo è una condizione del bilancio stagionale, che rende conto che i ricavi ottenuti dalla vendita dell'energia sono maggiori della somma di: 1. costi del ciclo del combustibile; 2. manutenzione e operatività dell'impianto; 3. tasso di ammortamento previsto; 4. contributo al decommissioning. Se ciò non capita, si è in passivo. Se si è in passivo, non vuol dire nemmeno che la bancarotta sia dietro l'angolo: perché ciò accada, deve mancare la fiducia dei partner finanziari, che non sono più disposti a coprire le mancanze di liquidità. Quote:
Che poi lo Stato, o le banche, siano quasi costretti ad agire in caso di bancarotta, beh, in realtà questo è un bene, perché non si rischia che venga tutto abbandonato. Solo in Italia abbiamo avuto l'incoscienza di abbandonare tutto ![]()
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![]() Ultima modifica di MaxArt : 15-03-2010 alle 00:09. |
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#106 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Città: ...dove Sile a Cagnan s'accompagna...
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ma chi crede di essere sto tizio qui ? non mi frega che sappia risolvere gli hamiltoniani ad occhi chiusi, il testo da te riportato è infarcito di bestialità. e i precedenti potrebbero essere l'industria chimica (Marghera e la Saras tanto per non andar troppo lontano...) : quanta voce in capitolo ha avuto la società civile sul controllo d'esercizio dell'impianto di porto Marghera ? e sulla Saras ? la società civile non è composta al 50%+1 di fisici delle particelle ...
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And did you exchange a walk on part in the war for a lead role in a cage? nerdtest: 36% - http://www.nerdtests.com Ultima modifica di entanglement : 15-03-2010 alle 07:37. |
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#107 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Città: ...dove Sile a Cagnan s'accompagna...
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sulle macchine volanti non commento che sarei contrario al nucleare perchè l'ha proposto berlusconi. non mi piace berlusconi ma non è che se l'avesse proposto bersani avrei scritto cose diverse. Anche se l'avesse proposto dipietro o bossi. Quote:
[/quote] sui conti chi non ha idea di quello che dice sei te. per andare in attivo dal primo anno, un reattore deve costare meno di .093223 (€/kwh gennaio 2010, acquirente unico)*24*365 Ans = 816.63348 €/kw compresa la costruzione, costi d'esercizio, ciclo del combustibile, ecc, e considerando downtime di manutenzione = 0 nessun reattore costa così. si rientra in attivo, se tutto va bene, dopo 10-15 anni, ad oggi peggio del fotovoltaico nella pianura padana, con contributi di stato e sempre lo stato che va a coprirti il rischio d'impresa. se uno fallisce con un impianto fotovoltaico, ci ha perso dei soldi, PUNTO. smonti i moduli dal territorio occupato, e morta lì, se fallisce il gestore di una centrale nucleare, il territorio va bonificato, e poi lo convinci tu un immobiliarista che ci può investire ?
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#108 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Livorno
Messaggi: 6661
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Avrei tanti altri modi per rendere un servigio alla comunità piuttosto che dare a fondo perduto soldi per progetti fotovoltaici di pochi cittadini nella Val Padana. Quote:
Ma hai almeno una vaga idea di cosa stiamo parlando? Un consiglio: la mattina, prima di scrivere, beviti un bel caffé.
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#109 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 3398
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PS: Non si capisce poi l'esempio di chi fallisce con il fotovoltaico. Se l'impianto è stato progettato bene e i conti sono stati fatti correttamente come minimo si ripaga da solo, e allora per quale motivo andrebbe smantellato? Se il proprietario fallisce (per altri motivi, evidentemente) o lo tiene o lo vende, di certo non ha senso disfarsi di un investimento che rende. E lo stesso discorso vale per le centrali nucleari e qualsiasi altro tipo di impianto in caso di fallimento della società che lo gestisce. Ultima modifica di Pancho Villa : 15-03-2010 alle 11:15. |
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#110 | |
Moderatrice
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Vatican City *DILIGO TE COTIDIE MAGIS* «Set me as a seal on your heart, as a seal on your arm: for love is strong as death and jealousy is cruel as the grave.»
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![]() Nel suo intervento, poi, mi pare chiaro che si riferisse all'opposizione, quindi a coloro che hanno comunque un "peso politico" dello stesso tipo di chi decide di procedere con il nucleare, e non alla gente in generale (anche se chiaramente tutti siamo coinvolti, dato che eleggiamo le suddette persone). Quello che il prof sta dicendo non è "tiè, il nucleare si farà lo stesso, alla faccia vostra ![]() Chiaramente, tutto questo implica anche che la società civile debba avere i mezzi per denunciare efficacemente alle autorità eventuali irregolarità (al giorno d'oggi pare che tale compito sia svolto solo da "Striscia la notizia"...) In ogni caso, è chiaro che la società non abbia i mezzi e le conoscenze per esercitare funzioni di controllo su fenomeni tanto complessi...ma allora, per le stesse ragioni, non dovrebbe nemmeno avere il potere decisionale diretto al riguardo, altrimenti il risultato sarebbe uno solo: fermare tutto quello che "irrazionalmente" sembra non essere perfettamente controllabile, o più semplicemente quello che "fa paura" (nucleare, inceneritori, TAV, vaccini...) Insomma, se le decisioni importanti e complesse fossero prese in accordo con quello che farebbe la società (intesa come media del comportamento e delle abitudini dei singoli membri), probabilmente le prenderemmo in accordo con gli oroscopi... La società civile, a mio avviso, dovrebbe preoccuparsi di mettere al governo gente di cui poi si fida, piuttosto che piazzarci quello che al giro sembra il male minore per poi cercare di fermarne ogni iniziativa (perché chiaramente la fiducia su queste basi non c'è); e se al momento delle elezioni non c'è davvero nessun candidato che ispiri, allora nel corso della legislatura, invece di spalare guano e basta, occorre attivarsi affinché la volta dopo spunti fuori qualcuno che meriti, altrimenti sarà sempre un ripetersi ciclico della medesima sensazione di sfiducia totale.
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«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
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