Encelado, luna di Saturno, potrebbe avere molecole organiche complesse sotto la coltre di ghiaccio. Novità dai dati di Cassini
Grazie ai dati della sonda spaziale Cassini (missione terminata nel 2017) è stato possibile trovare nuove tracce di molecole organiche complesse nell'oceano di Encelado, la luna di Saturno, che aprono la strada alla vita biologica.
di Mattia Speroni pubblicata il 02 Ottobre 2025, alle 16:58 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Abbiamo scritto recentemente delle analisi del telescopio spaziale James Webb su un disco circumplanetario che potrebbe portare nei prossimi millenni a formare una nuova luna intorno a un esopianeta. Questi dati sono importanti perché consentono di ipotizzare come siano nate le lune intorno ai giganti gassosi del Sistema Solare. Una delle ultime novità riguarda proprio Encelado, una delle lune di Saturno (ne ha 274), che potrebbe emettere nello Spazio molecole organiche complesse.

Questo è importante perché si pensa che Encelado possa essere uno di quei mondi extraterrestri dove si potrebbe sviluppare la vita grazie ad alcune condizioni favorevoli. Lo studio che cerca di gettare nuova luce sulle condizioni dei satellite naturale ha come titolo Detection of organic compounds in freshly ejected ice grains from Enceladus’s ocean e i dati derivano da quelli raccolti dalla sonda spaziale Cassini, missione terminata a settembre 2017.
Encelado e le molecole organiche complesse nel suo oceano
Secondo quanto riportato, i ricercatori hanno scavato negli archivi dei dati della sonda spaziale Cassini trovando tracce di nuove molecole che potrebbero fornire indizi su un possibile habitat in grado di supportare reazione chimiche complesse. Gli scienziati credono che sotto lo spesso strato di ghiaccio che ricopre la superficie di Encelado ci sia un oceano di acqua liquida dove potenzialmente potrebbe svilupparsi la vita, pur non avendone ancora la certezza.

Frank Postberg (co-autore dello studio) ha dichiarato "queste molecole che abbiamo trovato nel materiale appena espulso dimostrano che le complesse molecole organiche che Cassini ha rilevato nell’anello E di Saturno non sono solo un prodotto di lunga esposizione allo Spazio, ma sono disponibili nell'oceano di Encelado".
In passato sono state trovate molecole organiche precorritrici degli amminoacidi. Una delle incognite era la possibilità che alcune molecole fossero state modificate dalle radiazioni e dalle condizioni estreme dello Spazio e che quindi potessero nascondersi altri "tesori biochimici" al di sotto del ghiaccio di Encelado. In un passaggio ravvicinato nel 2008, Cassini riuscì a sorvolare un pennacchio di ghiaccio che si allontanava dal satellite permettendo di analizzare particelle ghiacciate con il Cosmic Dust Analyzer (CDA).

Nascosti nei segnali rilevati erano presenti anche quelli di composti alifatici, esteri, alcheni, eteri e gruppi etilici. Come spiegato dall'ESA "sulla Terra, queste stesse molecole sono coinvolte nelle catene di reazioni chimiche che alla fine portano alle molecole più complesse che sono essenziali per la vita".
Chiaramente trovare delle molecole potenzialmente utili per lo sviluppo della vita non significa che ci sia effettivamente vita sotto il ghiaccio di Encelado. Serviranno ulteriori analisi e informazioni, ma i ricercatori stanno già valutando di approfondire le ricerche e acquisire nuovi dati con missioni future. In futuro l'ESA starebbe pensando di inviare una missione sulla superficie di Encelado per scavare nel ghiaccio ed eseguire analisi di ciò che si trova sotto la superficie. Attualmente si tratta solo di una proposta all'interno del programma Voyage 2050, ma potrebbe in futuro diventare realtà.










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17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesti satelliti e pianeti lontani potrebbero rivelare sorprese mai sospettate: se un giorno una sonda scendesse su questo satellite o altri, tipo Titano, in tempi presumibilmente abbastanza lontani: non sono previste missioni di questo tipo ancora per molto molto tempo VISTE LE DIFFICOLTÀ DI:
scendere
raccogliere con successo campioni
ritornare sulla Terra
e si scoprisse con analisi degli isotopi nel materiale recuperato
CHE erano corpi PRECEDENTI LA FORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE!
Sarebbe una sorpresa da svenire
D'altronde non si può non pensare che ogni sistema stellare-planetario sia tutto integralmente formato da zero... Pensare ai pianeti sopravvissuti alla distruzione della propria stella, ce ne devono essere miliardi...
Poi costretti in una nube protoplanetaria, con stella in formazione anch'essa e risituati tra pianeti nuovi...
Io penso che è uno scenario abbastanza possibile...
E se si scoprisse che il pianeta o satellite assorbito presenta scenari di vita, ormai distrutta?
Anche civiltà, più o meno sviluppate, con dei resti sommersi da miliardi di anni?
Sarebbe una cosa ben sbalorditiva...
Solo ipotesi, in attesa di verifiche, abbastanza lontane
Se... se... se... se....
.
.
Chi vivrà vedrà, dai
Aspettiamo sviluppi delle capacità delle sonde interplanetarie a tornare con carico di campioni da un 2 circa miliardi di chilometri (in linea retta no senz'altro),
dai
Questi satelliti e pianeti lontani potrebbero rivelare sorprese mai sospettate: se un giorno una sonda scendesse su questo satellite o altri, tipo Titano, in tempi presumibilmente abbastanza lontani: non sono previste missioni di questo tipo ancora per molto molto tempo VISTE LE DIFFICOLTÀ DI:
scendere
raccogliere con successo campioni
ritornare sulla Terra
e si scoprisse con analisi degli isotopi nel materiale recuperato
CHE erano corpi PRECEDENTI LA FORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE!
Sarebbe una sorpresa da svenire
D'altronde non si può non pensare che ogni sistema stellare-planetario sia tutto integralmente formato da zero... Pensare ai pianeti sopravvissuti alla distruzione della propria stella, ce ne devono essere miliardi...
Poi costretti in una nube protoplanetaria, con stella in formazione anch'essa e risituati tra pianeti nuovi...
Io penso che è uno scenario abbastanza possibile...
E se si scoprisse che il pianeta o satellite assorbito presenta scenari di vita, ormai distrutta?
Anche civiltà, più o meno sviluppate, con dei resti sommersi da miliardi di anni?
Sarebbe una cosa ben sbalorditiva...
Solo ipotesi, in attesa di verifiche, abbastanza lontane
Ipotesi affascinante ma tieni presente che quando una stella muore (che diventi supernovae, gigante rossa o buco nero) i pianeti nella fascia abitabile (tipo la Terra) vengono distrutti. Quelli che sopravvivono sono di solito quelli distanti e che non ospitano la vita.
Ok
Ci potrebbero essere delle complicazioni...esempio un pianeta in fascia abitabile in un sistema di stella doppia, variamente composte in dimensioni/luminosità
1. Orbitante, attorno alle due, molto vicine, ma in fascia abitabile
2. Orbitante attorno ad una, la minore
Dopo l'evento parossistico di morte della stella principale il o i pianeti con una possibilità, sviluppata di vita, più o meno evoluta... viene "carambolato" fuori dal sistema ormai, gravitazionalmente, instabile
Ecco, potREBBE presentarsi questa situazione
NON ABBIAMO DATI o esempi tuttavia NEMMENO PER IL TIPO DI VITA SVILUPPATA O SVILUPPABILE, con scenari di composizione e atmosfere abbastanza variabili sui suddetti tipi di pianeti
Porterei anche una possibilità che un pianeta, relativamente, vicino, o non proprio, ad una pericolosa stella che emette radiazioni letali possa essere protetto dalle radiazioni da una cintura a cipolla di pianeti massicci vicini alla stella più impetuosa, non so esattamente come
o magari l'altra stella che "drena le radiazioni letali"...
NON ABBIAMO OVVIAMENTE DATI O UN SOLO ESEMPIO DI PIANETI CON VITA SVILUPPATA
MA I FATTI POSSIBILI POTREBBERO NON ESSERE COSÌ LINEARI COME LI CONOSCIAMO, esempio della Terra
...
COMUNQUE SIA, anche un pianeta non ospitante vita, e acquisito nella nube primordiale, anche per migrazione postuma, da fuori, sarebbe sorprendente:
UN INTRUSO TESTIMONE DI UN ALTRO SISTEMA
Potrebbe infine presentarsi il caso di un pianeta con vita iniziata ma migrato, nello stesso sistema, con vita ormai distrutta, da intrusi esterni per il predetto motivo di intrusione esterna,
In questo caso sarebbe esempio di vita ormai distrutta (tipo atmosfera abbastanza distrutta) ma in fascia abitabile...
Marte ad esempio... non si sa bene...
Comunque sia, ancora, ci sono residui di eventi planetari NON da poco, esempio lo sconcertante Venere, almeno per la rotazione retrograda, + l'atmosfera...
o l'ancora più sconvolgente URANO, inclinato a più di 90gradi sul piano di rivoluzione: un evento estraneo alla circolazione gravitazionale della nube primordiale DA EVENTO DI MIGRAZIONE INTERNA O
ANCHE IL PASSAGGIO DI UN CORPO TANGENTE AL SISTEMA SOLARE GIÀ FORMATO
O... LUI STESSO, URANO... PROVENIENTE DA FUORI MA ACQUISITO NEL SISTEMA SOLARE
O ancora, ehm
Pensare al nucleo roccioso quasi integrale di MERCURIO,
potrebbe lui stesso essere un pianeta abraso da una stella precedente? Ovviamente non è rimasto nulla... E unico, più o meno... Esistente nei parossistici collassi gravitazionali vorticosi pre-solari, poi riattratto verso il centro, di formazione, dal Sole...
Potrebbe avere PERÒ semplicemente avere subito l'abrasione dallo stesso Sole in formazione, che era più tumultuoso all'inizio...
Potrebbe, ancora, verificarsi il caso di un pianeta, esempio, che non vorrei fare, tipo la Terra così come è, ma spostato da un INTRUSO ROMPI...VITA, nelle profondità vuote interstellari, poi acquisito in un sistema già formato in fascia abitabile o no ...
Gli ehm scienziati del sistema destinatario dovrebbero dipanare il fatto della vita, precedente, ma non proseguita...
Ehm... Ancora non ho finito
Ovvero: da analisi di sedimenti oltre i 7km di profondità, tipo il Pozzo di Kola, risultano organismi marini, per cui...
potrebbe esserci stato un oceano e poi si sarebbe aggregato altro materiale... Per diversi chilometri di spessore?
Quando?
Potrebbero i sedimenti marini essere dovuti ad una traslazione di placca, ma... credo che non ci sia stato tutto questo tempo
prima generazione? addirittura?
comunque parlavo in riferimento a pianeti o corpi adottati nella nube protostellare o anche migrati nel mezzo, tanto che le velocità di spostamento, in miliardi di anni possano portare corpi che si spostano da fuori
nebulosa protosolare che comunque può essere stata una convergenza di maree successive a diversi eventi finestellari: è anche un dubbio, non so cosa si possa ricostruire per certo
Questi satelliti e pianeti lontani potrebbero rivelare sorprese mai sospettate: se un giorno una sonda scendesse su questo satellite o altri, tipo Titano, in tempi presumibilmente abbastanza lontani: non sono previste missioni di questo tipo ancora per molto molto tempo VISTE LE DIFFICOLTÀ DI:
scendere
raccogliere con successo campioni
ritornare sulla Terra
e si scoprisse con analisi degli isotopi nel materiale recuperato
CHE erano corpi PRECEDENTI LA FORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE!
Sarebbe una sorpresa da svenire
Perdonami ma non riesco a capire a cosa potrebbe portare?
Cioè, facciamo anche finta che sia precedente, e quindi?
Ma forse, anzi, quasi sicuramente sono io che nn riesco a cogliere il senso di questa eventuale scoperta.
Se oggi pomeriggio scoprissero che ci sono oggetti in grado di superare di gran lunga la velocità della luce io direi “Bé minchia!” come esclamerebbe qualunque scienziato del resto.
Ma scoprire che quello era precedente alla formazione del sistema solare non mi sembra cosi da svenire addirittura
Cioè, facciamo anche finta che sia precedente, e quindi?
...
Ma scoprire che quello era precedente alla formazione del sistema solare non mi sembra cosi da svenire addirittura
bè lo stesso motivo che si scoprisse un residuo di una civiltà sconosciuta mai nemmeno sospettata,
svenire no
ma abbastanza... "sbalordente",
qualcosa che viene da fuori, con tutta l'evocazione della -sua- storia...
porto un esempio estremo...
se si scoprisse su Encelado, o Titano, dei residui di costruzioni di civiltà... non credo che possano avere avuto il tempo nel sistema solare
con traslazioni dalla fascia abitabile
Con questi due solo elementi non ci crei di sicuro molecole complesse, ma neanche quelle più semplici di base per la vita (tipo l'acqua). Per cui quando si sono formate le prime stelle, erano tutte composte da idrogeno e in parte elio. Ora, senza star a spiegare l'equazione di Einstein e il principio del difetto di massa, all'interno delle stelle si possono formare elementi fino al ferro (non ricordo quale isotopo), essenzialmente più una stella è massiccia, maggiore è la pressione interna e si possono ottenere elementi via via sempre più pesanti. Il Sole, per dire, produce elio dall'idrogeno.
Elementi superiori al Ferro all'interno dei processi di reazioni di fusione non li puoi ottenere, tutti quelli di numero atomico superiore si sono formati a seguito dei processi di fine vita di una stella di tipo "catastrofico", tipo con le supernovae. Per esempio, l'Uranio, il Mercurio, l'Oro e via dicendo.
Ora: il Sole ha circa 5 miliardi di anni di vita se non ricordo male, e per formarsi ha richiesto comunque tempo. L'universo invece esiste da circa 13 miliadi di anni. Nel sistema solare, e quindi anche sulla Terra, esistono naturalmente tutti gli elementi fino all'uranio (escluso il Tecnezio, ma non divaghiamo), che per quanto detto sopra per forza di cose derivano da una stella che c'era qui in precedenza, probabilmente di massa piuttosto elevata e che quindi ha terminato la vita come supernovae. E ovviamente, essendo una stella di prima generazione (le tempistiche sono tali per cui il Sole non può essere una stella di terza generazione, sinceramente non so neanche se esistono), al massimo dove si trova ora il sistema solare c'era solo idrogeno ed elio.
L'esplosione in supernovae ha poi generato una nebulosa, che è poi diventata una fucina di formazione stellare, da cui la nascita del Sole.
Per cui, complimenti per la fantasia ma in soldoni...
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