JBL Bar 1300MK2: 2470W di potenza e moduli wireless rimovibili trasformano il salotto in un cinema
JBL lancia la nuova Bar 1300MK2, top di gamma della serie MK2: 11.1.4 canali, 2470W di potenza, speaker rimovibili e subwoofer wireless da 1200W. Con AI Sound Boost e compatibilità Dolby Atmos/DTS:X, promette un audio immersivo senza la complessità di un impianto multicanale
di Andrea Bai pubblicata il 02 Ottobre 2025, alle 15:51 nel canale Audio VideoJBL
I Nordisk Film Studios hanno ospitato il lancio ufficiale della nuova soundbar JBL Bar 1300MK2, il modello di punta della serie JBL Bar MK2, annunciata la scorsa primavera. Se i modelli minori sono già arrivati sul mercato nei mesi scorsi, la Bar 1300MK2 – la più completa della famiglia – è disponibile proprio in queste settimane. Situati nel quartiere di Valby, a Copenhagen, i Nordisk Film Studios sono tra i più antichi e prestigiosi studi cinematografici del mondo, fondati nel 1906 dal cineasta Ole Olsen. Oggi di proprietà del gruppo Egmont, società danese che opera nel settore dell'intrattenimento, con attività che spaziano dalla produzione e distribuzione cinematografica e televisiva, ai videogiochi e alla gestione di sale cinematografiche nei Paesi nordici.

La famiglia JBL Bar MK2 si compone di cinque modelli, quattro dei quali già in commercio, che si propongono come soluzione per chi desidera migliorare la resa sonora della propria tv e offrono, di conseguenza, piena compatibilità con qualsiasi televisore presente sul mercato. L’obiettivo di JBL è quello di soddisfare sia chi si avvicina per la prima volta al mondo del surround, sia chi punta a soluzioni audio evolute per creare un vero ambiente da sala cinematografica.
JBL Bar 1300MK2, non una semplice soundbar
Come dicevamo, al vertice della famiglia si posiziona JBL Bar 1300MK2, una soundbar completa di unità sub-woofer che ha la particolarità di disporre inoltre di due speaker wireless rimovibili dal corpo principale e che possono essere posizionati alle spalle dell'ascoltatore per ricreare una postazione d'ascolto surround, oppure possono essere usati indipendentemente come diffusori Bluetooth "remoti" o come speaker indipendenti.

Scendiamo un po' più nel dettaglio: JBL Bar 1300MK2 eroga una potenza complessiva di 2470 watt in una configurazione 11.1.4 che vede solo nel corpo principale della soundbar la presenza di numerosissimi diffusori. Frontalmente ci sono 8 driver ovali, che JBL chiama "racetrack" e utilizzati per consentire di ridurre lo spessore complessivo della soundbar stessa, che sono abbinati a 7 tweeter da 25mm e a quattro altoparlanti da 75 mm di tipo "upfiring". La configurazione acustica è particolarmente complessa, con altoparlanti orientati in posizione strategica per supportare la tecnologia MultiBeam 3.0 per la riflessione del suono su soffitto e pareti e ricreare così la scena sonora tridimensionale.

I due diffusori rimovibili si trovano ai due capi della soundbar e sono basati a loro volta su un totale di 4 driver ciascuno: ritroviamo due altoparlanti racetrack, e due full-range, uno orientato verso l'alto e uno verso l'esterno. I due diffusori possono essere lasciati sulla soundbar oppure posizionati, come dicevamo, alle spalle dell'ascoltatore: l'elaborazione del segnale sarà gestita in totale autonomia.


Ma, e questo è secondo noi il vero asso nella manica di questa soundbar, i due diffusori possono essere sfruttati in modi diversi dai semplici satelliti posteriori. Come già abbiamo accennato, possono essere utilizzati in modalità Broadcast per continuare a seguire l'audio di un contenuto lontani dal televisore, magari in un'altra stanza. I due speaker possono essere usati in maniera indipendente per diventare diffusori Bluetooth per lo streaming, e in questo caso anche con supporto Auracast per poter essere coordinati con altri prodotti JBL in configurazioni più complesse. C'è, infine, anche la modalità "Night Listening", tramite la quale i diffusori possono essere avvicinati alla posizione di ascolto per riprodurre audio a volume più basso e continuare a vedere un film anche nelle ore serali/notturne ed evitare di arrecare disturbo ai vicini.
L'unità subwoofer, da 1200W di potenza e che vede la presenza di due driver da otto pollici, si collega anch'essa via wireless alla soundbar. Novità su questa cateogria di prodotti è la funzione AI Sound Boost (già vista, invece, nei diffusori portatili di casa JBL) che viene utilizzata per spingere le basse frequenze cercando di contenere le distorsioni, avvalendosi dell'Intelligenza Artificiale per portare il sub-woofer al suo limite, sia analizzando il segnale in ingresso, sia monitorando i parametri dei driver in relazione alle specifiche fisiche della cassa.
La connettività della soundbar prevede tre ingressi HDMI e un ingresso ottico per l'audio digitale, assieme ad un'uscita eARC. Non manca poi Bluetooth e WiFi. Dal punto di vista degli standard troviamo il supporto Dolby Atmos e DTS:X, mentre per quanto riguarda le funzioni di streaming troviamo Spotofy Connect, Tidal Connect e AirPlay 2.

L'area demo che JBL ha allestito nello scenario dei Nordisk Studio ci ha consentito di prendere un primo contatto con le capacità di questa nuova soundbar dal quale abbiamo potuto la sua "forza bruta" e la capacità di sonorizzazione, ma soprattutto la capacità di ricreare una tridimensionalità davvero convincente che ha poco da invidiare a sistemi surround multicanale "reali". Ed è proprio questo quello che, secondo noi, è il fulcro di questa JBL Bar 1300MK2, e cioè permettere all'utente di godere di un'esperienza audio immersiva senza particolari complessità di allestimento, come invece accade proprio quando si sceglie di cimentarsi con il posizionamento di più diffusori nell'ambiente d'ascolto.

La realizzazione di una saletta cinema domestica diventa più agevole, anche se non poroprio indolore per il portafoglio: JBL Bar 1300MK2 è proposta al prezzo di listino di 1499,99 Euro. Le demo organizzate da JBL hanno però consentito di apprezzare anche le capacità "tridimensionali", più modeste ma comunque convincenti ed efficaci, della sorellina più piccola del gruppo, la JBL Bar 300MK2 (priva di unità subwoofer e degli speaker staccabili): JBL ha quindi creato una proposta che sulla carta pare essere ben segmentata e capace di cogliere le esigenze di budget e di esperienza desiderata di un'ampia fascia di consumatori.

I sistemi audio dovranno essere più "empatici", anche grazie all'AI
A margine dell'evento abbiamo avuto l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Mathias Johansson, responsabile del Cognitive Lab di Harman (JBL è una sussidiaria di Harman International, a sua volta proprietà di Samsung Electronics) all'interno del quale la società si dedica allo sviluppo di sistemi, appunto, "cognitivi" e cioè che comprendano l'utente e le sue attività quasi come farebbe un essere umano. Al centro c'è il concetto di empatia, con un team composto da profili diversa estrazione: esperti di machine learning, ingegneri del software, psico-fisiologi, psicologi e via discorrendo. L'obiettivo è quello di capire come l'utente interagisce con il sistema e, viceversa, come far sì che il sistema possa mostrare un riscontro in qualche misura empatico: secondo Johansson le aspettative dell'utente stanno evolvendo proprio in direzione di sistemi capaci di "leggere" le persone, quasi anticipando le loro richieste o adattandosi senza bisogno di un'interazione diretta.

Mathias Johansson ha citato il machine learning, poiché anche nel campo dell'elaborazione del segnale digitale, dell'ottimizzazione acustica e della simulazione di suono spaziale e immersivo, l'intelligenza artificiale incomincia a giocare un ruolo rilevante. Tuttavia Johansson ha voluto precisare che, almeno al momento, Harman sta considerando l'IA come uno strumento complementare alle tecniche tradizionali, con diverse attività per le quali i metodi e le tecniche "classiche" sono più adatte per risolvere i problemi propri dell'elaborazione del segnale. In questo caso, però, si può sfruttare un modello AI per analizzare un problema complesso e, a partire da esso, sviluppare un algoritmo "classico" più efficiente.
Portando un esempio dell'uso dell'AI più vicino ad un prodotto concreto, Joahnsson cita proprio la nuova soundbar JBL Bar 1300MK2 e la funzione AI Sound Boost, che rappresenta un modo per consentire ad un diffusore di esprimere più bassi possibili in una configurazione comunque limitata. In questo caso si può fare leva sull'AI per monitorare il comportamento dell'altoparlante e i parametri di funzionamento del driver e capire in quali situazioni diventa possibile "spingere" sui bassi o limitare il suono per evitare fenomeni di risonanze o distorsioni non desiderate. Un'altra area in cui l'AI si sta rivelando particolarmente efficace è quella del riconoscimento e separazione della voce da altri contenuti audio, una pratica che con le tecniche di elaborazione tradizionale non risulta necessariamente più efficace. Questo si traduce in maggiori funzionalità, ad esempio, per il mondo delle cuffie con la possibilità di raffinare le tecnologie di soppressione del rumore, o la modalità trasparenza dal momento che l'IA è più capace di riconoscere cosa sia "rumore" e cosa invece sia un'informazione sonora a cui dare risalto e rilevanza.
Secondo Joahnsson l'IA avrà però un ruolo fondamentale proprio nell'interazione con l'utente, consentendo ad esempio di semplificare i processi di configurazione in presenza di più altoparlanti (magari anche diversi tra loro), gestire in maniera autonoma e "adattiva" la riproduzione audio a seconda del contesto (musica di sottofondo durante una cena tra amici per poi passare ad un suono più "robusto" e coinvolgente quando ci si trasferisce in salotto a vedere un film o un evento sportivo): tutto ciò che non rappresenta uno scenario "canonico" o "pre-impostato" può essere gestito con efficacia dall'IA, con la sua capacità di interpretare la situazione e riconoscere un modello da cui derivare la più adeguata elaborazione del segnale. Da questo punto di vista il futuro potrebbe riservare dispositivi con capacità di rilevamento multimodale e cioè, per tradurre un concetto in una forma più concreta, altoparlanti provvisti di un qualche tipo di sensore, capaci di rilevare la presenza e il posizionamento dell'utente così da affinare ulteriormente le capacità di elaborazione per ricreare un'esperienza d'ascolto che sia il più possibile appagante e immersiva.










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3 Commenti
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