Il Regno Unito ha chiesto (ancora) ad Apple di poter accedere ai dati degli utenti britannici
Il governo britannico ha imposto ad Apple un nuovo ordine che limita "l’accesso forzato" ai dati solo agli utenti del Regno Unito. Cupertino ha ritirato iCloud Advanced Data Protection dal mercato locale e avviato azioni legali, ma ha sottolineato nuovamente che non inserirà backdoor nei suoi prodotti
di Vittorio Rienzo pubblicata il 02 Ottobre 2025, alle 17:31 nel canale AppleApple
Il confronto tra Apple e il governo britannico entra in una nuova fase. Come riportato dalla BBC, Londra ha emesso un ordine "segreto" che obbliga l'azienda a garantire accesso ai dati degli utenti nel Regno Unito. La richiesta rientra nell’ambito delle disposizioni previste dall'Investigatory Powers Act, utilizzate per indagini su terrorismo e abusi.
La vicenda nasce da precedente ordine di gennaio, che imponeva accesso ai backup cifrati su scala globale che aveva immediatamente scatenato un duro scontro diplomatico con gli Stati Uniti. All’epoca, figure di primo piano come l’ex vicepresidente JD Vance e il direttore dell’intelligence Tulsi Gabbard avevano definito la misura "una violazione delle libertà civili dei cittadini americani". Come riportato dal Financial Times, il nuovo ordine sostituirebbe quello precedente e limiterebbe l'accesso ai soli dati dei cittadini britannici.

In risposta, Apple ha sospeso la possibilità di attivare iCloud Advanced Data Protection per gli utenti britannici. La funzione, basata su crittografia end-to-end, impedirebbe anche all’azienda di accedere ai contenuti salvati in cloud, inclusi foto, messaggi, password e dati sanitari.
Cupertino ha dichiarato di essere “gravemente delusa” dalla decisione del governo britannico e sottolineato che “la protezione dei backup cifrati è sempre più urgente, a fronte di violazioni e attacchi informatici in crescita”. L’azienda ha anche ribadito: “Non abbiamo mai creato né creeremo una backdoor o una chiave universale nei nostri prodotti”.
Secondo i gruppi per i diritti digitali, come Privacy International e Liberty, la nuova disposizione rappresenta una minaccia non solo per gli utenti britannici, ma per la sicurezza informatica globale.
"Utilizzando un ordine segreto per compromettere la sicurezza dei prodotti Apple, il governo del Regno Unito sta rendendo la sicurezza più difficile per tutti noi", ha affermato in una dichiarazione Caroline Wilson Palow, direttore legale di Privacy International.
La disputa proseguirà anche sul piano legale: un’udienza del Tribunale dei Poteri Investigativi è prevista per gennaio 2026. Nel frattempo, le due parti restano vincolate dal segreto sulle Technical Capability Notices (TCN), strumenti che regolano queste richieste governative.
Apple, infatti, legalmente non avrebbe potuto rivelare le direttive arrivate dal Governo del Regno Unito. Tuttavia, un giudice si è schierato dalla parte dei gruppi per le libertà civili e a favore dei giornalisti rendendo possibile la divulgazione delle richieste avanzate dal Governo.










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3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovogliono accedere anche a cloud e cellulari per trovare altre persone scontente della gestione farraginosa inglese ?
sembra di vedere V for Vendetta nei tabloid inglesi..
vogliono accedere anche a cloud e cellulari per trovare altre persone scontente della gestione farraginosa inglese ?
sembra di vedere V for Vendetta nei tabloid inglesi..
E' molto peggio di V per Vendetta purtroppo, almeno lì bastava buttare giù il governo per riprendere il proprio paese, non come adesso che stanno venendo rimpiazzati demograficamente e culturalmente...
effettivamente nel film erano ancora tutti UK 1.0
se l'Europa vuole imparare deve solo iniziare a guardare quello che sta succedendo in Europa stessa per capire cosa fare.. per salvaguardare gli Europei ma con la fesseria dell'inverno demografico ci stanno eliminando velocemente (basta vedere per fasce d'età quanto male sta andando 0-40)
peccato per le prossime generazioni oriunde..
anche questa mossa UK di chiedere accesso ai dati degli inglesi per perseguirli meglio è vergonosa..
qualche giorno fa Mr. Bean (l'attore non il personaggio) ha parlato proprio di quello che sta succedendo sul diritto di espressione in UK e di quanto sia brutto quello che accade
noi in Italia non siamo troppo lontani purtroppo... speriamo solo che sia lento il passaggio dall'Italia forgiata con i morti della seconda guerra mondiale all'islam radicale del futuro
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