È la fine per il software libero su Android? Google fa chiarezza: cosa significherà per utenti e developer
Google ha di recente annunciato importanti modifiche al sistema di sicurezza Android che entreranno in vigore dal 2026. Solo le applicazioni registrate da sviluppatori con identità verificata potranno essere installate sui dispositivi certificati. Ma cosa significherà davvero per utenti e sviluppatori? A spiegarlo è la stessa Google
di Nino Grasso pubblicata il 02 Ottobre 2025, alle 09:21 nel canale TelefoniaGoogleAndroid
Ad agosto, Google ha comunicato ufficialmente l'introduzione della verifica obbligatoria degli sviluppatori per tutte le applicazioni Android, una misura che diventerà operativa a partire da settembre 2026. La modifica rappresenta un cambiamento importante nell'architettura di sicurezza del sistema operativo mobile, con l'obiettivo dichiarato di contrastare la diffusione di software dannoso attraverso canali di distribuzione alternativi al Play Store ufficiale.

La nuova policy prevede che tutti gli sviluppatori debbano completare un processo di autenticazione della propria identità prima di poter distribuire applicazioni sui dispositivi Android certificati con Google Mobile Services. L'implementazione sarà graduale, iniziando con Brasile, Indonesia, Singapore e Thailandia nel settembre 2026, per poi estendersi globalmente nel corso del 2027. La novità ha suscitato diversi dissapori nell'ambiente di sviluppo Android e nella comunità degli utenti, che hanno subito visto nella nuova verifica un tentativo di debellare la possibilità di installare software liberamente.
La verifica degli sviluppatori ucciderà il software libero su Android? Risponde Google
Ma non sarà così, e Google ha tenuto a sottolinearlo in un post su Android Developers Blog in cui ha risposto a diverse domande che sono scaturite da questa novità. Contrariamente ai timori iniziali della comunità di sviluppatori, la verifica dell'identità non interferirà con l'utilizzo quotidiano di Android Studio. L'ambiente di sviluppo integrato continuerà a funzionare normalmente, permettendo la creazione, il debugging e il test delle app sui dispositivi fisici ed emulatori attraverso il protocollo ADB (Android Debug Bridge). La distinzione tecnica è fondamentale: ADB opera a un livello diverso rispetto all'installazione diretta di pacchetti APK, mantenendo così intatta la funzionalità di sviluppo.
Le implicazioni si estendono però alla distribuzione di versioni di test al di fuori dell'ambiente di sviluppo. Team che utilizzano Firebase App Distribution, i test interni di Google Play o altri sistemi di distribuzione dovranno necessariamente completare il processo di verifica per garantire l'installazione delle loro applicazioni beta. Google ha, inoltre, chiarito esplicitamente che il sideload rimarrà una caratteristica fondamentale di Android, ma ci saranno limitazioni importanti: le app provenienti da sviluppatori non verificati non potranno essere installate attraverso i metodi tradizionali di sideload, creando comunque una barriera tangibile per la distribuzione indipendente di software.
L'azienda ha però confermato che l'installazione tramite ADB continuerà a funzionare senza restrizioni, offrendo agli utenti più esperti un metodo alternativo per installare app non verificate. La misura introduce anche un nuovo tipo di account sviluppatore gratuito, pensato specificamente per insegnanti, studenti e sviluppatori hobbisti che desiderano distribuire applicazioni a un numero limitato di dispositivi senza fornire documentazione governativa.
L'iniziativa, se per certi versi può sembrare restrittiva, nasce dall'analisi delle minacce attuali nell'ecosistema Android, dove Google ha identificato una presenza di malware 50 volte superiore nelle app installate tramite sideload rispetto a quelle distribuite attraverso il Play Store ufficiale. La verifica dell'identità funziona come un sistema di responsabilizzazione, rendendo più difficile per gli attori malintenzionati creare rapidamente nuovi account anonimi dopo la rimozione di applicazioni dannose, con il processo che non prevede una revisione del contenuto delle applicazioni, limitandosi alla conferma dell'identità dello sviluppatore. Per le organizzazioni sarà necessario fornire denominazione sociale, indirizzo fisico e numero D-U-N-S, mentre gli sviluppatori individuali dovranno presentare nome legale e indirizzo di residenza.
Google ha avviato la fase di accesso anticipato ad ottobre 2025, inviando inviti selezionati agli sviluppatori per testare il nuovo sistema di verifica. La registrazione generale aprirà a marzo 2026, fornendo sei mesi di tempo per completare il processo prima dell'entrata in vigore dell'obbligo.










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28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoimmagino google abbia "enfatizzato" il tutto ma sono certo il rischio di malware sia X volte superiore rispetto al playstore. poi non sia 50 ma sia "solo" 10 volte cambia relativemente poco sul discorso
Se vai a prendere app craccate, è probabile...
Se clicchi sui link a caso, è probabile...
Se prendi app lecite e voi non lo sapete ma ce ne sono tantissime, sai chi le ha fatte e sono sicure.
Purtoppo la massa della gente questa cosa non la sa, vede un link: "scarica instagram con le spunte color oro" e ci clicca sopra !
E qui si prende le peggiori schifezze.
Quindi google per mettersi al sicuro gli impedisce di farlo !
Lasciano la possibilità del ADB gli utonti dovrebbero essere esclusi !
con identità assolutamente verificata
Probabilmente vogliono responsabilizzare i creatori di app,diciamo una specie di targa che in caso di incidente o problemi ,ti renda identificabile e anche avvisabile se ci sono problemi,in modo da correggere il tutto.
Una app scritta con i piedi potrebbe devastarti irrimediabilmente il software dello smartphone,con annessi dati personali o diventare un cavallo di troia,anche inconsapevolmente.
Noto che qui mancano le conoscenze base dell'architettura dei sistemi operativi.
Ci sta, ognuno ha il proprio campo di studio, ma sarebbe bene parlare solo di ciò che si conosce.
La sicurezza o la stabilità dei SO (sia Android che iOS) non può venir intaccata da un'app, perchè le app sono completamente isolate l'una dall'altra (mai sentito parlare di sandbox?), ed inoltre è un preciso ruolo del sistema oprativo impedire che un processo legga o scriva nelle locazioni di memoria riservate ad un altro processo (o al sistema operativo).
Per cui un'app malevola non può fare chissà cosa.
I rari casi in cui app malevole sono riuscite a fare realmente dei danni sono accaduti perchè sono state sfruttate falle di sicurezza di sistemi operativi non aggiornati.
Nel 99% dei casi le famigerate "app malevole" sono dei banalissimi adware.
Ci sta, ognuno ha il proprio campo di studio, ma sarebbe bene parlare solo di ciò che si conosce.
La sicurezza o la stabilità dei SO (sia Android che iOS) non può venir intaccata da un'app, perchè le app sono completamente isolate l'una dall'altra (mai sentito parlare di sandbox?), ed inoltre è un preciso ruolo del sistema oprativo impedire che un processo legga o scriva nelle locazioni di memoria riservate ad un altro processo (o al sistema operativo).
Per cui un'app malevola non può fare chissà cosa.
I rari casi in cui app malevole sono riuscite a fare realmente dei danni sono accaduti perchè sono state sfruttate falle di sicurezza di sistemi operativi non aggiornati.
Nel 99% dei casi le famigerate "app malevole" sono dei banalissimi adware.
me le sono sognate allora le infinite notizie di "se hai installato questa app cancellala". grazie Ataru224, grazie alla tua competenza tecnica mi hai svoltato il giovedì
Studia
https://www.amazon.it/dp/1292214295
E se non hai ancora capito che quei titoli esagerati servono per acchiappare clic ti consiglio di studiare anche un po' di marketing
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E se non hai ancora capito che quei titoli esagerati servono per acchiappare clic ti consiglio di studiare anche un po' di marketing
ti ho già ringraziato poco fa per avermi svoltato il giovedì, quante volte vuoi essere ancora ringraziato?
Oppure sul PlayStore ho un rischio 1000 volte superiore di trovare malware rispetto a f-droid.
Quindi ognuno può metterla come vuole...
Ora che ho messo in bella mostra la tua NON conoscenza dell'informatica e non sai più come controbattere, inizi a buttarla in caciara.
Quelle che ho scritto sono verità oggettive ed indiscutibili, scritte sui libri di sistemi operativi da sempre.
L'informatica non si basa sulle opinioni, si basa sui fatti.
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