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Old 19-07-2009, 00:25   #81
hibone
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Nucleare in Italia? Per carità...
ma non avevi sputato sangue e sudore in un vecchio thread sullo stesso tema?

vuoi ricominciare da capo sapendo già come va a finire?

Pazza!
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Old 19-07-2009, 00:28   #82
ChristinaAemiliana
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Secondo me invece ha energeticamente molto senso, visto che per consumare devi produrre in qualche modo, non è niente altro che un bilancio.
E' un bilancio che energeticamente parlando non ha senso in quanto:

1) non tiene conto del fattore di utilizzo (il fabbisogno è energia, le centrali ti danno potenza, quindi per ogni tipo di impianto devi anche dirmi per quante ore all'anno riesci a tenermelo acceso);

2) il fabbisogno non è una costante ma varia nel corso dell'anno e ha addirittura due bei picchi grossi nella stessa giornata;

3) esistono impianti adatti a essere accesi e spenti alla bisogna e altri che praticamente non si possono spegnere sennò poi li devi tenere spenti per forza per diversi giorni (gli impianti nucleari oggetto del topic hanno proprio questa caratteristica);

4) per svariate ragioni (energetiche e logistiche ma anche politiche, economiche eccetera) conviene affidarsi a un mix energetico ottimizzato a seconda dei bisogni del paese.

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Io parto dal presupposto che:

- l'olio combustibile, se pur economico, non è più utilizzabile perchè inquina
- fino ad ora siamo andati avanti col gas naturale ma adesso non possiamo più farci affidamento perchè costa troppo ed emette CO2, farà quindi la fine dell'olio combustibile
Mi sembra eccessivo e comunque olio e gas non si usano solo per le centrali termoelettriche...comunque, facciamo pure questa ipotesi.

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- stiamo cominciando ad affacciarci al carbone pulito, che costa meno del gas naturale però non elimina il problema delle emissioni di CO2, e quindi, sulla base del vento post Kyoto, anche su di lui non possiamo fare affidamento.
Esiste la cattura e il sequestro della CO2, ma resta il problema di dove metterla...

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Se l'eolico non ha pretese di sfamare la fame energetica allora la soluzione qual è?
Se con l'eolico produciamo le briciole (perchè si tratta di briciole), il grosso come abbiamo intenzione di produrlo?
La soluzione è che devono essere sviluppate tutte le fonti potenzialmente competitive, perché non esiste la fonte-panacea, tale che sviluppo solo lei e poi mi affido totalmente ad essa.

E quindi, non esiste "la fonte che deve produrre il grosso". Tutte devono concorrere.

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Le centrali nucleari dovrebbero servire a ribilanciare il sistema energetico italiano, e trattandosi della fonte più economica, dovrebbero viaggiare sempre a pieno carico.
Devono viaggiare a pieno carico per forza, perché gli impianti non si possono regolare...altrimenti tanto vale non farle. Le centrali nucleari andrebbero spente, in un mondo ideale, solo per cambiare il combustibile.

E comunque in Italia proprio non so immaginarmele.

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competitivo? Il già citato parco eolico di gela, che con i suoi 200 MW sarebbe stato il più grosso impianto di quel tipo in italia, secondo le stime sarebbe costato 500 milioni di €.
L'idroelettrico è già al limite, non c'è possibilità di sviluppo futuro, e ovviamente è già usato.
Se l'eolico non ha pretese il geotermico è pure messo peggio.
Non conosco i particolari del progetto in questione, ma sto parlando direttamente del costo del kWh eolico...quello è competitivo ormai e non ci piove. Il costo d'impianto ce l'hanno tutte le centrali eh! E quelle nucleari hanno il più elevato di tutti...

Che l'idroelettrico sia già sfruttato bene in Italia è vero (e aggiungo per fortuna!)

Il geotermico ovvio, non è messo bene quanto l'eolico, però nemmeno male...diciamo che geotermico e fotovoltaico stanno arrivando, diamogli tempo...
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Old 19-07-2009, 00:31   #83
ChristinaAemiliana
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ma non avevi sputato sangue e sudore in un vecchio thread sullo stesso tema?

vuoi ricominciare da capo sapendo già come va a finire?

Pazza!
No no, adesso smetto subito.
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Old 19-07-2009, 07:13   #84
User111
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favorevole, inizialmente no. Tanto ne abbiamo a decine le centrali attorno a l'Italia. Se succede qualche disastro ( ) noi siamo vicino..
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Old 19-07-2009, 09:45   #85
pacasa
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E' un bilancio che energeticamente parlando non ha senso in quanto:

1) non tiene conto del fattore di utilizzo (il fabbisogno è energia, le centrali ti danno potenza, quindi per ogni tipo di impianto devi anche dirmi per quante ore all'anno riesci a tenermelo acceso);

2) il fabbisogno non è una costante ma varia nel corso dell'anno e ha addirittura due bei picchi grossi nella stessa giornata;

3) esistono impianti adatti a essere accesi e spenti alla bisogna e altri che praticamente non si possono spegnere sennò poi li devi tenere spenti per forza per diversi giorni (gli impianti nucleari oggetto del topic hanno proprio questa caratteristica);

4) per svariate ragioni (energetiche e logistiche ma anche politiche, economiche eccetera) conviene affidarsi a un mix energetico ottimizzato a seconda dei bisogni del paese.
E' un bilancio che energeticamente è fondamentale perchè:

1) e 2) Che l'energia elettrica è un fonte energetica che non può essere stoccata è noto a tutti, come è noto a tutti che essa deve essere prodotto nella stesso momento in cui viene consumata, quindi un bilancio non solo ha senso ma è anche fondamentale, senza un bilancio energetico il giochino non funziona.
Il fabbisogno è vero che è varia nel corso dell'anno e anche nel corso della giornata, ed infatti non si sta dicendo di soddisfare la domanda (variabile) solo con la produzione nucleare, quello che si sta dicendo è che bisogna riequilibrare il mix energetico italiano, soddisfacendo la domanda (costante) con la produzione nucleare.
Se guardi le curve del fabbisogno energetico italiano giornaliero, troverai un sorta di sinusoide con un minimo. Quel minimo, guarda caso, è superiore alla potenza nucleare che si vuole ottenere.

3) guarda caso gli impianti che si possono accendere e spegnere alla bisogna sono quelli turbogas in ciclo semplice che bruciando gas naturale, producono CO2, ma anche polveri, particolato e una piccola parte di SOx ed NOx.

4) Sono d'accordo, ed infatti è proprio di questo che si sta parlando: di affidarsi a un mix energetico che attualmente è squilibrato essendo basato su:

- 50% gas naturale
- 18% olio combustibile

Quote:
Mi sembra eccessivo e comunque olio e gas non si usano solo per le centrali termoelettriche...comunque, facciamo pure questa ipotesi.
Cosa ti sembra eccessivo? che olio, il gas naturale, il carbone e, in generale, tutti i combustibili fossili presto non potranno più essere utilizzati nelle stesse quantità di adesso?

L'olio combustibile è stata la fonte energetica italiana per eccellenza dal dopo-referendum fino ai giorni nostri, finchè non ci si è resi conto che inquina tanto, troppo.
Le emissioni delle centrali ad olio combustibile sono già oltre i limiti, e quando terminerà la vita utile degli impianti attualmente in uso, questi saranno dismessi e l'olio combustibile bandito.
Lo stesso accade per il gas naturale; l'italia ha smeso di costruire impianti a gas naturale già da qualche anno perchè il gas naturale è costoso e perchè con le previsioni di crescita del costo delle quote CO2 il suo utilizzo diventerà impossibile.

E
Quote:
siste la cattura e il sequestro della CO2, ma resta il problema di dove metterla...
Esiste....sulla carta.
Perchè non c'è ancora nessun impianto di taglia industriale funzionante.
Esiste un impianto pilota a brindisi, in scala ridotta, che ha già fatto capire agli addetti ai lavori che non è una strada praticabile visto che solo per stoccare la CO2 serve una quantità di energia enorme.
Capisci benissimo che se il mio obiettivo è produrre energia, non posso usare questa energia per stoccare la CO2 altrimenti cosa ho prodotto?!
E non sto considerando ancora il costo energetico del pompaggio a 800 km sottoterra o il problema di assicurarsi che la CO2 stoccata rimanga veramente stoccata e che non alteri gli equilibri biologici.
Mi fa sorridere vedere che certa gente riconosce il problema dello stoccaggio delle scorie nucleari (che è un'attività che siamo già in grado di fare) e non si preoccupa minimamente di cosa voglia dire iniettare tonnellate e tonnellate di CO2 nell'ecosistema marino.

Quote:
La soluzione è che devono essere sviluppate tutte le fonti potenzialmente competitive, perché non esiste la fonte-panacea, tale che sviluppo solo lei e poi mi affido totalmente ad essa.

E quindi, non esiste "la fonte che deve produrre il grosso". Tutte devono concorrere.
Sono d'accordo, lo ribadisco. Non si è mai detto di affidarsi totalmente al nucleare. Si è detto di coprire la produzione costante col nucleare e quella variabile con idroelettrico/eolico/solare/geotermico/etc...

Quote:
Non conosco i particolari del progetto in questione, ma sto parlando direttamente del costo del kWh eolico...quello è competitivo ormai e non ci piove. Il costo d'impianto ce l'hanno tutte le centrali eh! E quelle nucleari hanno il più elevato di tutti...

Che l'idroelettrico sia già sfruttato bene in Italia è vero (e aggiungo per fortuna!)

Il geotermico ovvio, non è messo bene quanto l'eolico, però nemmeno male...diciamo che geotermico e fotovoltaico stanno arrivando, diamogli tempo...

E' competitivo e non ci piove?...evidentemente abbiamo un concetto diverso di competitivo.
Quel progetto sarebbe stato il più grosso impianto eolico in italia e come detto, sarebbe costato 500 milioni a fronte di una produzione di 200-300 MW.

Una centrale nucleare costa 8 volte ma produce 15 volte tanto.

Ad ogni modo rimane il problema di fondo che è legato all'incostanza delle fonti rinnovabili.
Ti pregherei di rispondere, almeno tu, alla mia domanda che adesso ti pongo:

- 56.000 MW è la richiesta nazionale
- 11.000 MW è la potenza massima incostante da fonti rinnovabili che possiamo immettere nella rete

quel delta di 45.000 MW come lo produrresti?...anzi, come lo produrrai quando le centrali ad olio combustibile saranno dismesse e quelle a gas naturale costeranno troppo per via del maggior costo del gas e del maggior costo delle quote CO2?
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Old 19-07-2009, 09:59   #86
marchigiano
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per me siete troppo radicati con chernobyl che era tutt'altra centrale

le nuove centrali non possono assolutamente fare disastri simili

se facciamo delle centrali CANDU possiamo FARCI PAGARE dalla francia per prendere le loro scorie radioattive per usarle come combustibile nelle centrali CANDU, a ciclo terminato avremo scorie meno pericolose da gestire, si potrebbe ridarle alla francia ma secondo me sarebbe bene tenercele un 20-30 anni per poi essere utilizzate ancora come combustibile nelle future centrali 4-gen o possibilmente a fusione

se l'uranio sale di prezzo non me ne frega una mazza perchè le centrali candu funzionano anche con il torio, il plutonio e appunto con le scorie degli altri reattori

e non mi dite che non abbiamo la tecnologia perchè in canada queste centrali funzionano da 30 anni senza problemi e in italia avevamo allo studio una centrale simile già negli anni '60, la CIRENE

nelle nuove centrali si potrebbe usare anche il raffreddamento primario a piombo fuso invece dell'acqua in pressione, i vantaggi sono notevoli, maggior schermatura, migliore efficienza termica, maggiore sicurezza. infatti in caso di problemi gravi o alla fine del ciclo vitale del reattore, basta lasciar raffreddare il piombo e questo solidificandosi crea un bozzolo perfetto attorno al nucleo

che le centrali atomiche possano lavorare con la massima efficienza solo a pieno regime è vero, ma per aggirare questo problema basta usare i bacini artificiali come enormi batterie: quando l'energia non serve la usiamo per pompare acqua dentro i bacini, quando serve la tiriamo giù per farci girare le turbine (si fa già con le centrali termiche non è una novità)

quindi se vogliamo discutere facciamo sul tipo di centrali che faremo, non se farle o meno avendo in mente chernobyl

per esempio discutiamo su quanto calore verrà recuperato, se verrà disperso o dato per riscaldare le abitazioni delle città vicine

discutiamo sull'efficienza delle turbine che verranno usate

discutiamo sull'utilizzo dell'idrogeno di scarto che verrà generato

per es. l'idea di fare le centrali in sicila a me pare una boiata... meglio sulle alpi e sugli appennini, zone fredde e con le schermature naturali create dalle montagne e colline
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Ultima modifica di marchigiano : 19-07-2009 alle 10:10.
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Old 19-07-2009, 10:16   #87
onesky
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favorevole, inizialmente no. Tanto ne abbiamo a decine le centrali attorno a l'Italia. Se succede qualche disastro ( ) noi siamo vicino..
tu sarai vicino! chi vive nel centro sud di certo non lo è .

E cmq sicuramente interverrrà un nuovo referendum per abrogare quest'ennesimo tentativo di nucleare itaGliano. Un buon modo per spendere soldi in appalti e riconversioni.

Gli italiani non sanno costruire case che al minimo fuscello di terremoto cadono giù perchè speculano anche sul ferro del cemento armato figuriamoci centrali nucleari... e poi come detto anche gli aerei dicono che sono sicuri, eppure cadono..

.
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Old 19-07-2009, 10:24   #88
pacasa
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tu sarai vicino! chi vive nel centro sud di certo non lo è .
ma LOL

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E cmq sicuramente interverrrà un nuovo referendum per abrogare quest'ennesimo tentativo di nucleare itaGliano. Un buon modo per spendere soldi in appalti e riconversioni.

Gli italiani non sanno costruire case che al minimo fuscello di terremoto cadono giù perchè speculano anche sul ferro del cemento armato figuriamoci centrali nucleari... e poi come detto anche gli aerei dicono che sono sicuri, eppure cadono..
possiamo sempre tornare all'età della pietra...anzi, per fare in modo di non consumare energia cattiva e malevola potresti sempre cominciare a spegnere il pc.

Se tutti quelli che si dicono contrari a tutto eliminassero i loro consumi, avremmo meno esigenza di costruire centrali nucleari.
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Old 19-07-2009, 10:27   #89
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Se tutti quelli che si dicono contrari a tutto eliminassero i loro consumi, avremmo meno esigenza di costruire centrali nucleari.
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Old 19-07-2009, 10:29   #90
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Se tutti quelli che si dicono contrari a tutto eliminassero i loro consumi, avremmo meno esigenza di costruire centrali nucleari.
infatti. A partire da chi costruisce case e da chi ci governa e che dovrebbe imporre per legge il risparmio engergico attraverso materiali da costruzione e impianti. Per non parlare degli edifici pubblici e dei mezzi pubblici.

Ma non è certo la politica di questo governo affarista.
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Kassel, la città che funziona
solo con energia rinnovabile


FRANCOFORTE – Da martedì 30 ottobre Kassel è la prima grande città tedesca a utilizzare esclusivamente elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Il comune dell'Assia, a 200 chilometri a Nord di Francoforte, ha firmato un accordo con una società distributrice che fornisce energia idroelettrica proveniente da una centrale in Scandinavia.

Kassel, una città di 200mila abitanti che ogni cinque anni accoglie Documenta, la più grande esposizione di arte moderna al mondo, è «all'avanguardia nella protezione dell'ambiente e nello sviluppo delle energie rinnovabili», ha detto il sindaco Bertram Hilgen. A essere coinvolti dall'iniziativa sono 97mila case e uffici. L'accordo con la società distributrice Vattenfall non prevede un aumento delle bollette. Finora l'elettricità a Kassel dipendeva da centrali al carbone e nucleari. L'annuncio della città tedesca ha una valenza più politica che tecnologica o economica, ma è indicativa del modo in cui la Germania vuole aumentare l'uso dell'energia verde e rafforzare la lotta contro l'inquinamento. Attualmente intorno al 14% della produzione di elettricità in Germania dipende da fonti rinnovabili. L'obiettivo del Governo è di portare la quota al 20% entro il 2020. Il Paese ha deciso di chiudere le sue centrali nucleari entro il 2030.


Solo energie rinnovabili a Samso da 10 anni
C’é un’isola danese che da 10 anni vive solo utilizzando tutte le differenti risorse delle energie rinnovabili
E’ l’isola di Samso dove ci si é liberati dalla dipendenza dannosa dai combustibili fossili e quindi da petrolio e suoi derivati contribuendo così in modo concreto e positivo alla lotta contro l’effetto serra
Sull’isola di Samsø ci sono soprattutto turbine eoliche piantate con i pali piantati anche nell’acqua per utilizzare al massimo l’impatto del vento sulle pale. In questo modo a Samso producono molta più energia di quella che servirebbe ai oltre 4000 abitanti e così l’isola la vende alla rete elettrica danese.Ed é energia pulita.
Non é la follia di un momento ma un progetto che prosegue da un decennio e che é nato da un insegnante di scienze Soren Hermansen che a fine anni ’70 ha convinto un po’ alla volta tutti gli abitanti e gli amministratori dell’isola a questa conversione di impiego, di razionalizzazione dell’uso delle fonti rinnovabili e a toccare con mano i vantaggi anche economici dell’intera operazione.
Non sono stati richiesti nemmeno fondi statali perché gli abitanti dell’isola si sono dotati di turbine eoliche sulla terra e in acqua producendo circa 26 milioni di Kwh all’anno sufficienti al fabbisogno dell’isola.
Ma non basta perché sui tetti delle case ci sono pannelli solari per avere acqua calda che in situazioni alternative viene fornita da impianti a biomasse che bruciano scarti di legno e i residui organici ma non rifiuti
Il racconto della lunga vicenda e le caratteristiche tecniche dell’iniziativa sono raccolti in un lungo articolo riportato sul The New Yorker Samsø, l'isola danese che da 10 anni funziona ad energie rinnovabili.



05 / 09 / 2008
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Ultima modifica di onesky : 19-07-2009 alle 10:44.
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Old 19-07-2009, 10:35   #92
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infatti. A partire da chi costruisce case e da chi ci governa e che dovrebbe imporre per legge il risparmio engergico attraverso materiali da costruzione e impianti. Per non parlare degli edifici pubblici e dei mezzi pubblici.

Ma non è certo la politica di questo governo affarista.
secondo me hai le idee un pò confuse, e il fatto che in un ipotetito disastro nucleare sulle alpi tu che abiti a roma ti senti al sicuro, ne è la prova.

Cosa c'entra il governo con i problemi energetici, qui non stiamo parlando di politica ma di scienza e tecnica.

Ad ogni modo la certificazione energetica degli edifici di nuova costruzione è già realtà. Su quelli vecchi si sono messi in atto gli incentivi (metti che vuoi fare una cappottatura, puoi scaricare il 60% del costo che non è poco), non capisco di che ti lamenti.

Quote:
che fornisce energia idroelettrica
l'avevamo già detto, ma colgo l'occasione per ripeterlo:

l'idroelettrico in italia è già usato al massimo delle sue capacità...di più nun se po fà.
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Old 19-07-2009, 10:43   #93
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secondo me hai le idee un pò confuse, e il fatto che in un ipotetito disastro nucleare sulle alpi tu che abiti a roma ti senti al sicuro, ne è la prova..
invece ho le idee molto chiare. Chi vive nel centro sud è molto piu' sicuro in caso di incidente rilevante di chi vive a bolzano e cmq ha il tempo necessario di andare ben piu' lontano.

Quote:
Le 13 centrali che si trovano a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: Phenix, Tricast, Cruas, Saint-Alban, Bugey e Fessenheim in Francia; Muenleberg, Goesgen, Beznau e Leibstadt in Svizzera; Grundemmingen e Isar in Germania; Krsko in Slovenia.
Per esse sono state fatte valutazioni di rischio ed è stato messo a punto un piano nazionale d'emergenza. Sebbene protette dalla barriera alpina, le nostre regioni confinanti con le centrali elencate subirebbero ugualmente il fall-out di un'eventuale nube di particelle radioattive liberata nel caso di un incidente. Le province italiane più direttamente interessate sono quelle di: Cuneo, Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste. Ma, a seconda della quantità del materiale liberato e della direzione dei venti, le aree coinvolte potrebbero estendersi ben sotto la fascia settentrionale del nostro Paese.
Anche altre centrali nucleari dell'Est europeo più lontane, di cui una quindicina del tutto simili all'impianto di Chernobyl, vengono considerate sorgenti di rischi potenziali perché, in caso di grave incidente, potrebbero disperdere il materiale radioattivo fino nel nostro Paese.

CASI DI ALLARME - Il nuovo sistema di monitoraggio servirà a fare scattare in pochi minuti l'emergenza nucleare in caso di:
1) incidente rilevante a una delle centrali nucleari che si trovano ai margini dei confini italiani, seguito da rilascio di sostanze radioattive in atmosfera del tipo nube di Chernobyl;
2) dispersione di materiale radioattivo sul territorio nazionale, a causa di incidente o errore umano presso nostri siti industriali, di ricerca, biomedici, di stoccaggio rifiuti, o nel corso di operazioni di trasporto;
3) caduta di satellite artificiale contenente materiale radioattivo sul territorio italiano.
http://www.corriere.it/speciali/nucleare.shtml
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Old 19-07-2009, 10:53   #94
pacasa
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invece ho le idee molto chiare. Chi vive nel centro sud è molto piu' sicuro in caso di incidente rilevante di chi vive a bolzano e cmq ha il tempo necessario di andare ben piu' lontano.
certo, in caso di nube radioattiva puoi prendere la macchina e spostarti da roma a fregene ...siamo seri

comunque vedo che le tue fonti sono sempre autorevoli riviste scientifiche (il corriere della sera e il sole 24 ore)

dimenticavo, piove governo ladro
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Old 19-07-2009, 10:54   #95
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infatti. A partire da chi costruisce case e da chi ci governa e che dovrebbe imporre per legge il risparmio engergico attraverso materiali da costruzione e impianti. Per non parlare degli edifici pubblici e dei mezzi pubblici.

Ma non è certo la politica di questo governo affarista.
a parte che le abitazioni domestiche consumano il 20% del fabbisogno nazionale, il resto è industria e trasporti. metti che riusciamo a dimezzare il consumo domestico, come l'alimenti l'altro 80%?

ma sai come è fatta una centrale o ripeti a memoria quello che ti dice pecorario scanio?
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Old 19-07-2009, 11:00   #96
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certo, in caso di nube radioattiva puoi prendere la macchina e spostarti da roma a fregene ...siamo seri
siamo nel 2009. esiste anche l'aereo. se non te ne sei accorto.
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Old 19-07-2009, 11:02   #97
pacasa
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siamo nel 2009. esiste anche l'aereo. se non te ne sei accorto.
mi sono accorto che sto perdendo tempo.

Bertolaso sarebbe fiero di chi pensa di organizzare un piano di evacuazione affidandosi agli aerei....un piano di evacuazione che dovrebbe evacuare 60 milioni di italiani.

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Old 19-07-2009, 11:08   #98
onesky
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mi sono accorto che sto perdendo tempo.

Bertolaso sarebbe fiero di chi pensa di organizzare un piano di evacuazione affidandosi agli aerei....un piano di evacuazione che dovrebbe evacuare 60 milioni di italiani.

e allora c'e' il treno, la macchina, la moto e qualsiasi altro mezzo per andare piu' a sud.

sempre meglio che stare a casa in attesa della nube, nella malaugurata ipotesi che le correnti la portino verso il centro italia.

Cmq io vivo a Roma e mi sento relativamente tranquillo. Non direi la stessa cosa se vivessi a Bolzano in caso di incidente nucleare.
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Ultima modifica di onesky : 19-07-2009 alle 11:10.
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Old 19-07-2009, 11:14   #99
zesto
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Io non sono affatto favorevole. Non riusciamo a gestire la normale mondezza, figuriamoci quali disastri riusciremmo a combinare con le scorie nucleari.

L' italia poi ha un rischio sismico bello consistente. L'unica quasi del tutto esente è la Sardegna: vogliamo costruirle tutte li le centrali? Ma per cortesia...

La Germania, che non è nota per essere il paese del sole, ricava dal fotovoltaico circa l'8% del suo fabbisogno pur usando gli attuali pannelli che non hanno un gran rendimento...

Visti i costi, perchè non investire la stessa cifra nella ricerca, ad esempio, di pannelli fotovoltaici a maggior rendimento e più facilmente producibili/riciclabili? Avremmo il doppio vantaggio di poter vendere i brevetti all'estero e di incentivare la ricerca nel nostro paese...

Perchè la Spagna, pur con tutte le cautele del caso, ha deciso di investire sulle torri solari di un Rubbia che noi abbiamo incentivato a fuggire?

Non esiste "la" fonte di approvigionamento definitiva, come già detto da altri. Il potere politico dovrebbe avere la lungimiranza per organizzare una strategia che integri le dierse fonti in modo sinergico.

Sole, vento e "cervelli" non ci mancano. Io direi prima di investire su quelli, poi se proprio non ci dovessero essere alternative provare anche con il nucleare (per la cui realizzazione se non sbaglio ci appoggiamo alla Francia, la quale dubito lo faccia gratis...).


p.s.: senza nessuna vena provocatoria: quanti anni può rimanere in funzione una centrale nucleare? Giusto per capire...

Ultima modifica di zesto : 19-07-2009 alle 11:18.
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Old 19-07-2009, 11:16   #100
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mi sono accorto che sto perdendo tempo.

Bertolaso sarebbe fiero di chi pensa di organizzare un piano di evacuazione affidandosi agli aerei....un piano di evacuazione che dovrebbe evacuare 60 milioni di italiani.

ma come non lo sai che onesky ha l'aereo personale e la pista di decollo?

anzi guarda bene il suo avatar... ed ecco come si muove lui



questo per i tragitti lunghi



in città invece gira con questo che non trova mai parcheggio per il star destroyer
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