Intel in crisi chiama Apple: un riavvicinamento dopo il grande strappo?
Intel avrebbe avviato contatti con Apple per un possibile investimento volto a rafforzare il piano di rilancio. L'iniziativa segue le recenti operazioni con NVIDIA, SoftBank e con il governo USA. Un eventuale accordo potrebbe interessare anche la produzione di chip, mentre è da ritenersi oggi improbabile - impossibile, anzi - il ritorno dei processori Intel nei prodotti Apple.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Settembre 2025, alle 05:51 nel canale AppleAppleIntel
Intel sta cercando nuovi partner strategici per sostenere il proprio piano di rilancio e, secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, avrebbe avviato colloqui preliminari con Apple per un potenziale investimento. Le trattative, ancora in fase embrionale, non garantiscono un esito positivo ma si inseriscono in un contesto di manovre finanziarie che vedono il produttore dei semiconduttori impegnato a rafforzare la propria posizione dopo anni di difficoltà.
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Negli ultimi mesi Intel ha già attratto capitali significativi: SoftBank ha investito 2 miliardi di dollari, mentre NVIDIA ha annunciato un'iniezione da 5 miliardi con l'obiettivo di avviare collaborazioni nel settore dei PC e dei datacenter. A queste operazioni si aggiunge la quota vicina al 10% acquisita dal governo statunitense tramite un pacchetto di opzioni nell'ambito del CHIPS Act, con l'obiettivo di sostenere la produzione domestica di semiconduttori.

Il coinvolgimento di Apple, ex cliente storico passato a soluzioni interne con la famiglia di processori M-series dal 2020, rappresenterebbe un importante segnale di fiducia nel percorso di ristrutturazione avviato dal nuovo CEO Lip-Bu Tan. Tuttavia, è improbabile – anzi, impossibile a oggi - che Apple torni a utilizzare CPU Intel nei propri dispositivi: più plausibile, secondo osservatori, che le due aziende possano esplorare forme di collaborazione legate alla produzione. Intel, infatti, continua a puntare sul modello di fonderia, pur senza aver ancora conquistato un cliente di primo piano per le sue linee produttive avanzate.
Apple, da parte sua, sta intensificando gli investimenti negli Stati Uniti per rispondere alle pressioni politiche sul reshoring delle catene produttive. Dopo il recente annuncio di un piano da 600 miliardi di dollari in quattro anni, Cupertino potrebbe valutare la possibilità di diversificare le proprie fonti di produzione di chip, oggi affidate principalmente a TSMC, che ha comunque messo piede negli USA, in Arizona, è prevede una forte espansione nei prossimi anni, con investimenti fino a 165 miliardi di dollari.
Apple, addio a Intel: sono passati 5 anni dall'annuncio che ha messo in moto una rivoluzione
Le prospettive restano però incerte: se da un lato Intel cerca capitali e sostegno per recuperare competitività rispetto a NVIDIA e AMD, dall'altro Apple non ha motivazioni immediate per cambiare strategia. A ogni modo, il CEO di Apple Tim Cook, recentemente interrogato su Intel, ha risposto che vede la concorrenza nel settore della produzione di chip come una cosa positiva. "Ci piacerebbe vedere Intel rimontare", ha affermato Cook.










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8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl lato positivo della vicenda è che Tan sta tirando fuori tutto il sudicio che Gelsinger aveva nascosto sotto il tappeto.
Venendo allo specifico della notizia, leggendo da Bloomberg, i colloqui tra Apple ed Intel sarebbero nella fase iniziale, dove Cupertino sta cercando di realizzare i benefici che potrebbe ottenere da una nuova Intel.
Sicuramente sul piatto Intel ha messo un accesso privilegiato ai suoi nodi avanzati, ma si discuterà anche su come l'aiuto dovrebbe essere elargito e sui ritorni finanziari/tecnologici per Apple.
Il lato positivo della vicenda è che Tan sta tirando fuori tutto il sudicio che Gelsinger aveva nascosto sotto il tappeto.
Venendo allo specifico della notizia, leggendo da Bloomberg, i colloqui tra Apple ed Intel sarebbero nella fase iniziale, dove Cupertino sta cercando di realizzare i benefici che potrebbe ottenere da una nuova Intel.
Sicuramente sul piatto Intel ha messo un accesso privilegiato ai suoi nodi avanzati, ma si discuterà anche su come l'aiuto dovrebbe essere elargito e sui ritorni finanziari/tecnologici per Apple.
I capitali servono per far andare le fonderie, che sono il punto dolente di Intel. Senza capitali le fonderie muoiono e su questo non ci sono dubbi. Non è che TSMC rifiuti i soldi di Apple quando deve mettere a punto un nuovo PP e darlo in uso esclusivo proprio ad Apple per un annetto: mettere a punto un PP è costosissimo. Da sempre.
Il sudicio che ha nascosto Gelsinger lo vedi solo tu. Pure lui era alla ricerca di clienti per la fonderia su cui ha puntato tutto. Tan sta facendo quello che ha fatto Gelsinger con una forza doppia, licenziando ulteriormente, tagliando ancora più superfluo e rifiutandosi di vendere la fonderia. Che però non può sopravvivere senza clienti, ovviamente.
TMSC ha dalla sua l'affidabilità che ha mostrato in questi anni, oltre ovviamente la grande capacità produttiva, e quindi Intel, che è nuova nel campo, deve dimostrare che è all'altezza della situazione. Per un cliente si tratta di investimenti di soldi e tempo che non sono trascurabili (soprattutto il tempo non è recuperabile se qualcosa non funziona e le date di consegna non sono rispettate) e la produzione di chip non è come andare dal macellaio e dire: mi dà un etto di prosciutto cotto? Dal momento del tape-out alla consegna del chip fatto e finito ci sono centinaia di passaggi e migliaia di problemi da risolvere.
Intel deve dimostrare di essere in grado di affrontare e risolverli tutti in modo efficace ma questa non è una cosa che si valuta parlando ad un tavolo, serve che il cliente si fidi per almeno una volta e provi, a suo rischio e pericolo che poi effettivamente vi siano ritardi.
Il sudicio che ha nascosto Gelsinger lo vedi solo tu. Pure lui era alla ricerca di clienti per la fonderia su cui ha puntato tutto. Tan sta facendo quello che ha fatto Gelsinger con una forza doppia, licenziando ulteriormente, tagliando ancora più superfluo e rifiutandosi di vendere la fonderia. Che però non può sopravvivere senza clienti, ovviamente.
TMSC ha dalla sua l'affidabilità che ha mostrato in questi anni, oltre ovviamente la grande capacità produttiva, e quindi Intel, che è nuova nel campo, deve dimostrare che è all'altezza della situazione. Per un cliente si tratta di investimenti di soldi e tempo che non sono trascurabili (soprattutto il tempo non è recuperabile se qualcosa non funziona e le date di consegna non sono rispettate) e la produzione di chip non è come andare dal macellaio e dire: mi dà un etto di prosciutto cotto? Dal momento del tape-out alla consegna del chip fatto e finito ci sono centinaia di passaggi e migliaia di problemi da risolvere.
Intel deve dimostrare di essere in grado di affrontare e risolverli tutti in modo efficace ma questa non è una cosa che si valuta parlando ad un tavolo, serve che il cliente si fidi per almeno una volta e provi, a suo rischio e pericolo che poi effettivamente vi siano ritardi.
Stai facendo un grosso errore di fondo: Apple per TSMC è un cliente e non un investitore, cosa che, al contrario, ha chiesto ufficialmente Intel!!
Per il resto sono cose che sanno tutti e cose dove appunto Intel ha toppato e su cui Gelsinger ha preferito dare una immagine edulcorata della situazione.
Altrimenti, spiegaci, perché sarebbe stato silurato dal CdA? Perchè Tan, appena prese le redini, ha cambiato subito la comunicazione iniziando a predicare " dobbiamo essere umili "?
Come quando Microsoft aiutò Apple stessa agli inizi degli anni '90. Fu una mossa sostanzialmente finanziaria, che permise a Microsoft di uscirne con ottimi guadagni anni dopo
5mld USD per Apple sono noccioline. E se sono rose, fioriranno
Just my 2 cents
Come quando Microsoft aiutò Apple stessa agli inizi degli anni '90. Fu una mossa sostanzialmente finanziaria, che permise a Microsoft di uscirne con ottimi guadagni anni dopo
5mld USD per Apple sono noccioline. E se sono rose, fioriranno
Just my 2 cents
Guarda che è il contrario: è Intel che ha avvicinato Apple per investire nel suo capitale, perchè è Intel ad aver bisogno di clienti di grossa caratura per le sue fonderie e soprattutto di capitali freschi.
Scusa, e io cosa ho scritto ?
Apple investe un chippino da 5 mld in Intel. Io la reputo solo una mossa finanziaziaria, perchè a "spostare" Apple da TSMC alle fonderie Intel, non sarà nè facile nè breve. Se fra 5 anni, Intel si sarà rimessa in careggiata e le sue fonderie saranno al livello di TSMC come rese e costi, forse Apple ci penserà a diversificare la produzione. Ma in tale scenario, certamente il chippino da 5 mld di Apple ne varrà almeno 30
Apple investe un chippino da 5 mld in Intel. Io la reputo solo una mossa finanziaziaria, perchè a "spostare" Apple da TSMC alle fonderie Intel, non sarà nè facile nè breve. Se fra 5 anni, Intel si sarà rimessa in careggiata e le sue fonderie saranno al livello di TSMC come rese e costi, forse Apple ci penserà a diversificare la produzione. Ma in tale scenario, certamente il chippino da 5 mld di Apple ne varrà almeno 30
Hai scritto: " Questo[I][U] riavvicinamento di Apple verso Intel[/U][/I] mi sembra solo una mossa "finanziaria ".
Esattamente il contrario di quanto si è verificato e, inoltre, Apple sta valutando l'eventuale operazione, ovvero non è affatto scontato che questa andrà in porto.
Esattamente il contrario di quanto si è verificato e, inoltre, Apple sta valutando l'eventuale operazione, ovvero non è affatto scontato che questa andrà in porto.
Riavvicinamento vuol dire che in passato Apple, con la dismissione dei chip Intel in favore dei Silicon M, si era allontanata da Intel.
Chi abbia fatto il primo passo, se Apple o Intel, è ininfluente.
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