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Old 22-01-2009, 10:12   #81
Edo4444
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Originariamente inviato da zerothehero Guarda i messaggi
Mi sarò perso la spiegazione, ma come si fa a dire che la riduzione del pil del 2% è un dato non drammatico?
Lo è..poi che per una volta non facciamo peggio della media europea e che non finiremo come l'Argentina è vero..però negli ultimi 50 anni non è mai avvenuta una recessione del genere...al massimo l'Italia non era cresciuta, mai decresciuta.
Capisco anche che un premier non possa dire " buttatevi dalla finestra", per carità.
Beh leggiti un paio di pagine della discussione, non sono mille e capirai.
Cmq: "Tutti dobbiamo dare un contributo affinché la crisi non sia così drammatica" . Cosa vuoi che dica? Sta frase la potrebbe aver detta anche il papa o obama o napolitano, chiunque. Solo che detta da berlusconi diventa diversa.. Ma forse mi sembra che tutti abbiamo preso la frase: ":"La crisi non è così drammatica come tutti vogliono pensare e il -2% del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male" come frase da criticare? va bene, è nello stile del personaggio dire cosi. Ma come sempre l'impatto mediatico che è riuscito a creare è notevole e probabilmente lo scopo era anche quello. In un certo senso un obbiettivo era proprio quello di sdrammatizzare. Probabilmente (non mi intendo di comunicazione) se avesse dette le solite e banali frasi da paraculo (per mettere le mani avanti per poi dire, eh ve l'avevamo detto) nessuno se le sarebbe filate. Ma ripeto per l'ultima volta il pil misura in larga parte i consumi, i consumi e tutte le altre robe che ho scritto post indietro. Con la bolla del credito che abbiamo vissumo è normale che calino, cazzo prima ti compravi un televisore a 500 pollici e lo pagavi in 5 anni a rate a tasso zero cominciando a pagarlo 2 anni dopo. La macchina idem. Non so se mi spiego?


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Originariamente inviato da zerothehero Guarda i messaggi
Bisognerebbe evitare che la crisi si avviti su se stessa..con cali degli investimenti privati (per via delle aspettative al ribasso sui profitti), con la caduta nelle capitalizzazioni (meno soldini per investire) e con la riduzione dei consumi. Il pareggio di bilancio per ora non ha neanche senso perseguirlo, se per assurdo fosse possibile s'intende.
Poi c'è un'altra crisi che è quella delle banche
E poi abbiamo gli Stati Uniti, che mica potranno registrare dei consumi privati e una bilancia commerciale così pesantemente in deficit (specie sul manifatturiero) in eterno.
Somma nei prossimi due anni il sistema si riequilibrerà verso il basso, mi auguro però che ci sia un bel paracadute rattoppato.
La crisi si avvita su se stessa se non si lasciano aperti spiragli di ripresa!! Ma lo vogliamo capire o no?? Questo è poco ma è sicuro. Le aspettative negative fanno rimandare il consumo e fanno ulteriormente aumentare la recessione. Se invece ci sono speranze per un futuro non troppo lontano si alimenta e aiuta la crescita.
La crisi delle banche non è un'altra crisi, E' il nodo della crisi. La crisi finanziaria si collega alla crisi reale tramite il mercato del credito che guarda un po sono proprio le banche.
Gli stati uniti DEVONO cominciare ad aumentare il risparmio privato se vogliono risanare gli squilibri che hanno oggi e hanno sempre avuto in passato.

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Originariamente inviato da zerothehero Guarda i messaggi
Aggiungo che il pil come indicatore unico per il ranking delle nazioni può essere contestabilissimo, perchè ad es. non incorpora alcun indicatore afferente alla sostenibilità ambientale e non contabilizza ad es. l'economia che non passa dal mercato (parte che nei pvs è un settore rilevante)..però non è che da un anno a questa parte abbiamo un'economia che è ambientalmente sostenibile o abbiamo fatto dei balzi in avanti in campo di indici di sviluppo umano e quindi possiamo dirci soddisfatti di un arretramento del 2% del pil.
Poi è troppo comodo criticare l'indice del pil quando siamo in recessione..andrebbe criticato (cum grano salis, il pil va benissimo, ma va chiaramente affiancato anche ad altri indicatori) quando c'è crescita.
Il PIL dice tutto e non dice nulla, come ho gia fatto notare è soggetto da forti critiche da più parti. Il Pil va criticato come metodo su cui basare le politiche economiche in generale. Cmq il pil che diminuisce FORSE del 2% è un fatto preoccupante ma non cosi drammatico come è stato detto. E poi se tutti diminuiscono del 2% (o più).. ho letto ieri che anche la germania con il suo piano corposo di aiuti alla domanda diminuirà del 2,25%.
Giusto per la cronaca: (ANSA) - BERLINO, 21 GEN - Il governo tedesco prevede per il 2009 una contrazione del prodotto interno lordo (Pil) del Paese del 2,25% (+1,3% nel 2008).Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione dovrebbe salire dal 7,8% all'8,4%. Il numero dei disoccupati dovrebbe aumentare di 500mila unita' a 3,5 mln di persone, con conseguente calo del numero degli occupati sotto la soglia di 40 mln di unita'. E' quanto emerge dalle previsioni economiche per il 2009 pubblicate dal ministero dell'Economia.

Prendo la palla al balzo e vi do anche quest'altro spunto per la critica alla vostra tesi. Bene se la locomotiva dell'europa fa peggio di noi significa che la situazione davvero non è cosi drammatica, o sbaglio? Vi piace di più questa?
Forse è più diretta, un confronto con la germania forse vi illumina maggiormente. Germania paese che non abbiamo mai superato in termini di crescita esportazioni produttività e bla bla bla..
Ma d'altronde berlusconi è una calamita di odio o di amore, pochi riescono a giudicarlo senza considerare la sua anamnesi. Amen.
Edo4444 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-01-2009, 10:42   #82
Edo4444
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Originariamente inviato da Micene.1 Guarda i messaggi
mah secondo me sei tu che poni troppo l'attenzione su questa fantomatico consensus politico sull'arginare il panico (ma dove? al massimo quello che si è visto è un consenso nel far entrare lo stato nei settori malati, nel ricorrere ald debito pur di sollevare l'economia - ma figurati se i politici (seri) mondiali se fanno un consenso lo fanno sul panico e vanno a dire in giro solo "state calmi", spendete, nn vi muovete etc.)
Ma ci siamo o ci facciamo? e cosa credi che si sia voluto fare con il ricorso agli aiuti di stato in millemila modi alle banche e a tutto il resto? Non si voleva sostenere la fiducia del mondo finanziario? Ma xkè secondo te gli stati uniti hanno cambiato politica di 180 gradi prima e dopo la L. brothers? Prima hanno detto no no questa qui non la salviamo ne abbiamo gia salvate fin troppe e (la metto da bar sport cosi è chiaro) poi tra l'altro noi siamo i figli del liberismo, facciamo morire i rami secchi del bosco e vedrete che il bosco si riprenderà. Bene il giorno dopo che si è saputo che la banca era stata lasciar fallire il mondo finanziario è letteralmente crollato. Verticalmente. Bene, sai cos'è successo? PAURA! Paura che quella fosse la politica che d'ora in poi si sarebbe adottato! Panico totale. Bene 2 giorni dopo bush ha nuovamente fatto invesione a U ed è tornato (come tutto il mondo) a salvare il salvabile. Nel Fratempo si sono messe anche le banche centrali con un'azione concertata MAI vista prima.
Ma anche questo secondo te cosa voleva significare?? non è che per caso si sono trovati x sbaglio tutti i governatori delle banche centrali del mondo a tagliare i tassi cosi tanto per.. E non cambiava nulla se ognuno lo faceva per conto suo senza farlo esattamente nello stesso monento a fini pratici. Il punto è che era prorio un forte segnale mediatico comunicativo (chiamalo come vuoi) ai mercati!! Capito? Batti un colpo se ci sei. Era un segnale forte e chiaro per dire, tranquilli ci siamo noi. Del tipo arrivano i succorsi!! Questo fantomatico consenso politico come lo chiami tu è stata ed è finora la prima mossa per fronteggiare la crisi.

Per dirla come diceva un forte giocatore di golf del passato, Lui diceva "no putting, no game" qui si potrebbe dire "no expectation, no game" o money a seconda di quello che preferite.

Poi si potrebbe aprire il discorso se in effetti il segnale sia stato recepito o meno e se una politica di espansione monetaria sia veramente la risposta corretta alla crisi.


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Originariamente inviato da Micene.1 Guarda i messaggi
inoltre a mio parere nn hai valutato oggettivamente il significato del -2 al pil - da un lato infatti cerchi di minmizzare il dato sottolineando che è una previsione quando da sempre questo tipo di previsioni sono oltre che fortemente indicative, riferimento per gli investitori e gli analisti - poi lo sminuisci col discorso del -2 sulla disoccupazione che onestamente nn commento
Il meno 2% di pil non è portatore necessariamente di disoccupazione. Se tu commenti il pil non stai commentando la disoccupazione. Cosa non ti è chiaro?


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Originariamente inviato da Micene.1 Guarda i messaggi
è un dato serio e va affrontato come tale senza strapparsi i capelli ma senza ridurre il tutto a tarallucci e vino - poi se vogliamo parlare solo del panico (che poi quale panico straordinario e ingiustificato? siamo in una normale crisi con normale aspettative negative - al max il panic sell è sul settore bancario ma per motivi eccezionali ben precisi) per tuta la crisi manetre la gente parla come risolverla è un altro discorso
Tendete sempre a separare la crisi sul settore finanziario e quella del reale senza considerare che sono profondamente correlate. Cmq per il resto sono stato chiaro. E mi sembra evidente che tu non dia importanza alle aspettative. Io invece si ne do molta.. Visioni diverse, servono anche quelle non trovi?
Edo4444 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-01-2009, 10:58   #83
Micene.1
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Originariamente inviato da Edo4444 Guarda i messaggi
Ma ci siamo o ci facciamo? e cosa credi che si sia voluto fare con il ricorso agli aiuti di stato in millemila modi alle banche e a tutto il resto? Non si voleva sostenere la fiducia del mondo finanziario? Ma xkè secondo te gli stati uniti hanno cambiato politica di 180 gradi prima e dopo la L. brothers? Prima hanno detto no no questa qui non la salviamo ne abbiamo gia salvate fin troppe e (la metto da bar sport cosi è chiaro) poi tra l'altro noi siamo i figli del liberismo, facciamo morire i rami secchi del bosco e vedrete che il bosco si riprenderà. Bene il giorno dopo che si è saputo che la banca era stata lasciar fallire il mondo finanziario è letteralmente crollato. Verticalmente. Bene, sai cos'è successo? PAURA! Paura che quella fosse la politica che d'ora in poi si sarebbe adottato! Panico totale. Bene 2 giorni dopo bush ha nuovamente fatto invesione a U ed è tornato (come tutto il mondo) a salvare il salvabile. Nel Fratempo si sono messe anche le banche centrali con un'azione concertata MAI vista prima.
Ma anche questo secondo te cosa voleva significare?? non è che per caso si sono trovati x sbaglio tutti i governatori delle banche centrali del mondo a tagliare i tassi cosi tanto per.. E non cambiava nulla se ognuno lo faceva per conto suo senza farlo esattamente nello stesso monento a fini pratici. Il punto è che era prorio un forte segnale mediatico comunicativo (chiamalo come vuoi) ai mercati!! Capito? Batti un colpo se ci sei. Era un segnale forte e chiaro per dire, tranquilli ci siamo noi. Del tipo arrivano i succorsi!! Questo fantomatico consenso politico come lo chiami tu è stata ed è finora la prima mossa per fronteggiare la crisi.

Per dirla come diceva un forte giocatore di golf del passato, Lui diceva "no putting, no game" qui si potrebbe dire "no expectation, no game" o money a seconda di quello che preferite.

Poi si potrebbe aprire il discorso se in effetti il segnale sia stato recepito o meno e se una politica di espansione monetaria sia veramente la risposta corretta alla crisi.




Il meno 2% di pil non è portatore necessariamente di disoccupazione. Se tu commenti il pil non stai commentando la disoccupazione. Cosa non ti è chiaro?




Tendete sempre a separare la crisi sul settore finanziario e quella del reale senza considerare che sono profondamente correlate. Cmq per il resto sono stato chiaro. E mi sembra evidente che tu non dia importanza alle aspettative. Io invece si ne do molta.. Visioni diverse, servono anche quelle non trovi?
mah secondo me nn ci capiamo...tagliano i tassi, salvano banche etc...sono interventi fattivi in fase di crisi...e sono d'accordo

invece tu parli (o mi sembra che parli) del consesus come una continua attivita di tranquillizzazione dei mercati a parole che è qeullo che è stato fatto (malissimo) da silvio nel caso del -2 - ecco su questo nn sono d'accordo

sulla disoccupazione nn capisco come fai a dire che ti preoccupa di piu che un calo di pil...nn è che cè una classifica dei parametri in base alla gravità...uno valuta il contesto e sullabase di questo decide se il -2 (del pil o della disoccupazione) è preoccupante, è transitorio etc. - per questo ho detto nn commento nn mi sembrava un approccio sensato

mica sto separando il settore finanziario...è innegabile pero che siamo di fronte ad un panico effettivo sul mercato bancario che nn si registra sugli altri - mah figurati se nn do peso alle aspettative visto che sono alal base dei moviemnti speculativi ovvero in maniera piu o meno determinante della borsa - nn do pero peso ad insistenti minimizzazioni di dati macroeconomici solo perche ci si è messo in testa che la crisi è di natura psicologica (interpretazione dell'analisi di berlusconi sulla crisi stessa)

detto questo, se sto discutendo è proprio perche mi piace confrontarmi su visioni diverse (e perdere un po di tempo ) altrimenti mica postavo...vabbe cmq...

Ultima modifica di Micene.1 : 22-01-2009 alle 11:29.
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Old 22-01-2009, 14:12   #84
Edo4444
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mah secondo me nn ci capiamo...tagliano i tassi, salvano banche etc...sono interventi fattivi in fase di crisi...e sono d'accordo invece tu parli (o mi sembra che parli) del consesus come una continua attivita di tranquillizzazione dei mercati a parole che è qeullo che è stato fatto (malissimo) da silvio nel caso del -2 - ecco su questo nn sono d'accordo
No beh ma certo che no, io quando mi riferisco al consenso economico e politico a livello europeo come minimo ma quasi mondiale direi, non mi riferisco alla dialettica fine a se stessa. La dialettica fa parte ovviamente di questa politica ed è molto importante senza ombra di dubbio, ma non ci puo essere dialettica senza un background decisionale in funzione di essa. Le parole devono essere seguite da azioni, ma le parole ancor prima delle azioni e forse ancor più delle azioni incidono pesantemente sul nostro (fragile) sistema. Ti faccio un esempio da bar sport: "un giorno trichet si sveglia e dice taglieremo i tassi del 1% ma badate bene che questo forse non sarà sufficiente ad arginare la crisi"
Allora analizza la situazione, c'è un intervento fattivo (il taglio del tasso di 1 punto) e un intervento dialettico (la consapevolezza che forse non sarà sufficiente). Il risultato è che il mercato scendera ancora di più xkè in realtà si da molta piu importanza al commento più che la fatto. In pratica la manovra non avrà nessun effetto nel caso migliore oppure avrà addirittura effetti negativi. Facciamo il caso oposto: "trichet si sveglia e dice bene oggi tagliamo i tassi di 0,25 punti ma solo per precauzione xkè il livello è appropiato e la situazione è sotto controllo"
Ora analizza questa, il taglio dei tassi è stato minore (prima era del 1%) ela dialettica usata è stata diversa. Come reagirà il mercato? sucuramente meglio di prima pur essendoci un effettivo taglio minore.
Gli esempi non privi di pecche e contorsioni sono per mostrare quanta importanza abbia la dialettica a parole e intenzioni. Io personalmente la ritengo la componente fondamentale e necessaria per la riuscita di una politica economica. Certo seguita da fatti coerenti se no il gioco non regge.

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sulla disoccupazione nn capisco come fai a dire che ti preoccupa di piu che un calo di pil...nn è che cè una classifica dei parametri in base alla gravità...uno valuta il contesto e sullabase di questo decide se il -2 (del pil o della disoccupazione) è preoccupante, è transitorio etc. - per questo ho detto nn commento nn mi sembrava un approccio sensato
Si mi preoccupa di più un aumento della disoccupazione più che un calo del pil. La disoccupazione è un fenomeno ben preciso e misurabile. E produce esternalità tutte e solo negative da qualsiasi punto di vista. Un calo del pil puo essere determinato da una moltitudine di motivi, non per forza necessariamente negativi.
Senti cosa dice Veltroni: "Il presidente del Consiglio dice che un meno 2 per cento di Pil non e' un problema, forse non sa che quelli sono posti di lavoro, piccole e medie imprese che chiudono, una parte del paese che va in crisi.

Dice cose sbagliate, non è vero quello che ha detto quel calo del pil non è un calo dei posti di lavoro e neanche piccole e medie imprese che chiudono. MA badate bene, lo so che c'è un aumento della disoccupazione e che molti settori sono in crisi, ma non centrano con il pil xkè il pil non misura ne la disoccupazione ne le imprese che chiudono. Certo influiranno sul pil ma se uno commenta il pil non commenta la disoccupazione o la produzione industriale. Sbaglia e il xkè credo che lo abbia capito anche tu. Veltroni deve decidersi, o fa il politico al 100% come si è sempre fatto in Italia quindi sparare a zero su berlusconi praticamente qualsiasi cosa faccia, non come in questo caso definendo "abbastanza sorprendenti" le parole di berlusconi o fa il corretto e coerente in tutto, non puo fare una via di mezzo. Ma questa è una mia opinione. (credo che la seconda sia la via giusta ma non necessariamente la via vincente sotto il profilo politico)

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mica sto separando il settore finanziario...è innegabile pero che siamo di fronte ad un panico effettivo sul mercato bancario che nn si registra sugli altri - mah figurati se nn do peso alle aspettative visto che sono alal base dei moviemnti speculativi ovvero in maniera piu o meno determinante della borsa - nn do pero peso ad insistenti minimizzazioni di dati macroeconomici solo perche ci si è messo in testa che la crisi è di natura psicologica (interpretazione dell'analisi di berlusconi sulla crisi stessa)
Ma le insistenti minimizzazioni dei dati macro li vedi solo tu o li interpreti dalle frasi di berlusconi.

Propio oggi: «Ho dato il via alla convocazione di un tavolo a Palazzo Chigi, credo martedì prossimo, per discutere del settore dell'auto che ha avuto un calo profondo»
Non sta minimizzando.
Il problema è che berlusconi ha una storia dietro alle spalle che per tanta gente è la peste nera quasi un diavolo. Lui però ha una capacità di comunicare i concetti difficili come pochi, se avessimo un politico con le capacità di berlusconi e la credibilità di ciampi avremmo il massimo. Ma se dice cose giuste ogni tanto lo dobbiamo anche ammettere.
Ho trovato solo ora queste dichiarazioni, non le avevo mai lette prima, ecco il pensiero e il filo logico che espone è essenzialmente corretto in tutto e per tutto. Gli do ragione xkè è a grandi linee ciò che ho sostenuto con altri argomenti, ma il succo è questo.

"Noi Paesi europei del G20 abbiamo già fissato di recarci a Berlino. Sarà una cena e un giorno di lavoro per preparare la riunione di Londra. Sto già lavorando con i Paesi del G8: la preoccupazione è globale; c'è la preoccupazione dei derivati. Ho una mia idea in proposito che proporrò. La dimensione di questi derivati non è nota a nessuno"

Non dice che va tutto bene, o meglio lo dice ma non xkè crede che sia la realtà dei fatti, lo dice xkè vuole cercare di non far peggiorare le cose. Alcuni ritengono che sia una presa in giro altri dicono come me che è la cosa giusta da fare.

''Io l'unico ottimista? Il fatto di essere ottimista non significa non essere realisti''''Sono su una posizione assolutamente indiscutibile - sottolinea il presidente del Consiglio - dipende molto da quello che faremo perche' se ci fasciassimo la testa tutti quanti e dicessimo basta siamo in crisi, non si consuma piu' e ci mettiamo i soldini sotto il materasso - c'e' gente che addirittura dice non dobbiamo fidarci piu' delle banche - se tutti facessimo cosi' sarebbe una crisi profondissima e torneremmo al '29''.
"'Gli impiegati pubblici che non rischiano di perdere il lavoro non vedo perche' dovrebbero cambiare abitudini'' sottolinea Berlusconi che aggiunge: ''Per questo continuo a rivolgere agli italiani questo messaggio, non cambiate le vostre abitudini se potete, certo se vai in cassa integrazione le devi cambiare per forza e per questo stiamo aumentando gli stanziamenti''
.


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detto questo, se sto discutendo è proprio perche mi piace confrontarmi su visioni diverse (e perdere un po di tempo ) altrimenti mica postavo...vabbe cmq...
E' ovvio se avessimo la stessa opinione diremmo semplicemente "quoto"
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Old 22-01-2009, 15:36   #85
Micene.1
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No beh ma certo che no, io quando mi riferisco al consenso economico e politico a livello europeo come minimo ma quasi mondiale direi, non mi riferisco alla dialettica fine a se stessa. La dialettica fa parte ovviamente di questa politica ed è molto importante senza ombra di dubbio, ma non ci puo essere dialettica senza un background decisionale in funzione di essa. Le parole devono essere seguite da azioni, ma le parole ancor prima delle azioni e forse ancor più delle azioni incidono pesantemente sul nostro (fragile) sistema. Ti faccio un esempio da bar sport: "un giorno trichet si sveglia e dice taglieremo i tassi del 1% ma badate bene che questo forse non sarà sufficiente ad arginare la crisi"
Allora analizza la situazione, c'è un intervento fattivo (il taglio del tasso di 1 punto) e un intervento dialettico (la consapevolezza che forse non sarà sufficiente). Il risultato è che il mercato scendera ancora di più xkè in realtà si da molta piu importanza al commento più che la fatto. In pratica la manovra non avrà nessun effetto nel caso migliore oppure avrà addirittura effetti negativi. Facciamo il caso oposto: "trichet si sveglia e dice bene oggi tagliamo i tassi di 0,25 punti ma solo per precauzione xkè il livello è appropiato e la situazione è sotto controllo"
Ora analizza questa, il taglio dei tassi è stato minore (prima era del 1%) ela dialettica usata è stata diversa. Come reagirà il mercato? sucuramente meglio di prima pur essendoci un effettivo taglio minore.
Gli esempi non privi di pecche e contorsioni sono per mostrare quanta importanza abbia la dialettica a parole e intenzioni. Io personalmente la ritengo la componente fondamentale e necessaria per la riuscita di una politica economica. Certo seguita da fatti coerenti se no il gioco non regge.



Si mi preoccupa di più un aumento della disoccupazione più che un calo del pil. La disoccupazione è un fenomeno ben preciso e misurabile. E produce esternalità tutte e solo negative da qualsiasi punto di vista. Un calo del pil puo essere determinato da una moltitudine di motivi, non per forza necessariamente negativi.
Senti cosa dice Veltroni: "Il presidente del Consiglio dice che un meno 2 per cento di Pil non e' un problema, forse non sa che quelli sono posti di lavoro, piccole e medie imprese che chiudono, una parte del paese che va in crisi.

Dice cose sbagliate, non è vero quello che ha detto quel calo del pil non è un calo dei posti di lavoro e neanche piccole e medie imprese che chiudono. MA badate bene, lo so che c'è un aumento della disoccupazione e che molti settori sono in crisi, ma non centrano con il pil xkè il pil non misura ne la disoccupazione ne le imprese che chiudono. Certo influiranno sul pil ma se uno commenta il pil non commenta la disoccupazione o la produzione industriale. Sbaglia e il xkè credo che lo abbia capito anche tu. Veltroni deve decidersi, o fa il politico al 100% come si è sempre fatto in Italia quindi sparare a zero su berlusconi praticamente qualsiasi cosa faccia, non come in questo caso definendo "abbastanza sorprendenti" le parole di berlusconi o fa il corretto e coerente in tutto, non puo fare una via di mezzo. Ma questa è una mia opinione. (credo che la seconda sia la via giusta ma non necessariamente la via vincente sotto il profilo politico)



Ma le insistenti minimizzazioni dei dati macro li vedi solo tu o li interpreti dalle frasi di berlusconi.

Propio oggi: «Ho dato il via alla convocazione di un tavolo a Palazzo Chigi, credo martedì prossimo, per discutere del settore dell'auto che ha avuto un calo profondo»
Non sta minimizzando.
Il problema è che berlusconi ha una storia dietro alle spalle che per tanta gente è la peste nera quasi un diavolo. Lui però ha una capacità di comunicare i concetti difficili come pochi, se avessimo un politico con le capacità di berlusconi e la credibilità di ciampi avremmo il massimo. Ma se dice cose giuste ogni tanto lo dobbiamo anche ammettere.
Ho trovato solo ora queste dichiarazioni, non le avevo mai lette prima, ecco il pensiero e il filo logico che espone è essenzialmente corretto in tutto e per tutto. Gli do ragione xkè è a grandi linee ciò che ho sostenuto con altri argomenti, ma il succo è questo.

"Noi Paesi europei del G20 abbiamo già fissato di recarci a Berlino. Sarà una cena e un giorno di lavoro per preparare la riunione di Londra. Sto già lavorando con i Paesi del G8: la preoccupazione è globale; c'è la preoccupazione dei derivati. Ho una mia idea in proposito che proporrò. La dimensione di questi derivati non è nota a nessuno"

Non dice che va tutto bene, o meglio lo dice ma non xkè crede che sia la realtà dei fatti, lo dice xkè vuole cercare di non far peggiorare le cose. Alcuni ritengono che sia una presa in giro altri dicono come me che è la cosa giusta da fare.

''Io l'unico ottimista? Il fatto di essere ottimista non significa non essere realisti''''Sono su una posizione assolutamente indiscutibile - sottolinea il presidente del Consiglio - dipende molto da quello che faremo perche' se ci fasciassimo la testa tutti quanti e dicessimo basta siamo in crisi, non si consuma piu' e ci mettiamo i soldini sotto il materasso - c'e' gente che addirittura dice non dobbiamo fidarci piu' delle banche - se tutti facessimo cosi' sarebbe una crisi profondissima e torneremmo al '29''.
"'Gli impiegati pubblici che non rischiano di perdere il lavoro non vedo perche' dovrebbero cambiare abitudini'' sottolinea Berlusconi che aggiunge: ''Per questo continuo a rivolgere agli italiani questo messaggio, non cambiate le vostre abitudini se potete, certo se vai in cassa integrazione le devi cambiare per forza e per questo stiamo aumentando gli stanziamenti''
.




E' ovvio se avessimo la stessa opinione diremmo semplicemente "quoto"
o mio dio sto post hai fatto ...no ok...abbiamo recepito in maniera differente l'atteggiamento di berlusconi in questa crisi...
Micene.1 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 22-01-2009, 19:40   #86
jan
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Originariamente inviato da dave4mame Guarda i messaggi
ad ogni modo, un calo del pil del 2% (che è TANTO; inutile girarci dietro) pesa ehm... il 2%: non di più non di meno.

il fatto che ci sia stato un calo della produzione INDUSTRIALE più alto implica che QUEL settore sia in maggior sofferenza rispetto agli altri comparti.



dave un calo del pil del 2 % non pesa per il 2 % come dici tu .
sai bene che il pil è l'insieme di beni e servizi prodotti , documentare un calo del 2 % fatti salvi i servizi che rimangono costanti significa un calo della produzione e degli acquisti per molto più che il 2 %
Il Centro studi Confindustria rivede al ribasso la stima di crescita negativa del Pil nel 2008. La crescita 2008 scende dal -0,5% stimato a dicembre a -0,6%. La produzione industriale nell'ultimo mese dello scorso anno registrerà ulteriore frenata dopo quella di novembre, con un calo mensile del 2,1% e un crollo del 10,1% rispetto a dicembre 2007. Il marcato peggioramento dell'attività industriale insieme alla persistente debolezza del terziario - si sottolinea nella Indagine Rapida sulla produzione industriale - farà calare il Pil di almeno 1,2 punti percentuali nel quarto trimestre. Questo aggrava ulteriormente il bilancio del 2008 (-0,6% annuo), lasciando una spesante eredita al 2009» (le cui stime scendono da -1% a -1,1%).

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...ero&fromSearch
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quanto mi piacerebbe essere napoletano ! come dice berlusconi tutte le volte che passa davanti al quirinale ...
roberto benigni
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Old 22-01-2009, 19:44   #87
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Originariamente inviato da Edo4444 Guarda i messaggi
Ma dove l'hai letto che il calo del pil è determinato in gran parte dal calo degli ordinativi? Dove!! Dimmelo, sono curioso.
Poi ti commenterei questa:"come puoi intuire ad un calo di ordinativi corrisponde minor produzione e minor entrate con la riduzione di cassa per i servizi primari e quindi una ulteriore diminuzione del pil." se capissi cosa vuoi dire.. Riduzione di cassa-->Meno PIL? anche questo dove l'hai letto?
Il PIL non misura le perdite di lavoro mi dispiace, il pil puo crescere e puo aumentare la disoccupazione e via dicendo. Il pil è una cosa l'occupazione è un'altra. Lo stesso vale per la produzione industiale. Chiaro?
Poi mi dirai beh ma è ovvio che se cala questo e quell'altro il pil ne risente ecc ecc, ti dico è vero ma non c'è solo industria in italia. L'economia in generale è in difficoltà ma è ovvio che ci sono comparti che ne risentono di più altri meno.

Ma cmq il tema del 3d è la frase di berlusconi che commenta il PIL. Bene quando berlusconi parlerà della produzione industriale o della disoccupazione ne riparleremo va bene? per il momento stiamo in tema. Il tema è che per me la frase:"La crisi non è così drammatica come tutti vogliono pensare e il -2% del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male". E ancora: "Bisogna avere paura di avere troppa paura. Tutti dobbiamo dare un contributo affinché la crisi non sia così drammatica".
da parte mia è condivisibile, da parte tua no. Amici come prima io chiudo, non ho voglia di ripetere le mie opinioni le ho espresse chiaramente ma tu ti ostini a tirare fuori la storia della povera gente che fa la fame x la crisi. Io ripeto x l'ultima che è vero che c'è ma non è questo quello che ha commentato con la frase punto. E' stato aperta la discussione su questo io ho detto quello che penso mi sembra sufficiente. Continua pure a pensare quello he vuoi.

PS. Ah giusto per un po di cultura personale se ti interessa ti scrivo i personaggi che hanno ultimamente contestato l'utilizzo del PIL come metodo per la misurazione della ricchezza:Nicolas Sarkozy, Amartya Sen(premio nobel)e Joseph Stiglitz(anche lui).
Magari con questo spunto si potrebbe aprire una nuova discussione sul cambiamento che questa crisi potebbe portare al consumo del nostro mondo (occidentale soprattutto).Il mercato dei Paesi ricchi infatti (e anche di quelli poveri, che prendono i ricchi a modello) era tutto diretto verso un’opulenza senza limiti. Consumo consumo consumo consumo e consumo, che signica pil pil pil pil quantità quantità su quantità SENZA MAI pensare alla qualità della vita. Cambiare macchina ogni 2 anni comprare vestiti su vestiti per riempire gli armadi e per metterli una sola volta, tutto segni di consumismo sfrenato che non facevano altro che ingrossare questo indicatore che per te è il bene divino del PIL. Il tutto ovviamente facilitato da una finanza globale che permetteva a chiunque di poter acquistare anche cose che in realtà erano sopra le sue capacità. Il pil secondo alcune interpretazioni riflette essenzialmente la voglia di consumo la voglia di ostentare la ricchezza, per esempio senza mai pensare alla qualità della vita, ne a pesare neanche di striscio le diseguaglianze che esso racchiude in se stesso. L'enorme povertà e l'enorme ricchezza per il PIL sono la stessa cosa xkè le raggruppa insieme senza distinguerle in nessun modo.
Tutto questo stride con la persona di berlusconi ovviamente, ma ogni tanto possiamo commentare anche senza sempre mettere l'accento su chi dice una cosa ma sul cosa dice (sicuramente lui non ci ha mai pensato).





Guarda io dico che il nostro impegno finanziario è nullo. E' nullo xkè il nostro paese non si puo permettere di spendere. Poi ho detto che i piani europei in genere sono troppo modesti. Su cosa vuoi discutere? Sulla serietà che questi paesi hanno affrontato la crisi? L'ITALIA NON PUO FARE NULLA PERCHE NON PUO FARE NULLA! LA NOSTRA CURA KEYNESIANA L'ABBIAMO GIA FATTA L'ANNO SCORSO CON ICI E COMPAGNIA. Ora non abbiamo piu soldi da spendere. Mi sembra chiaro il messaggio. L'italia non puo aumentare il debito pubblico se no sarebbe penalizzata sul mercato dei capitali dei debiti pubblici. Chiaro?
E poi cosa vuoi che siano 23 dell'ENG (ma sei sicuro cosi pochi? credevo di piu visto che sono tra quelli piu immischiati nella finanza) i 26 della francia e i 38 della spagna (la GER si tira un pochino fuori ma è ovvio loro hanno dei margini di bilancio che che li sognamo di notte). Sono briciole confronto all'impegno che la crisi richiederebbe. Guarda gli Usa che immaginano di spendere oltre mille miliardi di dollari.

Ma forse non hai l'idea delle grandezze in atto, la crescita della finanza globale ha raggionto cifre esorbitanti ho letto che sono 25000 miliardi di dollari il valore dei titoli tossici in giro per il pianeta. Pensa che il valore della finanza globale supera di tipo 4 volte e mezza il pil del mondo intero.. Sono cifre esorbitanti. I poveri stati nazionali possono fare qualcosina ma in confronto le cifre sono ben altre.



Vabbè dai mi sembra che la nostra visione non potrà mai coincidere, ti ho anche fatto l'esempio sul salvataggio delle bache a questo proposito ma tu non l'hai neanche considerato. Io non considero questa tua ultima riflessione visto che ho gia detto quello che penso.
Ciao.


http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...ero&fromSearch

quei dati sono gli investimenti per la crisi a prescindere dai salvataggi bancari , è forse per questo che ti sembrano pochi
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roberto benigni
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Old 22-01-2009, 20:13   #88
dave4mame
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dave un calo del pil del 2 % non pesa per il 2 % come dici tu .
sai bene che il pil è l'insieme di beni e servizi prodotti , documentare un calo del 2 % fatti salvi i servizi che rimangono costanti significa un calo della produzione e degli acquisti per molto più che il 2 %
può essere (non dispongo dei dati disaggregati).
tuttavia, essendo il pil la somma della totalità dei prodotto nazionale (escluse le solite rettifiche delle rimesse e bla bla bla), se un settore recede di più del 2%, almeno un altro deve decrescere meno (quanto meno dipende dai pesi degli stessi).

mi rendo conto che ultimamente sta andando di moda un approccio "creativo" alla matematica; ma le "medie" si calcolano ancora "a vecchia maniera".
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Old 22-01-2009, 21:52   #89
zerothehero
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Edo, ma ti pare positivo che il pil diminuisca e che l'occupazione salga?
Si riduce la produttività per unità di lavoro (se la ricchezza totale diminuisce e aumentano i lavoratori) e nel lungo periodo non mi pare che la cosa sia così positiva.
I consumi poi sono fondamentali, se si riducono i consumi si riduce anche la produzione e ci si avvita in crisi recessivo-depressive. Da qui la necessità della mano pubblica, adesso.
Quindi se è vero che il pil non va usato come unica misura per comparare le nazioni, d'altro canto non si può neanche dire che vabbè..-2%, torniamo a due anni fa...non è mai successo in mezzo secolo in Italia, una cosa del genere.

Ultima modifica di zerothehero : 22-01-2009 alle 21:56.
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Old 22-01-2009, 22:47   #90
jan
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può essere (non dispongo dei dati disaggregati).
tuttavia, essendo il pil la somma della totalità dei prodotto nazionale (escluse le solite rettifiche delle rimesse e bla bla bla), se un settore recede di più del 2%, almeno un altro deve decrescere meno (quanto meno dipende dai pesi degli stessi).

mi rendo conto che ultimamente sta andando di moda un approccio "creativo" alla matematica; ma le "medie" si calcolano ancora "a vecchia maniera".
infatti le medie si calcolano prendendo in esame i diversi fattori e ponderandoli
in questo caso invece un recesso della fatturazione di produzione e terziario hanno portato al calo del pil del 2008
e le stime del 2009 sono fatte proprio sulla base delle stime degli ordinativi che produrranno minori entrate fiscali , la famosa cassa che qualcuno non voleva capire (ovviamente non tu..).
nell'articolo che ti ho citato si evince proprio ce la causa è stata il calo di produzione e terziario . i restanti fatori del pil si possono asserire come poco variabili considerano che sono spese poco comprimibili
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Old 22-01-2009, 22:52   #91
dave4mame
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infatti le medie si calcolano prendendo in esame i diversi fattori e ponderandoli
in questo caso invece un recesso della fatturazione di produzione e terziario hanno portato al calo del pil del 2008
e le stime del 2009 sono fatte proprio sulla base delle stime degli ordinativi che produrranno minori entrate fiscali , la famosa cassa che qualcuno non voleva capire (ovviamente non tu..).
nell'articolo che ti ho citato si evince proprio ce la causa è stata il calo di produzione e terziario . i restanti fatori del pil si possono asserire come poco variabili considerano che sono spese poco comprimibili
boh.
posso immaginare (andando per esclusione) che a "tenere a galla" (va beh, sotto il pelo dell'acqua) sia il settore pubblico.

ad ogni modo le previsioni che arrivano dagli uffici studi sono tutte DAVVERO a tinte fosche...
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Old 22-01-2009, 22:59   #92
jan
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boh.
posso immaginare (andando per esclusione) che a "tenere a galla" (va beh, sotto il pelo dell'acqua) sia il settore pubblico.

ad ogni modo le previsioni che arrivano dagli uffici studi sono tutte DAVVERO a tinte fosche...

esattamente , sono queste le spese insopprimibili PA sanita servizi , per questo motivo ti dicevo che un 2 % significa una perdita di fatturazione delle imprese di gran lunga superiore ( al dato percentuale proprio perchè si tratta di una somma di fattori e che parti di questi sono poco variabili ), possiamo parlare di numeri a due cifre e le stime sulla disoccupazione ce ne danno una idea . soprattutto considerando poi le spese che ne conseguiranno per gli ammortizzatori sociali.
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Old 22-01-2009, 23:06   #93
dave4mame
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esattamente , sono queste le spese insopprimibili PA sanita servizi , per questo motivo ti dicevo che un 2 % significa una perdita di fatturazione delle imprese di gran lunga superiore ( al dato percentuale proprio perchè si tratta di una somma di fattori e che parti di questi sono poco variabili ), possiamo parlare di numeri a due cifre e le stime sulla disoccupazione ce ne danno una idea . soprattutto considerando poi le spese che ne conseguiranno per gli ammortizzatori sociali.
ah, be ovvio.
-2% di pil e - "molto di più" a livello industriale sono assolutamente compatibili.
purtroppo.
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Old 23-01-2009, 10:13   #94
Edo4444
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Edo, ma ti pare positivo che il pil diminuisca e che l'occupazione salga?
Si riduce la produttività per unità di lavoro (se la ricchezza totale diminuisce e aumentano i lavoratori) e nel lungo periodo non mi pare che la cosa sia così positiva.
.
Non è che sia positivo in termini assoluti. Non è detto che sia una cosa esageratamente negativa. Nel domanda che mi poni, la tua risposta è in genere corretta ma potresti interpretare il dato come un cambiamento nel modello di consumo e stile di vita della gente (vabbe ti faccio l'assurdo per dirti che non è matematico quello che dici). Ti spiego ma senza dilungarmi che non ho tempo, le aziende potrebbero assumere più persone con orario di lavoro più breve. Un motivo quasi sensato potrebbe essere una maggiore propensione al tempo libero piuttosto che all'attività lavorativa e al tempo stesso un cambiamento nel modello di consumo della gente. La gente consuma meno xkè lavora meno ore, ma è contenta lo stesso xkè preferisce maggiormente il tempo libero (magari ti sembra una vaccata ma non è proprio cosi).

Allo stesso tempo ti potrei chiedere è meglio un aumento del pil e un aumento della disoccupazione? o un aumento dell'occupazione e una diminuzione del pil??

La vera risposta da vero economista che mi dovresti dare è DIPENDE e poi dirmi il xkè. Non ci sono certezze se non dirmi meglio un aumento del pil e una diminuzione della disoccupazione.

Siamo al limite per carità ma è tutto xkè il pil comprende tante tante cose tanto diverse che è difficile meglio questo o quell'altro.

Ciao
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Old 23-01-2009, 10:41   #95
Edo4444
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infatti le medie si calcolano prendendo in esame i diversi fattori e ponderandoli
in questo caso invece un recesso della fatturazione di produzione e terziario hanno portato al calo del pil del 2008
e le stime del 2009 sono fatte proprio sulla base delle stime degli ordinativi che produrranno minori entrate fiscali , la famosa cassa che qualcuno non voleva capire (ovviamente non tu..).
nell'articolo che ti ho citato si evince proprio ce la causa è stata il calo di produzione e terziario . i restanti fatori del pil si possono asserire come poco variabili considerano che sono spese poco comprimibili
Mi sento ovviamente tirato in causa:
La domanda che ti avevo fatto era:"Riduzione di cassa-->Meno PIL? anche questo dove l'hai letto?"
Vedo che hai continuato su quell'argomento e vedo che proprio qui sopra ti contraddici tu stesso infatti:
"le stime del 2009 sono fatte proprio sulla base delle stime degli ordinativi che produrranno minori entrate fiscali , la famosa cassa che qualcuno non voleva capire (ovviamente non tu..)."

si contraddice con:
"i restanti fatori del pil si possono asserire come poco variabili considerano che sono spese poco comprimibili"

Devi scegliere o sono poco conprimibili o sono influenzate dalle entrate fiscali.

Ti rispondo io, sono poco comprimibili xkè sanno tutti che l'acquisto di beni e servizi da parte dello stato è stabile e non cambia con il variare del flusso di cassa. Lo stato compra beni e servizi in modo piu o meno constante non dipende dalle entrate fiscali (al massimo se aumentano le entrate fiscali riduciamo un pochino il debito). Hai capito xkè non è corretto quello che avevi affermato tempo fa e hai ripreso ora?
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Old 23-01-2009, 10:59   #96
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Non mi pare che ci sia da aspettarsi altro da un simile personaggio.
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Old 23-01-2009, 17:49   #97
jan
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Mi sento ovviamente tirato in causa:
La domanda che ti avevo fatto era:"Riduzione di cassa-->Meno PIL? anche questo dove l'hai letto?"
Vedo che hai continuato su quell'argomento e vedo che proprio qui sopra ti contraddici tu stesso infatti:
"le stime del 2009 sono fatte proprio sulla base delle stime degli ordinativi che produrranno minori entrate fiscali , la famosa cassa che qualcuno non voleva capire (ovviamente non tu..)."

si contraddice con:
"i restanti fatori del pil si possono asserire come poco variabili considerano che sono spese poco comprimibili"

Devi scegliere o sono poco conprimibili o sono influenzate dalle entrate fiscali.

Ti rispondo io, sono poco comprimibili xkè sanno tutti che l'acquisto di beni e servizi da parte dello stato è stabile e non cambia con il variare del flusso di cassa. Lo stato compra beni e servizi in modo piu o meno constante non dipende dalle entrate fiscali (al massimo se aumentano le entrate fiscali riduciamo un pochino il debito). Hai capito xkè non è corretto quello che avevi affermato tempo fa e hai ripreso ora?

no .....tu mi hai domandato dove ho letto che la riduzione del pil è in gran parte dovuta al calo della produzione / fatturazione e ti ho risposto a dovere.
in relazione al secondo punto , si tratta di matematica. se il pil è dato dalle spese anche per i servizi ai cittadini e sanita viabilità etc.
quindi se in un eventuale anno di discesa di pil dovuto al calo della produzione , le entrate diminuiranno e la cassa dello stato di conseguenza .
a sua volta lo stato dovrà effettuare dei tagli forzatamente su alcune spese che compongono il pil mi paiono ovvie le conseguenze .
per la tua ultima considerazione peccato che per la composizione del pil si calcolano anche le entrate fiscali e che quindi una diminuzione delle entrate comporta una diminuzione del pil , come hai potuto leggere nell'articolo del sole 24 ore
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Old 23-01-2009, 17:52   #98
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Non è che sia positivo in termini assoluti. Non è detto che sia una cosa esageratamente negativa. Nel domanda che mi poni, la tua risposta è in genere corretta ma potresti interpretare il dato come un cambiamento nel modello di consumo e stile di vita della gente (vabbe ti faccio l'assurdo per dirti che non è matematico quello che dici). Ti spiego ma senza dilungarmi che non ho tempo, le aziende potrebbero assumere più persone con orario di lavoro più breve. Un motivo quasi sensato potrebbe essere una maggiore propensione al tempo libero piuttosto che all'attività lavorativa e al tempo stesso un cambiamento nel modello di consumo della gente. La gente consuma meno xkè lavora meno ore, ma è contenta lo stesso xkè preferisce maggiormente il tempo libero (magari ti sembra una vaccata ma non è proprio cosi).

Allo stesso tempo ti potrei chiedere è meglio un aumento del pil e un aumento della disoccupazione? o un aumento dell'occupazione e una diminuzione del pil??

La vera risposta da vero economista che mi dovresti dare è DIPENDE e poi dirmi il xkè. Non ci sono certezze se non dirmi meglio un aumento del pil e una diminuzione della disoccupazione.

Siamo al limite per carità ma è tutto xkè il pil comprende tante tante cose tanto diverse che è difficile meglio questo o quell'altro.

Ciao
si ma stai ragionando per ipotesi in astratto va benissimo come ragionamento , ma non nel caso corrente , sai bene che siamo in una crisi che sta decimando le aziende e ridimensionando le entrate
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Old 24-01-2009, 02:06   #99
Edo4444
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no .....tu mi hai domandato dove ho letto che la riduzione del pil è in gran parte dovuta al calo della produzione / fatturazione e ti ho risposto a dovere.
in relazione al secondo punto , si tratta di matematica. se il pil è dato dalle spese anche per i servizi ai cittadini e sanita viabilità etc.
quindi se in un eventuale anno di discesa di pil dovuto al calo della produzione , le entrate diminuiranno e la cassa dello stato di conseguenza .
a sua volta lo stato dovrà effettuare dei tagli forzatamente su alcune spese che compongono il pil mi paiono ovvie le conseguenze .
per la tua ultima considerazione peccato che per la composizione del pil si calcolano anche le entrate fiscali e che quindi una diminuzione delle entrate comporta una diminuzione del pil , come hai potuto leggere nell'articolo del sole 24 ore
Ah scusa non avevo capito che l'articoletto del sole dovesse essere la risposta a tutte le domande che ti ho formulato.
Facciamo ordine: Tu mi hai impavidamente con ostinata sicurezza detto che:

"ill calo del pil è stato determinato in gran parte dal calo degli ordinativi e della produzione industriale e lo sai benissimo onestamente minimizzare significa vivere fuori della realta . probabilmente lavori in un contesto lontano dalla produzione di beni , magari nei servizi .
e per questo motivo non hai sotto gli occhi la situazione dei settori produttivi ."


Io allora ti ho chiesto con tono stupito, "ma dove hai letto che il calo del pil è dovuto in gran parte dalla diminuzione della produzione industriale

La risposta ovviamente la sapevo gia ma speravo sinceramente che mi dicessi anche il motivo oltre che cercare un articoletto del sole24ore.com. Ma poi l'hai letto bene l'articolo? se non l'hai fatto ti aiuto io.

"Il Centro studi Confindustria rivede al ribasso la stima di crescita negativa del Pil nel 2008. La crescita 2008 scende dal -0,5% stimato a dicembre a -0,6%. La produzione industriale nell'ultimo mese dello scorso anno registrerà ulteriore frenata dopo quella di novembre, con un calo mensile del 2,1% e un crollo del 10,1% rispetto a dicembre 2007. Il marcato peggioramento dell'attività industriale insieme alla persistente debolezza del terziario - si sottolinea nella Indagine Rapida sulla produzione industriale - farà calare il Pil di almeno 1,2 punti percentuali nel quarto trimestre. Questo aggrava ulteriormente il bilancio del 2008 (-0,6% annuo), lasciando una spesante eredita al 2009» (le cui stime scendono da -1% a -1,1%).

Analoga la previsione dell'Isae. Dopo la flessione della produzione industriale a novembre il ciclo resterà negativo anche a dicembre. Per gennaio si stima un leggero recupero a cui seguirà un nuovo calo a febbraio. Nel quarto trimestre 2008 la discesa della produzione industriale dovrebbe essere del 6,2% rispetto ai tre mesi precedenti e nell'intero anno la flessione dovrebbe essere del 4,1%.
«Pur in un contesto congiunturale fortemente sfavorevole, l'Isae stima una lieve attenuazione della fase negativa dell'attività industriale tra dicembre e gennaio. Il ciclo rimane però fortemente negativo e non si delineano al momento punti di svolta congiunturale. La produzione industriale dovrebbe diminuire in dicembre (-0,8%), cui seguirebbe un rialzo in gennaio (+0,5%) e una ulteriore caduta in febbraio (-0,8%)»."


La frase incriminata è sicuramente quella in neretto, se leggi bene neanche quelli del sole sono cosi imprecisi nel dire (COME HAI FATTO TE INVECE) che la diminuzione del pil è dovuta in larga parte al calo della produzione industriale. Vedrai sottolineate le parole magiche che cambiano tutto, il terziario. Se consideriamo quindi l'approccio della produzione per calcolare il pil vedrai che il settore industriale incide solo per il 21,2 il settore terziario invece per il 70,6 il settore delle costruzioni per il 5,8 e il settore agricolo per il 2,4. Tiri tu le somme?

Ascolta è tardi e ho sonno ma spero di concludere esaustivamente il discorso e di metterci una pietra sopra una volta per tutte. Un altro metodo per calcolare il pil è l'aproccio della spesa. Secondo me meglio rappresentativo ma la sostanza è la stessa. La composizione percentuale del pil in italia nel 2006 secondo questa metodologia è: rullo di tamburi.. 59,7 per i consumi delle famiglie, 20,6 investimenti fissi lordi, 6,4 consumi delle PP. AA e ISP, -0,3 saldo commercio estero e 0 variazione delle scorte. L'ho copiato pari passo dallo studio fatto sul sito ufficiale della mia regione.
Qui come vedi l'approccio è molto diverso ma è la spesa delle famiglie ad essere determinante. Ricordi la storiella delle aspettative? bene le famiglie sono molto sensibili ai messaggi che gli arrivano e possono essere influenzate facilmente dai media. Fai 2 piu 2.

Ah dimendicavo, dove hai letto che per calcolare la composizione del pil si calcolano anche le entrate fiscali?


Buona notte e spero fine OT
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Old 24-01-2009, 02:25   #100
jan
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direi che è scritto nero su bianco il calo della produzione aziendale insieme alla persistente debolezza del terziario......
significa che uno è calato e l'altro è cronicamente basso , non una condizione di novità o in aggravamento .
direi che corrisponde grossomodo a quello che dicevo io e negavi tu.
la composizione del pil è sicuramente interessante ma negare il pesante influsso della produzione economica è come negare che il sole esiste ed è anche piuttosto luminoso direi.
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roberto benigni
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