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Old 31-10-2008, 18:42   #61
Naufr4g0
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L'Avatar di Naufr4g0
 
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Originariamente inviato da gabi.2437 Guarda i messaggi
Si risolve subito il problema, si peggiora il pubblico finchè questo non scende SOTTO alle private, et voilà, magia riuscita!
Eh si... forniamo magari anche le pistole ai bambini cosi' poi succede come nelle scuole pubbliche americane!
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Old 31-10-2008, 19:38   #62
_BlackTornado_
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Originariamente inviato da Morkar Karamat Guarda i messaggi
E' una stortura per correggere una stortura. Non ha senso che chi va alla privata, per qualsiasi motivazione fosse anche perchè è dietro casa, paghi per la pubblica e tutto il suo carrozzone di inefficienza, collusione con la politica ed i sindacati per non licnziare chi non lavora etc. e poi si paghi interamente anche la privata. E parla uno che, essendo in Italia la situazione come la conosciamo, è sempre andato alla scuola pubblica ma non posso dire di essermi trovato particolarmente bene, soprattutto in certi ambiti.
E' una stortura e rimane tale, ma un senso ce l'ha per chi come il sottoscritto vorrebbe veder interamente privatizzata l'istruzione...finchè c'è una stortura ci va l'altra per correggere un po' il tiro.
Scusa eh, abbi pazienza, ma non mi pare per niente una giustificazione valida.
La scuola è un servizio pubblico, tutti hanno la possibilità di usufruirne e quindi è giusto che paghino questa possibilità.

Se si ragionasse così, sarebbe come dire che chi non ha la macchina non paga la manutenzione delle strade, chi non si ammala non paga la sanità, chi ha 4 figli dovrebbe pagare più tasse di chi non ne ha nessuno (perchè utilizza più servizi) e così via.

Inoltre non ho capito la questione dell'inefficienza: diamo soldi alle private perchè sono più efficienti delle pubbliche? E chi lo dice? C'è un controllo serio sulle private?
Perchè, per quanto riguarda la mia esperienza, è esattamente il contrario.

Sono appena uscito dalle superiori, e conosco decine e decine di persone che quando "vedono le brutte" alla pubblica, scappano alla privata... Qualche mila euro, e sono promossi con ottimi voti, con conseguente svalutazione dei diplomi di quelli che hanno sudato alla pubblica.

A me, sinceramente, più che "una stortura che ne corregge un altra", mi sembra una "doppia stortura" nello stesso senso, pure un pò anticostituzionale, visto che l'articolo 33 della costituzione dice che "Enti e Privati possono istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato".

Oltretutto, i finanziamenti alle private sono di 500 milioni di euro ogni anno... Praticamente, si potrebbe tagliare quelli e risparmiarci tutti i tagli sulla scuola del 133. Pensate che se avessero tagliato i fondi alle private, sarebbero scesi in milioni in piazza a manifestare?
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Old 31-10-2008, 19:42   #63
s-y
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Originariamente inviato da _BlackTornado_ Guarda i messaggi
conosco decine e decine di persone che quando "vedono le brutte" alla pubblica, scappano alla privata... Qualche mila euro, e sono promossi con ottimi voti, con conseguente svalutazione dei diplomi di quelli che hanno sudato alla pubblica.
una vita fa ma... colpevole...
chiedo scusa per l'intrusione, giusto per dare una umile testimonianza.
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Old 31-10-2008, 19:51   #64
greasedman
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Tra le righe della baraonda di ieri, che ha visto riaprirsi le pagine più losche della nostra storia di piazza, si registrano le nuove voci governative in favore dei finanziamenti alle scuole private. Che questo sia l' obiettivo non sorprende: basta leggere la stampa di destra per capire che la scuola pubblica è considerata il ricettacolo di tutti i virus "anti-nazionali", professori politicizzati e scrocca-stipendio, programmi tendenziosi in quanto non ancora asserviti al revisionismo vincente, studenti somari e impuniti. Insieme alla Rai (colonizzata da uomini di Berlusconi in parte ma non del tutto) la scuola pubblica è vista come l' inespugnabile ed esecrabile bastione della vecchia Italia repubblicana, laica e antifascista, in una parola sola l' Italia della Costituzione. Quanto ai somari, un' annotazione. Con poche e nobili eccezioni le scuole private, in questo Paese, sono sempre state il loro rifugio, specie se si trattava di somari ricchi. Chi non ce la faceva nelle scuole di Stato, riparava in qualche scuoletta dalla retta esosa e dai voti generosi, che diplomava i figli di papà. Probabile che tra esponenti e ministri di questa destra così furiosamente anti-statale ci sia qualcuno di loro, che a distanza di venti o trent' anni ha potere bastante per sdebitarsi di quei diplomi facili, di quell' istruzione prezzolata. Purché si sappia che il regolamento dei conti non è contro la sinistra. È contro la cultura.
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Old 31-10-2008, 20:02   #65
durbans
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Se fossimo un paese civile parecchie Università (es. Siena, 250 milioni di euro di debito) avrebbero dovuto già essere chiuse, invece stanno lì a fare ancora piu' debito.

Anchio ho visto molti fancazzisti pero' si sa che in Italia guai se si tocca qualcuno, figuriamoci poi se e' un dipendente statale.

Cosa vogliamo dire poi degli stipendi dei docenti ordinari ? Dei concorsi truccati ? Delle mafie e dei nepotismi ?

MI dispiace dirlo ma , purtroppo, ci vorrebbe una tabula rasa.
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Old 31-10-2008, 20:27   #66
_BlackTornado_
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Originariamente inviato da durbans Guarda i messaggi
Se fossimo un paese civile parecchie Università (es. Siena, 250 milioni di euro di debito) avrebbero dovuto già essere chiuse, invece stanno lì a fare ancora piu' debito.

Anchio ho visto molti fancazzisti pero' si sa che in Italia guai se si tocca qualcuno, figuriamoci poi se e' un dipendente statale.

Cosa vogliamo dire poi degli stipendi dei docenti ordinari ? Dei concorsi truccati ? Delle mafie e dei nepotismi ?

MI dispiace dirlo ma , purtroppo, ci vorrebbe una tabula rasa.
Definisci "tabula rasa": staccare la spina a tutte le Università in debito? Quindi praticamente, ci si ritrova senza università.
Visto poi che si parla di tabula rasa per mafie e nepotismi, bisognerebbe fare tabula rasa di tre quarti buoni di Italia.
Un paese civilizzato senza Università non ci può stare...

Se per "tabula rasa" intendi invece un riformone con i controcoglioni che vada seriamente ad intaccare il sistema, allora sono daccordo con te. Anche se temo ci voglia una classe politica un pò diversa da quella attuale, anche considerando la "137", il dl del maestro unico e del grembiule...

Bene il grembiule, indifferenti i voti in decimi, sicuramente risparmia soldi... Ma i problemi veri li risolve?
Parla di professori assenteisti? Di classi che cambiano 10 professori della stessa materia in 3 anni? (successo anche al sottoscritto miriadi di volte)...
Di laureati in una materia che insegnano tutt'altra materia, ovviamente con scarsi risultati? Questi sono i problemi veri dell'istruzione, questi sono gli sprechi... Che iniziano dalle elementari e causano agli studenti lacune che proseguono fino all'Università, che poi sforna pochi laureati...
La Gelmini la riforma per la scuola già l'ha fatta, e ha convinto pochissima gente. Eppure qui c'è chi dice che intanto tagliare va bene, perchè poi seguirà un riforma fatta bene, di dare fiducia...
Bhe, visto quello che ha fatto fin'ora, io di dare fiducia non me la sento mica!
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Old 31-10-2008, 22:19   #67
durbans
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Originariamente inviato da _BlackTornado_ Guarda i messaggi

Se per "tabula rasa" intendi invece un riformone con i controcoglioni che vada seriamente ad intaccare il sistema, allora sono daccordo con te. Anche se temo ci voglia una classe politica un pò diversa da quella attuale, anche considerando la "137", il dl del maestro unico e del grembiule...
Ieri sera ad Annozero hanno rifatto vedere quel filmato di Report dove il giornalista andava nell' Università di Bari con il cartellone di tutti i nepotismi della facoltà di medicina. Uno studente ha detto piu' o meno :" Se potessi lo farei anchio".

Molti studenti e ricercatori che protestano contro i tagli sarebbero i primi, se venissero assunti a tempo indeterminato, ad esempio, come docenti associati, a entrare nel sistema "baronale", zitti e contenti (infatti in Italia funziona così da sempre).

E' la mentalità italiana del "tengo famiglia" e del "adesso sta a me fare il parassita".

Si dovrebbe cercare di non rendere conveniente questi nepotismi ... ma come ?
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Old 01-11-2008, 02:04   #68
Naufr4g0
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Originariamente inviato da durbans Guarda i messaggi
Ieri sera ad Annozero hanno rifatto vedere quel filmato di Report dove il giornalista andava nell' Università di Bari con il cartellone di tutti i nepotismi della facoltà di medicina. Uno studente ha detto piu' o meno :" Se potessi lo farei anchio".

Molti studenti e ricercatori che protestano contro i tagli sarebbero i primi, se venissero assunti a tempo indeterminato, ad esempio, come docenti associati, a entrare nel sistema "baronale", zitti e contenti (infatti in Italia funziona così da sempre).

E' la mentalità italiana del "tengo famiglia" e del "adesso sta a me fare il parassita".

Si dovrebbe cercare di non rendere conveniente questi nepotismi ... ma come ?
Il modo c'è, il modo c'è... attualmente l'università ha pieno potere decisionale sui suoi dipendenti, basterebbe levargliene un po' e coinvolgere persone esterne. Certo si dice fatta la legge trovato l'inganno.. ma almeno ogni tanto qualcuno esterno alla famiglia potrebbe scapparci. E poi un metro di giudizio migliore per la valutazione dei meriti accademici.
Il fatto è che le persone giustificano questi atteggiamenti perchè sono stati sempre abituati a questo stato di cose... raccontalo a uno straniero e ti faccio vedere come si indigna. Purtroppo dobbiamo imparare a essere più obiettivi e non dare mai tutto per scontato. La protesta resta sempre il migliore metodo per farsi sentire.
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Old 01-11-2008, 02:18   #69
elect
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Originariamente inviato da FastFreddy Guarda i messaggi
Delle banche è presto detto, se crollano le banche crolla tutto, e gli euro che hai in tasca diventano carta straccia.
Del resto se i provvedimenti presi per contrastare la crisi dei mercati sono stati praticamente identici in tutta Europa a prescindere dagli orientamenti politici dei vari governi, un motivo ci sarà...
Ah bè, se invece crolla l'istruzione da un punto di vista qualitativo stà tranquillo che le conseguenze non saranno certo migliori, certo, forse non immediatamente, ma una preparazione da semplici bigotti stà tranquillo che farà i suoi danni sul lungo andare

E noi dovremmo competere con la Cina ed i paesi Asiatici emergenti? LOL

Stiamo praticamente tagliando quello che in caso di crisi gli altri fanno, vedi Francia e Svezia

La stretta connessione tra livello educativo, benessere personale e sviluppo economico e sociale di un paese è ancora una volta confermata dai dati...link

Non c'è niente da fare, vogliamo a tutti i costi sprofondare ancora di più


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Originariamente inviato da Naufr4g0 Guarda i messaggi
Eh si... forniamo magari anche le pistole ai bambini cosi' poi succede come nelle scuole pubbliche americane!
Ma in quale paese stai vivendo? Oo

Tutto ciò sta avvenendo ora alla luce del sole (di agosto)

Forse ve ne accorgerete quando sarà troppo tardi, ed i responsabili (destra e sinistra) saranno ormai incondannabili

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Originariamente inviato da greasedman Guarda i messaggi
Tra le righe della baraonda di ieri, che ha visto riaprirsi le pagine più losche della nostra storia di piazza, si registrano le nuove voci governative in favore dei finanziamenti alle scuole private. Che questo sia l' obiettivo non sorprende: basta leggere la stampa di destra per capire che la scuola pubblica è considerata il ricettacolo di tutti i virus "anti-nazionali", professori politicizzati e scrocca-stipendio, programmi tendenziosi in quanto non ancora asserviti al revisionismo vincente, studenti somari e impuniti. Insieme alla Rai (colonizzata da uomini di Berlusconi in parte ma non del tutto) la scuola pubblica è vista come l' inespugnabile ed esecrabile bastione della vecchia Italia repubblicana, laica e antifascista, in una parola sola l' Italia della Costituzione. Quanto ai somari, un' annotazione. Con poche e nobili eccezioni le scuole private, in questo Paese, sono sempre state il loro rifugio, specie se si trattava di somari ricchi. Chi non ce la faceva nelle scuole di Stato, riparava in qualche scuoletta dalla retta esosa e dai voti generosi, che diplomava i figli di papà. Probabile che tra esponenti e ministri di questa destra così furiosamente anti-statale ci sia qualcuno di loro, che a distanza di venti o trent' anni ha potere bastante per sdebitarsi di quei diplomi facili, di quell' istruzione prezzolata. Purché si sappia che il regolamento dei conti non è contro la sinistra. È contro la cultura.



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Originariamente inviato da durbans Guarda i messaggi
Se fossimo un paese civile parecchie Università (es. Siena, 250 milioni di euro di debito) avrebbero dovuto già essere chiuse, invece stanno lì a fare ancora piu' debito.

Anchio ho visto molti fancazzisti pero' si sa che in Italia guai se si tocca qualcuno, figuriamoci poi se e' un dipendente statale.

Cosa vogliamo dire poi degli stipendi dei docenti ordinari ? Dei concorsi truccati ? Delle mafie e dei nepotismi ?

MI dispiace dirlo ma , purtroppo, ci vorrebbe una tabula rasa.
La cosa è molto semplice: concorderai anche tu che in Italia ci sono università che fanno molto debito ed altre meno, ed altre ancora che stanno lì lì a malapena in pari col bilancio...

Ebbene, tu (Gelmini & Tremonti ) effettui un taglio orizzontale dei finanziamenti...

=> Quelle che andavano male lo andranno ancor di più, e quelle che riuscivano a stare a galla andranno anche loro in rosso con le altre..


Eh sì, però i baroni e gli sprechi ora non ci sono più!

Siamo e saremo i soliti itaGlioti sempliciotti e bigotti



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Originariamente inviato da durbans Guarda i messaggi
Ieri sera ad Annozero hanno rifatto vedere quel filmato di Report dove il giornalista andava nell' Università di Bari con il cartellone di tutti i nepotismi della facoltà di medicina. Uno studente ha detto piu' o meno :" Se potessi lo farei anchio".

Molti studenti e ricercatori che protestano contro i tagli sarebbero i primi, se venissero assunti a tempo indeterminato, ad esempio, come docenti associati, a entrare nel sistema "baronale", zitti e contenti (infatti in Italia funziona così da sempre).

E' la mentalità italiana del "tengo famiglia" e del "adesso sta a me fare il parassita".

Si dovrebbe cercare di non rendere conveniente questi nepotismi ... ma come ?
Come? E' davvero molto semplice, con organi che sorveglino e soprattutto assicurino la certezza della pena in caso sia stata compiuta un'irregolarità

Ma sai come è.... ultimamente in Italia siamo stati abituati alla politica dei condoni e nessuno si scandalizza ormai per nulla

Faremo la fine che ci meritiamo se nessuno di ogni farà il proprio dovere nel suo piccolo (vedi firmare referendum, contro i tagli, contro il lodo)


Stanno privatizzando l'istruzione, stanno privatizzando l'acqua!!!!

Ma dove cazzo credono di essere? Perchè dobbiamo permettere loro di fare ste porcate? Attiviamoci prima che sia troppo tardi, non facciamo gli indifferenti, o sarà troppo tardi e poi ai nostri figli come glielo spiegheremo che non abbiamo avuto voglia di far niente per cambiare il loro presente? Neanche mettere una firma?


Ma forse mi sto facendo troppe seghe mentali io a quest'ora, siamo GIA' al punto di non ritorno

Ultima modifica di elect : 01-11-2008 alle 03:37.
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Old 01-11-2008, 10:30   #70
s-y
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PADOVA - Lo "spriz" o "spritz" è il tipico aperitivo di Padova. I ragazzi si ritrovano, soprattutto il mercoledì e giovedì sera, si gonfiano del beverone alcoolico e fanno un po' o tanta bisboccia per le strade del centro. Tutto qui. Non molto nella città universitaria che è stata per trent'anni il più feroce laboratorio di violenza politica d'Italia, il regno dei timer e della P38, la culla delle stragi nere e dell'autonomia operaia di Toni Negri, il primo teatro di morte delle Brigate Rosse, l'arsenale di Mambro e Fioravanti, l'incubo delle "notti dei fuochi" illuminate da dieci, dodici attentati. Dagli anni Sessanta fino ai Novanta della Pantera e oltre, fino agli scontri fra neri e "no global" di Casalini. "E' la prima volta da trent'anni che a Padova la protesta universitaria non fa scorrere sangue per le strade. E' la prova che questo movimento è del tutto nuovo, nulla a che vedere con il '68, il '77 e successivi". A parlare così non è un leader dell'Onda, ma il magnifico rettore Vincenzo Milanesi. Un po' del merito del miracolo di questi giorni è più suo che del solito Sant'Antonio. E' l'unico rettore italiano ad aver sposato senza riserve la protesta degli studenti, ma ha ottenuto in cambio che non vi fosse alcun blocco della didattica. La protesta si è diretta verso le forme più creative, quasi giocose. "In tanti anni ne ho viste troppe per non sapere che qui una scintilla diventa subito un incendio".

In realtà il conflitto, come direbbe Toni Negri, rimane vivo sotto la cenere. Ma si è spostato dal laboratorio politico ai laboratori veri e propri, quelli delle facoltà scientifiche. Ed è un conflitto fortissimo. Da una parte ricercatori e studenti, dall'altra i baroni dell'università. Che a Padova, ma non solo, significa anzitutto i baroni della medicina. E' intorno a Medicina che avvengono le guerre vere di potere, il novanta per cento degli scandali e delle parentopoli. Proviamo a raccontare questa guerra silenziosa a partire da una storia parallela, da due casi, l'esimio professor Antonio Ambrosini e il ricercatore semplice Massimo Marchiori.

L'esimio prof. Ambrosini è una potenza di Medicina, con tre o quattro incarichi all'Università, presidente della società italiana di ginecologia e ostestricia (Sigo) e primario della clinica ginecologica di Padova, un vero barone con agganci bipartisan in politica. Impossibile incontrarlo. "E' molto impegnato". Forse non è neanche la giornata giusta. Ambrosini era finito una prima volta sotto inchiesta settimane fa, dopo la denuncia di alcuni professori per aver subito forti pressioni sulla scelta dei commissari chiamati ad assumere i ricercatori. L'archiviazione è stata rapidissima. Più difficile archiviare lo scandalo dell'altro giorno. Secondo la documentatissima ricostruzione de La Stampa il professor Ambrosini avrebbe operato una paziente a Padova nello stesso giorno in cui presiedeva un convegno a Shangai. Dove peraltro aveva invitato suo figlio Guido, già assunto nella stessa clinica del padre a spese dell'Asl. La prova non è difficile. Basta affiancare la foto del brindisi di Ambrosini a Shangai, disponibile su Internet, con il documento della clinica che certifica la sua presenza come primo operatore in un parto cesareo lo stesso giorno. Il mondo medico padovano è in subbuglio, ma molti hanno testimoniato solidarietà al barone di fronte all'"aggressione mediatica e giudiziaria": la procura infatti ha aperto un'inchiesta. L'ubiquità miracolosa ha fruttato al professor Ambrosini il sessanta per cento della spesa dell'intervento, un parto cesareo. Ovvero 4200 euro in 54 minuti. Quanto un ricercatore universitario guadagna in due mesi e mezzo.

E passiamo al Ricercatore. Incontrarlo è facilissimo. Basta andare al dipartimento di Matematica e aspettare la fine dell'affollata lezione. Il giovane che mi accoglie in uno spoglio ufficetto sembra uno studente fuori corso, con jeans sdruciti e maglioncino blu. In realtà ha 38 anni, si chiama Massimo Marchiori ed è una delle maggiori personalità mondiali dell'informatica. Senza di lui non ci sarebbe Google. Per ammissione degli stessi inventori americani, Page e Brin, che hanno applicato una scoperta di Marchiori, l'algoritmo Hyper Search. Un genio. Il colosso di Mountain View lo corteggia da anni. Lui ha preferito rimanere a Padova, dove da ricercatore ha uno stipendio (a rischio) di 2000 euro al mese. L'ultima offerta americana che ha rifiutato era di 600 mila dollari netti all'anno, più i benefit. "Non posso più presentarmi al bar degli amici sotto casa, a Mestre. Mi dicono: te g'ha inventà gugol e guadagni meno di noi? Ma la ricerca è così da sempre, uno scopre, altri applicano. Sono una persona felice, godo di una libertà assoluta. Non c'è prezzo per questo. Ero felice quando lavoravo a Hyper Search, qui dentro, con una sola macchina condivisa con quaranta ricercatori. Senza fondi, perché i baroni consideravano la rete un giochino poco serio. Sono felice ora, mentre lavoro al nuovo progetto". Il web semantico. Per farla molto breve, un sistema di ricerca che può cambiare l'accesso alla cultura di alcuni miliardi di uomini. "Mi piacerebbe finirla qui e non a Boston, dove ho un altro incarico. Ma con questi tagli, non so come finirà. E' già difficilissimo ora trovare collaboratori. Un qualsiasi laureato in informatica trova un'azienda che lo paga il doppio dell'università e mica tutti sono pazzi come me".

"La mia storia? Eccola. Mi sono laureato a Padova, specializzato in Olanda. Sono tornato a casa, a Venezia, ma non riuscivo a vincere un concorso. Mi sono visto passare davanti figli di ex rettori, nipoti di baroni, raccomandati d'ogni tipo. Ho mandato i miei lavori al Mit di Boston e mi ha chiamato subito di persona Tim Barners Lee (il creatore di World Wide Web, ndr). Un giorno sono andato a San Diego a esporre i risultati delle mie ricerche. Alla fine mi ha chiamato Larry Page e abbiamo discusso a lungo sulle possibili applicazioni. L'anno dopo lui e Brin hanno creato Google. Sono sempre stati onestissimi con me, hanno sottolineato un'infinità di volte il debito di Google con Hyper Search".

"Che cosa penso della cosiddetta riforma Gelmini? Sono sbalordito. A furia di lavorare con gli americani, sono diventato ingenuo come loro. Mi aspetto ogni volta, da qualsiasi governo italiano, che annunci nuovi fondi per la ricerca. Invece arrivano puntuali i tagli. Non m'intendo di politica ma non posso credere che non capiscano quanto stanno facendo. Tagli di questo tipo, indiscriminati, dovrebbero realizzare miracolosamente, secondo loro, una gestione virtuosa dei fondi universitari. Al contrario, rafforzano i baronati. Perché è evidente che, senza criteri di merito, a franare sono sempre i più deboli politicamente, cioè quelli che fanno ricerca, mentre i forti, i baroni, se la cavano sempre. Nell'uso di Internet il ritardo dell'università italiana è tragico. Ma presto non sarà un problema, perché di questo passo il futuro è una specie di Cepu, un'istruzione di serie B o C. Perché sono tornato in Italia? Me lo chiedo anch'io. Resto per tigna, e per gli studenti. Non vorrei rassegnarmi, ma non so fino a quando". Marchiori è un mito per gli studenti di mezzo mondo. Per i suoi è un formidabile biglietto da visita: "Studio con Marchiori".
un bell'articolo (*) da repubblica-giovani a firma di curzio maltese.
domanda retorica, si pensa che il barone in oggetto (inteso come esempio) venga solo minimamente sfiorato dalla riforma?

(*) tolta l'introduzione 'leggermente' superficiale...

Ultima modifica di s-y : 01-11-2008 alle 10:41.
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Old 02-11-2008, 00:07   #71
_BlackTornado_
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Originariamente inviato da Morkar Karamat Guarda i messaggi
C'è chi pensa che questo non sia il modo migliore di fornire questo servizio. Non mi dilungo, ma chi ha voglia può cominciare da qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Libertarianism
Finalmente una risposta interessante e costruttiva in tanti post che ho letto su questa riforma e ciò che la circonda (manifestazioni e scontri compresi).

Bhe, diciamo che siamo "filosoficamente" parecchio distanti, riguardo il "pubblico".
Probabilmente, la verità è che entrambe le vie funzionerebbero a dovere, se si facessero le cose fatte bene...
Purtroppo però, nel mondo reale, le cose non si fanno "alla perfezione", e quindi ci sono molte cose che non vanno.
A quel punto, sta a ognuno di noi valutare la scelta migliore, applicandola alla realtà in cui ci troviamo.

Per quanto mi riguarda, un istruzione privata come si deve, attualmente, non esiste in nessun paese, dato che non reputo completamente valida nemmeno quella americana, sia per quanto riguarda la struttura, sia per quanto riguarda i principi stessi.
In Italia, con la classe dirigente attuale e le congiunzioni economiche avverse, credo che sia impossibile costruire da zero (perchè di questo si parla) un sistema di istruzione privata davvero efficiente.
Trovo molto più semplice, sensato e raggiungibile, migliorare l'attuale sistema pubblico.

Poi insomma, se tu ti fidi a mettere l'istruzione dei tuoi figli (o la tua, chissà) in mano a Gelmini, Tremonti e Berlusconi, solo il tempo ci dirà chi ha ragione.
Potremmo parlare dei precedenti di queste persone, ma andremmo OT e non credo che sarebbe molto costruttivo... Anche se qualche commentino sul dl 137 (quello del maestro unico) lo farei volentieri
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Old 02-11-2008, 00:35   #72
John Cage
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Originariamente inviato da durbans Guarda i messaggi
Se fossimo un paese civile parecchie Università (es. Siena, 250 milioni di euro di debito) avrebbero dovuto già essere chiuse, invece stanno lì a fare ancora piu' debito.

Anchio ho visto molti fancazzisti pero' si sa che in Italia guai se si tocca qualcuno, figuriamoci poi se e' un dipendente statale.

Cosa vogliamo dire poi degli stipendi dei docenti ordinari ? Dei concorsi truccati ? Delle mafie e dei nepotismi ?

MI dispiace dirlo ma , purtroppo, ci vorrebbe una tabula rasa.
ora si è aperta la moda delle università che fanno schifo e dei baroni ecc ecc.

Sono storie vecchie!!!

E' solo il risultato di una propaganda per congegnata.

Vogliono riformare le università eliminando nepotismo e prechi? Benissimo! Ma non ci vengano a raccontare che si stanno occupando di questo. Andasserto a guardare come funzionano le scuole e le università private. Li si che ci sarebbe da fare una rivoluzione!
E' una questione di sprechi?
Intanto i 300 milioni di alitalia non si fanno scrupoli ad accollarli a noi. Ci hanno rotto i maroni con l'importanza strategica di Alitalia per cui era giusto rimetterci qualche miliardo perchè alla lunga fa bene al sistema produttivo (vedi Formigoni, tremonti e leghisti vari..) mentre l'Universotà non la considerano strategica.
La verità è che vogliono colpire un potere a loro ostile ed ostile ai loro amici delle private.

Questo intervento
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Tra le righe della baraonda di ieri, che ha visto riaprirsi le pagine più losche della nostra storia di piazza, si registrano le nuove voci governative in favore dei finanziamenti alle scuole private. Che questo sia l' obiettivo non sorprende: basta leggere la stampa di destra per capire che la scuola pubblica è considerata il ricettacolo di tutti i virus "anti-nazionali", professori politicizzati e scrocca-stipendio, programmi tendenziosi in quanto non ancora asserviti al revisionismo vincente, studenti somari e impuniti. Insieme alla Rai (colonizzata da uomini di Berlusconi in parte ma non del tutto) la scuola pubblica è vista come l' inespugnabile ed esecrabile bastione della vecchia Italia repubblicana, laica e antifascista, in una parola sola l' Italia della Costituzione. Quanto ai somari, un' annotazione. Con poche e nobili eccezioni le scuole private, in questo Paese, sono sempre state il loro rifugio, specie se si trattava di somari ricchi. Chi non ce la faceva nelle scuole di Stato, riparava in qualche scuoletta dalla retta esosa e dai voti generosi, che diplomava i figli di papà. Probabile che tra esponenti e ministri di questa destra così furiosamente anti-statale ci sia qualcuno di loro, che a distanza di venti o trent' anni ha potere bastante per sdebitarsi di quei diplomi facili, di quell' istruzione prezzolata. Purché si sappia che il regolamento dei conti non è contro la sinistra. È contro la cultura.
è da incorniciare.

Chi non capisce cosa sta succedendo e quale è l'obiettivo è solo una povera vittima dell'opinione del sistema mediatico imperante.

Vorrei che si riuscisse ad ascoltare senza pregiudizi.

Aprite gli occhi!!!
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Old 02-11-2008, 00:53   #73
John Cage
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Intervengo qui, dato che mi sembra la discussione più pacata e sensata sull'argomento.
Innanzitutto devo dire di essere disgustato dall'andazzo in molte, troppe, discussioni sul tema: io non ho votato questo governo, non sono sempre d'accordo con esso, ma non mi sognerei mai di dire che chi l'ha votato è un imbecille, è uno stupido che si fa fuorviare da Fede perchè questa legge è oggettivamente assurda e porta tutti nel baratro etc.etc. E soprattutto trovo ridicolo che si dica che la democrazia è finita ad aprile e questa legge ne è una conferma. Fatemi capire, se una maggioranza democraticamente eletta legifera in una direzione, la minoranza può giustamente manifestare. Ma può pretendere che la legge sia ritirata andando avanti a scioperi ed occupazioni? Dov'è la democraticità in tutto questo? Devo ammettere che essendo stato per molte battaglie degli ultimi anni (vedi legge 40) dalla parte della "sinistra", pur non approvandole, non avevo ahimè fatto bene caso a quanto ideologicamente violente fossero le "argomentazioni" contro i pareri dell'opposta fazione. Questo mi ha fatto riflettere (sono anche andato a vedere le vecchie discussioni su altri temi) e, in conclusione, inorridire: è stato quasi uno shock per il sottoscritto notare come, seppur in un clima mediamente violento e non costruttivo da ambo le parti, non democraticamente maturo al 100%, sia la sinistra (attraverso alcuni suoi sostenitori del forum e con le modalità delle manifestazioni organizzate a livello nazionale) la parte più arrogante, presuntuosa e quant'altro di peggio. Mandare a manifestare bambini strumentalizzati delle elementari con orecchie d'asino sulla testa e con coretti del tipo "non siamo scemi come la strega Gelmini", sostenere che l'avversario non può che essere ottuso, arretrato culturalmente, perfino deficiente se solo sostiene che possa non essere un male la privatizzazione dell'istruzione...mi ha ferito profondamente da elettore, dato che tutto questo non proviene dai centri sociali anarco-insurrezionalisti più intransigenti o da Rifondazione Cumunista (sarebbe grave cmq IMHO, però lì me lo aspetto e non li voterei mai, per cui no problem), ma sono atteggiementi tenuti dal PD, dai suoi esponenti, dai suoi elettori...tra cui il sottoscritto! Ma non era il PD un partito di csx riformista, senza strascichi di massimalismo antidemocratico per cui se in 1.000 non si vuole una legge o la TAV basta sdraiarsi dove dovrebbero scavare la ruspe e così si evita che le cose vengono fatte? Questa forma di protesta antidemocratica, ma soprattutto ferocemente illiberale, non avrebbe dovuto far parte del vocabolario politico del PD, in caso contrario mai + l'avrei votato...Eccoci qua invece, nell'impossibilità di poter discutere serenamente di una proposta di inizio di modifica dell'istruzione in Italia che, cmq la si guardi e valuti, è rivoluzionaria, come rivoluzionario era stato il tentativo, ahimè in gran parte non riuscito, di creare problemi alle lobby di benzinai, taxisti, farmacisti, notai da parte di Bersani. Rivoluzione che fa parte del grande piano di ammodernamento e recupero dell'efficienza del pubblico impiego portato avanti da Tremonti (che non mi è mai stato simpatico) e Brunetta (che considero un grande, forse il + grande, economista liberalsocialista italiano contemporaneo).

Ma parliamo delle novità introdotte: io a differenza di un altro utente che ha postato non sono un dottorando, ma sono indeciso se esserlo dal prossimo anno, magari con la possibilità di avere dopo la laurea primaverile un assegno di ricerca per i mesi di "buco". Vedendo + da vicino il modo di lavorare collaboradno alla stesura di un articolo mi sta venendo davvero il dubbio che forse è meglio fare altro. Fondi di ricerca spesi per mcbook di ultima generazione, nessuna meritocrazia: se si è in 6 in un gruppo è quasi certo che in 2 non facciano nulla, in 2 facciano in media e altri 2 idealisti che per il bene della Ricerca, o perchè vogliono mettersi in mostra, si spaccano la schiena. Ovviamento tutti pagati uguale e con un avanzamento di carriera pressochè lineare per anzianità. Che stimoli avrei in un ambiente simile oltre a cercare a parità di paga di essere quello che produce meno? E l'ambiente è molto meglio della media: non ci sono baroni intoccabili che assumono i figli ed i nipoti e tante altre cose di cui sento mooolto spesso in relazione al Politecnico di Torino (che casualmente vede rettore e ordinari tra i + agguerriti contro la riforma). Perchè non si può sognare un'università come quella ingelse, ad esempio (anche se preferirei quella americana)? Ebbene si, ci sono quelle di serie A,B e C. In quelle di serie A puoi entrare solo dopo severi test a numero chiuso. Lo Stato, e fondazioni private che investono sui talenti, pagano borse di studio secondo il reddito, in casi estremi anche integrali perfino per Oxford e Cambridge. Dov'è il problema, se non sei abbastanza bravo vai nelle altre. Niente valore legale per il titolo di studio, concorrenza tra le Università per i migliori docenti e sudenti. Meglio essere tutti uguali ed avere tutte e solo università di serie C ?
Il sistema pubblico italiano, a tutti i livelli dato che mia madre è insegnante elementare e il problema è lo stesso (vuoi fare la vicepreside lavorando il doppio dei colleghi? Devi farlo per passione dato che ti danno qualche centinaio di € a fine anno e stop...): è un sottostato comunista ad enocomia pianificata, con tutti i difetti che questo comporta, gli sprechi, le inefficienze e che oggi finalmente praticamente tutti considerano, con prove empiriche e ragionamenti teorici vecchi anche di un secolo e mai smentiti dai fatti, un fallimento certo. Dove vogliamo andare? Cosa vogliamo fare? Si può certamente dubitare degli effetti d iquesta riforma e parlarne civilmente , ma sinceramente se l'unica proposta dei manifestanti è il non fare nulla facendo il gioco dei baroni, dei bidelli che fanno la spesa, dei professori ordinari che con i fondi ricerca si cambiano la scheda video del pc leggendo i consigli su HWU, di segretari e bibliotecari nullafacenti ed intoccabili assunti perchè il prof. addetto a quella mansione deve piazzare conoscenti ed è amico del sindacato, dei corsi di laurea senza iscritti ma con 2 coordinatori che vengono pagati, delle centinaia di sedi universitarie neanche fossimo la Cina...allora non mi sta bene. Ci si mette ad un tavolo se entrambe le parti hanno proposte concrete e realizzabili. Altrimenti vada per questa riforma (a cui seguirà quella vera, quindi attendiamo oltre ai tagli cosa propongono). L'immobilismo porta a morte certa.
e mentre tu ti lamenti dell'impossibilità di discutere civilmente su un forum e auspichi che entrambe le parti si siedano ad un tavolo, in parlamento non discutono un bel niente ma approvano i decreti a maggioranza e le leggi con voto di fiducia.
Hanno appena deciso di accollarci i 300 milioni di Alitalia e si parla solo degli sprechi dell'università...
Conosco molto bene l'università e so che non esistono solo gli sprechi e le baronie. Queste cose ci sono e vanno combattute, ma non è sicuramente questo il modo efficace per farlo.
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Old 02-11-2008, 01:10   #74
John Cage
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Ecco, questo è il tipo di post che intendevo. Ok, ho editato, siccome il mio parere non cambia avevo tagliato per brevità
non avevo dubbi, ma quando quoti almeno non tagliare tutto quello che avevo scritto, altrimenti il mio pare solo un flame. Tra l'altro era in risposta al solito post sugli sprechi dell'università. Un po di correttezza non guasterebbe.


Quote:
Io ritengo invece che il tono messianico infastidisca l'interlocutore e non porti benefici al dialogo: iniziare a discutere dando implicitamente dell'allocco ingannato da Studio Aperto o cose analoghe a quello con cui devi dialogare non l otrovo il massimo, ecco. Poi per carità, fai pure
Io sono convinto di quello che ho scritto, lo rivendico e lo argomento.

Ultima modifica di John Cage : 02-11-2008 alle 01:45.
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Old 02-11-2008, 01:19   #75
John Cage
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Si parla di quello perchè è il titolo del 3D A parte le battute, su Alitalia trovo il comportamento del governo PESSIMO, ma questo non c'entra dato che con i tagli all'università sono d'accordo a prescindere dal fatto che vengano fatti altri sprechi o meno.



Questo lo dicono in tanti...ma di proposte non ne ho viste. E soprattutto non credo che il PD (vedendo il comportamento di Veltroni ultimamente) possa riformare nulla enl settore pubblico dato che per farlo tocchi alcuni degl ienormi privilegi dei suoi dipendenti, che sono un enorme bacino di voti per il PD. Così come il PDL non si occuperà mai di liberalizzare le professioni come taxisti, farmacisti, benzinai (cosa sulle quali certamente Brunetta è d'accordissimo) per lo stesso motivo.
le proposte sono state innumerevoli. Mi sono anche stancato di parlarne...

ma innanzitutto, si cominci facendo l'elenco delle cose da tagliare e poi quantificare le cifre. Colpire dove serve. Troppo complicato?
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Old 02-11-2008, 09:36   #76
generals
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Ecco l'ennesima figuraccia del Governo, ci hanno martellato sui Baroni, sulla proliferazione dei corsi, delle facoltà inutili mentre tagliavano solo 1,5 miliardi di euro da scaricare sulla parte debole delle Università. Ora che però doveva essere presentata la famosa riforma che avrebbe (a loro dire) eliminato questi mali ecco fare il dietro front:

http://www.repubblica.it/2008/10/sez...niversita.html
Quote:
Università, stop del governo
"Prima calmiamo le acque"
di CLAUDIO TITO

Università, stop del governo "Prima calmiamo le acque"

Mariastella Gelmini
ROMA - "Il clima è troppo acceso. Adesso dobbiamo andare avanti con un po' più di calma". Silvio Berlusconi accende il semaforo rosso. La riforma dell'università deve attendere. Maria Stella Gelmini lascerà per un po' nel cassetto il suo "piano" per gli atenei.

Le manifestazioni di questa settimana, insomma, un effetto l'hanno avuto. E il Cavaliere non vuole correre rischi. Non ha alcuna intenzione di incendiare la piazza. Soprattutto in una fase in cui le proteste di studenti e professori sembrano sempre più intersecarsi con le difficoltà della crisi economica. "Ora - è quindi la scelta del presidente del Consiglio - andiamo avanti con un po' di calma".

Il secondo passo studiato dal governo per ristrutturare l'Istruzione pubblica, dunque, verrà rallentato. Il provvedimento - stavano esaminando pure l'opzione di un nuovo decreto - era previsto per la prossima settimana, ma i tempi si allungheranno. Di un bel po'. Eppure solo quattro giorni fa l'intervento era stato annunciato con tutti i crismi dell'ufficialità dallo stesso ministro dell'Istruzione. "Entro una settimana presenterò il piano sull'università", aveva scandito dopo il sì del Senato alla sua riforma scolastica. Del resto, pure il Cavaliere fino a qualche giorno fa sfidava tutti gli scettici, compresi quelli del centrodestra, ripetendo: "E ora tocca all'università".

Qualcosa, però, negli ultimi giorni è cambiato. Le proteste degli studenti. Le manifestazioni dei docenti. La stagnazione dell'economia. Il clima nei confronti dell'esecutivo non è più lo stesso. Sul tavolo del premier i sondaggi lo confermano. Già una settimana fa i dati avevano impensierito l'inquilino di Palazzo Chigi, e adesso ha avuto una controprova. La riforma Gelmini non è "popolare", soprattutto è stata percepita in senso negativo dalle famiglie. "Non si può insistere subito sullo stesso punto", ha allora fatto sapere il Cavaliere.

Bisogna che si calmino le acque per non trasformare la protesta in un rogo in cui si saldano studenti medi, studenti universitari e professori. Come va ripetendo Umberto Bossi "è inutile far unire anche gli universitari alla protesta della scuola". Il premier, insomma, ha dovuto prendere atto anche delle resistenze all'interno della maggioranza. "Occorre trovare i finanziamenti adatti - ha avvertito ieri il ministro delle Riforme - perché l'università è una cosa importante".

E in effetti il piano, che è già pronto nel cassetto del ministro dell'Istruzione, si metterebbe nella scia della manovra economica approvata a luglio scorso. Il decreto di Tremonti, cioè, che ha sforbiciato gli stanziamenti per gli atenei nei prossimi tre anni. Nel 2009 il Fondo per il finanziamento ordinario dell'università è stato ridotto di oltre 700 milioni, gli importi per l'istruzione universitaria di 1600 milioni, i soldi per il "diritto allo studio" ridotti del 60% e persino le risorse per le facoltà "non statali" - tanto care a Berlusconi - decrescerà di 60 milioni. Per il presidente del consiglio, quindi, "al momento è meglio evitare di andare subito anche sulla riforma dell'università".

Un suggerimento su cui giovedì scorso ha battuto con insistenza pure il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il quale durante una colazione di lavoro, ha sottolineato i rischi di uno scontro che coinvolga i docenti e i giovani universitari. Gli esperti di An poi sono usciti allo scoperto chiedendo un confronto con tutte le parti in causa e bocciando preventivamente la strada del decreto e della fiducia. "Servirebbe - ammette anche Stefano Caldoro, socialista eletto dentro Forza Italia, impegnato a luglio come relatore della manovra Tremonti - un patto con il mondo dell'università. Un patto di stabilità condiviso".

Anche perché la seconda puntata del pacchetto Gelmini prende spunto proprio dai "tagli" stabiliti dal ministro dell'Economia. Secondo alcune indiscrezioni, il progetto punterebbe a bloccare la "proliferazione" dei corsi, a cancellare le sedi distaccate considerate in eccesso e a trasformare gli istituti in Fondazioni di diritto privato (il decreto 112 già contemplava la "possibilità" per i singoli di atenei di compiere questa scelta che diventerebbe invece obbligatoria). Non solo.

Il piano verrebbe accompagnato dalla "sospensione" dei concorsi per i professori - quelli già banditi nel 2007 e nel 2008 - al fine di rendere effettivo il blocco del turn over. Ai piani alti del ministero si sventola una ricerca in cui si evidenza come i docenti italiani assunti a tempo indeterminato siano circa 65 mila e in Germania "solo" 40 mila. Per Berlusconi, però, non è più il tempo di forzare la mano.

(2 novembre 2008)
Che pagliacci!
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Old 02-11-2008, 10:13   #77
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Ecco l'ennesima figuraccia del Governo, ci hanno martellato sui Baroni, sulla proliferazione dei corsi, delle facoltà inutili mentre tagliavano solo 1,5 miliardi di euro da scaricare sulla parte debole delle Università. Ora che però doveva essere presentata la famosa riforma che avrebbe (a loro dire) eliminato questi mali ecco fare il dietro front:


Che pagliacci!
vanno avanti e sono ridicoli.
Si fermano e sono ridicoli.

Decidetevi.
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Old 02-11-2008, 10:16   #78
plutus
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le proposte sono state innumerevoli. Mi sono anche stancato di parlarne...
un riuassunto non guasterebbe dato che a quanto pare é sfuggito ai più...
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Old 02-11-2008, 10:16   #79
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vanno avanti e sono ridicoli.
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Decidetevi.
Hanno fatto OGGETTIVAMENTE bene a fermarsi ma allora Silvio non doveva dire - come invece ha detto - "NON RETROCEDERO' DI UN SOLO MILLIMETRO" in conferenza stampa

Si dice spacconeria e sulla lunga si paga.
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Old 02-11-2008, 10:19   #80
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Intervengo qui, dato che mi sembra la discussione più pacata e sensata sull'argomento.
Innanzitutto devo dire di essere disgustato dall'andazzo in molte, troppe, discussioni sul tema: io non ho votato questo governo, non sono sempre d'accordo con esso, ma non mi sognerei mai di dire che chi l'ha votato è un imbecille, è uno stupido che si fa fuorviare da Fede perchè questa legge è oggettivamente assurda e porta tutti nel baratro etc.etc. E soprattutto trovo ridicolo che si dica che la democrazia è finita ad aprile e questa legge ne è una conferma. Fatemi capire, se una maggioranza democraticamente eletta legifera in una direzione, la minoranza può giustamente manifestare. Ma può pretendere che la legge sia ritirata andando avanti a scioperi ed occupazioni? Dov'è la democraticità in tutto questo? Devo ammettere che essendo stato per molte battaglie degli ultimi anni (vedi legge 40) dalla parte della "sinistra", pur non approvandole, non avevo ahimè fatto bene caso a quanto ideologicamente violente fossero le "argomentazioni" contro i pareri dell'opposta fazione. Questo mi ha fatto riflettere (sono anche andato a vedere le vecchie discussioni su altri temi) e, in conclusione, inorridire: è stato quasi uno shock per il sottoscritto notare come, seppur in un clima mediamente violento e non costruttivo da ambo le parti, non democraticamente maturo al 100%, sia la sinistra (attraverso alcuni suoi sostenitori del forum e con le modalità delle manifestazioni organizzate a livello nazionale) la parte più arrogante, presuntuosa e quant'altro di peggio. Mandare a manifestare bambini strumentalizzati delle elementari con orecchie d'asino sulla testa e con coretti del tipo "non siamo scemi come la strega Gelmini", sostenere che l'avversario non può che essere ottuso, arretrato culturalmente, perfino deficiente se solo sostiene che possa non essere un male la privatizzazione dell'istruzione...mi ha ferito profondamente da elettore, dato che tutto questo non proviene dai centri sociali anarco-insurrezionalisti più intransigenti o da Rifondazione Cumunista (sarebbe grave cmq IMHO, però lì me lo aspetto e non li voterei mai, per cui no problem), ma sono atteggiementi tenuti dal PD, dai suoi esponenti, dai suoi elettori...tra cui il sottoscritto! Ma non era il PD un partito di csx riformista, senza strascichi di massimalismo antidemocratico per cui se in 1.000 non si vuole una legge o la TAV basta sdraiarsi dove dovrebbero scavare la ruspe e così si evita che le cose vengono fatte? Questa forma di protesta antidemocratica, ma soprattutto ferocemente illiberale, non avrebbe dovuto far parte del vocabolario politico del PD, in caso contrario mai + l'avrei votato...Eccoci qua invece, nell'impossibilità di poter discutere serenamente di una proposta di inizio di modifica dell'istruzione in Italia che, cmq la si guardi e valuti, è rivoluzionaria, come rivoluzionario era stato il tentativo, ahimè in gran parte non riuscito, di creare problemi alle lobby di benzinai, taxisti, farmacisti, notai da parte di Bersani. Rivoluzione che fa parte del grande piano di ammodernamento e recupero dell'efficienza del pubblico impiego portato avanti da Tremonti (che non mi è mai stato simpatico) e Brunetta (che considero un grande, forse il + grande, economista liberalsocialista italiano contemporaneo).

Ma parliamo delle novità introdotte: io a differenza di un altro utente che ha postato non sono un dottorando, ma sono indeciso se esserlo dal prossimo anno, magari con la possibilità di avere dopo la laurea primaverile un assegno di ricerca per i mesi di "buco". Vedendo + da vicino il modo di lavorare collaboradno alla stesura di un articolo mi sta venendo davvero il dubbio che forse è meglio fare altro. Fondi di ricerca spesi per mcbook di ultima generazione, nessuna meritocrazia: se si è in 6 in un gruppo è quasi certo che in 2 non facciano nulla, in 2 facciano in media e altri 2 idealisti che per il bene della Ricerca, o perchè vogliono mettersi in mostra, si spaccano la schiena. Ovviamento tutti pagati uguale e con un avanzamento di carriera pressochè lineare per anzianità. Che stimoli avrei in un ambiente simile oltre a cercare a parità di paga di essere quello che produce meno? E l'ambiente è molto meglio della media: non ci sono baroni intoccabili che assumono i figli ed i nipoti e tante altre cose di cui sento mooolto spesso in relazione al Politecnico di Torino (che casualmente vede rettore e ordinari tra i + agguerriti contro la riforma). Perchè non si può sognare un'università come quella ingelse, ad esempio (anche se preferirei quella americana)? Ebbene si, ci sono quelle di serie A,B e C. In quelle di serie A puoi entrare solo dopo severi test a numero chiuso. Lo Stato, e fondazioni private che investono sui talenti, pagano borse di studio secondo il reddito, in casi estremi anche integrali perfino per Oxford e Cambridge. Dov'è il problema, se non sei abbastanza bravo vai nelle altre. Niente valore legale per il titolo di studio, concorrenza tra le Università per i migliori docenti e sudenti. Meglio essere tutti uguali ed avere tutte e solo università di serie C ?
Il sistema pubblico italiano, a tutti i livelli dato che mia madre è insegnante elementare e il problema è lo stesso (vuoi fare la vicepreside lavorando il doppio dei colleghi? Devi farlo per passione dato che ti danno qualche centinaio di € a fine anno e stop...): è un sottostato comunista ad enocomia pianificata, con tutti i difetti che questo comporta, gli sprechi, le inefficienze e che oggi finalmente praticamente tutti considerano, con prove empiriche e ragionamenti teorici vecchi anche di un secolo e mai smentiti dai fatti, un fallimento certo. Dove vogliamo andare? Cosa vogliamo fare? Si può certamente dubitare degli effetti d iquesta riforma e parlarne civilmente , ma sinceramente se l'unica proposta dei manifestanti è il non fare nulla facendo il gioco dei baroni, dei bidelli che fanno la spesa, dei professori ordinari che con i fondi ricerca si cambiano la scheda video del pc leggendo i consigli su HWU, di segretari e bibliotecari nullafacenti ed intoccabili assunti perchè il prof. addetto a quella mansione deve piazzare conoscenti ed è amico del sindacato, dei corsi di laurea senza iscritti ma con 2 coordinatori che vengono pagati, delle centinaia di sedi universitarie neanche fossimo la Cina...allora non mi sta bene. Ci si mette ad un tavolo se entrambe le parti hanno proposte concrete e realizzabili. Altrimenti vada per questa riforma (a cui seguirà quella vera, quindi attendiamo oltre ai tagli cosa propongono). L'immobilismo porta a morte certa.
Un post da applausi (non sono ironico, naturalmente)...
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Originariamente inviato da LUVІ Guarda i messaggi
Sarebbe sintomo di intelligenza... impossibile....
Non c'è una riforma, c'è solo danno.
E ci si chiede: perchè non fanno controproposte? veramente risibile...

LuVi
Perchè non le hanno!
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Tra le righe della baraonda di ieri, che ha visto riaprirsi le pagine più losche della nostra storia di piazza, si registrano le nuove voci governative in favore dei finanziamenti alle scuole private. Che questo sia l' obiettivo non sorprende: basta leggere la stampa di destra per capire che la scuola pubblica è considerata il ricettacolo di tutti i virus "anti-nazionali", professori politicizzati e scrocca-stipendio, programmi tendenziosi in quanto non ancora asserviti al revisionismo vincente, studenti somari e impuniti. Insieme alla Rai (colonizzata da uomini di Berlusconi in parte ma non del tutto) la scuola pubblica è vista come l' inespugnabile ed esecrabile bastione della vecchia Italia repubblicana, laica e antifascista, in una parola sola l' Italia della Costituzione. Quanto ai somari, un' annotazione. Con poche e nobili eccezioni le scuole private, in questo Paese, sono sempre state il loro rifugio, specie se si trattava di somari ricchi. Chi non ce la faceva nelle scuole di Stato, riparava in qualche scuoletta dalla retta esosa e dai voti generosi, che diplomava i figli di papà. Probabile che tra esponenti e ministri di questa destra così furiosamente anti-statale ci sia qualcuno di loro, che a distanza di venti o trent' anni ha potere bastante per sdebitarsi di quei diplomi facili, di quell' istruzione prezzolata. Purché si sappia che il regolamento dei conti non è contro la sinistra. È contro la cultura.
Scuoletta dalle rette esose et dai voti generosi sarà la tua, la mia no di certo...
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Originariamente inviato da plutus Guarda i messaggi
vanno avanti e sono ridicoli.
Si fermano e sono ridicoli.

Decidetevi.
E' vero...
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usa9999999999 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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