il 18% delle studentesse venderebbe il corpo per la carriera

[ania]

Originariamente inviato da Hactor

Quello che voglio direi io è che di per se è un problema inconsistente e sarà molto più facile che la meritocrazia in Italia sia colpita dalle raccomandazioni parentali, piuttosto che da delle tette al vento.

Per lo Stato e le istituzioni statali lavorano infatti più persone imparentate tra di loro che belle fighe o vacche come dici te, piuttosto che il contrario, a dimostrazione che quell'articolo è solo fumo negli occhi e cerca di sollevar scandalo su un problema inesistente.

Francamente, di quanto "il vendere prestazioni sessuali in cambio di avanzamenti di carriera" possa essere fenomeno diffuso, non mi interesso perché della cosa, poco davvero mi importa.

Ciò che uno sceglie di essere nella vita e come comportarsi -per quanto mi riguarda- non è né in relazione a ciò che altri possono scegliere di essere, né a come altri scelgono di comportarsi.

C'è gente che pensa di "fare carriera vendendo prestazioni sessuali, e/o vendendo il proprio voto, e/o -rinnegando se stesso e ciò in cui crede- asservendo la propria libertà di pensiero a qualcuno, e/o grazie a clientelismi vari, e/o grazie al nepotismo ?"

So che tutto ciò esiste, ma nulla di tutto ciò cambia il mio modo di essere e ciò in cui credo.
Vado -contando solo su di me e sulle mie capacità- per la mia strada, come fanno -esattamente come me- anche molti altri.

Se -da una parte- c'è gente che venderebbe pure la madre -dall'altra- c'è pure gente che "non ha prezzo e non è in vendita", ed avere di queste persone fra gli amici più cari e/o come collaboratori/colleghi in sede di lavoro -imho- è una delle più intense e preziose gioie della vita.


Ania