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Old 23-05-2008, 08:54   #61
dave4mame
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però, posso correre il rischio di sputtanarmi e dire che chi passa ora dal variabile al fisso fa una puttanata ?
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Old 23-05-2008, 09:01   #62
claudioborghi
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Originariamente inviato da dave4mame Guarda i messaggi
però, posso correre il rischio di sputtanarmi e dire che chi passa ora dal variabile al fisso fa una puttanata ?
Be', piu' o meno l'ho scritto... ovviamente non si puo' sapere a priori perche' se avessimo la palla di cristallo per prevedere i tassi saremmo a posto, pero' "a naso" e' piu' probabile che i tassi da qui in poi scendano (nonostante quel ffffffenomeno della BCE) e quindi il tasso fisso non converrebbe.
Come ho scritto pero' quello pubblicizzato dal governo non si tratta di un passaggio al tasso fisso bensi' alla rata costante.
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Old 23-05-2008, 09:28   #63
RiccardoS
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Originariamente inviato da TheMash Guarda i messaggi
spiegalo a tdi150 che in questi giorni non fa altro che postare notizie su Berlusconi senza capire neanche cosa c'è dietro e come lo sta prendendo per il culo
Il bello è che CI CREDONO!!!!!!!

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Originariamente inviato da sider Guarda i messaggi
Ho sentito che verrà utilizzato l'esercito per rinegoziare i mutui con le banche.
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Dona la vita! - www.admo.it - www.avis.it - Grazie Schumy!
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Old 23-05-2008, 10:04   #64
dave4mame
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Originariamente inviato da claudioborghi Guarda i messaggi
Come ho scritto pero' quello pubblicizzato dal governo non si tratta di un passaggio al tasso fisso bensi' alla rata costante.
è vero; è in effetti è una cosa a modo suo innovativa.
anche se, a dire il vero, poco trasparente...
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Old 23-05-2008, 10:12   #65
Dona*
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Originariamente inviato da tdi150cv Guarda i messaggi
o be ... io l'ho capita diversamente ... ma attendiamo gli economisti ...
non c'è bisogno di esser economisti per capire il significato di questa manovra: è un banale rifinanziamento, quello che non paghi ora lo paghi alla fine del mutuo, più relativi interessi ovviamente!
Alla faccia del risparmio sbandierato...
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E’ un crimine caricare la propria tavola della carne degli animali, quando si ha un giardino che produce tutti i frutti della terra…. Ovidio, Metamorfosi, XV - MyTube
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Old 23-05-2008, 10:23   #66
dave4mame
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è una ristrutturazione a tutti gli effetti.
con la differenza, non da poco che le ristrutturazioni "classiche" prevedono interventi "secchi" (del tipo: ti rifaccio il mutuo da 15 a 20 anni, o da fisso a variabile), o tutti e due contemporaneamente.

se quello riportato da Claudio è vero (nel senso che sarà la soluzione adottata), qui si "blocca" l'importo della rata, mantenendosi però agganciati a un tasso variabile (perciò più basso del fisso).

se è così, il "costo" a carico della banca non è 0.
a prescindere dal costo dell'implementazione, significa scambiare un flusso di capitale "costante" con uno "variabile"; cosa non gradevolissima...
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Old 23-05-2008, 11:09   #67
claudioborghi
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Originariamente inviato da dave4mame Guarda i messaggi
se quello riportato da Claudio è vero (nel senso che sarà la soluzione adottata), qui si "blocca" l'importo della rata, mantenendosi però agganciati a un tasso variabile (perciò più basso del fisso).
Ricordati della durata variabile...
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Old 23-05-2008, 11:18   #68
dave4mame
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Originariamente inviato da claudioborghi Guarda i messaggi
Ricordati della durata variabile...
beh, per forza; se blocchi la rata mantenendo il tasso sottostante per forza devi lasciare "flottare" la rata..

può essere una soluzione, che tutto sommato torna comodo anche alle banche.
dal punto di vista umano alla banca non frega una mazza (all'impiegato magari si), ma portare in escussione un'ipoteca è sempre un gran dolore di denti....
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Old 23-05-2008, 12:01   #69
OUTATIME
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Originariamente inviato da das Guarda i messaggi
Ma come si fa a non capire ?
C'è gente che ha acceso il mutuo nel 2006 a pagava ad esempio 400€, ora dovrebbe pagarne 800 e magari al mese ne guadagnia 1000. Ovvio che non ce la fa più.
Scusa ma sono ca**i suoi, così impara a fare il tasso variabile.... e come al solito se lo prende il quel posto chi è stato previdente e ha fatto il tasso fisso....
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Old 23-05-2008, 13:07   #70
flisi71
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Originariamente inviato da claudioborghi Guarda i messaggi
Stavo pensando di scrivere qualcosa sull'argomento...

Io la vedo cosi': secondo me e' una mezza furbata, ma non truffaldina...

Penso che il succo sia questo: non si regala niente a nessuno, perche' semplicemente si trasforma un mutuo a tasso variabile e durata fissa in uno a rata costante e durata variabile.
Detto questo c'e' qualcosa di buono, vale a dire che si fa una grande opera di educazione... fino ad ora in pochi avevano capito che era possibile rinegoziare il mutuo e le banche non sempre erano collaborative se qualcuno lo domandava. Cosi' facendo (soprattutto se lasciato a livello di facolta') e' come suonare la sveglia... la gente comincera' ad entrare nell'ordine di idee che il mutuo si puo' cambiare e vivra' meglio.
Direi una furba azione educativa.
Si spera che appena entrati in quest'ottica poi l'intelligenza italiana fara' il resto... per esempio si puo' cominciare a "sospettare" che in presenza di un mutuo residuo di dieci anni lo si puo' convertire in uno ventennale con meta' rata e simili... a seconda delle esigenze di ogni famiglia.
Basta andare a giocare su un sito tipo www.mutuionline.it per avere gratis tutta la gamma delle opportunita'.
Quindi nessun regalo (anche se furbescamente lo hanno fatto passare come tale) ma un buon suggerimento.
Buona analisi, anche se a me sembra mancare un accenno ad un altro aspetto molto importante:

Quote:
Originariamente inviato da Special Guarda i messaggi
Fare i mutui è il mio lavoro, questa è una vera e propria fregatura:

Apparte che è un prodotto che già esiste (ma con condizioni migliori e dopo spiego il perchè), per esempio, banca intesa lo chiamava "sogni tranquilli", non ricordo come lo chiamava unicredit...

La cosa peggiore è che questo porterà a bloccare la questione surroga, che in questo momento stava generando un mucchio di problemi alle banche perchè nonostante le leggi si ostinavano a non voler applicare il prodotto, e bloccherà anche la questione rinegoziazione, che finalmente aveva portato le banche a farsi un minimo di concorrenza, tornando così ad una situazione di stagnazione e cartello nel settore..

Ed ecco a voi la fregatura e per quale motivo, questa volta, l'ABI non ha fatto una piega ma ha accettato volentieri tutto ciò:

Tu fai il mutuo, blocchi la rata, quello che è in più viene accantonato come debito in un "conto" con irs a 10 anni e spread a 0.50

Alla fine del mutuo, questo debito che nel frattempo sarà salito a causa di questo tasso, lo rifinanzierai in rate, e quindi ci ripagherai gli interessi sopra, quindi pagherai gli interessi sugli interessi... (a differenza dei prodotti già esistenti che non prevedevano degli interessi in più)

Bell'affare.
Complimenti all'ideatore..
Lo stesso aspetto era sottolineato anche negli interventi

Quote:
Originariamente inviato da חוה Guarda i messaggi
direi che l'unico punto saliente sia questo, visto che cmq si tratta di una rinegoziazione (con dei paletti però)

nel link
http://www.repubblica.it/2008/05/sez...-risparmi.html c'è spiegato piuttosto bene tutto

'Comunque, alla fine del mutuo, si vedrà quanto resta eventualmente da pagare e aumenterà il numero delle rate fino a saldare il debito. Ma siccome di debito si tratta, su questa somma si paga un interesse, calcolato in base ad un tasso prestabilito: il tasso Irs a dieci anni più mezzo punto, che oggi è del 5,13%. Quello che invece non è stato ancora stabilito è come saranno calcolati questi interessi: se solo alla fine, o di volta in volta. Questi - ed altri aspetti - faranno parte della convenzione vera e propria, che governo ed Abi dovranno firmare entro trenta giorni: ieri è stato raggiunto l'accordo politico, anche se spesso, come ha ricordato ieri Giulio Tremonti, sono proprio i dettagli che fanno la differenza.'

Quote:
Originariamente inviato da חוה Guarda i messaggi

Così come nelle reazioni delle associazioni dei consumatori:
http://www.corriere.it/economia/08_m...4f02aabc.shtml

Le associazioni dei consumatori bocciano l'accordo tra governo e Abi sui mutui
L'Aduc: «Il forte sospetto è che questa operazione sia un ulteriore tentativo di bloccare le surroghe»



MILANO - Ma il provvedimento sui mutui del governo conviene davvero? C'è chi dice di no e con le sue ragioni.
Mercoledì il governo «ha sbandierato un accordo con l'associazione delle banche prevedendo un risparmio pari a circa 850 euro all'anno per 1.250.000 famiglie circa. Peccato che la notizia sia falsa» afferma l'Aduc (L'Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) in una nota.

RATE E TASSI - «Nel comunicato dell'Abi - spiega l'associazione - si legge che l'accordo non prevede alcun risparmio, ma solo una dilazione nel pagamento: si concede un ulteriore finanziamento (a tassi abbastanza agevolati: l'Irs decennale più lo 0,5%). Le famiglie, quindi, non risparmieranno alcunchè, ma pagheranno ulteriori interessi. Il forte sospetto è che questa operazione sia un ulteriore tentativo di bloccare le surroghe che sono, invece, un vero risparmio per i mutuatari (e quindi un costo per le banche).
In questi anni gli spread di mercato applicati ai tassi (fissi o variabili) dei mutui sono molto diminuiti. Sostituire un mutuo oggi implica, quasi sempre, avere uno spread più basso. Con la negoziazione-beffa proposta dal Governo e dalla banca si applicherebbe lo stesso spread.
Questa operazione consentirebbe alle banche di non perdere i vecchi mutui (tanto remunerativi per loro e tanto costosi per i clienti).
Crediamo sia sintomatico che il Governo non abbia deciso di dare attuazione (manca ancora lo specifico decreto) a quanto già previsto in materia nella Finanziaria 2008, cioè la sospensione di alcune rate da pagare quando si è in difficoltà.
Ci rendiamo conto che faccia più effetto populistico e mediatico un nuovo decreto che attuare una legge prevista dal precedente Governo di una maggioranza politica diversa, ma se al centro della propria politica ci fossero gli interessi dei mutuatari questi problemi dovrebbero essere affrontati in modo diverso.

A CHI CONVIENE - La falsa notizia del risparmio di 850 euro è figlia di questa logica e sintomatica di una partenza quantomeno sgradevole del nuovo governo. La rinegoziazione proposta dal governo e dall'Abi, può essere utile a chi è in difficoltà a pagare le rate aumentate (e non troverebbe alcuna soluzione migliore nel mercato), per cui è meglio bloccare la rata ai tassi del 2006, anche se questo implica un aumento degli interessi da pagare. Chi è in grado di pagare il vecchio mutuo a tasso variabile (o può accedere ad una surroga con tassi migliorati) è bene che non faccia questa rinegoziazione perchè non risparmia niente, anzi aumenta gli interessi da dare alla banca». Insomma, conclude l'Aduc, «ci dispiace dirlo, ma sul fronte della tutela degli utenti bancari, il governo è partito male».

ADUSBEF - Per l'Adusbef invece l'accordo raggiunto mercoledì «è un'inversione di tendenza rispetto al precedente Governo, che aveva sbandierato lenzuolate di liberalizzazioni fasulle, dalla simmetria dei tassi, alla eliminazione della Commissione di massimo scoperto (che ancora grava sui prestiti in misura del 4,37% l'anno in aggiunta al tasso, nonostante la Cassazione l'avesse annullata), a surroga e portabilità dei mutui, restate lettera morta per l'omessa vigilanza di Bankitalia e la stessa tolleranza di ministri e vice-ministri economici del Governo Prodi, «troppo amici delle banche».
Tuttavia Adusbef «non dà alcun credito a banche ed Abi che propagandano risparmi di 850 euro l'anno, vergognose frottole per i creduloni, perchè tali «teorici sconti» saranno messi in coda alle rate, maggiorate di salati interessi (i prestiti nostrani sono già gravati da tassi più elevati di uno 0,70% secco rispetto alla media europea, essendo attestati in Italia al 5,79%, nell'Ue al 5,09%). I risparmi teorici di 850 euro l'anno, fumo negli occhi per gli allocchi, sono del tutto campati in aria, per effetto dell'allungamento della durata del debito, gravato da interessi variabili legati all'IRS e fino alla copertura del debito residuo, ossia capitali ed interessi, che porteranno a 23-24 anni un prestito originario di venti anni».

ADICONSUM - «I mutuatari devono essere consapevoli che ciò che non viene pagato nella rata dovrà essere pagato a fine mutuo caricato degli interessi» afferma in una nota Paolo Landi, dell'Adiconsum, commentando l'accordo raggiunto ieri tra banche e governo. «Perchè - chiede Landi - il governo non utilizza anche i 20 milioni di euro previsti in Finanziaria per i mutuatari in difficoltà? Adiconsum chiede di partecipare al tavolo Governo-Abi per esaminare nel dettaglio le condizioni dell'accordo. Da come è stato spiegato l'accordo, sembrerebbe che oltre un milione di famiglie avrà una riduzione del costo del proprio mutuo a tasso variabile. Non è così. Viene sì ridotta la rata del mutuo, ma la durata del mutuo si allunga e ciò che non si è pagato oggi, sarà pagato in futuro caricato dei relativi interessi. L'aspetto positivo di questo accordo sta nel fatto che la banca è obbligata a rinegoziare mentre fino ad oggi, come è accaduto frequentemente, poteva non offrire la propria disponibilità. In questo senso, l'accordo facilita il rapporto banca-mutuatario e fissa le condizioni dell'accantonamento. L'anno preso a riferimento è il 2006, in cui però si erano già registrati gli aumenti più rilevanti.
L'abbassamento della rata del mutuo a tasso variabile di circa 100 euro viene addebitata su un conto finanziamento. Su queste somme maturano interessi ad un tasso fisso (oggi del 5,13%) che si cumulano nel corso degli anni fino alla scadenza del mutuo.
Il vantaggio per le famiglie è una rata del mutuo compatibile con il proprio reddito, ma ciò non comporta alcuna riduzione dei relativi interessi maturati e il pagamento di ulteriori interessi a scadenza. Parlare, quindi, di benefici di 800-1000 euro è assolutamente fuori luogo. I vantaggi sembrano più per le banche che per i mutuatari».



22 maggio 2008

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Ciao

Federico
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FORZA GAIA !!
flisi71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-05-2008, 13:10   #71
shinji_85
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Comunque c'e da dire che se riescono a far passare questo come un risparmio (di migliaia di € l'anno)...
Beh... Ci sarà molto da imparare da questa maggioranza... E' veramente l'essenza del saper vendersi bene...
shinji_85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-05-2008, 14:32   #72
claudioborghi
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Originariamente inviato da flisi71 Guarda i messaggi
Buona analisi, anche se a me sembra mancare un accenno ad un altro aspetto molto importante [questione surroga]
Ecco, questo e' un punto che va approfondito... dubito che questo accordo sia "obbligatorio e ostativo di qualsiasi altra formula"... penso che vada inteso come un tetto massimo, con liberta' di qualsiasi banca di fare meglio.
Se per ipotesi qualche istituto nuovo che ha bisogno di attirare clientela tipo come "Chebanca!" se ne esce con condizioni migliori penso che nessuno glie lo possa impedire. Certo che se tale accordo impedisse la "portabilita'" sarebbe (ancorche' educativo) penalizzante. Ma non penso vi sia l'interesse del governo a fare una cosa del genere...
claudioborghi è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 23-05-2008, 14:58   #73
flisi71
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Su IlSole24ore proprio a proposito di questo:

La portabilità è ancora valida
23 maggio 2008

Che fine farà la portabilità dei mutui introdotta appena un anno fa dal Decreto Bersani? Se lo stanno chiedendo soprattutto i numerosi risparmiatori italiani che proprio in questi giorni si accingono a «trasportare» il finanziamento per la casa in una nuova banca . Oppure, che stanno facendo il giro degli sportelli in cerca di condizioni migliori.
Niente paura, nelle intenzioni di Abi e Governo le norme introdotte con le famose «lenzuolate » e quelle che scaturiranno dalla nuova forma di rinegoziazione presentata due giorni fa nel corso del Consiglio dei Ministri di Napoli sono destinate a convivere e rappresenteranno differenti alternative a disposizione delle famiglie.
Addirittura non è da escludere, in via teorica, che un mutuatario possa avvalersi di entrambe le facoltà: provando prima a bloccare la rata al livello del 2006 e andando, poi, in cerca di una banca che pratichi tassi più favorevoli o viceversa. I calcoli saranno decisamente complicati, ma la legge non lo vieta.
Fin qui, appunto, le intenzioni: per scoprire quali saranno le tendenze future del mercato si dovrà attendere almeno fino a quando la rinegoziazione prevista dalla convenzione Abi-Ministero dell'Economia saràeffetivamente in vigore.
Difficile per il momento capire se le due forme riusciranno a convivere pacificamente o se una finirà per soppiantare l'altra.
Di certo, a vantaggio della nuova rinegoziazione gioca il fatto che le banche siano di fatto obbligate a metterla in pratica, mentre il percorso della portabilità secondo Bersani ( e le istruttorie dell'Antitrust ne sono una conferma) è stato irto di ostacoli.
Gli istituti di credito, inoltre, non fanno mistero di preferire la nuova formula, non fosse altro perché permette di fidelizzare il cliente per un periodo ragionevolmente lungo: un obiettivo che sta particolarmente a cuore a tutte le banche e che la portabilità a costo zero introdotta dal precedente Governo rischiava di mettere a repentaglio.


di Ma.Ce

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Per ricollegarmi al punto della convenienza o meno, già messo in evidenza negli interventi che ho quotato nell'intervento precedente,
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero

Mutui, il piano banche-governo si gioca sulla durata
di Maximilian Cellino

Un'opportunità in più per tutte quelle famiglie italiane che sono state spiazzate dal rialzo dei tassi di interesse, ma che al tempo stesso dovrà essere valutata con attenzione dai risparmiatori prima di procedere a una scelta definitiva. L'accordo, firmato due giorni fa tra il Ministero dell'Economia e l'Associazione Bancaria per la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati prima del 2007, porterà sollievo a molte famiglie.
Ma non sarà, necessariamente, la soluzione migliore per tutti.
Per capire se e a chi converrà aderire è necessario attendere il testo integrale della convenzione (previsto entro 30 giorni dalla data del Decreto Legge); tuttavia, già dalle linee guida annunciate mercoledì, è possibile fare alcune considerazioni.

Rebus durata
La soluzione presenta notevoli analogie con la categoria esistente dei mutui a rata costante, e di questa particolare tipologia di prodotto conserva pregi e difetti: al vantaggio di un esborso mensile ( o trimestrale) riportato ai livelli del 2006 e che resta invariato fino al termine del piano di ammortamento, dando così una certa tranquillità al risparmiatore, si contrappone il rischio di vedere allungare la durata del mutuo.
Un pericolo che
,nel caso dei finanziamenti che saranno rinegoziati secondo la Convenzione, è reso ancora più reale dal fatto che la differenza fra l'importo della rata dovuta secondo il piano di ammortamento originario e quello risultante dal nuovo accordo viene addebitata su un conto di finanziamento accessorio e gravata di un tasso di interesse passivo (Irs a 10 anni maggiorato di uno spread dello 0,5%, attualmente il 5,13%).

La simulazione
[]Ma di quanto si potrà prolungare la durata del prestito? I calcoli effettuati da Il Sole 24 Ore per un mutuo da 100mila euro stipulato nel settembre 2005 mostrano che, in caso di adesione alla Convenzione, si ottiene fin da subito una rata più lieve (del 6-12% a seconda della durata), ma si finisce per dover restituire un importo maggiore di interessi ( dal 2% fino al 17%).[/b] E questo, sia nell'ipotesi di tassi di mercato che restino invariati fino al termine del mutuo, sia nel caso (più realistico e favorevole al cliente)che gli Euribor ripercorrano l'andamento al rialzo e al ribasso di questi ultimi 3 anni. La differenza si traduce in un prolungamento del prestito(necessario per restituire quanto si è accumulato nel conto accessorio di finanziamento) che può variare dai 3 mesi del caso più favorevole (mutuo a 10 anni con andamento tassi di mercato) ai 52 mesi dell'ipotesi peggiore (mutuo a 20 anni con livello futuro dei tassi invariato).

A chi conviene
La convenienza ad aderire alla rinegoziazione andrà naturalmente valutata per ogni singolo caso, anche perché sarà soprattutto la situazione finanziaria della famiglia a fare la differenza. Per tutti coloro che incontrano serie difficoltà nell'onorare il pagamento delle rate, infatti, la soluzione proposta dall'accordo Abi-Ministero dell'Economia potrebbe risultare una via di uscita utile e probabilmente inevitabile, anche se si dovesse tradurre alla lunga in un maggior onere.
Diverso, naturalmente, è il discorso per chi è ancora in grado di sopportare il rincaro di questi ultimi mesi, che può valutare anche vie alternative e probabilmente anche più vantaggiose rispetto a quella proposta dalla Convenzione.
Non si deve dimenticare, infatti, che l'accordo non agisce sul tasso di interesse, che continua a restare variabile, e neppure sullo spread (la differenza applicata dalle banche sui tassi di mercato). Quest'ultimo, specie tra i prodotti datati, può essere di gran lunga più elevato rispetto a quello praticato sui nuovi prodotti e bussare alla propria banca per tentare di abbassarlo potrebbe rivelarsi una soluzione più appropriata
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Ciao

Federico
__________________

FORZA GAIA !!
flisi71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-05-2008, 08:04   #74
flisi71
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Un up da IlSole24Ore.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero

Mutui, Tremonti: «Impegno del Governo per la portabilità gratuita»
di Nicoletta Cottone

27 MAGGIO 2008


È un esperimento di democrazia condivisa, dove si intrecciano risparmio e casa. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti presenta così l'accordo con l'Abi sulla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, previsto dal decreto legge fiscale che andrà in Gazzetta Ufficiale domani 28 maggio 2008. «In questi ultimi due anni - spiega Tremonti - troppe famiglie si sono trovate nella trappola fra stipendio fisso e mutuo variabile».
Per il ministro dell'Economia si tratta di un passaggio da una facoltà rimessa alla banca, a un diritto.
Una delle novità, spiega Tremonti, è che il vantaggio fiscale resterà immutato: «Stiamo valutando la possibilità di continuare a dedurre fiscalmente la rata contratta prima della rinegoziazione del mutuo». Sì anche a un osservatorio con le associazioni dei consumatori che permetterà di monitorare l'andamento dell'accordo. Il ministro ha aggiunto che c'è l'impegno del Governo anche per azzerare i costi della portabilità e le spese notarili. Per abbattere le spese dal notaio, per Tremonti ci sono due strade: «estendere anche ai beni immobiliari la possibilità che sia il funzionario di banca a certificare la girata, come giá avviene sui valori mobiliari» oppure «conservare la funzione del notaio, ma a costo zero».

La morosità, poi, non esclude dall'accesso al nuovo strumento: il ministro si è, infatti, impegnato su due richieste delle associazioni dei consumatori, auspicando anche l'intervento delle banche. In pratica le famiglie morose fino a 6 rate potranno rientrare nell'accordo e per quelle che hanno immobili con procedure esecutive ci sarà l'intervento di sostegno del Fondo mutui. Ma solo per i casi più critici.

Dal canto suo il presidente dell'Abi Corrado Faissola ha sottolineato che «le banche non hanno nessuna intenzione di ricavare vantaggi» dall'accordo sulla rinegoziazione dei mutui. «Le banche hanno aderito con grande senso di responsabilità, visto che la situazione economica delle famiglie è mutata a causa di agenti esterni». Il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti ha poi avvertito le banche: «sulle rate da pagare non vogliamo che ci siano problemi di anatocismo». Paolo Landi, segretario dell'Adiconsum, ha ricordato che si tratta di un accordo oneroso per i consumatori, che rappresenta una boccata di ossigeno solo per chi non è in grado di pagare il mutuo. E, avverte, «l'accordo potrebbe mettere in sordina una concorrenza che si è attivata».

L'accordo ridefinisce modalità e criteri di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale. La rinegoziazione, che si applica dalla prima rata successiva al 1° gennaio 2009, dovrà assicurare la riduzione dell'importo della rata a un ammontare pari a quello della rata che si ottiene applicando all'importo originario del mutuo il tasso di interesse come risultante dalla media aritmetica dei tassi applicati ai sensi del contratto del 2006. L'importo così calcolato resta invariato per la durata del mutuo.

La differenza tra l'importo della rata dovuta secondo il piano originario di ammortamento e quello risultante dall'atto di rinegoziazione è addebitato su un conto di finanziamento accessorio al tasso che si ottiene in base all'Irs a 10 anni, alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento.
In caso il saldo fosse a favore del mutuatario la differenza sarà imputata a credito sul conto di finanziamento accessorio.
L'eventuale debito del conto accessorio sarà rimborsato dal cliente con rate costanti di importo uguale alla rata di rinegoziazione.
L'ammortamento è calcolato sulla base dello stesso tasso a cui è regolato il conto accessorio, purché più favorevole al cliente. Le garanzie restano le stesse del mutuo originario. Banche e intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione dovranno formulare ai clienti le proposte di rinegoziazione entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto fiscale. Le operazioni di rinegoziazione sono esenti da imposte e tasse. Banche e intermediari finanziari non dovranno applicare costi ai clienti.

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Si notino sopratutto le parti evidenziate.

Un commento flash da LaVoce.info:

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Tremonti, Faissola e il mutuo creativo - 27 maggio 2008
Che i politici facciano propaganda è cosa risaputa. Che la faccia il Ministro del Tesoro appena insediato dispiace. Non è il Tesoro un ministero qualunque, assieme all’Interno e al Ministero degli Affari Esteri segnano la politica di un governo. Da chi copre quegli incarichi ci si aspetta poca, molto poca propaganda. Si tratta della questione dei mutui e dell’accordo con l’ABI - un patto siglato grazie alla “fiscal suasion” di cui il Ministero dispone.
Ma cosa offre di nuovo questo patto al cittadino? Niente. Lo chiarisce in modo nitido l’articolo di Baglioni. Il patto offre a una persona che paga oggi una rata "pesante" la possibilità di alleggerirla sia oggi (che i tassi di mercato sono elevati) sia domani ma di pagarla per tanti anni in più quanti sono necessari per mantenere il valore (attuale) del mutuo inalterato.
E’ uno strumento utile per coloro che non riescono a pagare agevolmente la rata del mutuo, dopo l’incremento dei tassi.
Ma c'era bisogno del Ministro per fare questo?
Lo dobbiamo ringraziare? No, affatto! Lo fa già il mercato, quello tanto disprezzato dal Ministro Tremonti. Chi vuole rinegoziare un mutuo a tasso e rata variabile (quelli che oggi aggravano i bilanci di alcune delle famiglie indebitate) con uno a rata fissa (e di importo inferiore) ma scadenza variabile, lo può già fare. Basta rivolgersi al mercato. Vi sono decine di banche che lo offrono, non da oggi ma da anni. Basta collegarsi al sito www.mutuionline.it e verificare. Se la propria banca non lo offre si può far leva sulla Bersani e, come si fa in un mercato che funziona, cambiare offerente. Senza bisogno dell’intermediazione del Ministro. C’è però una domanda alla quale mi piacerebbe aver una risposta: perché il presidente dell’ABI Faissola non ha subito detto al Ministro che le banche già offrono la rinegoziabilità che egli chiedeva e che si vanta di avergli strappato?
Luigi Guiso
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A seguire proprio l'articolo di Baglioni sempre su LaVoce.Info

SUL MUTUO LA FINANZA SI RISCOPRE CREATIVA
di Angelo Baglioni 27.05.2008

Davvero le banche si sono commosse per i debitori in difficoltà con la rata del mutuo? Non sembra. Chi aderirà alla rinegoziazione avrà un beneficio immediato, ma un maggiore onere futuro. Gli istituti di credito non fanno nessuno sconto, semplicemente consentono di rinviare il pagamento di una parte degli interessi. E su quelli dilazionati matureranno altri interessi. Più conveniente cercare di sfruttare la portabilità introdotta dal decreto Bersani. Solo dalla concorrenza tra le banche si può sperare di ottenere veri e duraturi benefici per le famiglie.

Il ministero dell’Economia e l’Abi hanno raggiunto il 21 maggio un accordo sulla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, che dovrà essere perfezionato in una convenzione. L’iniziativa è stata annunciata dal governo e dall’Abi con toni molto positivi, enfatizzando il fatto che le banche sarebbero disposte a farsi carico dei problemi di chi deve ripagare il mutuo sulla casa. Così il ministro Tremonti: “Sollievo per gli intrappolati con il salario fisso: gli istituti hanno mostrato attenzione”. Così il presidente dell’Abi Corrado Faissola: “L’iniziativa viene incontro alle famiglie (…), è una conferma del nostro impegno per contribuire alla ripresa del paese”.

QUATTRO CRITERI PER RINEGOZIARE

Davvero le banche si sono commosse per i debitori in difficoltà? Non sembra. La bozza di accordo prevede che i mutui a tasso variabile sulla prima casa, stipulati entro il 1ºgennaio 2007, possano essere rinegoziati secondo i seguenti criteri:
(1) la rata variabile viene sostituita da un rata fissa, calcolata in base al tasso d’interesse medio del 2006;
(2) la differenza tra la rata prevista dal contratto originario (variabile) e quella del nuovo contratto (fissa) viene addebitata su di un nuovo conto (finanziamento accessorio), sul quale si paga un tasso pari all’interbancario + mezzo punto percentuale;
(3) se in futuro i tassi d’interesse di mercato saliranno (o almeno non scenderanno), la durata del mutuo verrà allungata per consentire il rimborso del finanziamento accessorio;
(4) se i tassi di mercato scenderanno, si potrà tornare all’originaria rata variabile.

Quali saranno le conseguenze per chi aderirà alla rinegoziazione?
In sintesi: un beneficio immediato a fronte di un maggiore onere futuro. Le banche infatti non fanno nessuno sconto, ma semplicemente consentono di rinviare il pagamento di una parte degli interessi; si noti inoltre che sugli interessi dilazionati matureranno altri interessi.

Ma vediamo in dettaglio gli effetti di ciascuno criterio di rinegoziazione.
La sostituzione della rata variabile con quella fissa ne determina una riduzione immediata : ciò consente al debitore un sollievo, mettendolo al riparo dal rialzo dei tassi d’interesse avvenuto negli ultimi due anni (per effetto dell’aumento dei tassi ufficiali Bce e delle tensioni sul mercato interbancario. L’effetto combinato della seconda e terza clausola è che l’onere complessivo degli interessi aumenta e viene spalmato nel tempo: quindi il debitore impiegherà più mesi/anni per “liberarsi” del mutuo. *
L’effetto precedente potrà essere attenuato solo se i tassi di mercato evolveranno in modo favorevole, cioè scenderanno.

CONCORRENZA VERA E PRESUNTA

È chiaro quindi che solo chi è in grave difficoltà nel ripagare le rate correnti può avere una convenienza ad aderire alla rinegoziazione, ottenendo un sollievo immediato (pagando in futuro, s’intende). Per gli altri dovrebbe essere più conveniente cercare di ottenere condizioni davvero più favorevoli contrattando con altre banche e sfruttando la “portabilità” introdotta dal decreto Bersani: solo dalla concorrenza tra le banche si può sperare di ottenere veri e duraturi benefici per le famiglie.

Al contrario, l’accordo in questione sembra avere un forte impatto anti-concorrenziale. Sul metodo è perfino inutile commentare: si tratta di un accordo tra le banche, con la benedizione del governo. Nel merito, prevede condizioni uniformi da applicare sui mutui rinegoziati, limitando fortemente lo spazio per la concorrenza. Inoltre, l’allungamento della durata del mutuo può essere un veicolo per “legare” il cliente alla banca per un periodo di tempo più lungo.
In conclusione, sembra quasi che l’accordo sia un modo per aggirare la portabilità dei mutui, la cui realizzazione è ostacolata dalle banche, come evidenziato dal recente avvio di un’istruttoria dell’Autorità antitrust. Esso offre infatti al cliente la possibilità di rinegoziare con la “sua” banca il mutuo, a condizioni apparentemente più favorevoli: si riduce così l’incentivo a cercare attivamente presso altre banche condizioni veramente migliori.

* Si vedano le simulazione riportate sul Sole-24-Ore del 22-23 maggio.
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Quote:
Originariamente inviato da shinji_85
Comunque c'e da dire che se riescono a far passare questo come un risparmio (di migliaia di € l'anno)...
Beh... Ci sarà molto da imparare da questa maggioranza... E' veramente l'essenza del saper vendersi bene...
Si, sopratutto ai fans che sono subito partiti in quarta con lo slogan "in 2 giorni ha fatto più dei due anni precedenti".

Peccato che passando dallo slogan ad analizzare il contenuto.........





Ciao

Federico
__________________

FORZA GAIA !!

Ultima modifica di flisi71 : 28-05-2008 alle 08:54.
flisi71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-05-2008, 08:15   #75
GianoM
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Come si è già visto e sentito molta gente preferisce comunque avere la pagnotta oggi, anche se domani muore di fame.
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Old 28-05-2008, 08:16   #76
alarico75
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E' un opportunita' che prima non si concedeva tanto automaticamente.
Riguarda pero' chi non riesce a pagare la rata del mutuo,dubito che chi ci riesca rinegozi i termini per pagare piu' interessi.
Chissa se va in porto invece la portabilita' gratuita quella e' interessante per tutti.
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CASE:Grandia Gd 09BMB:Intel 4690k-Noctua NH-L12-Corsair 16 Gb-Nvidia RTX2080 Manli SuperNOVA 650 G1 650W-1 SSD 500Gb+1 SSD 1Gb Console:Nintendo Switch Oculus Transazioni OK:Spider6894,LucaXbox360,lahiri,subvertigo,spyke76
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Old 28-05-2008, 08:21   #77
Mailandre
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Originariamente inviato da flisi71 Guarda i messaggi

Si, sopratutto ai fans che sono subito partiti in quarta con lo slogan "in 2 giorni ha fatto più dei due anni precedenti".

Peccato che passando dallo slogan ad analizzare il contenuto.........

Federico
Come dagli torto!!!
Ieri a Ballarò , Fassino si è lasciato "schiacciare" da LaRussa (che nemmeno è un tecnico)...
C@zzo , ma dico io ...nemmeno ha citato Bersani e la portabilità con il relativo fatto di similarità effettiva!!
Ha basato la giustificazione sul fattore momento applicabilità.
dico, i provvedimenti di per se sono similari all'effetto,...ma almeno sostienilo(Fassino)..c@zzo!!
__________________
Bye......
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Old 28-05-2008, 08:59   #78
flisi71
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Originariamente inviato da GianoM Guarda i messaggi
Come si è già visto e sentito molta gente preferisce comunque avere la pagnotta oggi, anche se domani muore di fame.
Ritentano la scommessa che i tassi calino nei prossimi anni.


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Originariamente inviato da alarico75 Guarda i messaggi
E' un opportunita' che prima non si concedeva tanto automaticamente.
E come è spiegato in tanti, ormai proprio tanti, articoli è una opportunità inutile, non nuova, oltre che non conveniente.
Senza neppure dimenticare i termini di entrata in vigore, inizio 2009. Strano per un provvedimento sbandierato ai quattro venti come capace di dare un pò di ossigeno alle famiglie con entrate fisse e mutuo variabile.

Questo solo per ribadire certi punti fermi, ed evitare probabili future amnesie selettive.



Quote:
Originariamente inviato da Mailandre Guarda i messaggi
Come dagli torto!!!
Ieri a Ballarò , Fassino si è lasciato "schiacciare" da LaRussa (che nemmeno è un tecnico)...
C@zzo , ma dico io ...nemmeno ha citato Bersani e la portabilità con il relativo fatto di similarità effettiva!!
...
Non l'ho visto.
Davvero Fassino si è scordato (o ha evitato) di citare una delle norme del decreto Bersani?
Andiamo bene, e poi questo va a parlare in tv, per la maggioranza degli italiani unico mezzo di informazione.



Ciao

Federico
__________________

FORZA GAIA !!
flisi71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-05-2008, 09:32   #79
dave4mame
Bannato
 
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
ho già espresso i miei dubbi in proposito.

è effettivamente la scoperta dell'acqua calda, come già detto più e più volte.
se per tenere la rata costante si allunga la durata, si pagano ulteriori interessi.

però, a prescindere dai costi "finanziari" è un'acqua calda gratuita
.;

fare il "porting" del mutuo su un'altra banca NON è a costo zero; nel migliore dei casi occorre l'intervento di un notaio per il cambio del beneficiario dell'ipoteca.
la rimodulazione del mutuo, se ottenuta tramite scrittura privata, non dovrebbe avere costi...
dave4mame è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-05-2008, 11:31   #80
flisi71
Senior Member
 
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
Quote:
Originariamente inviato da dave4mame Guarda i messaggi
ho già espresso i miei dubbi in proposito.

è effettivamente la scoperta dell'acqua calda, come già detto più e più volte.
A quanto si legge in vari interventi alcuni hanno ancora da scoprire quest'acqua calda, visto che continuano a spacciarla per porzione miracolosa.

Quote:
però, a prescindere dai costi "finanziari" è un'acqua calda gratuita
.;
La cui utilità?

In sintesi: un beneficio immediato a fronte di un maggiore onere futuro. Le banche infatti non fanno nessuno sconto, ma semplicemente consentono di rinviare il pagamento di una parte degli interessi; si noti inoltre che sugli interessi dilazionati matureranno altri interessi. Al contrario, l’accordo in questione sembra avere un forte impatto anti-concorrenziale.

Prima ho sottolienato in rosso questa parte, adesso provo con il corsivo.


Ciao

Federico
__________________

FORZA GAIA !!
flisi71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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