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#61 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Comunque siamo ot. Lasciamo stare...
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#62 | ||
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
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Quote:
a te risulta che danno la caccia anche a costoro? ![]() a beh sarebbe una novità di cui non ero minimamente a conoscenza ![]() ![]() ![]() cmq è da ribadire che a Carriles nno è stato concesso alcun tipo d'asilo ma che al contrario è stato arrestato adesso si parla (che poi sarebbe o dovrebbe essere l'oggetto della tua discussione) di una sua rimessa in libertà dietro però cauzione, istituto questo che ha qualche secolo di applicazione alle spalle negli USA in ossequio al concetto giuridico di habeas corpus forse volevi che per Carriles avrebbero dovuto fare un eccezione, gli altri si e Carriles no? oppure che giorgio cespuglio, violando tutti i precetti costituzionali in materia di separazione fra funzione esecutiva e giudiziaria, intimasse al giudice federale che si occupa del caso (mi pare di ricordare di new orleans) mi raccomando nno scarcerare Carrilas neanche dietro cauzione altrimenti il compagno fidel 's'incazza e così pure l'utente franklar del forum di hwupgrade? non è che pretendete un po' troppo tu e il compagno fidel? ![]() Quote:
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#63 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
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Possiamo andare a stanare quelli del cermis..con rispettive consorti?
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח - ![]() |
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#64 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
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Quote:
ciò non significa che le giustifichi, se ci vanno di mezzo dei civili sempre di terrorismo si tratta evidentemente il caso in questione non è solo un caso giudiziario, è infatti anche politico, ma prima di tutto giudiziario sarebbe stata politica se chessò gli fosse stato concesso asilo politico, cosa che come ho riportato prima ad esempio è stata fatta nei confronti di varie persone di nazionalità italiana negli anni 80 dalla repubblica francese, persone classificate dalla nostra giustizia come "terroriste", il che ci rimanda al caso di attualità di Cesare Battisti e della relativa applicazione della dottrina "mitterand" http://it.wikipedia.org/wiki/Dottrina_Mitterrand Dottrina Mitterrand Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Con dottrina Mitterrand si intende una prassi intrapresa dal presidente francese François Mitterrand a partire dal 1985 con la quale la Francia garantì il diritto d'asilo ai rifugiati politici stranieri, particolarmente italiani, ricercati nei loro paesi per «atti di natura violenta ma d'ispirazione politica», diretti contro qualunque stato, purché non diretti contro lo stato francese e purché i loro autori abbiano rinunciato ad ogni violenza politica. La protezione non riguardava i reati più efferati come l'omicidio[citazione necessaria] e la strage. Questa prassi era basata solo su dichiarazioni orali di Mitterrand. Questa dottrina venne eleborata da gruppo di lavoro (formato da alti ufficiali di polizia, avvocati, magistrati e da consiglieri dell'Eliseo e del governo francese) che nel 1984-85 esaminarono fascicoli processuali italiani relativi a latitanti italiani rifugiatisi in Francia[1]. Nel caso di rifugiati italiani, tale prassi veniva giustificata con la "non conformità" della legislazione italiana agli standard europei. Nell'ambito del caso Cesare Battisti, il Consiglio di Stato francese, massimo organo legale del paese, ha negato nel 2004 ogni validità legale alla cosiddetta "dottrina". A commento di questa dottrina Gilles Martinet, un anziano intellettuale socialista ed ex ambasciatore in Italia ha scritto: "Non potendo fare la rivoluzione nel proprio Paese, si continua a sognarla altrove. Continua ad esistere il bisogno di provare a se stessi di essere sempre di sinistra e di non essersi allontanati da un ideale", nella prefazione ad un libro dedicato al caso Battisti[2]. oppure riprendo io come noi provammo a fare con Ocalan, una volta che la Russia si sbarazzò di quella che considerava una patata bollente, ma ci andò male perchè con la Turchia si arrivò quasi all'incidente diplomatico e dovemmo giocoforza consegnarglielo ma ripetò prima di tutto quello di Carriles è un caso giudiziario, di un giudice è la decisione di scarcerarlo dietro cauzione sempre dello stesso giudice è la decisione a non addivenire alla richiesta di estradizione da parte di Cuba perchè non avrebbe ivi un processo equo cioè con tutte le garanzie della difesa (e su questo punto è difficile dargli torto) ma che gli USA avrebbero volentieri fatto a meno di questo caso, buono più che altro per fare da grancassa alla propaganda del compagno fidel è testimoniato dal fatto che pare stiano pensando a una soluzione come quella di un paese "terzo" dove far svolgere un processo meno inficiante per i diritti alla difesa rispetto a Cuba, finora tutti quelli interpellati hanno rifiutato della serie ma chi la vuole sta seccatura, con qualche possibilità per il Nicaragua del redivivo Ortega |
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#65 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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E' un agente degli americani, che c'è da discutere?
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#66 | ||||||
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
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![]() il primo in particolare più che per le "onorificenze" attribuite a Carriles era degno di menzione perchè parlava di un Carriles "amnistiato" dal Panama era poi approdato negli USA dove però era stato quivi tratto in arresto curioso no? sei tu che sei confuso, ma succede quando invece della solita scontata filastrocca propagandistica a sfondo pseudomoralistico antiamericano, ti capita di leggere qualcuno che questa filastrocca non è disposta a berla come fate voi e prova a smontarla allora è possibile che tu vada in confusione Quote:
Quote:
![]() e cambia "regista" ogni tanto, che starebbe anche per cambia disco o vinile o calca il tasto eject ecc. Quote:
![]() il secondo, tal Fabrizio Casari è un "comunista" e come ha detto qualcuno prima di me, ho detto tutto primo, ma proprio primo, link su costui da google http://www.comunisti-italiani.it/mod...ticle&sid=1497 Quote:
e per Carriles l'applicabilità del Patriot Act mi sembrerebbe problematica per il fatto che costituisce, sino a prova contraria, un pericolo per la sicurezza cubana, ma non per quella statunitense (e qui un qualunque avvocato americano è verosimile che ci sguazzerebbe) Quote:
invece se fossi a cuba...... ![]() http://www.repubblica.it/2006/b/sezi.../cubafame.html Guillermo Farinas, direttore dell'agenzia indipendente "Cubanacan press" "Se devo essere un martire della libera informazione lo sarò" Cuba, giornalista in sciopero della fame "Abbiamo il diritto di usare Internet" Guillermo Farinas L'AVANA - Guillermo Farinas, direttore dell'agenzia di stampa indipendente Cubanacan press, si sta lasciando morire di fame per protesta contro il divieto, in vigore per lui ed i suoi giornalisti, di usare Internet, strumento indispensabile per l'esercizio del proprio lavoro. Lo dice Reporter sans frontieres, che riporta anche sul sito una dichiarazione di Farinas: "Se devo essere un martire dell'accesso all'informazione, lo sarò". Il giornalista osserva inoltre che le autorità cubane usano l'embargo americano come pretesto per giustificare "una politica liberticida". L'agenzia Cubanan press è impegnata soprattutto nella denuncia della violazione dei diritti dell'uomo a Cuba e nella diffusione delle opinioni che non trovano spazio sulla stampa ufficiale. Farinas, 43 anni, ha iniziato la sua protesta il 31 gennaio e ha scritto in una lettera a Fidel Castro che andrà avanti fino a quando non sarà possibile ai giornalisti accedere a Internet. "Voglio che tutti i cittadini di Cuba - ha detto Farinas a Rsf - abbiano il diritto a una connessione Internet, ma anche per la stampa indipendente che deve poter fornire le informazioni sulle attività del governo". Fino allo scorso 23 gennaio i giornalisti della Cubanacan Press potevano inviare le notizie da un Internet point pubblico nella città di Santa Clara, poi è stato loro impedito. L'agenzia si occupa soprattutto di notizie sulle violazioni dei diritti umani a Cuba e di argomenti e opinioni che non trovano spazio nei media ufficiali. Secondo Rsf Cuba è uno dei 15 paesi ostili a Internet e uno dei più rep'ressivi al mondo riguardo la libertà di espressione online. L'accesso alla Rete è un privilegio per pochi e per averlo occorre l'autorizzazione del Partito e anche una volta ottenuto, si ha comunque un accesso fotemente censurato. (3 febbraio 2006) |
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#67 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: Prov. Bari
Messaggi: 1771
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Ti devo rispondere rapidamente:
- Prima di tutto non mi reputo un filocastrista, che tu ci creda oppure no. Giudico i fatti in base a quello che ritengo giusto o meno, non a quello che ha detto il compagno Fidel ![]() Quote:
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"lei ha mai piazzato una bomba su una aereo ?" - "si" "Ahi ahi ahi... questo potrebbe essere un problema. L'aereo era di nazionalità statunitense, o di uno dei nostri alleati ?" - "certo che no!" "Ah, allora tutto a posto, si goda il soggiorno! " ![]() Per il resto sfondi una porta aperta, nel senso che auspico dei profondi cambiamenti per i cubani, senza dimenticare però che per trovare situazioni di poca o nessuna libertà di stampa o su internet non serve nemmeno attraversare l'oceano, Tunisia, Egitto, Giordania, Arabia Saudita, nostri importanti alleati, controllano e limitano l'accesso alla rete ed imprigionano i bloggers che parlano troppo ( nell'indifferenza dell'Occidente ) http://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=273 Questo non per alleggerire le responsabilità di Castro, ma per raccontarla per intero la storia, se proprio la dobbiamo raccontare... ![]()
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Слава Україні! |
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