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#61 |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 45
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Bella questa discussione ma vorrei introdurre un nuovo punto...
Parlo più che altro per le facoltà letterarie perchè al momento frequento quelle, ok? Vedo gente che agli esami esce esaltatissima perchè ha preso 26, magari il primo 26 della carriera... E poi ci parli e ti dicono che "ahhhh... io studio di solito 9 ore al giorno!" Mi verrebbe da dire che forse, forse, c'è qualcosa che non va. Specialmente a lettere non serve sapere a memoria la lezione, molte sono opinioni, come per gli esame di carattere filosofico, no? Forse il 26 è frutto di uno studio troppo mnemonico e poco ragionato... Vi faccio un piccolo esempio così mi spiego meglio: ho assistito all'esame di un ragazzo in corso con me, al secondo anno, che sapeva a memoria la frasi del libro della docente e lei, che è una delle peggiori prof del mio corso ed è assolutamente egocentrica, era così tanto fiera di quel ragazzo che gli ha fatto la classica "domanda per la lode": cosa pensi del fatto che le chiese vengano definite la casa di dio? COSA PENSI, ok? E la risposta, dopo un minuto di trepida attesa è stata: NON LO SO. Come non lo so??? ![]() Risultato: 30, ma solo perchè la prof è incapace. Con un docente di buon livello, che sono quelli che dovrebbero realmente insegnare, sarebbe stao un voto pessimo, non credete? A me non piace questo... Molte volte si premia la memoria, si sostengono esami da liceo, mentre credo che la soddisfazione maggiore si abbia qaundo un professore esalta le capacità proprie dello studente, l'interesse per la materia, la capicità di spaziare colleganto concetti diversi e facendosi una propria opinione sulle questioni. Forse sono troppo severa ma credo che siano anche queste cose che abbassano e innalzano il valore dell'università... |
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#62 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Caltanissetta
Messaggi: 969
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Totalmente daccordo con te Asfaloth. L'Università, come istituzione intendo, dovrebbe stimolare la ricerca di "nuovo" sapere, oltre ovviamente a fornire gli strumenti per farlo. Spesso accade invece che i professori cercano di plasmare delle loro copie in ogni studente, e così l'esame si passa ripetendo come un pappagallo quello che è stato detto a lezione...
Questo vale sia per le facoltà scientifiche che (e forse anche in maggior misura) per quelle umanistiche. Vi siete mai chiesti come mai da circa un secolo a questa parte dalle università non escono filosofi ed intellettuali di un certo calibro? Secondo me è perchè gli studenti abbandonano presto il senso critico e l'arte del "pensare" in favore di un più redditizio studio mnemonico che gli consente di superare gli esami. Anzi, direi proprio che al piacere della cultura e della riflessione si è sostituito come obiettivo il semplice, sterile e meccanico "passare l'esame"... |
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#63 |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 45
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Hai proprio ragione... Altro che riforma 3+2, qua ci vorrebbe la riforma dei cervelli!
![]() Ho anche parlato con un docente che ammetteva di essere stato all'inizio favorevole a questa riforma (anche se non mi ha spiegato per quale motivo...) ma che poi, visti i risultati, si è ricreduto. Insomma, al posto di migliorare l'università e la nostra credibilità sul piano internazionale, ma anche qui in casa, abbiamo abbassato gli insegnamenti e i metodi di valutazione ai caproni che escono dalle superiori... Credo fermamente che tutti debbano poter accedere all'università, ma credo anche che la stessa debba essere selettiva, debba formare cervelli in grado di funzionare autonomamente, e, mi spiace dirlo, questa non è una cosa che possono fare tutti. Forse io sono tra quelli che non meritano, ma se è così preferisco che me lo facciano sapere durante il mio CdL, piuttosto che ottenere una laurea regalata. Già il mio corso è abbastanza inutile, sarebbe carino farlo bene!! ![]() |
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#64 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 154
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secondo me non è tanto il NO che fa laureare i caproni,ma è il fatto che la l'università è diventata "di massa". mentre una volta la frequentavano solo i più bravi ora ci provano tutti a laurearsi. ci sono tanti ingegneri,medici,avvocati VO che non hanno per niente la forma mentis che dovrebbero avere. Quelli "bravi" ci sono(io ne conosco un paio)...ma sono sempre i pochi che si distinguono dalla massa.
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"la scelta giusta non è sempre la più saggia,ma è quella che non porta con sè rimpianti" . pietro84 |
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#65 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 45
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#66 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 154
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![]() però non sempre è vero,da me solo i più bravi (o almeno i più tenaci) risescono a laurearsi. Poi a prendere la laurea specialistica ci riescono davvero in pochissimi,con tutti gli sbarramenti che stanno mettendo
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"la scelta giusta non è sempre la più saggia,ma è quella che non porta con sè rimpianti" . pietro84 |
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#67 |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 45
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Per la specialistica il difficile è entrare, con questa storia dei crediti... Una cosa tipo bollini del GS! Credo che in facoltà come ingegneria, almeno quella vecchia, si laureino in pochi perchè è lunga e mediamente ci vogliono 7 anni per finire, più che per una reale cernita delle menti più brillanti
![]() In facoltà come lettere è ancora peggio... Anche le medie sono diverse, immagino che il 26 come media a ingegneria sia buona... Io qua ogni voto sotto il 27 lo rifuito... Se studiassi altro probabilmente non lo farei, ma questo è sintomo di qualcosa... Se chi ha una media del 21 a lettere è considerato una ciofeca (!!!) perchè allora non rimandarlo e basta? Perchè, poverino, tanto un pochino le cose le sa, facciamolo passare con un voto che fa schifo così, solo per non fargli rifare un esame... In questo modo molti "navigano" tra gli esami, senza apprezzare quello che fanno e senza avere veramente le capacità che dovrebbero aver sviluppato nel corso di studi... Ho fatto un ragionamento un po' contorto ma spero che sia chiaro... ![]() |
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#68 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 154
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poi dipende molto anche dal professore che trovi. ci sono anche i prof seri che se non sei preparato bene l'esame non te lo fanno superare,certo sono pochi però...
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"la scelta giusta non è sempre la più saggia,ma è quella che non porta con sè rimpianti" . pietro84 |
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#69 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 154
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Quote:
mi sembra un criterio abbastanza buono. Dipende c'è anche chi l'ha finita in 5 anni esatti ing VO. poi ci sono stati i meno brillanti ma più tenaci che hanno impiegato anche 10 anni a finirla, però ce l'hanno fatta alla fine ![]()
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"la scelta giusta non è sempre la più saggia,ma è quella che non porta con sè rimpianti" . pietro84 |
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#70 |
Bannato
Iscritto dal: Mar 2005
Città: Pisa
Messaggi: 61
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Secondo me il NO è stato ottimo da un punto di vista tecnico: la stragrande maggioranza degli studenti può definirsi ''caprona'', il ragazzo bravo o vicino al bravo è abbastanza raro, i ragazzi bravi in un corso, quelli davvero autonomi, sono 2 o al massimo 3 su 100: il resto deve studiare, parecchio. Il NO è stato ottimo perché molti di questi che tu definisci ''caproni'' possono fermarsi e svolgere lavori piu' tecnici. Ti assicuro che non è colpa loro se sono caproni, certo c'è stata anche un pò di negligenza, ma, sperimentato sulla mia pelle, il meccanismo della memoria e dell'apprendimento non è una cosa efficacissima in genere. Gli stessi professori si sono trovati nelle condizioni, a volte anche dello studente piu' sfigato che non apprende in classe. E ci tengo a sottolineare, non per colpa sua. Secondo me risiede nel DNA del genere umano che i bravi ( che poi sono dei modelli creati da noi) siano eccezioni e non regole. Quindi rassegniamoci con umiltà al fatto che bisognastudiare e sbattersi per apprendere le cose. I discorsi tipo ''siete asini'' che fa qualche prof (frustrato, a mio avviso) sono solo controproducenti..potrebbero essere fatti a gente che può fare di piu', ma se uno studente ha dei limiti, quelli vanno rispettati, altrimenti non sceglievi la professione del professore ma facevi altro, se vedere studenti piu' in difficoltà ti mette il nervoso.
Tutto ciò per dire che se c'è questo livello così basso, in media, nelle univ, la colpa è pure dei metodi di insegnamento obsoleti: si trovano bene solo quei 3 o 4 bravi su 100, il resto è costretto a subire le spiegazioni e a faticare per apprendere. Qualcosa andrebbe rivisto. |
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#71 |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 45
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Sicuramente è vero che i metodi vanno rivisti, almeno per qualche docente, ma io sento anche tantissima gente che alla notizia che per un esame ci sono da fare tre libri sbotta: ma nooooooo, come tre libri!! Che palle! Ho altre cose da fare!!
![]() Beh... Sai, essendo non più al liceo, magari uno se li aspetta anche tre libri!! Io ho preparato esami da mille pagine più dispense e seminari vari e sono stati esami moooolto appaganti. Il fatto è che ora come ora la maggior parte dei ragazzi che escono dalle superiori si aspetta una laurea facile, come poi in molti casi è, e appena si trovano qualche piccola difficoltà o un carico di lavoro maggiore del solito si sentono maltrattati dall'istituzione... Mi verrebbe da dire un po': fuora la paglia dal... Io per fortuna studio poco e ho una media abbastanza buona senza troppa fatica, ma se anche mi capita un esame un po' più impegnativo pace! In fondo sono qui per studiare... |
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#72 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Roma
Messaggi: 1944
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Io non riesco a studiare "seriamente" (intendo concentrato e attivo") per più di due ore consecutive. Considerando che seguo, studio quindi max 2 h al giorno.
Però sono ore di studio serie, in cui confronto dispense, appunti e libri, faccio schemi, etc... Credo che valgano molto, soprattutto confrontate con le 8 ore di alcuni miei amici che equivalgono a leggere e rileggere le stesse frasi del libro, senza voler fare quello sforzo di comprensione/analisi/rielaborazione che è sempre richiesto e necessario.
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"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk Io c'ero |
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